Senza scadere nell'ideologia politica, qualcuno crede davvero che il proclama di Bush vada nel senso dell'attenzione all'ambiente?
A me non pare. L'obiettivo di ridurre del 20% il consumo di benzina è solo in apparenza virtuoso. C'è si l'invito a produrre auto meno "beone" degli inqualificabili carri succhiacarburante che continuano a proporre (e che nessuno praticamente al mondo si sogna di acquistare). Ma il vero obiettivo è quello di spingere il consumo dell'E85, cioè il nuovo carburante ibrido (mix di 85% etanolo e 15% benzina). L'etanolo è prodotto internamente dagli sterminati campi di cereali. Ovviamente sono le auto americane, GM in primis le uniche già ora pronte a sfruttare questo carburante.
Per inciso, se il surplus di produzione cerealicola potrà diventare lucroso nell'autoproduzione energetica prevedo tempi bui per la fornitura mondiale di cereali, che proviene in gran parte dagli USA. Insomma una delle critiche maggiori ai carburanti verdi minaccia di prendere forma già ora.
Bush rifiuta invece di adottare provvedimenti contro le emissioni di CO2. Addirittura contro il parere delle stesse industrie!
L'unica altra misura energetica è quella relativa al raddoppio delle riserve strategiche di greggio. In pratica si riempie la cantina di legna.
In realtà una particolare attenzione alle forme di autoproduzione e indipendenza energetica da tempo è presente nell'amministrazione americana, ma a me non pare affatto sia per scopi "ecologici". In realtà l'ambiente è l'ultima delle preoccupazioni. Lo scopo primario è rendere indipendente e quindi non ricattabile l'America al più presto.
E' l'inizio della strategia di neoisolazionismo che molti temono? Non mi pare ipotesi tanto assurda ormai.
Al di là delle inevitabili considerazioni politiche e del giudizio di merito sulla faccenda... per l'Europa e sopratutto l'Italia quali conseguenze comporta questa ipotesi e come prepararsi??
A me non pare. L'obiettivo di ridurre del 20% il consumo di benzina è solo in apparenza virtuoso. C'è si l'invito a produrre auto meno "beone" degli inqualificabili carri succhiacarburante che continuano a proporre (e che nessuno praticamente al mondo si sogna di acquistare). Ma il vero obiettivo è quello di spingere il consumo dell'E85, cioè il nuovo carburante ibrido (mix di 85% etanolo e 15% benzina). L'etanolo è prodotto internamente dagli sterminati campi di cereali. Ovviamente sono le auto americane, GM in primis le uniche già ora pronte a sfruttare questo carburante.
Per inciso, se il surplus di produzione cerealicola potrà diventare lucroso nell'autoproduzione energetica prevedo tempi bui per la fornitura mondiale di cereali, che proviene in gran parte dagli USA. Insomma una delle critiche maggiori ai carburanti verdi minaccia di prendere forma già ora.
Bush rifiuta invece di adottare provvedimenti contro le emissioni di CO2. Addirittura contro il parere delle stesse industrie!
L'unica altra misura energetica è quella relativa al raddoppio delle riserve strategiche di greggio. In pratica si riempie la cantina di legna.
In realtà una particolare attenzione alle forme di autoproduzione e indipendenza energetica da tempo è presente nell'amministrazione americana, ma a me non pare affatto sia per scopi "ecologici". In realtà l'ambiente è l'ultima delle preoccupazioni. Lo scopo primario è rendere indipendente e quindi non ricattabile l'America al più presto.
E' l'inizio della strategia di neoisolazionismo che molti temono? Non mi pare ipotesi tanto assurda ormai.
Al di là delle inevitabili considerazioni politiche e del giudizio di merito sulla faccenda... per l'Europa e sopratutto l'Italia quali conseguenze comporta questa ipotesi e come prepararsi??
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