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INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO

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  • INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO

    ragazzi, ho un problemino da risolvere,chi mi può aiutare?

    dunque,lavoro in un aeroporto e ultimamente hanno messo in funzione un radar proprio in prossimità del luogo dove lavoro, ci sono già stati casi di due persone morte di tumore e allora mi è venuta la voglia di fare qualche misurazione dei campi elettromagnetici che girano da quelle parti :unsure:

    volevo acquistare un misuratore opportuno, avete qualche cosa da consigliarmi per la misurazione?

    poi i valori limite quali dovrebbero essere,prima di far scattare una bella denuncia?

    qui l'inquinamento acustico ed elettromagnetico è elevatissimo,l'importante è "provarlo" aiutatemi voi..

    stiamo in mezzo a due radar, uno di terra e uno su una torre alta 20 mt...

    aiutoo!!! <img src=">

    GRAZIE!

  • #2
    piu' che del radar,che lavora ad impusi,mi preoccuperei maggiormente degli apparati Vhf-Uhf e ad Onda Corta,che irradiano in maniera continuativa. Come primo consiglio sarebbe opportuno verificare l'emissione in Kilowatt del radar e misurare a quanti metri sostate dalla guida d'onda. Con una piccola formula si ricava il valore del campo espresso in microwatt. Certo è che esiste una normativa ,e di certo non piazzano un Radar a 1 metro da chi lavora nelle sedi aeroportuali. Mi spiace per quelle persone decedute per tumore,bisogna vedere se cio' sia imputabile al fattore 'campo elettromagnetico' : la pericolosità maggiore nei radar è quello di causare la cecità se si puntano gli occhi vicino alle antenne a fascio.

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    • #3
      Caro mac-giver,
      l'acquisto di una apparecchiatura per effettuare misure una-tantum non e' pensabile, costa troppo!

      Se non sei un militare, penso che ti possa rivolgere ai sindacati o alla ASL di competenza o alla ARPA della tua regione.

      Ciao
      Mario
      Molto urgente: cerco socio: Collaborazione a Milano
      -------------------------------------------------------------------
      Mala tempora currunt, non contattatemi piu' per questioni riguardanti il forum, grazie, il mio tempo e' finito.
      -------------------------------------------------------------------
      L'energia non si crea ne' si distrugge, ma ne sprechiamo troppa in modo irresponsabile. Sito personale: http://evlist.it
      Se fate domande tecniche e volete risposte dal forum precise e veloci, "date i dati" specificando anche l'ambiente operativo e fornendo il maggior numero possibile di informazioni.
      ------------------------------------------------

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      • #4
        http://www.mediaelettra.com/misuratoriemf.htm

        se potete dargli un'okkio mi potreste dire se uno di questi strumenti può essere valido..

        poi quali sono i parametri limiti? tipo V/m? o che ne so?

        mario,non posso dire quale è il mio incarico e cosa raffiguro,proprio perchè le cose che non vanno all'interno non possono essere dette e neanche riprese con telecamere..

        e se mi scoprono mi trasferiscono ad udine...

        il problema è stato sollevato già in passato,e ti posso dire che l'insabbiamento l'hanno fatto a regola d'arte..

        allora noi abbiamo anche attaccata alla parete una serie di antenne ripetitori per radio,ma non possiamo lamentarci,neanche con i sindacati perchè è difficile sfondare un certo muro..

        allora l'unica iniziativa per fare effetto può essere personale,portando prove certe con dati rilevati,per poter far smuovere bene le acque..

        se chiedo la potenza del radar già dò nell'occhio..

        posso dirti che la torre radar è alta 10 mt che l'antenna che gira sarà un 3 mt e che ci stiamo quasi sotto...

        non sono un militare, ma.......

        vedete se quegli strumenti possono aiutarci..

        grazie

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        • #5
          Mac-Giver

          Tipo affidabile eh?

          Sei un civile, hai un livello di accesso codificato, hai sicuramente degli obblighi di segretezza e praticamente riveli delle informazioni di cui sei vincolato al silenzio.
          Immagina cosa ti farebbero se tu fossi un militare che ha giurato di servire lo Stato Italiano.
          Ragiona per un attimo se tutti facessero cosi' dove sarebbe l'Italia?

          Non ti vergogni?

          MetS

          Vedi Mario in che mani sono messi gli italiani

          PS Siete sicuri che le onde di un radar rientrano nella casistica di inquinamento elettromagnetico (termine peraltro inventato durante il primo governo Prodi)?

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          • #6
            forse non hai capito..

            non sto rivelando ne il mio incarico, ne il nome dell'aeroporto, sto solo chiedendo dei consigli su come preservare il mio diritto alla salute e dei miei colleghi..

            se volevo fare "l'inaffidabile" avrei postato foto,video e quant'altro...

            e prima di muovermi,volevo essere sicuro che l'ambiente fosse effettivamente inquinato..

            non alzo polveroni per niente..

            ma qui c'è in gioco la salute ok?

            e prima la salute e poi tutto il resto ok?



            ps.

            l'inventore del forno a microonde era un tecnico dei radar,mentre cambiava una valvola gli si sciolsero le caramelle allo zucchero che aveva in tasca..


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            • #7
              Appunto.

              Rivelare informazioni tipo "hanno insabbiato..." non mi sembra consono con il tuo incarico.
              Eppoi non parliamo di polveroni, quello nel caso non interessa a nessuno.
              Io ho solo detto che non e' corretto parlarne su un forum.
              Come Mario ti ha giustamente consigliato (anche se non sei militare) puoi rivolgerti al sindacato di categoria che ha giurisdizione sul tuo settore o all'ASL senza che per questo infrangi alcun segreto militare.
              Parlarne qui invece...
              MetS

              La salute viene prima, sono d'accordo, ma la lealta' anche.

              PS Leggendo il tuo IP sarebbe facile arrivare al tuo indirizzo internet e quindi a te, non hai pensato a questo?

              Commenta


              • #8
                appunto non rivelo nulla di dove lavoro..

                nel forum ho chiesto quali sono le tolleranze le misure,perchè vorrei chimare l'asl e il sindacato con dei dati alla mano,in questo modo sono più motivati a farlo..

                dire: " venite a vedere se qui è inquinato?" nel mio caso specifico non serve a nulla..

                per insabbiato,volevo dire fermato,bloccato,arenato, non nascosto ho sbagliato aggettivo...

                se invece ho dei piccoli dati in mano il sindacato si muove..

                allora parlare in questo forum ha un motivo: capire come posso fare delle rilevazioni e poi portare i dati al rappresentante sindacale che se no non si sarebbe mosso solo in base a delle supposizioni..

                sono stato chiaro?

                non vedo quale è il problema di infamia o di mancanza di lealtà..

                cerco solo di procedere in modo cauto senza alzare polveroni inutili(dire al sindacato chiamate qualcuno per fare le analisi del posto per vedere se è inquinato è già un polverone) quindi prima un pò di dati alla mano e poi agire..

                è sleale?

                ci sono molte precauzioni per rendere un indirizzo ip introvabile, le conosci? :B):


                a presto

                Commenta


                • #9
                  Contento tu!

                  Auguri

                  MetS

                  PS A me risulta che l'ASL competente per territorio effettua regolarmente dei controlli su base mensile. Se questi controlli sono regolari non credo ci siano problemi. Sempre se non ricordo male tu hai diritto a visionare i risultati di questi controlli in quanto "parte in causa" cioe' lavoratore preposto nell'area oggetto dei controlli.
                  Io partirei prima di tutto contattando l'ASL per visionare i risultati dell'ultimo controllo, in caso di rifiuto non giustificato andrei al sindacato di categoria competente per territorio prospettandogli il caso, non gia' il sospetto ma la volonta' di visionare questi dati relativi alle letture e verifiche di controllo.
                  Solo dopo aver contattato il sindacato e nel caso la risposta fosse negativa o fuorviante ti consiglio di rivolgerti, sempre per vie ufficiali ad un laboratorio di misurazioni autorizzato che possa fornire sufficienti indicazioni. Al laboratorio di misure dovresti comunque rivolgerti per conoscere i risultati eventualmente visionati presso l'ASL di solito non comprensibili ai piu'.
                  Ripeto che bisogna sempre seguire un cammino ed un iter legale per ottenere dei risultati che possano, nel caso, essere utilizzati per far valere i propri diritti, senza non ottieni assolutamente nulla anzi, rischi pure di essere inviato a Udine (perche' Udine se non sei miltare?).

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                  • #10
                    Effettivamente non è chiarissimo lo scopo del post.

                    La denuncia, meglio l'esposto lo puoi fare anche subito (forse anche in forma riservata). L'ARPA farà le valutazioni del caso e se le normative risulteranno non rispettate l'ASL o chi per essa prenderà le necessarie iniziative. Se le normative sono rispettate ti sarai tolto tutti i patemi... no? :P
                    “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

                    Commenta


                    • #11
                      in forma riservata è sicuro,ma il problema è che li non entra nessuno...

                      per un'altro problema fatto saltar fuori e rivelato a striscia devi vedere cosa è successo....

                      poi di quell'esposto non si è saputo più nulla(come volevasi dimostrare)

                      ma qui la cosa sarebbe dimostrabile con dei dati che lo strumento leggerebbe, e con quelle letture si va dagli organi preposti..

                      perchè non viene nessuno per un'esposto fatto da un anonimo...

                      ho solo bisogno di sapere se quegli strumenti sono validi e a quale valori ci dobbiamo preoccupare, tutto quà...


                      poi so da chi andare...

                      Commenta


                      • #12
                        scusate ragazzi ma invece di far polemica con uno che cerca solo un consiglio , non fareste prima a consigliargli il o i macchinari giusti da usare o i test da fare.
                        il polverone alla fine lo state alzando voi :P .
                        poveraccio sembra andato in chiesa a confessare dei peccati e il prete lo caccia fuori dalla chiesa insultandolo ghghghg

                        Commenta


                        • #13
                          Ma le misurazioni da voi chi le fa?
                          Quelle di controllo intendo.
                          Un'altra questione: se non riesci ad avere valide assicurazioni o prove reali e certificate che tutto sia a posto, se hai paura per la tua salute, perche' non te ne vai? ?

                          Io me ne sono andato per molto meno anni fa.

                          MetS

                          Tianos non si tratta di consigliarlo in quel senso, gli strumenti di cui lui ha bisogno costano parecchie migliaia di euro ciascuno e uno solo non e' sufficiente. C'e' ben poco da dire, eppoi non e' un problemino, e' un problemone perche' di difficile soluzione.
                          L'ideale sarebbe di riattivare Striscia e vedere che succede ma adesso e' tardi, presto se ne andranno in vacanza anche loro e buonasera fino a settembre, sei disposto ad attendere tanto?

                          Commenta


                          • #14
                            mets, vedo che hai capito l'entità del problema..

                            purtroppo striscia non possiamo chiamarla,perchè dovremmo chiedere prima un permesso per chiamarli,per quale motivo, chi li chiama(nomi e cognomi)

                            e visto che l'altra volta è stato fatto senza fare questa procedura,non puoi capire il casino..

                            e tutti chiamati dal "superiore" a spiegare cosa sapevamo e da quanto tempo ecc ecc..

                            e ti dico che la cosa è pure peggio di questa,ma in quel caso per avere prove dovevamo smontare un ala di un aeroplano, e la compagnia aerea interessata ha smentito che fossero usati determinati "materiali"...

                            poi veniamo a noi

                            ho trovato questo puo essere utile?



                            L’ARW C.A 40 è un gaussmetro, di facile utilizzazione, specificatamente ideato per misurare i campi elettromagnetici con banda passante da 30 a 300 Hz. Permette di confermare la presenza di un campo magnetico, di valutarne il valore e quindi di effettuare la ricerca precisa della o delle fonti di perturbazione. L’ARW C.A 40 ha fisicamente la forma di un piccolo contenitore di misura con una sonda esterna. Il sensore è polarizzato su un solo asse. Il campo di rilevazione include le correnti industriali a 50/60 Hz ed anche le armoniche rispettive.
                            Caratteristiche
                            - Misuratore di campo magnetico a bassa frequenza.
                            - Visualizzazione numerica 2.000 punti.
                            - Sonda maneggevole unidirezionale.
                            CARATTERISTICHE TECNICHE
                            visualizzazione------------------ 13mm LCD.3 1/2 pt
                            portata/risoluzione------------- 20 µTesla / 0.01 µTesla
                            -----------------------------------200 µTesla / 0.1 µTesla
                            -----------------------------------2.000 µTesla / 1 µTesla
                            banda passante---------------- 30 ÷ 300 Hz
                            numero assi--------------------- monoasse
                            precisione----------------------- ± 4%+3 pt (gamma di 20 µTesla)
                            -----------------------------------± 5%+3 pt (gamma di 200 µTesla)
                            -----------------------------------± 10%+5 pt (gamma di 2.000 µTesla)
                            superamento di portata------- lo schermo visualizza ”1”
                            alimentazione------------------ pila 9V DC
                            temp. funzionamento--------- 0 ÷ 50 °C
                            umidità funzionamento------- 90% HR max (0 ÷ 35 °C)
                            -----------------------------------80% HR max (35 ÷ 50 °C)
                            utilizzazione-------------------- in spazio interno
                            sicurezza elettrica------------- IEC 1010
                            livello inquinamento----------- 2 (senza inquinamento o
                            -----------------------------------inquinamento secco non conduttore)
                            compatibilità CE-------------- emissione EN 50081-1
                            ----------------------------------immunità EN 50082-1
                            dimensioni contenitore------- 163x68x24 mm
                            dimensioni sonda------------- 175 x 45 x 22 mm
                            peso----------------------------- 285 g (pila compresa)

                            che dici? :unsure:


                            ps: se l'ambiente è pulito rimango, se è inquinato vado via sicuro!


                            le misurazioni non le fa nessuno per i campi elettromagnetici..

                            fanno solo quelle della radioattività e per quelle non ci sono problemi gli ho visti io contatori all'opera..


                            anzi se dovesse esserci un'altra charnobil(speriamo mai) noi saremmo i primi a saperlo :woot:


                            TIANOS?grazie... <img src=">

                            Commenta


                            • #15
                              Chernobyl vorrai dire, vabbe'...

                              Il Gaussmetro e' lo strumento adatto, non so pero' quali siano le misurazioni che riuscirete ad eseguire.
                              Comunque almeno e' tascabile.
                              Non risolve tutto il problema (perche' e' insufficiente) ma aiuta.

                              MetS

                              Riguardo i primi a saperlo, sara' dura, a Chernobyl fu un errore umano a scatenare tutto, per saperlo in anticipo dovevate essere degli indovini...

                              Edited by MetS-Energie - 5/6/2006, 19:57

                              Commenta


                              • #16
                                CITAZIONE (mac-giver @ 5/6/2006, 18:44)
                                e ti dico che la cosa è pure peggio di questa,ma in quel caso per avere prove dovevamo smontare un ala di un aeroplano, e la compagnia aerea interessata ha smentito che fossero usati determinati "materiali"...

                                Scusa se mi intrometto, ma visto che siamo nella sezione OT questa tua affermazione mi interessa, si trattava di materiali con i quali è stata prodotta l'ala o di materiali conservati all'interno dell'ala e utilizzati per produrre scie di condensazione???
                                Se vuoi rispondere grazie, se no fa lo stesso.
                                Ciao

                                Commenta


                                • #17
                                  si trattava di contrappesi di bilanciamento...all'interno..

                                  i primi a saperlo non del disastro,ma dell'arrivo di una nube radioattiva..

                                  sai com'è quando è successo il disastro non si è saputo subito...ma dopo due gg il rilevatori nel nord europa se ne "accorsero"

                                  Commenta


                                  • #18
                                    si do dagione a mc , infatti i primi cxhe credettero ad un incidente, o di una semplice fughetta da una centrale nucleare furono in norvegesi ....ma dopo aver controllato tutte le loro strutture capirono che il danno era stato fatto ben altrove..
                                    vidi un ducumentario in cui riproducevano il clima e i venti dal giorno dell'incidente a 2 settimane dopo.
                                    noi in verita siamo stati quasi solo accarezzati dalla nube radiottiva ,solo la costa romagnola venne sfiorata , mentre chi si prese il grosso furono appunto norvegia i primi 3 giorni e tutti il resto la turchia e zone limitrofe.

                                    Commenta


                                    • #19
                                      CITAZIONE (OggettoVolanteIdentificato @ 5/6/2006, 00:51)
                                      piu' che del radar,che lavora ad impusi,mi preoccuperei maggiormente degli apparati Vhf-Uhf e ad Onda Corta,che irradiano in maniera continuativa...

                                      Non penso che apparati RF anche di grossa potenza "se' trattati bene" (conosco gli apparati radar e i t.b.t. ... ) possono essere pericolosi per l'ambiente e chi lavora nelle vicinanze.
                                      Il radar e' pericoloso solo nelle immediate vicinanze e solo sul suo raggio di azione che e' molto limitato...
                                      e no e' ad altezza di uomo.
                                      anch'io non credo all'elettrosmog...
                                      conoscevo persone che lavoravano con radio uhf e vhf da centinaia di W sul capo e sono arrivati alla pensione e hanno avuto figli (loro) .. visto che si diceva che l'RF secca le p....

                                      Secondo me l' RF non e' dannosa come si vuol far credere..

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                                      • #20
                                        Quoto al 100% senzafuturo

                                        Questa storia dell'inquinamento elettromagnetico fu inventata dalla Margherita ai tempi del governo Prodi (il primo) per giustificare la messa sottoterra di tutti i cavi elettrici ad alta tensione.
                                        Bufale grosse quanto una casa.
                                        In tutto l mondo, anche nei paesi dove vi e' maggiore attenzione alla qualita' della vita, i cavi e le apparecchiature elettriche sono a vista e i ratei relativi alle malattie attribuibili sono uguali a quelli medi.

                                        Son bufale mac, non fartisuggestionare da queste allusioni che ti rendono la vita difficle.
                                        la casistica per determinare la pericolosita' e la propensione a malattie legate ai tumori tiene conto di vari fattori. Il fatto che ci siano stati due morti per tumore su 20 persone in servizio non significa che ci siano ratei elevati rispetto alla media, sara' stata una coincidenza come ce ne sono molte altre nella vita.

                                        Ciao

                                        MetS

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                                        • #21
                                          CITAZIONE (MetS-Energie @ 6/6/2006, 06:34)
                                          Questa storia dell'inquinamento elettromagnetico fu inventata dalla Margherita ai tempi del governo Prodi (il primo) per giustificare la messa sottoterra di tutti i cavi elettrici ad alta tensione.
                                          Bufale grosse quanto una casa.

                                          E' la seconda volta che ripeti la cosa, ma è falsa.
                                          Già nel '91 l'Enel per nuovi allacci industriali di forza chiedeva al cliente l'opzione dell'interramento i cui costi erano a carico dell'azienda che lo richiedeva.
                                          A quell'epoca Prodi aveva lasciato l'IRI da un pezzo ed era "solo" presidente di Nomisma, il governo Prodi argomento alla John Titor e la margherita un comune fiore di campo.
                                          Hike

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                                          • #22
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                                            ma le storie di radio vaticana delle abitazioni nei pressi delle antenne e tutti quei casi di leucemia infantile saranno anche quelle coincidenze?

                                            io non so più cosa pensare..cmq se la legge dice che certi valori di microtesla non vanno superati ci sarà un motivo?

                                            è solo politico?

                                            x tianos:

                                            ci è andata di cu** quella volta, tutto merito del vento che ha soffiato in un altra direzione...

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                                            • #23
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                                              mets...non so se sia la stessa cosa ,parlo da completo profano ma siamo andati 20 avanti con denuncie di leucemie infantili vicino ai cavi dell'alta tensione, (vedi dimostranti con i neon alzati al cielo accesi solo tenendoli in mano).

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                                              • #24
                                                Con confondiamo i campi elettrici a bassa frequenza delle linee a 50 Hz con le alte frequenze usate dai radar e dai trasmettitori radio di elevata potenza.
                                                Non mi pronuncio non essendo uno specialista, sono convinto che entrambi possano arrecare inconvenienti alla salute in certe condizioni di vicinanza e di orientamento, ma che entrambi possano essere combattuti o tenuti a debita distanza e attenuati.
                                                Anche gli specialisti che hanno emesso le diverse norme - a livello mondiale - non sono d'accordo tra di loro.

                                                Ciao
                                                Mario
                                                Molto urgente: cerco socio: Collaborazione a Milano
                                                -------------------------------------------------------------------
                                                Mala tempora currunt, non contattatemi piu' per questioni riguardanti il forum, grazie, il mio tempo e' finito.
                                                -------------------------------------------------------------------
                                                L'energia non si crea ne' si distrugge, ma ne sprechiamo troppa in modo irresponsabile. Sito personale: http://evlist.it
                                                Se fate domande tecniche e volete risposte dal forum precise e veloci, "date i dati" specificando anche l'ambiente operativo e fornendo il maggior numero possibile di informazioni.
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                                                • #25
                                                  ho trovato questo, sembra attendibile, se vi va di leggerlo che ne pensate?

                                                  una mezza tranquillizzata me l'ha data..per quanto riguarda il radar..

                                                  ma c'è il ripetitore della radio addosso alla parete dello stabile..

                                                  quello è grossetto e potente a giudicare dal trasformatore :unsure:



                                                  ecco l'articolo:


                                                  CAMPI ELETTROMAGNETICI E SALUTE UMANA

                                                  Radar e salute umana

                                                  I sistemi radar1 rilevano la presenza, la direzione o la distanza di aerei, navi o altri oggetti, generalmente in movimento. Ciò si ottiene inviando impulsi di campi elettromagnetici (CEM) ad alta frequenza. Inventati circa 60 anni fa, i sistemi radar sono largamente utilizzati per la navigazione, per il volo aereo, per la difesa nazionale e per le previsioni meteorologiche. Il loro scopo fondamentale è di garantire sicurezza e protezione, a livello individuale e collettivo.

                                                  Le persone che vivono o lavorano abitualmente presso i radar hanno espresso preoccupazione per gli effetti a lungo termine di questi sistemi sulla salute, compresi tumori, malformazioni riproduttive, cataratte e modificazioni nel comportamento e nello sviluppo dei bambini. Un esempio recente è il presunto aumento di tumori testicolari tra gli agenti di polizia che utilizzavano "pistole" radar per il controllo della velocità.

                                                  E’ importante distinguere tra i rischi percepiti ed i rischi reali posti dai radar, così come è importante capire le basi razionali delle norme internazionali esistenti e delle misure di protezione oggi adottate.

                                                  Emissioni di CEM: I radar funzionano normalmente a radiofrequenze (RF) tra 300 MHz e 15 GHz. Essi generano CEM che sono chiamati campi a RF. E’ noto che i campi a RF compresi in questa parte dello spettro elettromagnetico interagiscono con il corpo umano secondo modalità diverse.2

                                                  I campi a RF al di sotto di 10 GHz (fino a 1 MHz) penetrano nei tessuti esposti e producono calore in conseguenza dell’assorbimento di energia. Lo spessore di penetrazione dipende dalla frequenza del campo ed è maggiore alle frequenze più basse. L’assorbimento dei campi a RF nei tessuti è misurato in termini di tasso di assorbimento specifico (SAR, Specific Absorption Rate) entro una data massa di tessuto. L’unità di misura del SAR è il watt al chilogrammo (W/kg). Il SAR è la grandezza usata per misurare la "dose" dei campi a RF tra circa 1 MHz e 10 GHz.

                                                  * Per produrre effetti noti di danno alla salute in persone esposte a campi a RF in questo intervallo di frequenze occorre un SAR di almeno 4 W/kg.

                                                  I campi a RF al di sopra di 10 GHz sono assorbiti alla superficie della pelle e pochissima energia penetra nei tessuti sottostanti. La quantità dosimetrica fondamentale per i campi a RF al di sopra di 10 GHz è l’intensità del campo misurata come densità di potenza in watt al metro quadro (W/m2) oppure, nel caso di campi deboli, in milliwatt al metro quadro (mW/m2) o in microwatt al metro quadro (mW/m2).

                                                  * E’ noto che esposizioni a campi a RF al di sopra di 10 GHz con densità di potenza superiori a 1.000 W/m2 producono effetti di danno alla salute, come cataratte o ustioni cutanee.

                                                  Esposizione umana: La potenza emessa dai sistemi radar varia da pochi milliwatt (radar per il controllo del traffico) a molti chilowatt (radar di identificazione a largo raggio). Tuttavia, numerosi fattori riducono, spesso di almeno 100 volte, l’esposizione a campi a RF generati da sistemi radar:

                                                  * I sistemi radar inviano campi elettromagnetici sotto forma di impulsi e non in forma continua. Questo rende la potenza media emessa molto inferiore alla potenza di picco dell’impulso.
                                                  * I radar sono direzionali e l’energia a RF che essi emettono è contenuta in fasci molto stretti che somigliano a quelli di un riflettore. I livelli di campo a RF al di fuori del fascio principale si riducono molto rapidamente. Nella maggior parte dei casi, questi livelli sono migliaia di volte più bassi che nel fascio principale.
                                                  * Molti radar hanno antenne che ruotano continuamente o che cambiano inclinazione con un moto oscillatorio, cambiando quindi continuamente la direzione del fascio.
                                                  * Le aree entro cui potrebbero verificarsi esposizioni pericolose per l’uomo sono normalmente inaccessibili al personale non autorizzato.

                                                  Sorgenti radar: I comuni tipi di radar che si incontrano nella vita quotidiana sono sotto elencati.

                                                  I radar per il controllo del traffico aereo sono usati per seguire la posizione degli aerei e per controllarne l’atterraggio negli aeroporti. Questi sono generalmente collocati in posizioni elevate, in modo che il fascio sia inaccessibile a persone al suolo. I tipici radar per il controllo del traffico aereo possono avere potenze di picco di 100 kW o più, ma potenze medie di poche centinaia di watt. In normali condizioni di esercizio, questi sistemi non presentano pericoli per il pubblico.

                                                  I radar meteorologici sono spesso collocati in zone remote degli aeroporti, assieme a quelli per il controllo del traffico aereo. Rispetto a questi ultimi, funzionano a frequenze più alte, ma generalmente hanno potenze medie e di picco inferiori. Come nel caso dei radar per il controllo del traffico aereo, non presentano pericoli per il pubblico in condizioni di normale esercizio.

                                                  I radar militari sono numerosi e variano da installazioni enormi, con grandi potenze sia di picco (1 MW o più), sia medie (kW), fino a piccoli radar per il controllo del tiro, che tipicamente si trovano sugli aerei. I radar di grosse dimensioni suscitano spesso preoccupazioni nelle comunità che vivono nei dintorni. Tuttavia, poiché la potenza viene irraggiata su aree ampie, le densità di potenza associate a questi sistemi variano, all’interno dei confini dell’impianto, tra 10 e 100 W/m2. Al di fuori dei confini dell’impianto, i livelli di campo a RF non sono generalmente misurabili, se non mediante strumenti sofisticati. Tuttavia, piccoli radar militari per il controllo del tiro montati sugli aerei possono essere pericolosi per il personale a terra. Questi sistemi hanno potenze medie relativamente alte (kW) ed antenne di piccole dimensioni, cosicché è possibile avere densità di potenza fino a 10 kW/m2. Gli individui della popolazione non dovrebbero essere esposti a queste emissioni perché durante le prove a terra dei radar l’accesso alle aree interessate è proibito a tutto il personale. I militari usano anche la maggior parte degli altri tipi di radar descritti di seguito.

                                                  I radar marittimi si possono trovare su imbarcazioni che vanno dalle piccole barche da diporto ai grandi transatlantici. Le potenze di picco di questi sistemi possono raggiungere i 30 kW, con potenze medie che variano tra 1 e 25 W. In normali condizioni di esercizio, con antenna rotante, la densità di potenza media dei sistemi più potenti, a circa un metro dall’antenna, è inferiore a 10 W/m2. Sulla maggior parte delle imbarcazioni, nelle aree accessibili, questi livelli si riducono a qualche unità percentuale degli attuali standard per l’esposizione del pubblico a campi a RF.

                                                  I radar per il controllo della velocità sono sistemi portatili usati dalla polizia in molti paesi. La potenza media è bassissima, dell’ordine di pochi milliwatt, cosicché questi sistemi non sono considerati pericolosi per la salute, nemmeno se usati a stretto contatto con il corpo.

                                                  Possibili effetti sulla salute3: La maggior parte degli studi condotti fino ad ora hanno esaminato effetti sanitari diversi dal cancro. Questi studi hanno indagato risposte dei sistemi fisiologici e di termoregolazione, variazioni nel comportamento ed altri effetti come l’opacizzazione del cristallino (cataratta) o malformazioni alla nascita, in conseguenza dell’esposizione acuta a livelli relativamente alti di campi a RF. Vi sono anche numerosi studi che riportano effetti non termici, in casi in cui non si misura alcun aumento apprezzabile della temperatura.

                                                  Studi connessi al cancro: Molti studi epidemiologici hanno indagato possibili connessioni tra l’esposizione a campi a RF ed eccessi nel rischio di cancro. Tuttavia, a causa delle differenze di progettazione e di esecuzione, i risultati di questi studi sono di difficile interpretazione. Numerosi gruppi nazionali o internazionali di esperti che hanno esaminato criticamente questi studi hanno concluso che non vi è alcuna chiara evidenza di un legame tra l’esposizione a campi a RF ed un aumento del rischio di cancro. L’OMS ha anche concluso che non vi è nessuna evidenza scientifica convincente che l’esposizione a campi a RF abbrevi la durata della vita umana, o che questi campi inducano o favoriscano il cancro. Si richiedono comunque ulteriori studi.

                                                  Effetti termici: I campi a RF sono stati studiati su animali, compresi i primati. I primi sintomi di effetti dannosi che si manifestano nell’animale all’aumentare dell’intensità del campo sono perdita di resistenza, avversione al campo e ridotta capacità di svolgere compiti mentali. Questi studi suggeriscono anche che effetti di danno nell’uomo potrebbero verificarsi per esposizioni, al corpo intero o localizzate, tali da aumentare la temperatura dei tessuti di più di 1 °C. I possibili effetti comprendono l’induzione di cataratte e varie risposte dei sistemi fisiologici e di quelli di termoregolazione, via via che la temperatura corporea aumenta. Questi effetti sono ben accertati e costituiscono la base scientifica delle limitazioni dell’esposizione dei lavoratori e del pubblico a campi a RF.

                                                  Effetti non termici: Diversi gruppi di ricerca hanno riportato, in seguito a esposizioni a livelli di campi a RF troppo bassi per provocare riscaldamento (cioè a valori molto bassi di SAR), alterazioni della mobilità degli ioni calcio, che sono responsabili della trasmissione di informazioni nelle cellule dei tessuti. Tuttavia, questi effetti non sono provati in misura sufficiente per costituire una base per la limitazione dell’esposizione.

                                                  Campi a RF pulsati: Sono stati riportati, in seguito a esposizione a campi pulsati molto intensi, come quelli usati dai sistemi radar, casi di soppressione delle reazioni sussultorie e di stimolazione di movimenti del corpo in topi coscienti. Inoltre, persone con udito normale percepiscono campi a RF pulsati di frequenze comprese tra circa 200 MHz e 6,5 GHz. Questo è chiamato effetto uditivo delle microonde. Il suono è stato di volta in volta descritto come un ronzio, un ticchettio, un sibilo o uno scoppiettio, secondo le caratteristiche degli impulsi. Un’esposizione prolungata o ripetuta potrebbe essere stressante e dovrebbe, ove possibile, essere evitata.

                                                  Scosse e ustioni da radiofrequenza: A frequenze inferiori a 100 MHz, le cariche indotte su oggetti metallici situati vicino ai radar possono dar luogo a scosse o ustioni da radiofrequenze. Persone che si trovino in campi a RF possono anche subire assorbimenti elevati, localizzati in aree del corpo di piccola sezione trasversale, come le caviglie. In generale, a causa delle frequenze più alte a cui operano la maggior parte dei radar moderni, nonché delle piccole aperture dei loro fasci, la rilevanza di tali effetti è minima.

                                                  Interferenza elettromagnetica: I radar possono provocare interferenze elettromagnetiche in altri dispositivi elettronici. Le soglie per questi effetti sono spesso molto al di sotto dei livelli raccomandati per l’esposizione umana. Inoltre, i radar possono provocare interferenze in alcuni dispositivi medicali, come pacemaker cardiaci e apparecchi acustici. Persone che usino questi dispositivi e lavorino nelle immediate vicinanze di sistemi radar dovrebbero interpellare i produttori per stabilire quanto i loro prodotti siano suscettibili di interferenze a RF.

                                                  Liquidi infiammabili ed esplosivi: I campi a RF possono innescare l’incendio di liquidi infiammabili o lo scoppio di esplosivi, attraverso l’induzione di correnti. Questo è un evento raro, e normalmente è motivo di attenzione quando vi sia una grande concentrazione di radar, come a bordo di navi dove vengono adottate misure per prevenire questi effetti.

                                                  Standard internazionali: Limiti di esposizione per i campi a RF sono sviluppati da istituzioni internazionali come la Commissione Internazionale per la Protezione dalle Radiazioni Non Ionizzanti (ICNIRP). L’ICNIRP è un’organizzazione non governativa formalmente riconosciuta dall’OMS. La Commissione utilizza le valutazioni di rischio sanitario sviluppate congiuntamente all’OMS per produrre le proprie linee guida sui limiti di esposizione. Le linee guida dell’ICNIRP proteggono contro tutti gli effetti sanitari accertati delle RF e vengono sviluppate in seguito ad una revisione critica di tutta la letteratura scientifica accreditata, compresi gli studi sul cancro e sugli effetti non termici. I livelli ambientali dei campi a RF prodotti dai radar, nelle aree normalmente accessibili al pubblico, sono almeno 1.000 volte al di sotto dei limiti per l’esposizione continua della popolazione previsti dalle linee guida dell’ICNIRP, e 25.000 volte al di sotto dei livelli per i quali è stato accertato che l’esposizione a campi a RF provochi i primi effetti sanitari noti.

                                                  Misure protettive: Lo scopo delle misure protettive è eliminare l’esposizione a campi a RF o ridurla al di sotto di limiti accettabili. Un ampio programma di campagne di misura e di comunicazione dei pericoli, assieme ad efficaci misure protettive, è richiesto attorno ad ogni installazione radar. Nella maggior parte dei paesi viene predisposta un’esauriente documentazione, compresa una valutazione di impatto ambientale, prima della costruzione di un sistema radar.

                                                  Dopo la costruzione delle strutture per il radar, si dovrebbero effettuare campagne di misura per quantificare i livelli di campo a RF nell’area. Mentre direttamente di fronte ad un radar si possono misurare livelli di campo a RF estremamente alti, nella maggior parte dei casi i livelli nelle aree accessibili al pubblico non sono facilmente misurabili. Per impedire sia ai lavoratori sia al pubblico di entrare in aree ove i livelli di RF superano i limiti, si utilizzano controlli sia tecnici sia amministrativi.

                                                  * I controlli tecnici comprendono interblocchi, dispositivi elettronici per impedire che i radar puntino verso determinate zone e schermature.
                                                  * I controlli amministrativi comprendono allarmi acustici e visivi, cartelli di segnalazione e restrizioni di accesso attraverso barriere, blocchi di porte o limitazioni del tempo di accesso al radar.

                                                  Se i controlli tecnici e amministrativi non sono sufficienti, i lavoratori dovrebbero usare oggetti per la protezione personale, per assicurare il rispetto degli standard di esposizione. Abiti conduttivi, guanti, scarpe di sicurezza ed altri tipi di prodotti per la protezione personale sono oggi disponibili commercialmente.

                                                  * Questi oggetti dovrebbero essere usati con grande attenzione, perché le proprietà di attenuazione del materiale usato per produrre gli indumenti protettivi può variare drasticamente con la frequenza. Solo se si conoscono le proprietà di attenuazione di un indumento alla frequenza in questione, questo può essere usato in modo affidabile.
                                                  * Si dovrebbe adottare una particolare cautela usando occhiali di sicurezza, perché ogni parte metallica può accentuare i campi locali agendo come un’antenna ricevente.
                                                  * Non esistono situazioni espositive in cui individui del pubblico debbano usare indumenti protettivi contro i campi a RF generati dai radar.
                                                  * Negli ultimi anni, sono apparsi sul mercato tessuti ed altri materiali che si sostiene abbiano proprietà schermanti per i campi a RF. Messaggi di questo tipo vengono indirizzati verso i membri "sensibili" della popolazione, come le donne in gravidanza. L’uso di questi prodotti non è necessario e dovrebbe essere scoraggiato. Essi non offrono alcuna schermatura efficace dei campi a RF, e non sono affatto necessari.

                                                  L’esposizione umana ai CEM emessi dai sistemi radar è limitata dagli standard internazionali e da misure protettive, che sono stati adottati sulla base delle conoscenze scientifiche attualmente disponibili. In sintesi:

                                                  * I campi a RF fanno sì che le molecole dei tessuti vibrino e provochino calore. Si possono prevedere effetti di riscaldamento se si trascorre del tempo direttamente di fronte ad alcune antenne radar, ma tali effetti non sono possibili ai livelli ambientali dei campi a RF generati da sistemi radar.
                                                  * Per produrre un qualunque effetto nocivo per la salute, si deve verificare un’esposizione a campi a RF al di sopra di un livello di soglia. Il livello di soglia noto è quello necessario per aumentare la temperatura dei tessuti di almeno 1 °C. I livelli molto bassi di campi a RF generati nell’ambiente dai sistemi radar non possono provocare aumenti significativi di temperatura.
                                                  * Fino ad oggi, i ricercatori non hanno trovato indicazioni che esposizioni multiple al di sotto dei livelli di soglia provochino alcun effetto negativo per la salute. Non si verifica alcuna accumulazione di danni per effetto di esposizioni ripetute a bassi livelli di campi a RF.
                                                  * Al momento attuale, non vi è nessuna evidenza che suffraghi l’ipotesi che in persone esposte a livelli di campo a RF uguali o inferiori ai limiti stabiliti dagli standard internazionali possano verificarsi effetti negativi per la salute, compreso il cancro. Comunque, sono richieste ulteriori ricerche per colmare alcune lacune nelle conoscenze.

                                                  Traduzione italiana a cura del Laboratorio di Fisica dell’Istituto Superiore di Sanità.

                                                  Per ulteriori informazioni i giornalisti possono rivolgersi a Igor Rozov, Pubbliche Relazioni, Organizzazione Mondiale della Sanità, Ginevra.

                                                  Tel: 00 4122 7912532. Fax: 00 4122 7914858 E-mail: rozovi@who.ch.

                                                  Tutti i comunicati stampa, i promemoria e i documenti dell’OMS, come anche altre informazioni sull’argomento, possono essere reperite presso il sito Internet dell’OMS: http://www.who.int/ oppure http://www.who.int/peh-emf/

                                                  1RADAR è l’abbreviazione di RAdio Detection And Ranging system (Sistema per la rilevazione e la localizzazione con onde radio)

                                                  2Informazioni dettagliate su ogni porzione dello spettro elettromagnetico possono ottenersi dal Promemoria OMS n. 183, della serie “Campi elettromagnetici e salute pubblica”.

                                                  3Una rassegna degli effetti biologici dei campi a radiofrequenza è riportata nei Promemoria OMS n. 182 e 183.

                                                  © WHO/OMS, 1998 | Concept

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                                                  • #26
                                                    CITAZIONE (hike @ 6/6/2006, 09:11)
                                                    E' la seconda volta che ripeti la cosa, ma è falsa.
                                                    Già nel '91 l'Enel per nuovi allacci industriali di forza chiedeva al cliente l'opzione dell'interramento i cui costi erano a carico dell'azienda che lo richiedeva.
                                                    A quell'epoca Prodi aveva lasciato l'IRI da un pezzo ed era "solo" presidente di Nomisma, il governo Prodi argomento alla John Titor e la margherita un comune fiore di campo.
                                                    Hike

                                                    Mi dispiace, vengo fuori adesso da un meeting con Enel, ne ho approfittato per informarmi.
                                                    Anche la storia del 91 e' parzialmente falsa.
                                                    La realta' era che furono fatte pressioni affinche' Enel si uniformasse a regole politiche.
                                                    Ripeto interrare i cavi sarebbe un falso pericoloso anche piu' del tenerli all'aria aperta

                                                    MetS

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                                                    • #27
                                                      Chiedo scusa se reintervengo,ma ho visto che l'autore del thread era interessato all'acquisto/utilizzo di un gaussmetro con banda 30-300 hertz. Detto strumento è ideale per misure di campo per quanto riguarda le emissioni civili-industriali,ma i radar e i ricetrasmettitori aeroportuali emettono onde in frequenze piu' alte,siamo ben oltre il Ghz (miliardo di Hertz).E' dunque un apparecchio inadeguato,utilissimo per emissioni di elettrodomestici e cavi a 220 /380 volt,ma non idoneo per il problema sollevato.I segnali radar,poi,pur avendo una larghezza di fascio superiore ai 10 gradi,non riescono ad entrare negli edifici,quindi occorre fare le misurazioni all'aperto e non al chiuso. I campi a radiofrequenza alterano la funzionalità degli organi e comportano vistose modificazioni genetiche nelle singole cellule: gli effetti dannosi si manifestano anche a distanza di decenni e dopo generazioni.Una semplice chiacchierata di 10 minuti al cellulare (che irradia frequenze poco aldisotto dei radar terrestri) è capace di creare forti disturbi cerebrali nei minuti successivi: prove effettuate su guidatori d'autovetture al cellulare hanno dimostrato in maniera inequivocabile che nei minuti successivi alla telefonata il cervello era incapace di ragionamenti veloci e i riflessi erano alterati.E siamo su emissioni di mezzo Watt;le radioonde sono pertanto dannose,al pari dei raggi ultravioletti,dei neutrini e di altre emissioni.Le radioonde son nocive in quanto l'organismo umano non è abituato a smaltirle o ad assorbirle senza danno,essendo onde inesistenti in natura:e quelle poche che esistono in natura arrivano sulla superficie del pianeta in maniera molto attenuata.Ne confermo dunque la pericolosità,sebbene molti di voi possano arricciare il naso:in Italia non vi sono molti centri di ricerca attrezzati a tal proposito,e questo limita la giusta diffusione di notizie.

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                                                      • #28
                                                        ciao oggetto volante,ti ringrazio dell'informazione(che ora riaccenderà un'altra disputa)

                                                        mi sapresti indicare quale sarebbe lo strumento più indicato per fare le misurazioni delle microonde?

                                                        grazie ancora

                                                        mac

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                                                        • #29
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                                                          Chiedo scusa se reintervengo,ma ho visto che l'autore del thread era interessato all'acquisto/utilizzo di un gaussmetro con banda 30-300 hertz. Detto strumento è ideale per misure di campo per quanto riguarda le emissioni civili-industriali,ma i radar e i ricetrasmettitori aeroportuali emettono onde in frequenze piu' alte,siamo ben oltre il Ghz (miliardo di Hertz).E' dunque un apparecchio inadeguato,utilissimo per emissioni di elettrodomestici e cavi a 220 /380 volt,ma non idoneo per il problema sollevato.I segnali radar,poi,pur avendo una larghezza di fascio superiore ai 10 gradi,non riescono ad entrare negli edifici,quindi occorre fare le misurazioni all'aperto e non al chiuso. I campi a radiofrequenza alterano la funzionalità degli organi e comportano vistose modificazioni genetiche nelle singole cellule: gli effetti dannosi si manifestano anche a distanza di decenni e dopo generazioni.Una semplice chiacchierata di 10 minuti al cellulare (che irradia frequenze poco aldisotto dei radar terrestri) è capace di creare forti disturbi cerebrali nei minuti successivi: prove effettuate su guidatori d'autovetture al cellulare hanno dimostrato in maniera inequivocabile che nei minuti successivi alla telefonata il cervello era incapace di ragionamenti veloci e i riflessi erano alterati.E siamo su emissioni di mezzo Watt;le radioonde sono pertanto dannose,al pari dei raggi ultravioletti,dei neutrini e di altre emissioni.Le radioonde son nocive in quanto l'organismo umano non è abituato a smaltirle o ad assorbirle senza danno,essendo onde inesistenti in natura:e quelle poche che esistono in natura arrivano sulla superficie del pianeta in maniera molto attenuata.Ne confermo dunque la pericolosità,sebbene molti di voi possano arricciare il naso:in Italia non vi sono molti centri di ricerca attrezzati a tal proposito,e questo limita la giusta diffusione di notizie.

                                                          Che un radar possa emettere effetti dannosi te lo riconosco, per i cellulari invece non sono d'accordo, chissa perche' e' un concetto puramente italiano
                                                          MetS

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                                                          • #30
                                                            pultroppo e' stato provato che effetti nocivi anche i cellulari li hanno , e' stato dimostrato infatti che parte del cervello (quella piu vicina alla fonte di emissione) viene persino surriscaldata (pochi decimi di grado , ma ricordo che ne bastano 4 decimi sopra o sotto i valori nominale nel cervello per avere i primi danni celebrali).
                                                            comunque per ovviare a questo basta tenere l'auricolare.

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