Ciao a tutti. E' un pò che penso a sistemi "propulsivi" basati sulla differenza di pressione di oli. Sapendo che questi sono poco comprimibili,pensate sia possibile la creazione di un sistema che viola la legge della conservazione dell'energia?
Da un documento ho estratto che oltre i 500bar l'olio diventa più rigido e il suo modulo di comprimibilità diventa men che lineare.
L'idea sarebbe quella di muovere un pistone collegato ad una ruota pesante mezzo biella-manovella attraverso il cambiamento della pressione. Se utilizzassi il range 0 -150 bar ad ogni giro il fluido si comprimerebbe del 1% e dopo 100 giri avrei che tutto l'olio sarebbe passato da un serbatoio all'altro. Utilizzando valori però alti,come da 500 a 650 avrei una compressione suppongo dell'ordine di 50-60 volte minore,facendo compiere più lavoro alla ruota pesante per 50 60 volte di più ovvero per 5000-6000 giri. Se questo è dato per assoldato (e dovrebbe) non credete ci possa essere un surplus di energia?
Spero di non apparirvi tonto
Da un documento ho estratto che oltre i 500bar l'olio diventa più rigido e il suo modulo di comprimibilità diventa men che lineare.
L'idea sarebbe quella di muovere un pistone collegato ad una ruota pesante mezzo biella-manovella attraverso il cambiamento della pressione. Se utilizzassi il range 0 -150 bar ad ogni giro il fluido si comprimerebbe del 1% e dopo 100 giri avrei che tutto l'olio sarebbe passato da un serbatoio all'altro. Utilizzando valori però alti,come da 500 a 650 avrei una compressione suppongo dell'ordine di 50-60 volte minore,facendo compiere più lavoro alla ruota pesante per 50 60 volte di più ovvero per 5000-6000 giri. Se questo è dato per assoldato (e dovrebbe) non credete ci possa essere un surplus di energia?
Spero di non apparirvi tonto
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