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Guerra in Libia - Perchè?

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  • Guerra in Libia - Perchè?

    Ciao a tutti.

    Un altro conflitto ha preso forma, poche ore fa.
    Mi chiedo, da persona amante della pace e, forse, dall'animo semplice: quali sono i motivi che possono spingere una coalizione apparentemente di pace a bombardare la Libia, per favore?

    Grazie a tutti.

  • #2
    Originariamente inviato da michylee Visualizza il messaggio
    poche ore fa
    Comunque, prima di poche ora fa il conflitto aveva la forma di una guerra civile.

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    • #3
      La motivazione ufficiale è la difesa della popolazione civile attaccata dalle milizie che appoggiano Gheddafi (fedeli dell'esercito e mercenari).

      Del resto molte guerre si sono originate con questo scopo. Ora possiamo pure dirci che l'Onu sta attaccando la Libia. Io preferisco dire che l'Onu è corsa incontro al lamento del popolo libico che si vedeva assediato da un dittatore che non ne voleva sapere di cedere il potere ai cittadini, ormai stanchi di subire il suo giogo da ormai oltre 40 anni.

      ••••••••••••

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      • #4
        Originariamente inviato da michylee Visualizza il messaggio
        ... quali sono i motivi che possono spingere una coalizione apparentemente di pace a bombardare la Libia, per favore?...
        Chissà chi glieli ha venduti a Gheddafi i carri e gli aeroplani.
        Ora glieli sfasciamo tutti quanti e chi viene dopo ne dovrà comprare di nuovi...


        - i militari hanno sempre voglia di menar le mani, a prescindere
        - la Francia vuole mantenere la sua sfera di influenza in Africa (http://it.wikipedia.org/wiki/Franco_CFA:
        Benin, Burkina Faso, Costa d'Avorio, Guinea-Bissau, Mali, Niger, Senegal e Togo ... Camerun, Repubblica Centroafricana, Repubblica del Congo, Gabon, Guinea Equatoriale e Ciad ...
        )
        - presentazione pubblicitaria live di armi e sistemi, per venderli agli amici e ammonire gli altri
        - necessità strategica di mantenere una adeguata capacità operativa mediante esercitazione in corpore vili, in previsione di doversi in futuro scornare con la Cina
        - necessità di liberare i magazzini da missili e bombe in via di scadenza per riempirli di nuovo con roba meglio, con ricaduta di miliardi di dollari sul "complesso militar-industriale"
        - il petrolio libico fa sempre più gola, specie ora che prevedibilmente il nucleare nel mondo subirà una battuta di arresto
        .................................................. ...?..............................................

        solo un dietrologo paranoico può pensare che questi siano i motivi della guerra in Libia.
        In realtà dobbiamo liberarli da un sanguinario dittatore, portare loro la Libertà, la Democrazia e soprattutto la Civiltà, a quei beduini.
        Qualunque prezzo debbano pagare.
        Forse bisognerà fucilarne (previa tortura) un po', ma alla fine capiranno che è per il loro bene.

        amir

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        • #5
          Buongiorno a tutti,
          mah ......... le motivazioni umanitarie o, se preferite, ufficiali nascondono sempre le vere motivazioni.
          L'arcinota frase francese "c'est l'argent qui fait la guerre" anche in questo caso trova validi fondamenti. Che poi,alla fine di ogni discorso, a rimetterci sia sempre e solo la povera gente ............
          ciao car.boni
          Acqua, sole e vento. La natura per l'energia pulita.

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          • #6
            Mi sa che in quanto a dietrologismo neanche noi non scherziamo.

            Va bene che qualcuno ha detto che "a pensar male è peccato, ma sovente ci si azzecca", però qui siamo a caricare gli altri di cattive intenzioni e noi ci vestiamo la tonaca di santerellini!

            MODERAZIONE: Questo tipo di discussioni non porta alcun contributo di conoscenza, né offre spunti di riflessione. Spero che viri in una forma più costruttiva, oppure la chiudiamo qui.

            ••••••••••••

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            • #7
              Originariamente inviato da nll Visualizza il messaggio
              ...........
              Va bene che qualcuno ha detto che "a pensar male è peccato, ma sovente ci si azzecca", però qui siamo a caricare gli altri di cattive intenzioni e noi ci vestiamo la tonaca di santerellini!.............

              Buongiorno Nll,
              l'aureola di Santo nn m'interessa come nn m'interessa caricare ad altri delle responsabilita' nostre.
              Il mio intervento, che definirei di carattere generale, era solo per evidenziare che molte volte (troppe) il mondo s'e' mosso per arrivare a scopi ben precisi partendo da validi motivi umanitari.
              Insomma, per fare una guerra, inizialmente servono sempre dei validi motivi.
              Conosco abbastanza bene la nostra storia recente e sono sempre stato critico sulle scelte fatte dal nostro Paese dagli anni '30 in avanti sulla questione Impero (mi fermo a questo perche' parliamo di Libia).
              Sono stato in Libia in tempi nn sospetti (2004) ed ho avuto modo di scambiare opinioni, con dei libici, su cio' che era stato. Ebbene, nonostante il nostro Paese "abbia fatto" l'80% della Libia attuale, nn siamo ben visti e nn lo saremo mai.
              Parra' strano ma buona parte del popolo libico (penso oltre il 90%) sta con Gheddafi. La Libia (in realta i libici sono pochi milioni) soffre di grossi problemi d'immigrazione che arriva dal sud dell'Africa. Mi raccontavano che un paio di volte all'anno venivano ricacciati al di la del confine un paio di milioni di persone ............
              Il tempo ci fara' scoprire i veri motivi ............
              ciao car.boni
              Acqua, sole e vento. La natura per l'energia pulita.

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              • #8
                guerra in libia

                la guerra in libia potrebbe accelerare o rallentare la ricerca sulla fusione fredda ?

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                • #9
                  Comincio col ringraziare tutti per il vostro interesse e per il contributo che state dando.
                  Spero si possa discuterne in maniera calma, senza prese estreme di posizione.
                  Pongo domande banali per sapere come la pensiate. Non ho ancora capito quale sia la reazione del popolo, per esempio.
                  Si pensa che facciano bene ad attaccare, era una dittatura?
                  Qualcuno pensa che... non ce ne importa, tanto non è a casa nostra?
                  Commettono uno sbaglio, sono contrario?

                  Originariamente inviato da BesselKn Visualizza il messaggio
                  il conflitto aveva la forma di una guerra civile.
                  Ciao.
                  Chiedo proprio perchè non comprendo del tutto, per favore: perchè proprio la Libia?
                  E in base a cosa hanno stabilito che doveva esserci un intervento?
                  Esiste solo il problema Libia? E... tutte le altre nazioni in cui, forse, ci sono condizioni e guerre civili peggiori?
                  Ciò che non comprendo proprio, e spero davvero che mi aiutate a capire: perchè proprio loro?


                  Originariamente inviato da nll Visualizza il messaggio
                  preferisco dire che l'Onu è corsa incontro al lamento del popolo libico che si vedeva assediato da un dittatore
                  Ciao anche a te.

                  Quello che non capisco, e se insisto con certe domande è proprio per comprendere e non per entrare in conflitto: in base a cosa, noi, abbiamo deciso che, davvero, il popolo libico richiedesse la nostra presenza?
                  Siamo davvero certi che... il popolo la pensasse in quel modo, per favore?


                  Molte grazie a tutti.
                  Ultima modifica di michylee; 20-03-2011, 20:23.

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                  • #10
                    I veri motivi della guerra in Libia e l'impatto sulla popolazione

                    Premettendo che per me il ricorso alla guerra, se non per estrema autodifesa, è sempre e comunque un fallimento dell'essere umano, porto il mio contributo alla discussione con questi link:

                    Il perchè della guerra e le contraddizioni dell'occidente:

                    IL TRUCCO LIBICO

                    L’ipocrisia della missione in Libia

                    La guerra del club med

                    Guerra in libia francia scippa italia

                    Retroscena/ Clamoroso: "Sarko' ha manovrato la rivolta libica" - Affaritaliani.it

                    Gheddafi per mostrare falsità su massacri chiede ispettori Onu che risponde con bombe all'uranio


                    Gli effetti a lungo termine sul territorio e la popolazione che si vuole 'aiutare':

                    Cruise: uno studio di impatto ambientale e sulla salute

                    MISSILI CRUISE ALL’URANIO IMPOVERITO SULLA LIBIA: STUDIO SULLE CONSEGUENZE
                    Ultima modifica di taote79; 24-03-2011, 00:43. Motivo: aggiunti altri link
                    'This shit's got to go!' (J.Fresco)

                    Zeitgeist: Moving Forward

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                    • #11
                      YouTube - Ecco tutte le bugie che ci hanno raccontato sulla Guerra libica Video Libera TV
                      'This shit's got to go!' (J.Fresco)

                      Zeitgeist: Moving Forward

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                      • #12
                        L'aspetto che mi lascia davvero perplesso è quanto dilaghi l'abitudine alla guerra, a conflitti simili.
                        Non vi è più riflessione, un semplice interrogativo.
                        A violenza, si cerca sempre una soluzione con ulterior violenza (e, spesso, con scopi "poco" umanitari).
                        Troppe volte con conseguenze ancor peggiori, di ciò che vi era prima di... certi "aiuti".
                        Davvero l'uomo (forse tutti noi?) è diventato così insensibile all'altrui sofferenza?

                        In questo forum, si parla di nuove possibilità nel settore energetico e di alternative ai combustibili fossili.
                        Si nota un interesse spasmodico sul come risparmiare un singolo euro, sulle proprie bollette.
                        Poi, riguardo ciò che succede altrove, il nulla assoluto o quasi.

                        Ma... siamo davvero pronti a qualcosa di nuovo che migliori la situazione dell'intero globo?
                        Sarebbe ora di dimostrarlo, senza aspettare un giorno di più.

                        Grazie a tutti.
                        Ultima modifica di michylee; 28-03-2011, 12:09.

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                        • #13
                          LIBIA...come andrà a finire?

                          I "bombardamenti umanitari" son serviti oltre che a bloccare qualsiasi cosa tentasse di levarsi in volo ed a neutralizzare i radar anche a fermare le avanzate via terra dei lealisti rinvigorendo la scompaginata armata brancaleone degli insorti, insorti naturalmente foraggiati da armi "triangolate" dal vicino Egitto e "consigliati" sul campo da infiltrati delle truppe speciali occidentali che ufficialmente naturalmente non esistono.

                          Ora, premesso che il cammelliere pazzo da lì non schioderà mai con le buone, che oltretutto è molto difficile far fuori fisicamente lui e la sua stirpe dal momento che è come cercare un ago nel pagliaio e senza interventi via terra lo status quo potrebbe protrarsi all'infinito, che potrà mai fare l'Italietta per non essere oltre che cornuta anche mazziata?

                          Sulla cartina si vedono i vari vecchi flussi di export energetico, per il futuro, ed anche a costo di baciare qualcos'altro oltre che l'anello del beduino bungarolo, si accettano scommesse!
                          File allegati
                          OSSI DI PESCA TRITATI sono un'ottima BIOMASSA alternativa

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                          • #14
                            Io vedo molta ipocrisia, come al solito.
                            Visti i nostri rapporti con Gheddafi e visti i "favori" che lui ci faceva vendendoci petrolio e internando i migranti forse avremmo potuto chiudere gli occhi e fare i "pacifisti". Certo.
                            Ma mezza Libia si era ribellata e sarebbe stata schiacciata nel sangue con la possibilità di un esodo di massa anche maggiore di quello tunisino.
                            Qualcuno si sente più "pulito" perchè si è convinto che se era per lui i missili al'uranio impoverito non avrebbero fatto vittime?
                            Son felice per lui, ma avrebbe le mani sporche del sangue di molti innocenti, esattamente come quelli che hanno approvato l'intervento. E sarebbero le madri dei bimbi uccisi dai gheddafiani ad accusare l'occidente. Di egoismo e indifferenza.
                            Non c'è alcuna differenza. Non prendere posizione in realtà significava prendere posizione a favore di Gheddafi, specie per l'Italia.

                            A volte la storia non non offre l'alternativa fra il ben e il male e non si fa con i "buoni" che fanno le interviste e spiegano i "retroscena".
                            La storia la fanno le guerre. E se in una guerra si prende posizione, si spera di azzeccare il vincitore.
                            E sinceramente un Gheddafi in meno tanto schifo a me non fa!
                            “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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                            • #15
                              Bright, qui nessuno fa il pacifista a priori. Si stanno criticando le motivazioni che vengono raccontate. Dei civili morti non gliene frega nulla a nessuno. L'intervento è legato alle risorse della Libia.

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                              • #16
                                Originariamente inviato da BrightingEyes Visualizza il messaggio
                                La storia la fanno le guerre. E se in una guerra si prende posizione, si spera di azzeccare il vincitore.
                                E sinceramente un Gheddafi in meno tanto schifo a me non fa!
                                Ancora grazie a tutti, per l'intervento in questa discussione.

                                La storia si fa con le guerre? Permettimi di dissentire da quest'opinione, BrightingEyes.
                                Tutto ciò che non è guerra non appartiene alla storia?
                                Questo concetto mi suona un pò strano o, forse, non l'ho compreso del tutto, pardon.

                                Il mio discorso verte sul fatto che i motivi apparenti che hanno spinto ad un'azione militare, non corrispondono a verità:
                                - Si parlava di fosse comuni: le immagini finite su tutti i tg ed i quotidiani, si sono rivelate immagini di repertorio dell'ampliamento del cimitero di Tripoli.
                                - Si parlava di almeno 10.000 morti tra i civili, dovuti ai bombardamenti a tappeto delle truppe di Gheddafi: non vi è stato un solo video o semplice fotografia a dimostrare quanto paventato da ogni "normale" mezzo di comunicazione.
                                - Qualcuno parla del fatto che i libici stessi volessero la testa di Gheddafi o che la maggior parte della popolazione sia favorevole all'intervento armato esterno: avete mai letto o sentito le testimonianze dei nostri connazionali rimpatriati dalla Libia? Bene, non vi era nulla di tutto ciò che veniva descritto nei nostri media e... quasi tutta la popolazione libica è pro Gheddafi.
                                - Qualcuno addirittura parlava di armi chimiche usate da Gheddafi sulla popolazione: richiedo, sussiste anche una singola prova di questa affermazione?

                                E allora continuo a chiedermi: davvero siamo diventati così freddi verso nuovi conflitti?
                                O, peggio, si continua a credere a ciò che i normali media ci trasmettono ogni giorno?

                                Siamo davvero così abituati alla guerra che... consideriamo ormai normale l'uccisione di un leader scomodo?
                                E... la coscienza, in tutto questo ragionamento, dov'è?
                                Altro che ipocrisia.
                                Qui si parla di energie nuove e pulite che dovrebbero aiutarci a viver meglio, con maggior prosperità e salute.
                                Ma... non facciamo altro che veder nel prossimo un nemico da abbattere.
                                E se quel nemico, invece, fosse proprio dentro noi stessi?

                                Grazie.

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                                • #17
                                  Aggiungo un'intervista di un ingegnere italiano, tornato dalla Libia (trovata in un blog):
                                  "
                                  L’Italia e il popolo italianoLa Libia che non si legge sui giornali


                                  di Guido Nardo Ingegnere Gruppo ENI

                                  Sono stato in Libia, da lavoratore, fino al 21 febbraio scorso quando, costretto dagli eventi, ho dovuto abbandonarla con l’ultimo volo di linea Alitalia.

                                  Ho avuto modo di conoscere gran parte del Paese, da Tripoli a Bengasi, a Ras Lanuf a Marsa El Brega a Gadames, non frequentando gli ambienti dorati, ovattati e distaccati dei grandi alberghi, ma vivendo da lavoratore tra lavoratori e a quotidiano contatto con ambienti popolari, sempre riscontrando cordialità e sentimenti di amicizia per certi versi inaspettati e sorprendenti. Non era raro per strada sentirsi chiedere di poter fare assieme una fotografia da chi si accorgeva di stare incrociando degli italiani, peraltro numerosissimi anche per le tantissime imprese che vi operavano, dalle più grandi (ENI, Finmeccanica, Impregilo ecc.) alle più piccole (infissi, sanitari, rubinetterie, arredamenti ecc.), in un ambiente favorevolissimo, direi familiare…

                                  Da quello che ho potuto constatare il tenore di vita libico era abbastanza soddisfacente: il pane veniva praticamente regalato, 10 uova costavano l’equivalente di 1 euro, 1 kg di pesce spada cira 5 euro, un litro di benzina circa 10 centesimi di euro; la corrente elettrica era di fatto gratuita; decine e decine di migliaia di alloggi già costruiti e ancora in costruzione per garantire una casa a tutti (150-200 m2 ad alloggio….); l’acqua potabile portata dal deserto già in quasi tutte le città con un’opera ciclopica, in via di completamento, chiamata “grande fiume”; era stata avviata la costruzione della ferrovia ad alta velocità e appaltato il primo lotto tra Bengasi e il confine egiziano della modernissima autostrada inserita nell’accordo con l’Italia; tutti erano dotati di cellulari, il costo delle chiamate era irrisorio, la televisione satellitare era presente sostanzialmente in ogni famiglia e nessun programma era soggetto a oscuramento, così come internet alla portata di tutti, con ogni sito accessibile, compreso i social network (Facebook e Twitter), Skype e la comunicazione a mezzo e-mail.

                                  Dalla fine dell’embargo la situazione, anche “democratica”, era migliorata tantissimo e il trend era decisamente positivo: i libici erano liberi di andare all’estero e rientrare a proprio piacimento e un reddito era sostanzialmente garantito a tutti.

                                  Quando sono scoppiati i primi disordini, la sensazione che tutti lì abbiamo avuto è stata quella che qualcuno stava fomentando rivalità mai sopite tra la regione di Bengasi e la Tripolitania, così come le notizie che rilanciavano le varie emittenti satellitari apparivano palesemente gonfiate quando non addirittura destituite da ogni fondamento: fosse comuni, bombardamenti di aerei sui dimostranti ecc.

                                  Certamente dal punto di vista democratico i margini di miglioramento non saranno stati trascurabili, del resto come in tanti altri paesi come l’Arabia Saudita, la Cina, il Pakistan, la Siria, gli Emirati Arabi, il Sudan, lo Yemen, la Nigeria ecc. ecc… e forse anche un po’ da noi! Pertanto prima o poi qualcuno dovrà spiegare perché in questi Paesi non si interviene…

                                  Sono triste e amareggiato al pensiero di come sarò considerato dagli amici libici che ho lasciato laggiù dopo questa scellerata decisione di stupidissimo interventismo!

                                  Guido Nardo
                                  Ingegnere Gruppo ENI"

                                  La mia ingenuità continua a chiedersi il motivo di certe missioni di pace.
                                  Ultima modifica di michylee; 04-04-2011, 11:03. Motivo: corretta punteggiatura

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                                  • #18
                                    Buongiorno a tutti,
                                    concordo in pieno con la descrizione fatta dall'Ing dell'ENI. Le "cose" laggiu' stanno esattamente come le ha descritte, Lui le ha viste lavorandoci, io come turista. Le TV, i giornali raccontano e scrivono cio' che fa comodo a qualcuno. La "fame" vera di tunisini ed egiziani e' stato il pretesto per scatenare una guerra di potere per eliminare Gheddafi che, sia chiaro, nn e' "farina per farci ostie" ma il suo popolo (i libici ricordo che sono veramente pochi milioni) lo ha sempre trattato bene. Il Governo Italiano, dall'inizio della guerra (nn e' una missione di pace) ha cambiato mille versioni sull'atteggiamento verso la Libia e Gheddafi ed alla fine l'unica cosa certa al 101 %, al di la di come andra' a finire, e' che ci rimettera'.
                                    ciao car.boni
                                    Acqua, sole e vento. La natura per l'energia pulita.

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                                    • #19
                                      michylee, non è del tutto sbagliato dire che la storia è in gran parte fatta di guerre, purtroppo, e gli esempi non mancano in tutte le epoche.

                                      Anche eventi che sembrano più politici, che bellici, come la caduta del muro di Berlino e la riunificazione delle due germanie, è la conclusione (forse) di una guerra, sia pure "fredda".
                                      Le date che ricordiamo del passato relativamente recente sono la rivoluzione francese, il tentativo di secessione dei sudisti contro i nordisti in America, la caduta dello zar in Russia, la rivoluzione del popolo in Cina, Garibaldi che percorre la penisola per abbattere i regni che la governavano e unirla sotto l'unica bandiera d'Italia (anche se col simbolo dei Savoia), le due guerre mondiali e la liberazione dal nazifascismo.

                                      Tutto questo per non citare gli eventi più recenti dei Balcani e degli stati ex sovietici, oppure quelli del medioriente e asiatici.

                                      Comunque la guerra è quasi sempre fatta per volontà di pochi, poi il popolo segue, spesso suo malgrado, quel che fa chi gli sta vicino, magari neppure tanto convinto dell'utilità di quel che sta facendo. Soltanto la Storia dirà a loro se la scelta di schierarsi da una parte o dall'altra è stata quella vincente.

                                      Quello che l'ingegnere dell'ENI può raccontare della gente libica, io lo posso riferire sugli egiziani, eppure la rivolta in Egitto è stata preceduta di poco da un sanguinoso attentato contro i cristiani. Pochi esaltati non fanno testo sul grado di "amicizia" di un popolo verso l'altro, ma se qualcuno si è permesso di fare quell'attentato, è segno che qualcosa sta cambiando, come lo era da noi ai tempi delle Brigate Rosse, di Ordine Nuovo, dei Proletari Armati, ecc... i cosiddetti anni di piombo.

                                      Le rivoluzioni partono sempre da pochi uomini e da sempre qualcuno li ha appoggiati, altrimenti tutto sarebbe morto prima ancora di nascere.

                                      ••••••••••••

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