QUOTE (Tianos @ 25/11/2006, 12:04)
come ho detto la soluzione starebbe nel creare anche una moneta interna mantenendo anche quella europea. inquesto modo la ricchezza non scivolerebbe inesorabile verso la banca centrale europea ma anzi tornerebbe verso l'italia (e verso i politici ...ma se ne vedono bene dal farlo dato che sono stati messi li da chi ha in mano questo sistema).
Secondo me avete intuito il problema, ma la soluzione è errata. Il vero problema è riancorare il valore della moneta alla reale ricchezza prodotta. Una volta lo si faceva con l'oro, visto come simbolo autorevole di credibilità economica della nazione. Ora questo simbolo è scomparso e il valore della moneta è legato a una credibilità economica e sociale (basata anche sulle capacità militari non lo nego) per paesi come gli USA o su una impalpabile "aura" di tecnologia, efficienza e produttività come nel caso Euro.
Addossare la responsabilità semplicemente alla banca europea è però semplicistico e rischia di sviare. Quello che serve è rendere il gioco finanziario non conveniente (tassarlo cioè, ma a livello Euro almeno, non solo in Italia) rendendo di nuovo conveniente dirottare i capitali sulla reale produzione di ricchezza, l'industria, e premiando nel farlo alcune tipologie, ad esempio in primis la produzione di energia da FER.
E' una cosa fattibilissima, che non provocherebbe alcun sfacelo sociale o rivoluzione, che sarebbe fortemente approvata dalle popolazioni e anche dal mondo delle imprese.
In questo senso mi posso dire d'accordo col titolo del post. Un pò meno sull'eccessivo peso dato al cosiddetto signoraggio, ma è del resto un fattore non critico, se riuscite a eliminarlo ben venga. Alcuni dicono non sia nemmeno reale, non lo so. So che è reale il problema che un operaio o un imprenditore si vedono sottratta una parte importante di ricchezza che serve solo a "premiare" utilizzi speculativi del capitale.
A questo problema vi sono due risposte, una "antagonista" di eliminazione dretta del capitale. Rispettabile, ma ormai per me superata. Una di azione per invertire questo meccanismo: dalla ricchezza reale che va a finanziare la rendita finanziaria al capitale che va a incentivare la ricchezzza prodotta.
Il fatto di spostare (non aggiungere per carità ) pressione fiscale dal lavoro alla rendita per me è sacrosanto in quest'ottica ">
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