Buongiorno, sto riflettendo se integrare nel mio impianto di riscaldamento un impianto solare termico da 3-4Kw. I miei dubbi riguardano i tempi di ammortamento dell'investimento.
Al momento riscaldo casa e genero ACS con un impianto con caldaia a pellet (ETA) e puffer da 700lt. Ogni tanto - in base alla voglia - accendo anche il camino a legna (con ventilazione forzata) ma lo terrei fuori dal conteggio.
Con riscaldamento e ACS a pellet consumo circa 3 bancali di pellet l'anno per un totale di circa 850€ l'anno.
Mi trovo in provincia di Milano e presumo - ma vi chiedo conferma - di poter eliminare l'accensione della caldaia da Maggio a Settembre (settimana più, settimana meno). Immagino dunque di poter risparmiare circa 25/30 sacchi di pellet ogni anno (a 3,85€/sacco equivalgono a circa 110€ l'anno). Credo che durante i restanti mesi, l'apporto dato dai pannelli sia minimo, se non inesistente.
In questo momento infatti, ad esempio, il puffer tenuto caldo per via dell'ultima accensione di questa mattina dei termosifoni (impianto in ghisa ad alta temperatura) si trova a 43°C nella parte più bassa [dove insiste la serpentina dell'impianto solare].
Mi domando dunque se:
1. l'impianto solare termico, durante l'inverno, sia in grado di fornire temperature maggiori o se va considerato pari a zero il suo apporto.
2. altri membri del forum, organizzati con una configurazione simile alla mia hanno trovato come lavorare con temperature medie più basse per riuscire a sfruttare l'apporto del solare. [impianti a sottovuoto?].
3. qual è il tempo di rientro dall'investimento calcolato in tal caso.
Ipotizzo una spesa - ottimistica - di 2000€ per la messa in opera dell'impianto solare (eventualmente smentitemi, ma non serve l'accumulo in quanto ho già il puffer predisposto, non serve la centralina in quanto la centralina ETA è in grado di gestire un impianto solare, ho già portato i tubi di circolazione dal tetto al locale caldaia e il tetto è spiovente 30° con orientamento a sud dunque non servono neanche le staffe). Mancano in pratica 4mq di pannelli, un vaso d'espansione, una pompa, la relativa raccorderia e la manodopera.
Credo che associando l'impianto solare ad un riscaldamento a metano il risparmio sia evidente al punto da far rientare l'investimento in 5 anni. Se io spendo invece 2000€ per l'impianto, e ne recupero il 50% con gli incentivi per ristrutturazione, risparmiando 110€ annui sono necessari dieci anni per far rientrare i 1000€ investiti. In pratica il risparmio netto in 15 anni si attesta all'incirca in 550€ (cui vanno detratte le spese di manutenzione).
Non so se stia sbagliando qualcosa, ma se le cose stan così, probabilmente guadagno di più investendo quei 2000€ per 15 anni in un fondo bancario.
Emanuele
Al momento riscaldo casa e genero ACS con un impianto con caldaia a pellet (ETA) e puffer da 700lt. Ogni tanto - in base alla voglia - accendo anche il camino a legna (con ventilazione forzata) ma lo terrei fuori dal conteggio.
Con riscaldamento e ACS a pellet consumo circa 3 bancali di pellet l'anno per un totale di circa 850€ l'anno.
Mi trovo in provincia di Milano e presumo - ma vi chiedo conferma - di poter eliminare l'accensione della caldaia da Maggio a Settembre (settimana più, settimana meno). Immagino dunque di poter risparmiare circa 25/30 sacchi di pellet ogni anno (a 3,85€/sacco equivalgono a circa 110€ l'anno). Credo che durante i restanti mesi, l'apporto dato dai pannelli sia minimo, se non inesistente.
In questo momento infatti, ad esempio, il puffer tenuto caldo per via dell'ultima accensione di questa mattina dei termosifoni (impianto in ghisa ad alta temperatura) si trova a 43°C nella parte più bassa [dove insiste la serpentina dell'impianto solare].
Mi domando dunque se:
1. l'impianto solare termico, durante l'inverno, sia in grado di fornire temperature maggiori o se va considerato pari a zero il suo apporto.
2. altri membri del forum, organizzati con una configurazione simile alla mia hanno trovato come lavorare con temperature medie più basse per riuscire a sfruttare l'apporto del solare. [impianti a sottovuoto?].
3. qual è il tempo di rientro dall'investimento calcolato in tal caso.
Ipotizzo una spesa - ottimistica - di 2000€ per la messa in opera dell'impianto solare (eventualmente smentitemi, ma non serve l'accumulo in quanto ho già il puffer predisposto, non serve la centralina in quanto la centralina ETA è in grado di gestire un impianto solare, ho già portato i tubi di circolazione dal tetto al locale caldaia e il tetto è spiovente 30° con orientamento a sud dunque non servono neanche le staffe). Mancano in pratica 4mq di pannelli, un vaso d'espansione, una pompa, la relativa raccorderia e la manodopera.
Credo che associando l'impianto solare ad un riscaldamento a metano il risparmio sia evidente al punto da far rientare l'investimento in 5 anni. Se io spendo invece 2000€ per l'impianto, e ne recupero il 50% con gli incentivi per ristrutturazione, risparmiando 110€ annui sono necessari dieci anni per far rientrare i 1000€ investiti. In pratica il risparmio netto in 15 anni si attesta all'incirca in 550€ (cui vanno detratte le spese di manutenzione).
Non so se stia sbagliando qualcosa, ma se le cose stan così, probabilmente guadagno di più investendo quei 2000€ per 15 anni in un fondo bancario.
Emanuele
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