annuncio

Comprimi
Ancora nessun annuncio.

Quarantennale sbarco lunare

Comprimi
Questa discussione è chiusa.
X
X
 
  • Filtro
  • Ora
  • Visualizza
Elimina tutto
nuovi messaggi

  • Quarantennale sbarco lunare

    Sono passati quarant'anni dallo sbarco del primo uomo sulla Luna.
    Ricordo ancora con commozione quella notte passata davanti alla televisione!
    Dobbiamo quell'impresa alla lungimiranza di John Kennedy.
    A quando il ritorno?
    In questi anni si sta completando la Stazione Spaziale Internazionale
    che è già un passo avanti verso la colonizzazione dello spazio.
    Ma dobbiamo andare avanti!
    Il ritorno sulla Luna e la costruzione di una base umana su di essa costituirebbero un buon ideale da offrire ai giovani che non hanno più certezze. Un uomo senza ideali non è nulla!
    L'umanità deve realizzare cose grandi e non combattere ciecamente al suo interno.
    Invito tutti alla riflessione.

  • #2
    eppure, da quel fatidico giorno di progresso nel campo spaziale ne abbiamo fatto tanto.
    Abbiamo mandato sonde ad esplorare la superficie di Marte e Titano, a svelare i primi misteri di Giove e Saturno.
    I segreti di Venere sono stati svelati ai nostri occhi.
    Abbiamo visto da vicino il nucleo della cometa di Halley.
    Abbiamo scoperto nuovi pianeti lontani anni ed anni luce, e siamo arrivati alle superterre rocciose.
    I nostri occhi elettronici ci hanno portato fino a miliardi di anni luce nello spaziotempo...
    Sicuro, portare di nuovo la nostra gente sulla Luna e poi su Marte sono sfide meravigliose e alle quali mai dovremo rinunciare, e vorrei essere tanto fortunato da vivere abbastanza a lungo per vederci sul pianeta rosso...
    Non sottovalutiamo mai i tanti progressi che abbiamo fatto, nonostante i nostri peccati come civiltà.

    Commenta


    • #3
      La guerra fredda con l'URSS ha prodotto un'accelerazione sull'esplorazione dello Spazio tale da far promettere a J.F. Kennedy che si sarebbe posato il piede sulla Luna entro il decennio e così è stato, anche se purtroppo l'attentato alla sua vita gli ha impedito di veder realizzata la sua promessa. Lo stimolo della competizione con l'Unione Sovietica è venuto un po' a mancare, quando si è arrivati alla quinta missione lunare con sbarco, inducendo gli americani a rinunciare alla prosecuzione delle esplorazioni lunari. Ma nuovi stimoli sono ora a suggerire di tornare sulla Luna, non già per riprendere a conoscere il nostro satellite naturale, quanto per sviluppare un nuovo laboratorio spaziale e permettere il montaggio in condizioni favorevoli per il lancio del mezzo che ci servirà per raggiungere il pianeta rosso.

      Ora, fortunatamente, a spingere verso i nuovi traguardi è la collaborazione internazionale, più che la competizione tra Stati rivali. La crisi finanziaria ha dato un freno agli entusiasmi, ma non li ha bloccati e sia pur con fatica si sta riprendendo il discorso lasciato in stand-by per alcuni mesi.

      ••••••••••••

      Commenta


      • #4
        Originariamente inviato da Franco52 Visualizza il messaggio
        Il ritorno sulla Luna e la costruzione di una base umana su di essa costituirebbero un buon ideale da offrire ai giovani che non hanno più certezze. Un uomo senza ideali non è nulla!
        In quegli anni gli USA attraversavano un momento molto particolare tra cui una guerra nel VIETNAM interminabile e capisco che la popolazione sentiva il bisogno di avere nuove speranze e nuovi sogni.
        io non sono convinto che in quell'anno l'uomo sia stato sulla luna ma per fortuna ho altri ideali.

        Originariamente inviato da nll Visualizza il messaggio
        La guerra fredda con l'URSS ha prodotto un'accelerazione sull'esplorazione dello Spazio tale da far promettere a J.F. Kennedy che si sarebbe posato il piede sulla Luna entro il decennio
        Gli USA volevano dimostrare che i Russi non potevano competere con loro nel campo delle esplorazioni spaziali (e secondo me neanche con gli effetti speciali).
        «Sii il cambiamento che vuoi vedere avvenire nel mondo». Mahatma Gandhi

        Commenta


        • #5
          io non sono convinto che in quell'anno l'uomo sia stato sulla luna ma per fortuna ho altri ideali.
          diritto all'opinione e tutto, ma questo 'dubbio' è cosa invero balorda e indegna di rispetto.

          Commenta


          • #6
            ops.. hai ragione ; )
            «Sii il cambiamento che vuoi vedere avvenire nel mondo». Mahatma Gandhi

            Commenta


            • #7
              Originariamente inviato da iP Tom Visualizza il messaggio
              ops.. hai ragione ; )
              Incidentalmente credo anch'io che abbia ragione. Ovviamente ognuno può autoconvincersi di qualsiasi cosa, ma nel caso si apre un'altra discussione ok? Qui si parla degli effetti e delle prospettive che i quarant'anni da che siamo sbarcati sulla Luna producono. Ogni accenno agli effetti speciali verrà da ora "cassato".
              “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

              Commenta


              • #8
                Davvero stucchevoli queste illazioni sulla montatura dello sbarco, andavano bene come trama per un film, ma non confondiamo fantasia con realtà: in sei missioni con sbarco lunare, non sono stati coinvolti solo gli astronauti che sono andati lassù, ma anche migliaia di tecnici, con le loro famiglie, con l'indotto, tutta gente che ha visto di persona e nessuno che abbia avvalorato la tesi bislacca della montatura.

                La vogliamo finire con la disinformazione? questo forum è per la formazione, non per la demolizione, e spazio per queste sciocchezze non ce n'è. Spero che gli utenti sappiano discriminare tra chi vuole informare e chi vuole solo mettere confusione.

                ••••••••••••

                Commenta


                • #9
                  Originariamente inviato da nll Visualizza il messaggio
                  Ma nuovi stimoli sono ora a suggerire di tornare sulla Luna, per sviluppare un nuovo laboratorio spaziale e permettere il montaggio in condizioni favorevoli per il lancio del mezzo che ci servirà per raggiungere il pianeta rosso.
                  Originariamente inviato da Franco52 Visualizza il messaggio
                  Sono passati quarant'anni dallo sbarco del primo uomo sulla Luna.
                  A quando il ritorno?
                  Sinceramente io punterei direttamente su Marte , tornare sulla Luna richiederebbe un equipaggio, un programma,una missione con degli obiettivi da raggiungere... in pratica fatica, tempo e denaro...

                  Lo trovo un po' un "revival" poco stimolante(senza nulla togliere a chi ha faticato per andarci, ma ormai è un obiettivo raggiunto, per me bisogna guardare avanti).

                  certo ci vorrà del tempo per la missione con equipaggio umano e "amaraggio " su marte, ma guardiamo anche i nostri progressi... il computer di bordo che è atterrarto sulla Luna era potente quanto un cellulare di oggi.i razzi sono potenti, la sicurezza anche è migliorata molto ed abbiamo robottini che fanno i lavori difficilli per noi... un sacco di comodità...

                  Tuttavia l'ultima missione della Nasa sembra proprio una promessa di ritorno lunare; è stato mandato un missile abbastanza potente( non un razzo ) per fare un bel cratere sul suolo lunare e verificare se sotto lo strato superficiale della Luna c'è acqua. come dire:" cerchiamo qualcosa da bere per i prossimi astronauti".
                  "Secrecy, once accepted, becomes an addiction "Edward Teller

                  Commenta


                  • #10
                    perché ancora non possiamo puntare su Marte e preferiamo ripartire dalla Luna

                    1) Le missioni Lunari saranno laboratori di prova fondamentali per la ricerca e sfruttamento di risorse su suolo extraterrestre
                    2) i primi insediamenti lunari (letteralmente i primi nel loro genere) saranno indispensabili test per quelli marziani
                    3) Non è atterrare su Marte, il problema maggiore: è garantire la maggiore comodità possibile agli astronauti, e per ora nessuna nave da noi concepita permetterebbe di resistere ad un viaggio di alcuni MESI.
                    a) se non sarà possibile replicare una frazione utile della gravità terrestre, l'equipaggio che arriverà sul pianeta rosso sarà estremamente indebolito ed incapace di reggere la gravità marziana, e senza alcun centro clinico ad aiutarli.
                    b) la nave per marte dovrà produrre cibo e acqua e permettere un riciclaggio quasi perfetto del materiale organio a tale fine. Non abbiamo ancora una tecnologia adatta.
                    c) la nave dovrà essere molto più spaziosa della capsula che porterà gli astronauti sulla Luna. non credo che occorra che ti spieghi perché.
                    d) la nave dovrà possedere schermature molto diverse da quelle lunari. Un viaggio più lungo comporta maggiori rischi di esposizione a radiazione solare e micrometeoriti
                    e) non potendo essere una missione 'mordi e fuggi', quando l'equipaggio arriverà dovrà trovare diversi moduli-habitat disponibili, ed ognuno di essi deve essere predisposto e configurato.

                    Penso che molto dipenderà da come il nuovo programma lunare procederà. Maggiori saranno i successi, più rapidamente procederà il programma marziano.

                    Commenta


                    • #11
                      Sulla Luna si avrebbe la possibilità di costruire grandi osservatori astronomici che, sulla faccia nascosta, non risentirebbero delle radiazioni di disturbo provenienti dalla Terra.
                      Inoltre sulla Luna c'è l'Elio-3 che è un ottimo combustibile per reattori a fusione.
                      E poi non dimentichiamo che per la Luna occorrono solo tre giorni di viaggio coi propulsori tradizionali, e che poi dalla Luna è più facile imbarcarsi per Marte.

                      Commenta


                      • #12
                        quoto totalmente!

                        Commenta


                        • #13
                          Tempo fa c'era il progetto di un ciclopico impianto fotovoltaico sulla Luna che produrrebbe una fantastilionata di Terawatt, da inviare poi sulla Terra tramite microonde e rectenne.
                          A parte questo l'idea di stabilire una base sulla Luna a breve termine mi trova d'accordo per tutti i motivi che ha elencato Valmax e anche per una motivazione che sfiora il filosofico. E' nello spirito umano cercare la nuova frontiera e sono gli sforzi per raggiungerla e gli errori a determinare la crescita. Secondo me senza la corsa alla Luna gli USA non avrebbero acquisito la superiorità tecnologica che li ha contraddistinti per decenni e che ora inizia a vacillare.
                          I "costi" non esistono, sono un concetto virtuale quando si parla di progetti planetari. Esiste solo la necessità di scegliere come utilizzare l'energia che produciamo. Possiamo, certo, evitare questi "sprechi" e utilizzarla al 100% per cose più concrete (quante volte avete sentito questi discorsi?). Ma non è affatto detto che sia sempre la scelta giusta!
                          “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

                          Commenta


                          • #14
                            Che ci sia l'intenzione di andare su Marte credo non sia un mistero, come arrivarci credo sia compito dei tecnici, più che dell'opinione pubblica.

                            Ci sono motivi validissimi per cui è necessario approntare una base lunare prima di raggiungere Marte con una missione abitata e non solo per problemi di adattamento degli astronauti. Non dimentichiamo che sulla Luna c'è una gravità inferiore che sulla Terra e che non l'ha detto il dottore di far partire dalla Terra la missione per il pianeta rosso. Infatti le missioni lunari saranno più d'una e il veicolo che trasporterà gli astronauti su Marte probabilmente verrà assemblato sul nostro satellite naturale e non sulla Terra, solo così si potrà risparmiare tanto propellente da permettere il viaggio andata e ritorno su Marte di un equipaggio.

                            ••••••••••••

                            Commenta


                            • #15
                              Vorrei far notare come sulla Luna si potrebbe utilizzare come propulsore, l'accoppiata Ossigeno- Alluminio, che sono due elementi abbondantemente presenti sulla superficie lunare!

                              Commenta


                              • #16
                                hmm, voi che congetturate? Una serie di serbatoi a perdere o un reattore nucleare utilizzabile per tutta la durata della missione? Partendo dalla luna, preferirei francamente il secondo, ha il vantaggio di potere modulare la spinta e tenere un controllo più efficace della rotta...

                                Commenta


                                • #17
                                  Per costruire la base lunare, lo spazioporto, gli osservatori astronomici, ecc., non possiamo pensare d'importare tutto dalla Terra, bensi utilizzare le risorse lunari per rendere autosufficiente l'avamposto.
                                  Sulla Luna dovrebbe anche essere presente l'acqua nei crateri mai illuminati dei poli.
                                  Quindi occorrerebbero una serie di robot adattati a ricavare tutti questi materiali da costruzione dal suolo lunare, che può fornire vetri, cementi, metalli , gas, ecc.
                                  E a questo punto entrerebbe in gioco l'uomo!

                                  Commenta


                                  • #18
                                    vero! è davvero eccitante l'idea che grazie alle tecnologie moderne, quello che pochi decenni fa era visto come un arido deserto possa essere visto come una immensa miniera!

                                    Commenta


                                    • #19
                                      Nel mio piccolo posso farvi avere un pezzetto di Luna!
                                      Si tratta di alcuni campioni da 100 grammi di Farina di Basalto
                                      che è il simulante più economico della regolite lunare,
                                      Quasi perfettamente simile come composizione.
                                      Se mi mandate un'email col vostro indirizzo posso spedirveli gratuitamente
                                      fino ad esaurimento.
                                      Con essi potete anche fare dei piccoli esperimenti di riscaldamento, per vedere se escono gas, oppure di fusione, per farli diventare come cemento.

                                      Commenta


                                      • #20
                                        Originariamente inviato da Franco52 Visualizza il messaggio
                                        Quindi occorrerebbero una serie di robot adattati a ricavare tutti questi materiali da costruzione dal suolo lunare, che può fornire vetri, cementi, metalli , gas, ecc.
                                        E a questo punto entrerebbe in gioco l'uomo!
                                        Ecco, questo è il punto cruciale su cui battere chiodo. Lo sviluppo e il miglioramento dei robot(insieme all'IA è chiaro) è fondamentale se vogliamo veramente colonizzare la luna e marte, tanto per cominciare. Da soli non andremmo molto lontano.

                                        Commenta


                                        • #21
                                          C'è qualcosa che sfugge ad alcuni in questa discussione ed è che i romanzi di fantascienza, sebbene alcune volte abbiano anticipato quel che sarebbe stato poi raggiunto scientificamente dall'uomo, rimangono romanzi. Lo spirito col quale ci si appresta a tornare sulla Luna non è certamente per costituirvi colonie abitate di cittadini, né per aprire nuove miniere di minerali da sfruttare.

                                          Sulla Luna ci si torna per allestire laboratori in condizioni di bassa gravità (1/7 di quella terrestre) e per preparare le missioni abitate su altri pianeti, in primis Marte.
                                          Fare decollare un razzo dalla superficie lunare implica un dispendio di propellente nettamente inferiore rispetto al partire dalla Terra e questo consentirebbe la fattibilità di una impresa umana sul suolo marziano. Scordiamoci però che il razzo e la navicella vengano costruiti sul nostro satellite naturale, non ci sono le strutture e le persone, tanto vale, ed è proprio quel che si farà, portare tutto dalla Terra con diversi viaggi e fare sulla Luna soltanto assemblaggio e tests in opera. Anche per questo serve un laboratorio adeguatamente grande e fornito che sia sul posto. Questo è il primo compito che ci sarà svolgere tornando sulla Luna.

                                          ••••••••••••

                                          Commenta


                                          • #22
                                            senza dubbio hai ragione, e infatti non credo che per ora si parlasse di colonie civili.
                                            Tuttavia, anche solo per predisporre una piattaforma di lancio lunare occorrono diverse infrastrutture anche solo per fare fronte ad un qualunque problema che non potrebbe venire risolto mandando materiale dalla terra. Per quanto tempestivamente, organizzare un lancio in condizioni di sicurezza richiederà (e voglio essere ottimista) un paio di settimane.
                                            Quindi, a meno che la robotica non faccia passi davvero da gigante, anche solo per preparare un lancio dalla Luna occorreranno molti uomini e mezzi e relativi sistemi per rendere le infrastrutture quanto più autonome possibile. Dopo qualche anno, se tali strutture si saranno rivelate funzionali, potranno essere dedicate ai primi turisti spaziali, primo passo verso le colonie civili della fantascienza.

                                            Ma tutto questo solo se il programma Constellation diventerà operativo...

                                            Commenta


                                            • #23
                                              Non si può neppure parlare di colonie, infatti il personale che abiterà la stazione lunare non sarà stanziale, ma vi saranno tecnici (ormai anche i civili fanno parte a pieno titolo delle squadre di astronauti) che si alterneranno operativamente, così come già si sta facendo sulla ISS. Mi spiace deludere qualcuno di voi, ma per il momento la siderurgia spaziale dovrà attendere parecchio: non è neppure nei piani di studio di fattibilità, salvo qualche esperimento di bordo per valutare l'effetto dell'assenza di gravità nella disposizione dei cristalli in una fusione.

                                              Il turismo spaziale sarà un mezzo per finanziare le missioni, ma per ora non se ne vede un'applicazione massiva, men che meno sulla superficie lunare.

                                              ••••••••••••

                                              Commenta


                                              • #24
                                                Ciao una domanda ma perchè hanno smesso di andarci?
                                                Credo perchè costava troppo e la guerra era stata vinta, e quindi la cosa non aveva più nessun interesse.

                                                Credo, considerato che, la luna è di tutti debba essere uno sforzo mondiale di tutte le nazioni riuscire a costruire una testa di ponte, un porto per il lancio delle future missioni spaziali. Oviamente per fare questo bisogna trovare un accordo tra tutti sulla terra. Credo sia qui il problema.
                                                "Non date da mangiare ai troll"
                                                http://it.wikipedia.org/wiki/Troll_(Internet)

                                                Commenta


                                                • #25
                                                  sulle tue osservazioni, Gabri:

                                                  non era tanto una questione di costi, quanto di gestione E di interesse. Mettiamola così: il pubblico aveva ampiamente sostenuto la corsa alla luna per surclassare i sovietici (la guerra non c'entrava una pippa), e da quel fatale 20 luglio 1969, il pubblico vedeva tali missioni con sempre più noia. Questo anche perché le missioni stesse erano sì scientificamente importanti, ma molto 'sui generis'. Si andava lì, si stava lì qualche giorno e tutti a casa con qualche dato e pezzi di roccia hip hip hurrà..! Il governo aveva preso a fare tagli tremendi alla NASA, la quale aveva sempre meno spazio di manovra. E in più, in quegli anni si combatteva la Guerra del Vietnam (altro che vinta, un'umiliazione nazionale agghiacciante fu!), che assorbiva uomini, fondi e interesse. Insomma, una brutta combinazione di fattori.
                                                  Se per caso fosse passato il progetto di laboratori lunari stabili, il pubblico probabilmente avrebbe avuto più interesse a finanziare con le proprie tasse un pezzo del futuro. Tuttavia, questo lungo intervallo in un certo senso ci ha fatto bene: abbiamo appreso molto dello spazio, del sistema solare e della Luna stessa anche senza altre missioni con equipaggio. Pensa per esempio che spreco di mezzi e tempo ci sarebbe stato se avessimo iniziato un programma per Marte senza prima i dati forniti dai vari satelliti e dai rover! E solo in questi anni abbiamo potuto capire quanto la Luna abbia potenzialmente da offrire, quindi ora possiamo adottare un programma spaziale più snello ed efficace.
                                                  Quanto al porto, come ha detto giustamente nll, è ancora un progetto remoto, che richiederà probabilmente la cooperazione delle maggiori nazioni (immagino USA, Russia, Cina e Comunità Europea), ma è un po' esagerato parlare di 'accordo tra tutti sulla terra'. Se il nuovo programma multinazionale diventa realtà, i costi saranno condivisi, quindi ogni partecipante avrà comunque una tranche meno pesante da pagare che se provasse a fare tutto da solo.

                                                  Commenta


                                                  • #26
                                                    il pubblico aveva ampiamente sostenuto la corsa alla luna per surclassare i sovietici (la guerra non c'entrava una pippa), e da quel fatale 20 luglio 1969, il pubblico vedeva tali missioni con sempre più noia.
                                                    Come si vede anche nel film "Apollo 13", a sole due missioni dallo sbarco sulla luna (e cioè, dalla dichiarazione di "vittoria" degli USA sui sovietici), non venivano più trasmesse in TV le riprese in diretta della missione, perchè i media le ritenevano "ormai sorpassate e poco interessanti".

                                                    Commenta


                                                    • #27
                                                      E oggigiorno per il grande pubblico è più interessante vedere in diretta un ritorno sulla luna con equipaggio umano o guardarsi una puntata di un reality?

                                                      Commenta


                                                      • #28
                                                        è una questione di PR. Se la missione che porrà le prime, vere fondamenta di un laboratorio stabile e funzionante verrà presentata con bassa copertura mediatica, con pochi articoli scritti da giornalisti che pensano ad un pulitzer di nera, con poche trasmissioni di approfondimento in seconda serata, sì: vince il reality.
                                                        Spero che la NASA abbia messo molti media nel bilancio

                                                        Commenta


                                                        • #29
                                                          I cinesi ne stanno facendo un motivo d'orgoglio nazionale e probabilmente, ne sono convinti pure in NASA, saranno i primi a tornare sulla Luna, pare che già nel 2013 ci sarà lo sbarco sulla Luna di un loro rover teleguidato, al quale seguirà una missione con equipaggio in un paio d'anni, o poco più.

                                                          Gli USA si muoveranno (lo stanno già facendo) insieme agli europei e ai russi, con la collaborazione anche del Giappone, ma questi ultimi hanno anche loro programmi autonomi che li porteranno con vari mezzi sul suolo lunare e che contribuiranno alla successiva missione abitata che porterà sulla Luna il laboratorio e le strutture per una permanenza prolungata.

                                                          ••••••••••••

                                                          Commenta


                                                          • #30
                                                            in questo caso, da una parte sarei ben felice di lasciare la bandiera del ritorno umano ai cinesi. Mi preme di più che la NASA, in questo programma di cooperazione ad ampio respiro, si preoccupi di stabilire il ben più prezioso record delle prime strutture abitative permanenti.

                                                            Commenta

                                                            Attendi un attimo...
                                                            X