Gent. Colleghi foristi,
è passato un po’ di tempo da quando scrissi qualche osservazione su un argomento difficile riguardante “ neuroni, neurotrasmettitori, ecc “. Ho cercato quello scritto per farvi riferimento, almeno per la data , ma non l’ ho trovato.
*** e' forse questa? https://www.energeticambiente.it/nanotecnologie/14716817-chi-pua-spiegare.html ****
Queste e quelle problematiche che pongo sono perfettamente pertinenti con la finalità del nostro forum “ energia ed ambiente “ anche se l’ energia è diversa da quella ricavabile dal petrolio o altre forme fossili e l’ ambiente è quello nel quale tutti noi vorremmo vivere mentre lo roviniamo.
Ormai sono anziano e pensionato, ma porto con me la curiosità che il titolo di studio in ing. Chimica conseguito a Padova, prima della distruzione non solo del sistema culturale e morale , ma di “ tutto il sistema “ italiano ( 1968 e seguenti ) mi aiutò ad esercitare e mi accompagnò per tutta la vita.
La curiosità è cosa fondamentale non solo per soddisfazione propria, ma soprattutto per la ricerca. Per scoprire qualche cosa di nuovo bisogna prima farsi delle domande: Io me ne faccio molte e spessissimo non so trovare risposte malgrado tutte le ricerche di cui sono capace.
Sull’ argomento che vorrei trattare oggi le domande sarebbero numerosissime, ma ovviamente cercherò di farne capire solo un piccolissimo nocciolo dal quale , chi pensa, può estenderne il significato all’ infinito.
Chiedo anzitutto scusa per la mi ignoranza , ma anche aiuto per capire, giustificare almeno alcune delle migliaia di osservazioni che faccio io, come milioni di altri osservatori.
Entriamo in argomento. Siamo nella meravigliosa primavera. I fiori si schiudono.
La chimica biologica è in grado di dirci la formulazione ( bruta e di struttura ) delle molecole che costituiscono la parte pigmentata dei petali dei fiori. I vari colori, i carotenoidi per i gialli rossi, arancioni ecc, ecc colori basati sul noto concetto della riflessione delle lunghezze d’ onda corrispondenti al colore esercitate dagli skin esterni del guscio atomico degli atomi costituenti quelle molecole ). Bene. Ma quel fiore, derivante da un bocciolo, era prima verde, proviene dalla clorofilla ( provate a sezionare un bocciolo in fase precoce ). Per modificare quella clorofilla con altre sostanze opportunamente fatte affluire ( come ? ) c’è stata la necessità di fare una operazione di “sintesi chimica “.
Chi conosce i processi Fischer o Meyer per ottenere idrocarburi dal carbone, o il processo per ottenere acido acetilsalicilico di recente memoria, o chi più giovane conosce i processi di sintesi per ottenere o sostanze plastiche o principi attivi di farmaci, sa benissimo che non si tratta di percorsi semplici. Spesso intervengono elevate pressioni, elevate temperature, catalizzatori dei più disparati tipi. Per sintetizzare una molecola che colora un petalo di un fiore, con le diverse componenti e tonalità, il catalizzatore è credo esclusivamente la luce. Ma la luce c’è anche in altre stagioni. Per questo cambiando i parametri di temperatura, luce, umidità si ottengono fiori in serra fuori stagione. Ma chimicamente come funziona ? Come arrivano al fiore gli atomi che gli necessitano ? e come vengono così esattamente organizzati ? e suddivisi , inviati a tutti i fiori della medesima pianta e a quelli di altere piante della medesima specie che si trovano anche lontane ?
Certo la terra è sempre la stessa con i suoi contenuti nutrizionali, ma come avviene la selezione delle sostanze utili ? Si dice che è il seme che ha in se il programma ( hardware ) del processo evolutivo: grande mistero . E se guardo un albero di prugne su un ramo del quale viene innestato una marza di albicocco ? Da una parte si sviluppano prugne , dall’ altra albicocche, ma il seme (hardware ) dov’ è ?
E così per le forme della pianta: perché si ottengono per ogni specie le medesime forme e le medesime grandezze, se non interviene la mano umana ?
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La medesima incomprensione di moltissimi fatti c’è anche per gli esseri viventi come cani ecc. uomini ……
La ricerca ci dice che è stato capito il funzionamento del 98 % del genoma per cui tra noi bianchi , neri gialli, scimpanzé oranghi, la differenza è minima. Siamo tutti eguali.
Le ricerche sul DNA danno alcuni dati interessanti come ad es. il seguente.:
una certa parte finale della doppia elica sparisce dopo la dentizione definitiva del bambino ( l’ attuale ricerca prova a salvare quel segmento per utilizzarlo quando ce ne sarà ancora bisogno – età avanzata - ) ( un'altra parte della doppia elica sparisce quando il bambino crescendo ed adattandosi alle necessità di vita dell’ adulto, non avrà più bisogno di eliminare l’ eccesso di acido lattico, e la ghiandola TIMO si atrofizza ).
Anche il DNA non è costante nel corso della vita. Solo alcuni elementi rimangono caratterizzanti l’ individuo. Ma queste tecnologie sono ancora troppo nuove per conoscerle a fondo, e pertanto non completamente affidabili.
L’ unica cosa costante per i due regni, quello vegetale e quello animale, è la presenza necessaria dell’ acqua. Essa è la regina del sistema linfatico e non è forse importante per portare i soluti ma anche per portare programmi di aggregazione, di sinterizzazione ecc. possibili, così come in natura avvengono, senza grandi dispendi di energia e di tecnologie.
Sono convinto che un grandissimo campo di studio del futuro sia proprio l’ acqua, in particolare le varie energie dell’ elettrone dell’ idrogeno.
Anche se fosse l’ acqua il veicolo di trasmissione degli infiniti comandi esecutivi, chi è il direttore d’ orchestra ? Per i credenti la risposta è ovvia. Personalmente confido che l’ intelligenza umana ( chi si è divertito a farla ? ) nel tempo darà soluzioni, proponendo altri problemi, simili a quelli che fino a pochi decenni fa , sembravano insuperabili.
Bune riflessioni. Attendo contributi.
Franco
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è passato un po’ di tempo da quando scrissi qualche osservazione su un argomento difficile riguardante “ neuroni, neurotrasmettitori, ecc “. Ho cercato quello scritto per farvi riferimento, almeno per la data , ma non l’ ho trovato.
*** e' forse questa? https://www.energeticambiente.it/nanotecnologie/14716817-chi-pua-spiegare.html ****
Queste e quelle problematiche che pongo sono perfettamente pertinenti con la finalità del nostro forum “ energia ed ambiente “ anche se l’ energia è diversa da quella ricavabile dal petrolio o altre forme fossili e l’ ambiente è quello nel quale tutti noi vorremmo vivere mentre lo roviniamo.
Ormai sono anziano e pensionato, ma porto con me la curiosità che il titolo di studio in ing. Chimica conseguito a Padova, prima della distruzione non solo del sistema culturale e morale , ma di “ tutto il sistema “ italiano ( 1968 e seguenti ) mi aiutò ad esercitare e mi accompagnò per tutta la vita.
La curiosità è cosa fondamentale non solo per soddisfazione propria, ma soprattutto per la ricerca. Per scoprire qualche cosa di nuovo bisogna prima farsi delle domande: Io me ne faccio molte e spessissimo non so trovare risposte malgrado tutte le ricerche di cui sono capace.
Sull’ argomento che vorrei trattare oggi le domande sarebbero numerosissime, ma ovviamente cercherò di farne capire solo un piccolissimo nocciolo dal quale , chi pensa, può estenderne il significato all’ infinito.
Chiedo anzitutto scusa per la mi ignoranza , ma anche aiuto per capire, giustificare almeno alcune delle migliaia di osservazioni che faccio io, come milioni di altri osservatori.
Entriamo in argomento. Siamo nella meravigliosa primavera. I fiori si schiudono.
La chimica biologica è in grado di dirci la formulazione ( bruta e di struttura ) delle molecole che costituiscono la parte pigmentata dei petali dei fiori. I vari colori, i carotenoidi per i gialli rossi, arancioni ecc, ecc colori basati sul noto concetto della riflessione delle lunghezze d’ onda corrispondenti al colore esercitate dagli skin esterni del guscio atomico degli atomi costituenti quelle molecole ). Bene. Ma quel fiore, derivante da un bocciolo, era prima verde, proviene dalla clorofilla ( provate a sezionare un bocciolo in fase precoce ). Per modificare quella clorofilla con altre sostanze opportunamente fatte affluire ( come ? ) c’è stata la necessità di fare una operazione di “sintesi chimica “.
Chi conosce i processi Fischer o Meyer per ottenere idrocarburi dal carbone, o il processo per ottenere acido acetilsalicilico di recente memoria, o chi più giovane conosce i processi di sintesi per ottenere o sostanze plastiche o principi attivi di farmaci, sa benissimo che non si tratta di percorsi semplici. Spesso intervengono elevate pressioni, elevate temperature, catalizzatori dei più disparati tipi. Per sintetizzare una molecola che colora un petalo di un fiore, con le diverse componenti e tonalità, il catalizzatore è credo esclusivamente la luce. Ma la luce c’è anche in altre stagioni. Per questo cambiando i parametri di temperatura, luce, umidità si ottengono fiori in serra fuori stagione. Ma chimicamente come funziona ? Come arrivano al fiore gli atomi che gli necessitano ? e come vengono così esattamente organizzati ? e suddivisi , inviati a tutti i fiori della medesima pianta e a quelli di altere piante della medesima specie che si trovano anche lontane ?
Certo la terra è sempre la stessa con i suoi contenuti nutrizionali, ma come avviene la selezione delle sostanze utili ? Si dice che è il seme che ha in se il programma ( hardware ) del processo evolutivo: grande mistero . E se guardo un albero di prugne su un ramo del quale viene innestato una marza di albicocco ? Da una parte si sviluppano prugne , dall’ altra albicocche, ma il seme (hardware ) dov’ è ?
E così per le forme della pianta: perché si ottengono per ogni specie le medesime forme e le medesime grandezze, se non interviene la mano umana ?
La medesima incomprensione di moltissimi fatti c’è anche per gli esseri viventi come cani ecc. uomini ……
La ricerca ci dice che è stato capito il funzionamento del 98 % del genoma per cui tra noi bianchi , neri gialli, scimpanzé oranghi, la differenza è minima. Siamo tutti eguali.
Le ricerche sul DNA danno alcuni dati interessanti come ad es. il seguente.:
una certa parte finale della doppia elica sparisce dopo la dentizione definitiva del bambino ( l’ attuale ricerca prova a salvare quel segmento per utilizzarlo quando ce ne sarà ancora bisogno – età avanzata - ) ( un'altra parte della doppia elica sparisce quando il bambino crescendo ed adattandosi alle necessità di vita dell’ adulto, non avrà più bisogno di eliminare l’ eccesso di acido lattico, e la ghiandola TIMO si atrofizza ).
Anche il DNA non è costante nel corso della vita. Solo alcuni elementi rimangono caratterizzanti l’ individuo. Ma queste tecnologie sono ancora troppo nuove per conoscerle a fondo, e pertanto non completamente affidabili.
L’ unica cosa costante per i due regni, quello vegetale e quello animale, è la presenza necessaria dell’ acqua. Essa è la regina del sistema linfatico e non è forse importante per portare i soluti ma anche per portare programmi di aggregazione, di sinterizzazione ecc. possibili, così come in natura avvengono, senza grandi dispendi di energia e di tecnologie.
Sono convinto che un grandissimo campo di studio del futuro sia proprio l’ acqua, in particolare le varie energie dell’ elettrone dell’ idrogeno.
Anche se fosse l’ acqua il veicolo di trasmissione degli infiniti comandi esecutivi, chi è il direttore d’ orchestra ? Per i credenti la risposta è ovvia. Personalmente confido che l’ intelligenza umana ( chi si è divertito a farla ? ) nel tempo darà soluzioni, proponendo altri problemi, simili a quelli che fino a pochi decenni fa , sembravano insuperabili.
Bune riflessioni. Attendo contributi.
Franco
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