Ciao a tutti.
Dopo un po' di tentennamenti ho deciso di condividere con voi la mia esperienza e rendere pubblico il mio lavoro.
Non che non mi piaccia l'idea di condividere, ma solo per mancanza di tempo di stilare un "rapporto" di una attività svolta in circa un anno.
E come è nella mia indole, prima realizzo e poi descrivo e parlo.
Circa un anno fa mi sono posto l'obiettivo di realizzarmi in casa un impianto fotovoltaico. Prima concepito sul tetto della mia nuova casa, poi a terra fisso ed infine ad inseguimento. E poichè sono in grado di farlo, ho fatto tutto da solo.
Per tutto intendo proprio tutto.
Progettazione, esecuzione delle pratiche varie con tutti gli enti coinvolti (e sono tanti...), ricerca materiali grezzi (ferro, motori, cuscinetti ecc ecc), esecuzione di tutti i lavori di carpenteria (pesante...), verniciatura, progettazione e realizzazione elettronica dei controlli, scrittura del firmware, test, test, test ecc ecc ecc
Insomma l'obiettivo era di spendere poco, divertirsi, imparare e fare un investimento per il futuro.
Vi dico solo che mi sono realizzato in casa anche gli scaricatori di sovratensione (con componentistica elettronica appropriata ovviamente).
Non ho ancora finito in quanto questa primavera inserisco il raffredamento con acque meteoriche (ontrollate dalla centralina e previste nella progettazione delle strutture).
L'impianto è composto da due torri indipendenti (anche nei controlli) di 5060 Kwp di 22 moduli da 230Wp. Ciascuna torre è seguita da un inverter ampiamente sovradimensionato da 10Kwp (quindi due torri e due inverter PVI 10.0). Il motivo di cio' non ve lo spiego, ma diciamo che un inverter puo' gestire il down dell'altro facendosi carico di tutto l'impianto, ecc ecc ecc).
La struttura è larga circa 11.5m ed alta 3.3m. Non volevo impatti ambientali alti e neanche che andasse troppo lontano da terra
(il momento del vento diventa brutto brutto...).
La struttura è in ferro non zincato ma verniciato da me stesso (un po' di difficoltà avrei avuto a farlo zincare dopo le saldature effettuate).
Il montante principale ha spessore 10mm e ruota su una testa realizzata con una grande bronzina e un cuscinetto reggispinta.
Purtroppo mi sono accorto che la barra principale fletteva troppo e quindi ho aggiunto anche i rinforzi sotto che si vedono e che sono liberi di ruotare su un crechio di ferro (posato su cuscinetti...). Soluzione (quella dei cuscinetti) non ottima ma per ora reggono.
I motori sono ricavati da argani da muratori (nuovi in offerta!) e le movimentazioni realizzate (ovviamente a suon di saldatrice, mola ecc) mediante barre filettate in materiale appropriato (ne ho grippate diverse prima di capire bene cosa utilizzare. Per la cronaca 8.8 ...).
L'elettronica si basa su un micro Pic 18F4525 in grado di comunicare via RS485 con l'intero impianto domotico della mia casa (realizzato diversi anni fa).
Ha un software indipendente (da PC o altro) basato su un sensore differenziale di luce (fatto cone delle fotoresistenze) che segue l'inseguimento del sole.
Ho dovuto fare parecchie versioni prima di stabilizzare il tutto in modo che non desse problemi con le nuvole...Penso altre ne seguiranno...
Il tutto è collegato con un impianto d'allarme (ma qui non vi racconto niente!) ed una centralina metereologica in grado di rilevare anche la direzione del vento. (Causa indisponibilità di tempo questa l'ho comprata!). In tale modo le vele (le due torrette le chiamo cosi'!) si posizionano circa orizzontali (in realtà un po' oblique) e di fianco al vento, in modo da offrire la minima resistenza.
Questo è quasi obbligato in quanto la semplicità dei meccanismi di movimento limitano la rotazione a circa 160 gradi e circa 84 gradi di tilt. Per ottenere numeri maggiori avrei dovuto lavorare molto ma molto di piu' (con annessa spesa maggiore).
La progettazione l'ho fatta cercando di minimizzare le saldature e le lavorazioni (ci vuole tempo che non ho!) privilegiando i fissaggi a vite.
Bene, ho sbagliato ampiamente la stima del lavoro!! il ferro è grosso ed una buona saldatura richiede tempo. Non parliamo delle centinaia e centinaia di fori su spessori da 3,4,5 e 10mm... In questo un trapano a colonna cinese da 30 euro è stato insostituibile!
Il peso della struttura (circa 700Kg di ferro ciascuna) ed il plinto in calcestruzzo armato (realizzato con una vecchia betoniera presa in prestito) dovrebbe resistere fino a 120Km/h (spero proprio!). Per ora ho testato a 67Km/h con vele in posizione verticale !!
(dovevo ancora eseguire il collegamento con la centralina meteo ed ero via quando è capitato !!).
Ora chiudo. Se volete disegni, progetti, chiarimenti, consigli o anche solo chiedere le difficoltà incontrate (veramente tante!) fate pure domande.
Non sono un assiduo scrittore perchè non ho tempo, ma cerchero' di essere presente a quanti abbiano necessità.
Accetto critiche. Sono il primo ad essere consapevole che alcune cose potevano essere fatte meglio. L'esperienza si fa cosi'...
In seguito vedete alcune foto del risultato e dei lavori...(se ne possono caricare piu' di 5 ?)
Ciao ciao
Francesco
Dopo un po' di tentennamenti ho deciso di condividere con voi la mia esperienza e rendere pubblico il mio lavoro.
Non che non mi piaccia l'idea di condividere, ma solo per mancanza di tempo di stilare un "rapporto" di una attività svolta in circa un anno.
E come è nella mia indole, prima realizzo e poi descrivo e parlo.
Circa un anno fa mi sono posto l'obiettivo di realizzarmi in casa un impianto fotovoltaico. Prima concepito sul tetto della mia nuova casa, poi a terra fisso ed infine ad inseguimento. E poichè sono in grado di farlo, ho fatto tutto da solo.
Per tutto intendo proprio tutto.
Progettazione, esecuzione delle pratiche varie con tutti gli enti coinvolti (e sono tanti...), ricerca materiali grezzi (ferro, motori, cuscinetti ecc ecc), esecuzione di tutti i lavori di carpenteria (pesante...), verniciatura, progettazione e realizzazione elettronica dei controlli, scrittura del firmware, test, test, test ecc ecc ecc
Insomma l'obiettivo era di spendere poco, divertirsi, imparare e fare un investimento per il futuro.
Vi dico solo che mi sono realizzato in casa anche gli scaricatori di sovratensione (con componentistica elettronica appropriata ovviamente).
Non ho ancora finito in quanto questa primavera inserisco il raffredamento con acque meteoriche (ontrollate dalla centralina e previste nella progettazione delle strutture).
L'impianto è composto da due torri indipendenti (anche nei controlli) di 5060 Kwp di 22 moduli da 230Wp. Ciascuna torre è seguita da un inverter ampiamente sovradimensionato da 10Kwp (quindi due torri e due inverter PVI 10.0). Il motivo di cio' non ve lo spiego, ma diciamo che un inverter puo' gestire il down dell'altro facendosi carico di tutto l'impianto, ecc ecc ecc).
La struttura è larga circa 11.5m ed alta 3.3m. Non volevo impatti ambientali alti e neanche che andasse troppo lontano da terra
(il momento del vento diventa brutto brutto...).
La struttura è in ferro non zincato ma verniciato da me stesso (un po' di difficoltà avrei avuto a farlo zincare dopo le saldature effettuate).
Il montante principale ha spessore 10mm e ruota su una testa realizzata con una grande bronzina e un cuscinetto reggispinta.
Purtroppo mi sono accorto che la barra principale fletteva troppo e quindi ho aggiunto anche i rinforzi sotto che si vedono e che sono liberi di ruotare su un crechio di ferro (posato su cuscinetti...). Soluzione (quella dei cuscinetti) non ottima ma per ora reggono.
I motori sono ricavati da argani da muratori (nuovi in offerta!) e le movimentazioni realizzate (ovviamente a suon di saldatrice, mola ecc) mediante barre filettate in materiale appropriato (ne ho grippate diverse prima di capire bene cosa utilizzare. Per la cronaca 8.8 ...).
L'elettronica si basa su un micro Pic 18F4525 in grado di comunicare via RS485 con l'intero impianto domotico della mia casa (realizzato diversi anni fa).
Ha un software indipendente (da PC o altro) basato su un sensore differenziale di luce (fatto cone delle fotoresistenze) che segue l'inseguimento del sole.
Ho dovuto fare parecchie versioni prima di stabilizzare il tutto in modo che non desse problemi con le nuvole...Penso altre ne seguiranno...
Il tutto è collegato con un impianto d'allarme (ma qui non vi racconto niente!) ed una centralina metereologica in grado di rilevare anche la direzione del vento. (Causa indisponibilità di tempo questa l'ho comprata!). In tale modo le vele (le due torrette le chiamo cosi'!) si posizionano circa orizzontali (in realtà un po' oblique) e di fianco al vento, in modo da offrire la minima resistenza.
Questo è quasi obbligato in quanto la semplicità dei meccanismi di movimento limitano la rotazione a circa 160 gradi e circa 84 gradi di tilt. Per ottenere numeri maggiori avrei dovuto lavorare molto ma molto di piu' (con annessa spesa maggiore).
La progettazione l'ho fatta cercando di minimizzare le saldature e le lavorazioni (ci vuole tempo che non ho!) privilegiando i fissaggi a vite.
Bene, ho sbagliato ampiamente la stima del lavoro!! il ferro è grosso ed una buona saldatura richiede tempo. Non parliamo delle centinaia e centinaia di fori su spessori da 3,4,5 e 10mm... In questo un trapano a colonna cinese da 30 euro è stato insostituibile!
Il peso della struttura (circa 700Kg di ferro ciascuna) ed il plinto in calcestruzzo armato (realizzato con una vecchia betoniera presa in prestito) dovrebbe resistere fino a 120Km/h (spero proprio!). Per ora ho testato a 67Km/h con vele in posizione verticale !!
(dovevo ancora eseguire il collegamento con la centralina meteo ed ero via quando è capitato !!).
Ora chiudo. Se volete disegni, progetti, chiarimenti, consigli o anche solo chiedere le difficoltà incontrate (veramente tante!) fate pure domande.
Non sono un assiduo scrittore perchè non ho tempo, ma cerchero' di essere presente a quanti abbiano necessità.
Accetto critiche. Sono il primo ad essere consapevole che alcune cose potevano essere fatte meglio. L'esperienza si fa cosi'...
In seguito vedete alcune foto del risultato e dei lavori...(se ne possono caricare piu' di 5 ?)
Ciao ciao
Francesco
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