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Non ti denuncerò

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  • Non ti denuncerò

    Non ti denuncerò.
    di Alessandro Scuotto


    Ieri, con emendamento approvato al Senato, è stato soppresso il comma 5 dell’articolo 35 del DL 25 luglio1998, n.286: “L’accesso alla struttura sanitaria da parte dello straniero non in regola con le norme sul soggiorno non può comportare alcun tipo di segnalazione all'autorità, salvo i casi in cui sia obbligatorio il referto, a parità di condizioni con il cittadino italiano”.
    Dunque un medico può denunciare un immigrato irregolare che gli si rivolge per problemi di salute.
    Può non significa che deve farlo!
    La Federazione degli Ordini dei Medici, i medici cattolici italiani, l’organizzazione umanitaria “Medici senza Frontiere” e tante altre autorevoli organizzazioni sanitarie e non hanno già espresso il dissenso sull’emendamento. Come medico ne sono confortato e desidero manifestare la mia opinione.

    Non so se, nell’esercizio della professione, mi capiterà di trovarmi in questa posizione, ma caro cittadino - italiano o straniero, regolarmente ammesso o irregolarmente presente in Italia - voglio farti sapere che, nell’osservanza delle leggi dello Stato, nell’adempimento delle disposizioni del codice deontologico e nel rispetto dei principi etici, io non ti denuncerò.

    Non ti denuncerò. Perché ho giurato che: “dovere del medico è la tutela della vita, della salute fisica e psichica dell’Uomo e il sollievo della sofferenza nel rispetto della libertà e della dignità della persona umana, senza distinzioni di sesso, di etnia, di religione, di nazionalità, di condizione sociale, di ideologia, in tempo di pace e in tempo di guerra, quali che siano le condizioni istituzionali o sociali nelle quali opera” (Art. 3 del Codice di Deontologia Medica, 16 dicembre 2006)

    Non ti denuncerò. Perché ho giurato di ispirarmi “ai valori etici della professione, assumendo come principio il rispetto della vita, della salute fisica e psichica, della libertà e della dignità della persona” e di non dover “soggiacere a interessi, imposizioni e suggestioni di altra natura” (art. 4).

    Non ti denuncerò. Perché ho giurato di “collaborare alla eliminazione di ogni forma di discriminazione in campo sanitario, al fine di garantire a tutti i cittadini stesse opportunità di accesso, disponibilità, utilizzazione e qualità di cure” (art.6).

    Non ti denuncerò perché un medico “non può mai rifiutarsi di prestare soccorso o cure d’urgenza e deve tempestivamente attivarsi per assicurare assistenza” (art.8).

    Non ti denuncerò perché “il medico deve mantenere il segreto su tutto ciò che gli è confidato o di cui venga a conoscenza nell’esercizio della professione” e perché “il medico non deve rendere al Giudice testimonianza su fatti e circostanze inerenti il segreto professionale” (art.10).

    Ma soprattutto non ti denuncerò perché ho scelto di essere dalla tua parte, nella lotta contro la malattia e contro la sofferenza, e desidero che tu ti fidi di me.
    Ultima modifica di eroyka; 06-02-2009, 12:07.
    Essere realisti e fare l'impossibile

  • #2
    Come non essere d'accordo?

    Il timore è che qualche medico (sono umani anche loro) tra lo Stato che bussa e il giuramento d'Ippocrate fatto anni prima, possano sentire il primo e scordarsi, anche solo per un momento, del secondo.

    Un immigrato irregolare potrebbe non fidarsi di poter trovare davanti a sé l'uno, o l'altro medico e decidere di trascurare la propria salute, o rivolgersi a strutture clandestine al suo pari, con grave rischio anche per la nostra salute (cosa accadrebbe in caso di gravi malattie infettive?).

    ••••••••••••

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    • #3
      Da medico condivido parola per parola quanto scritto da Roy e questo credo valga per il 99% dei medici italiani.

      Se poi proprio dovessero chiedermi la mia opinione sul decreto potrei dire che secondo me è più un astuto tentativo di sfoltire un pò gli accessi di clandestini alla sanità pubblica che un realistico tentativo di ottenere aiuto nella lotta al clandestino dalla classe medica.
      Ma non mi han chiesto pareri, quindi taccio.
      “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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      • #4
        “Per interi secoli la comunità medica ha fatto affidamento sulle proprie forze, sul proprio sguardo, le proprie mani, la propria arte donatale da Dio. La prima insicurezza si mostrò allorché vennero fondate le università. La capacità, sentita come insufficiente, dovette essere sorretta da nozioni. La classe medica spostò il suo baricentro sempre più al di fuori di se stessa, verso la scienza. E già nell’ultimo secolo l’impotenza era divenuta tale che era considerato medico solo colui che aveva ottenuto l’autorizzazione a denominarsi tale da un’autorità estranea, dallo stato. L’introduzione degli esami annunciò l’età senile e, adesso, il declino delle forze appare di anno in anno sempre più chiaro. Ora il medico non viene più valutato secondo la sua capacità, neanche secondo il suo sapere, bensì in base al suo essere o meno funzionario dello Stato e al rango raggiunto nella carriera di funzionario. In altre parole, i medici si trovano solo tra i non-medici, i ciarlatani o, tuttal’più, fra gli outsider. Noi andiamo incontro inesorabilmente alla situazione in cui il malato, invece di essere curato, viene consegnato al funzionario che deve raddrizzarlo, in ottemperanza a regole rigide per rigidi scopi statali.”
        Satanarium (1918), Georg Groddeck.
        Cordiali saluti.

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        • #5
          Originariamente inviato da PALLINOF Visualizza il messaggio
          “Per interi secoli la comunità medica ha fatto affidamento sulle proprie forze, sul proprio sguardo, le proprie mani, la propria arte donatale da Dio. ...
          Allora ha fatto affidamento su qualcosa di indimostrato, allo stesso modo della magìa o della superstizione... preferisco la TAC e la penicillina.

          r

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          • #6
            Pongo una semplice domanda:
            Se si presenta un immigrato irregolare che mostra sintomi di una malattia contagiosa in grado di scatenare una pericolosa epidemia (penso ad ebola o altre malattie che possono causare molte vittime), trovate giusto che vi sia l'obbligo di non denunciarlo e lasciare che possa tornare in giro libero invece che essere sottoposto ad un trattamento sanitario coattivo in una struttura adeguata?

            Vorrei ricordare che il disegno di legge abolisce il DIVIETO DI DENUNCIARE, non prescrive l'OBBLIGO DI DENUNCIA.
            Sta poi al singolo operatore sanitario, agire secondo coscenza e stabilire per quella determinata situazione quale sia il miglior comportamento da tenere, nell'interesse della tutela della salute del singolo e della comunità.

            Saluti.

            Federico

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            • #7
              Originariamente inviato da Fede1975 Visualizza il messaggio
              ...Se si presenta un immigrato irregolare che mostra sintomi di una malattia contagiosa ...
              Io credo che un medico-una persona mediamente responsabile non possa fare altro che avvertire le autorità, ma a prescindere che il contagioso sia immigrato o stanziale, regolare o meno.

              Comunque per quello che avevo capito dai giornali, pensavo che si trattasse di istituzione dell' obbligo di denuncia, piuttosto che di abolizione del divieto.

              Spero che sia come dici tu.

              r

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              • #8
                Originariamente inviato da renatore Visualizza il messaggio
                Io credo che un medico-una persona mediamente responsabile non possa fare altro che avvertire le autorità, ma a prescindere che il contagioso sia immigrato o stanziale, regolare o meno.
                Condivido, ma per gli italiani il problema non si pone.
                Quando vado dal mio medico, lui mi conosce; se vado al pronto soccorso, all'accettazione la prima cosa che mi chiedono sono i miei dati personali.
                Se poi dall'anamnesi o da esami clinici risulta che hop qualche malattia contagiosa e pericolosa per la salute pubblica, penso che il medico sia tenuto ad avvisare le autorità.
                Penso, di preciso non lo so. Magari gli operatori sanitari che frequentano il forum sapranno essere più precisi in merito.

                Saluti.

                Federico

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                • #9
                  Originariamente inviato da Fede1975 Visualizza il messaggio
                  Pongo una semplice domanda:
                  Se si presenta un immigrato irregolare che mostra sintomi di una malattia contagiosa in grado di scatenare una pericolosa epidemia (penso ad ebola o altre malattie che possono causare molte vittime), trovate giusto che vi sia l'obbligo di non denunciarlo e lasciare che possa tornare in giro libero invece che essere sottoposto ad un trattamento sanitario coattivo in una struttura adeguata?

                  Vorrei ricordare che il disegno di legge abolisce il DIVIETO DI DENUNCIARE, non prescrive l'OBBLIGO DI DENUNCIA.
                  Sta poi al singolo operatore sanitario, agire secondo coscenza e stabilire per quella determinata situazione quale sia il miglior comportamento da tenere, nell'interesse della tutela della salute del singolo e della comunità.

                  Saluti.

                  Federico
                  Direi che la risposta è contenuta nel testo di legge che viene cancellato "a parità di condizioni con il cittadino italiano": non sono un esperto di diritto sanitario (ammesso che esista come branca del diritto ) però credo che esista l'obbligo di denuncia alle autorità sanitarie/pubblica sicurezza di tutti i casi che possano comportare rischio di danni gravi alla salute pubblica.

                  Tornado all'esempio Ebola: se io o te ci presentassimo al pronto soccorso con i sintomi di una febbre emorragica (Ebola in primis ma ne esistono molte altre) penso che il medico di guardia (che è anche ufficiale di pubblica sicurezza) sarebbe comunque obbligato alla denuncia e a sottoporci a trattamento sanitario obbligatorio eppure siamo italiani.

                  Pertanto l'adare a cancellare il testo di legge (a prescindere dagli aspetti morali e/o deontologici) non fa altro che rendere il tuo timore una cosa reale: se il clandestino sa che se si presenta al pronto soccorso verrà denunciato ed espulso sicuramente non si presenterà e sarà libero di trasmettere la sua malattia a destra e a manca mentre, se è libero di andare al pronto soccorso perchè sa che, oltre al trattamento sanitario gratuito, sarà poi libero di andarsene senza il rischio che qualch'uno lo denunci è molto probabile che ci vada bloccando quindi sul nascere ogni sorta di rischio contagio.

                  Ciao

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                  • #10
                    Originariamente inviato da Fede1975 Visualizza il messaggio
                    Vorrei ricordare che il disegno di legge abolisce il DIVIETO DI DENUNCIARE, non prescrive l'OBBLIGO DI DENUNCIA.
                    esatto, secondo mè, è proprio questo che irrita

                    molta gente non potrà più nascondersi dietro al "divieto" e, dovrà fare delle scelte, secondo scienza e coscienza, assumendosene la responsabilità

                    Odisseo
                    (E d'un tratto capii che il pensare è per gli stupidi, mentre i cervelluti si affidano all'ispirazione. (cit. Arancia meccanica) - Ma se quella non arriva, il cervelluto stà inguaiato assai (Odisseo - Gigantosaurus Carinii Patagoniae)

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                    • #11
                      Tranquillizzo subito Fede1975 e tutti. Se qualsiasi cittadino italiano, non italiano, immigrato regolare, irregolare, zingaro, rumeno, subumano o anche semplicemente animale (ad es. una scimmia) si presentasse di fronte a un medico con sintomi di Ebola o malattie del genere, allo stesso verrebbero immediatamente sospesi praticamente tutti i diritti e lo stesso verrebbe ricoverato, con le buone o le cattive, in un reparto isolamento... probabilmente insieme al medico, all'infermiera e ai parenti prossimi!
                      Il concetto di fondo non sta nella gestione delle malattie contagiose, che vanno denunciate sempre. Se poi il denunciato è pure immigrato clandestino... sono affaracci suoi. Il dovere del medico in quel caso è di proteggere il bene superiore della salute pubblica non "salvare" il poveraccio che vuol solo rifarsi una vita dalla perfida polizia come vuole il luogo comune imperante.
                      Questi sono doveri civici che il medico, in quanto incaricato di pubblico ufficio, ha nei confronti della comunità, ALL'INTERNO della materia sanitaria. E' ovvio e banale che il rischio di un'epidemia pericolosa fa letteralmente a pezzettini qualsiasi discorso su libertà personale e diritti del singolo. Ma sono casi limite e comunque, ripeto, responsabilizzano il medico NEI CONFINI della sua professionalità.

                      Ben diverso è il caso del pretendere che il medico si assuma compiti di controllo burocratico e amministrativo che NON gli competono, esponendolo da una parte al sospetto dei pazienti e dall'altra ponendogli gravi dubbi sulla sua utilità alla salute dello stesso paziente (se curo un foruncolo e poi faccio espellere uno come mi pongo di fronte agli obblighi morali del giuramento medico?).
                      A me continua a sembrare più una norma un pò "psicologica" che scoraggi un pò di gente dal rivolgersi alle costose strutture pubbliche.
                      “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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                      • #12
                        Originariamente inviato da BrightingEyes Visualizza il messaggio
                        Tranquillizzo subito Fede1975 e tutti. Se qualsiasi cittadino italiano, non italiano, immigrato regolare, irregolare, zingaro, rumeno, subumano o anche semplicemente animale (ad es. una scimmia) si presentasse di fronte a un medico con sintomi di Ebola o malattie del genere, allo stesso verrebbero immediatamente sospesi praticamente tutti i diritti e lo stesso verrebbe ricoverato, con le buone o le cattive, in un reparto isolamento... probabilmente insieme al medico, all'infermiera e ai parenti prossimi!
                        Bene, mi fa piacere sapere che è così.


                        Originariamente inviato da BrightingEyes Visualizza il messaggio
                        Ben diverso è il caso del pretendere che il medico si assuma compiti di controllo burocratico e amministrativo che NON gli competono, esponendolo da una parte al sospetto dei pazienti e dall'altra ponendogli gravi dubbi sulla sua utilità alla salute dello stesso paziente (se curo un foruncolo e poi faccio espellere uno come mi pongo di fronte agli obblighi morali del giuramento medico?).
                        Ribadisco che non c'è nessun obbligo di denuncia ma solo l'abrogazione del divieto. I medici si comporteranno secondo coscenza e secondo il codice deontologico.
                        Tra l'altro specifiche norme del codice penale danno priorità alle cure rispetto alla denuncia.
                        A titolo personale penso che l'illegalità vada colpita e sanzionata secondo le leggi e mi stupisco che in caso di evidenti violazioni in forma pubblica (ad esempio le manifestazioni di piazza dei clandestini) le autorità di polizia non intervengano con una bella retata e li prendano tutti. Ma nello specifico caso delle cure mediche si confrontano due principi: il diritto alla salute e il rispetto della legge e, io personalmente privilegio il primo in quanto sono sempre stato in favore della difesa della vita e della salute umana e, in questo specifico caso, considero il non denuciare il clandestino, il male minore rispetto al pericolo che il clandestino rinunci ad usufruire delle prestazioni mediche.

                        Originariamente inviato da BrightingEyes Visualizza il messaggio
                        A me continua a sembrare più una norma un pò "psicologica" che scoraggi un pò di gente dal rivolgersi alle costose strutture pubbliche.
                        Può anche darsi, e sicuramente sortirà quest'effetto se l'opposizione continuerà a mistificare la cosa facendo credere che sia stato introdotto l'obbligo di denuncia.

                        Saluti.

                        Federico

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                        • #13
                          abbattiamoci le mani

                          Originariamente inviato da BrightingEyes Visualizza il messaggio
                          Tranquillizzo subito Fede1975 e tutti. Se qualsiasi cittadino italiano, non italiano, immigrato regolare, irregolare, zingaro, rumeno, subumano o anche semplicemente animale (ad es. una scimmia) si presentasse di fronte a un medico con sintomi di Ebola o malattie del genere, allo stesso verrebbero immediatamente sospesi praticamente tutti i diritti e lo stesso verrebbe ricoverato, con le buone o le cattive, in un reparto isolamento... probabilmente insieme al medico, all'infermiera e ai parenti prossimi!
                          Qui è il nocciolo della questione: questa scriteriata regolamentazione che da facoltà di denuncia al medico porterà però tanti, per paura della possibilità di essere identificato/denunciato, a non presentarsi più ai pronto soccorso ma a rivolgersi a pseudo medici etnici e/o guaritori, col rischio che una eventuale possibile malattia contagiosa non venga più scoperta e consentendo quindi al potenziale "untore" di aggirarsi tranquillamente in zone molto affollate quali stazioni, metropolitane ed altro che son normalmente loro ritrovi abituali......
                          Senza peccare di razzismo credo anche che questi abbiano molte più possibilità di noi autoctoni, dato lo stile di vita obbligato di alcuni non adatto neppure ad animali e/o quasi sempre le precarie condizioni igieniche, di contrarre e diffondere patologie ormai scomparse o mai a noi giunte .......han fatto un capolavoro: COMPLIMENTI...
                          OSSI DI PESCA TRITATI sono un'ottima BIOMASSA alternativa

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                          • #14
                            Originariamente inviato da Fede1975 Visualizza il messaggio
                            Può anche darsi, e sicuramente sortirà quest'effetto se l'opposizione continuerà a mistificare la cosa facendo credere che sia stato introdotto l'obbligo di denuncia.
                            Neanche segnalando a "Chi l'ha Visto" si riesce a trovare l'opposizione in Italia...

                            Bisogna però essere chiari: non è stato introdotto l'obbligo di denuncia ma tolto l'obbligo di non denuncia. Si possono fare tante parole e discussioni ma si ritorna sempre e solo ad un triste punto. Anche questo emendamento va contro ai principi fondamentali della nostra Costituzione.

                            Articolo 32 della Costituzione: La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti.

                            Chi, in condizioni di clandestinità, si recherà dal medico se non avrà più la certezza di non essere segnalato alle autorità di polizia?

                            Chi, sempre in condizioni di clandestinità, si recherà dal medico per far curare il proprio figlio se non avrà più la certezza di non essere segnalato alle autorità di polizia?

                            Ecco, l'opposizione lasciamola che dorma, non svegliamola e riflettiamo, rileggendo anche quanto scritto da Roy, alla utilità o alla dannosità di questo emendamento per la salute pubblica di tutti i cittadini italiani.
                            Prendete il posto dove siete nati, metteteci la centrale a gas a ciclo combinato più grande d'italia, la seconda discarica di rifiuti del Piemonte, una nuova centrale ad olio di palma, la rete di teleriscaldamento mai terminata e la vostra salute messa a rischio... Poi provate a pensate al vostro futuro...

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                            • #15
                              Originariamente inviato da CaloRE Visualizza il messaggio
                              Articolo 32 della Costituzione: La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti.
                              E questo mi sembra che sia rimasto come prima.

                              Ma c'è anche l'articolo 16:
                              Ogni cittadino può circolare e soggiornare liberamente in qualsiasi parte del territorio nazionale, salvo le limitazioni che la legge stabilisce in via generale per motivi di sanità o di sicurezza. Nessuna restrizione può essere determinata da ragioni politiche.
                              Ogni cittadino è libero di uscire dal territorio della Repubblica e di rientrarvi, salvo gli obblighi di legge.

                              Commenta


                              • #16
                                Diamo per scontato che un carico di essere umani riesca ad arrivare vivo attraversando il deserto, visti gli ultimi accordi con Gheddafi, e superare mare, paura, sete, e fame, una volta sopravvissuti a tutto questo inferno, è umano rischiare di farli morire "letteralmente dalla paura di curarsi"?, a mio avviso NO.
                                Il fatto che si lasci questa decisione al Medico, non solo la ritengo assurda dal punto di vista funzionale, inquanto il compito di un Medico è quello di curare e non certo l'imbarazzante scelta tra le proprie convinzioni giuridiche e quelle umane, ma soprattutto il rischio di creare una sorta di sacca di resistenza Medica la cui fama non credo tarderebbe ad arrivare negli ambienti dei trafficanti di esseri umani, così facendo arricchirebbe solo il pacchetto vacanze venduto dai trafficanti di una bella lista con su scritto i nomi ed i cognomi dei cosiddetti "medici buoni e di quelli cattivi", quindi, tutto sommato non credo si sia poi risolto tanto. Altro aspetto che non si è tenuto in considerazione, oltre il rischio di vedere i soliti santoni e paramedici sempre pronti a sciacallare sulla vita altrui, vi è il serio pericolo di far nascere numerose piccole strutture, anch'esse clandestine, che sicuramente nel corso del tempo diventerebbero veri e proprio focolai di virus e malattie.
                                Ultima modifica di teknowin; 08-02-2009, 10:32.

                                Commenta


                                • #17
                                  Il decreto in questione che ricordo, non prevedeva l'obbligatorietà della denuncia, ma abrogava il divieto di denuncia, probabilmente verrà modificato.
                                  Nella nuova versione dovrebbe essere ribadito il divieto di denuncia, eccettuato il caso di gravi malattie contagiose.
                                  Mi sembra una buona soluzione. Da un lato gli immigrati clandestini non avranno paura di presentarsi dai medici in quanto non rischieranno di essere denunciati (sono contro la clandestinità, ma ritengo il diritto alla salute prevalente). Dall'altro si potrà impedire che un individuo (italiano, straniero o clandastino che sia) che rischi di spandere un'epidemia, possa circolare liberamente senza che il medico che ne è a conoscenza non abbia la facoltà di denunciarlo.

                                  Saluti.

                                  Federico

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                                  • #18
                                    Il decreto in questione che ricordo, non prevedeva l'obbligatorietà della denuncia, ma ...
                                    Ricordi bene, non prevedeva l'obbligatorietà della denuncia, quel decreto, ma l'obbligo veniva da un'altra Legge che obbliga il medico a denunciare un individuo affetto da malattie contagiose o particolarmente pericolose, di qualsiasi nazionalità.

                                    Lo scopo è quello nobile di evitare la diffusione della malattia e la prevenzione nei confronti del personale e di chiunque sia entrato in contatto con l'individuo infetto.

                                    Il guaio è che se si elimina il comma che vieta di denunciare la persona (la denuncia della malattia e la profilassi conseguente non è preclusa), automaticamente si rientra nel campo applicativo dell'altra Legge che questo obbligo lo contempla.

                                    Attendiamo di vedere cosa effettivamente la nuova Legge prevederà in proposito, al di là dei proclami dei partiti.

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                                    • #19
                                      Nll, la denuncia di alcune malattie contagiose e pericolose è assoluta. Il medico che dovesse ometterla andrebbe contro la deontologia medica perchè fingere di non vedere un caso di colera (faccio un esempio banale) equivale a mettere a rischio le vite di moltissime altre persone. Non credo che le norme di questo decreto, proposta o quel che è possano in qualsiasi modo variare la situazione.
                                      Comunque si parla di "denuncia sanitaria", il malato viene sottoposto a un regime obbligatorio (isolamento ad es.) ma non c'è scritto da nessuna parte che ti devi accertare che sia immigrato regolare e denunciarlo alla polizia nel caso. Infatti non si fa.
                                      Il pericolo, semmai, è che persone irregolari con malattie pericolose evitino gli ospedali per sfuggire a una supposta denuncia.
                                      “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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                                      • #20
                                        Infatti la denuncia della malattia e conseguente isolamento e cura del paziente non è in discussione, ma una cosa è denunciare un caso patologico, altro è denunciare la persona in quanto clandestina. Il timore degli immigrati è quello di poter essere denunciati non già alle strutture sanitarie perché si provveda alla cura e alla profilassi, ma alle forze di polizia. Il problema di questa Legge è che non garantisce né il medico, né l'immigrato sulla non denunciabilità, proprio perché è stato rimosso il comma che eliminava questa ambiguità.

                                        Comunque in termini diversi stiamo dicendo la stessa cosa e mi fa piacere che condividi il mio timore che l'immigrato possa non sentirsi sicuro nel rivolgersi alle strutture pubbliche, nonostante che moltissimi medici, te compreso, e paramedici siano dell'avviso di curare il paziente senza lasciarsi coinvolgere in azioni di polizia.

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                                        • #21
                                          Certo che condivido il timore, ma l'avevo già scritto. Solo credo che si faccia confusione.
                                          Il medico, nelle strutture pubbliche, è un pubblico ufficiale o incaricato di pubblico servizio, quindi ha obblighi (penalmente sanzionati!) ben precisi riguardo alla denuncia all'autorità giudiziaria (si chiama referto) di un reato perseguibile d'ufficio, quindi non solo su denuncia. Se l'immigrazione clandestina è reato perseguibile d'ufficio in teoria il medico avrebbe già l'obbligo di legge di segnalarlo, esattamente come deve segnalare una ferita da arma da fuoco, da taglio o cose del genere. D'altro canto, essendo un atto che espone il paziente a conseguenze penali secondo la giurisprudenza il medico potrebbe anche omettere il referto.
                                          La norma a cui fai riferimento credo (non ne ho la certezza) facesse riferimento proprio a questo, si chiariva che nel caso di immigrato clandestino il medico non doveva procedere a referto. La "furbata" qui potrebbe essere proprio che inserendo una norma apparentemente innocua (in fondo si permette, non si obbliga nessuno) da un lato si crea un dubbio nel medico che non è sicuro se il non fare denuncia lo possa esporre al reato di "omissione di referto", dall'altro si crea paura nell'immigrato che serve solo a scoraggiarlo dal chiedere costose prestazioni al sistema sanitario!
                                          Cosa del tutto diversa è la denuncia di malattia contagiosa.
                                          “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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                                          • #22
                                            Treviso,medico denuncia clandestina - cronaca -Tgcom - pagina 1

                                            Treviso, medico denuncia clandestina Nigeriana espulsa dopo le cure
                                            Un medico, in servizio al pronto soccorso dell'ospedale di Conegliano (Treviso), ha denunciato alla polizia una nigeriana di 20 anni, vittima di un malore, perché non convinto delle sue generalità. Dopo essere stata curata, la donna, già in passato espulsa, è stata trasferita al commissariato, dove le è stato notificato un secondo ordine di espulsione.
                                            Gli agenti non ci hanno messo molto a scoprire che l'immigrata era stata già raggiunta da un ordine di allontanamento dal territorio nazionale. Gli atti relativi alla donna sono stati trasmessi alla magistratura.




                                            Pace!
                                            Gym
                                            Dal giorno 08/02/2017 questo account è inattivo.
                                            Per favore non inviate alcun messaggio (soprattutto mail) al sottoscritto riguardante questo Forum poiché non otterrete alcuna risposta.
                                            Grazie!

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