Comincio con le scuse, se se ne è già parlato: ho letto, ma ho ancora molti dubbi.<br>Si tratta di capire come collegare la caldaia a metano rispetto ad un sistema solare termico.<br><br>Mi sembrerebbe logico il collegamento in serie: il bollitore mantiene una temperatura più bassa, consentendo quindi un efficace contributo dei collettori solari anche in inverno, e in uscita si collega l'ingresso della caldaia a metano.<br><br>Invece tutti (almeno il 95%!
dei circuiti che vedo nei depliant dei produttori prevedono di collegare la caldaia come fonte di calore del bollitore stesso, che ne mantiene quindi la temperatura costante (sui 55-60 gradi?).<br>In questo modo però in inverno non credo che arrivi nessun contributo dal solare: quando mai (se non per pochi minuti nelle giornate di sole) i collettori riescono a scaldare l'accumulo a quelle temperature?<br>E' vero che si dice che negli accumulatori si verifica la stratificazione delle temperature, e che la serpentina del solare è sempre in basso (dove la temperatura è bassa) e quella della caldaia è in alto, ma le differenze di temperatura all'interno di una unica massa d'acqua non saranno poi così tante, immagino.<br><br>Chi mi aiuta? Ci sono degli studi empirici o scientifici in materia? Quanto si guadagna in efficienza accendendo la caldaia solo poche volte rispetto ad un uso tipo "istantanea"? Quanto comunque controbuisce il solare anche con la configurazione in parallelo?<br>Grazie a tutti<br>Ciao<br>Adalberto

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