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ENERGIA ANIMALE

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  • ENERGIA ANIMALE

    Salve a tutti!

    Mi piacerebbe molto sapere il vostro parere sull'energia animale.
    Secondo voi:
    1) Ha senso utilizzarla ai nostri giorni?
    2) Ha possibilità di applicazioni pratiche che vadano al di là della trazione?
    3) E' eticamente giusto?
    Sicuramente si potrà anche scherzare sull'argomento.
    Ricordo di qualcuno che caricava la batteria del cellulare con la ruota del criceto...
    Tuttavia vorrei sapere SERIAMENTE che ne pensate.

    Pace!
    Gym

  • #2
    Io penso che sfruttare gli animali per ottenerne cibo, pellami e quant'altro ha un senso e un'utilità, ma che siamo pure ormai abbastanza cresciuti da permettterne l'utilizzo in maniera "civile". Che in soldoni vuol dire tornare un pò indietro nel tempo ed allevare gli animali secondo le LORO priorità. Devono pascolare liberi, mangiare secondo natura, seguire un ciclo vitale il più naturale possibile, essere trasportati come si deve e solo se proprio si deve... anche se questo dovrà significare pagare di più la fettina per il bimbo (che comunque mangia in media 5 volte le proteine da carne che sarebbero utili).

    L'utilizzo invece dell'energia animale per produrre energia è del tutto antieconomico e superato. Costa molto meno e rende molto di più un pannello FV per far girare una ruota che un povero asino. Per il trasporto è anche più insensato. Un carro a buoi sulle nostre strade sarebbe un pericolo e un motivo di spreco energetico enorme (in carburante per chi sta dietro). Da bambino ho avuto l'esperienza, già allora ormai rara, di guidare un carro trainato da buoi, è bellissimo, naturale, lascia il tempo di godersi la natura... ma ora non ha più senso, semplicemente.
    “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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    • #3
      CITAZIONE (BrightingEyes @ 27/2/2007, 16:47)
      Io penso che sfruttare gli animali per ottenerne cibo, pellami e quant'altro ha un senso e un'utilità...

      dimentichi che dagli scarti di maccellazione e dalle carcasse di animali morti (parecchie migliaia di tonnellate/anno solo in Italia) per varie cause si può produrre energia..

      Rendering>farina+olio
      >farina>vari impiaghi compresa la produzione di energia
      >olio>transterificazione chimica o fisica (crakking freddo+acqua)>genset>energia

      Abbiamo costruito un impianto con queste caratteristiche in Sicilia...prende i CV!!! <img src=">

      Certo non è l'utilizzo che proponeva Gymania, ma comunque è un processo di rivalutazione energetica di un prodotto considerato "rifiuto"

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      • #4
        Beh se finisce il petrolio, potremmo riabilitare la naia, 100 milla giovani ogni anni che fare girare a mano un grossa turbina per produrre energia, basta fare a turno, alimentazione naturale tre volte all'giorno, produce scarti che possono essere usati per concimare il terreno.

        Per risolvere i problemi di instabilità e rendimento, mi sembra che la frusta sia un ottimo rimedio. :lol:

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        • #5
          pero l'idea é buona

          con tutti li scrimenti di ***** che fanno gli animali e gli umani si potrbbero trasformarsi in gas metano !!!!!!

          basta ricuperli e trasformarli <img src="> <img src="> <img src=">

          questi impianti esistono gia' <img src="> <img src="> <img src="> <img src=">

          basta pensarci !!!!

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          • #6
            Gli animali sono già sfruttati abbastanza, allevamenti intensivi, vivisezione, torture per produrre pellicce, per produrre la nostra VANITA'..ma vi rendete conto??? Non esiste più il rispetto verso la natura e gli animali. Ma a lungo andare tutto questo ci si riverserà contro. Non dico di diventare vegetariani, (come sto facendo) ma almeno di avere un pò più di rispetto, sono pur sempre esseri senzienti e portatori di emozioni.

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            • #7
              CITAZIONE (sssuper @ 21/3/2007, 13:40)
              Gli animali sono già sfruttati abbastanza, allevamenti intensivi, vivisezione, torture per produrre pellicce, per produrre la nostra VANITA'..ma vi rendete conto??? Non esiste più il rispetto verso la natura e gli animali. Ma a lungo andare tutto questo ci si riverserà contro. Non dico di diventare vegetariani, (come sto facendo) ma almeno di avere un pò più di rispetto, sono pur sempre esseri senzienti e portatori di emozioni.

              No, dai!
              Io non sarei così drastico.
              Non dico che tu non abbia ragione su allevamenti e vivisezione, anzi.
              Ma per fortuna c'è tanta gente che ama e rispetta gli animali.
              La mia posizione in materia è abbastanza simile alla tua, ma meno radicale.

              Partiamo da un principio sacrosanto ed inviolabile che, come diceva giustamente BrightingEyes gli animali:

              CITAZIONE
              devono pascolare liberi, mangiare secondo natura, seguire un ciclo vitale il più naturale possibile, essere trasportati come si deve

              Possiamo immaginare una sorta di "casa-fattoria" ecocompatibile al 100% in cui ci siano pannelli fotovoltaici e termici per i fabbisogni energetici comuni e dove gli animali producano con i loro escrementi biogas sfruttabile per il riscaldamento.
              Avevo letto di qualcosa di simile in Germania se non sbaglio.
              E magari parte del letame serva a concimare un'appezzameno di terreno coltivato a colza o girasole da cui ottenerne olio per far circolare il proprio veicolo.
              Una sorta di "piccolo mondo perfetto" in cui ritrovare appunto un'equilibrio simbiotico tra uomo ed animale. senza necessarimente rinunciare alla tecnologia moderna.
              Il vostro parere?
              Che ne dite, è troppo utopico?

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              • #8
                CITAZIONE (gymania @ 21/3/2007, 16:13)
                Che ne dite, è troppo utopico?

                E' molto utopico <img src="> , su larga scala non ci sarebbe lo spazio sufficente per allevare tutto il bestiame.
                Per produrre 1 kg di carne servono più di 13 kg di cereali, e noi ci nutriamo, come ha anche sottolineato BrightingEyes, di molte più proteine di quelle realmente necessarie, con conseguenze anche sul nostro organismo (malattie cardiocircolatorie ecc..) Se si vuole tornare alle "fattorie", si dovrebbe ridurre drasticamente l'uso della carne, assimilando anche proteine attraverso cereali, seitan, tofu.....
                OGNI ANNO NEL MONDO VENGONO UCCISI A SCOPO ALIMENTARE 170 MILIARDI DI ANIMALI, DI CUI 2 MILIARDI E MEZZO IN ITALIA. Un ritorno al passato secondo me non sarebbe possibile, sono numeri troppo alti.

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                • #9
                  CITAZIONE
                  si dovrebbe ridurre drasticamente l'uso della carne, assimilando anche proteine attraverso cereali, seitan, tofu

                  E perchè no?
                  Le proteine vegetali sono ottime e anche se di valore biologico leggermente inferiore a quelle della carne, si può tranquillamente compensare la carenza con uova e latte.
                  Sai quante patologie intestinali in meno?
                  E se applichiamo le tecnologie moderne io personalmente non lo vedo un ritorno al passato, ma una conquista per il futuro.
                  Vuoi mettere quanto ne guadagni in salute adeguando i tuoi ritmi biologici veglia-sonno a quelli naturali?
                  Certamente non si potrà fare in larga scala, ma perchè non tentare, per la nostra salute, quella dei nostri figli e quella degli animali?
                  In fondo fino a qualche anno fa anche alcuni di noi che hanno messo un pannello solare sul tetto o hanno riempito il serbatoio dell'auto di oilo sono stati derisi, eppure...

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                  • #10
                    CITAZIONE (gymania @ 21/3/2007, 16:38)
                    E perchè no?
                    Le proteine vegetali sono ottime e anche se di valore biologico leggermente inferiore a quelle della carne, si può tranquillamente compensare la carenza con uova e latte.
                    Sai quante patologie intestinali in meno?

                    Eh io lo so.....ma pochi capiscono queste parole. (D'altra parte, per dirne una, Veronesi è vegetariano)
                    Con il minor allevamento di animali, a fronte di una richiesta molto minore di terreni, ci sarebbe spazio anche per i bio carburanti, mentre adesso farebbero schizzare i prezzi dei cereali alle stelle.
                    Stiamo fantasticando, ma già una mediazione fra questo pensiero e la vita odierna sarebbe un bel passo avanti.

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                    • #11
                      CITAZIONE (gymania @ 21/3/2007, 16:13)
                      Possiamo immaginare una sorta di "casa-fattoria" ecocompatibile al 100% in cui ci siano pannelli fotovoltaici e termici per i fabbisogni energetici comuni e dove gli animali producano con i loro escrementi biogas sfruttabile per il riscaldamento.

                      Si che possiamo immaginarlo. <img src="> Ma non la vedrei come un improbabile ritorno alla vita dell'800 con in più solo la produzione energetica per autoconsumo.
                      Ora come ora moltissime persone sceglierebbero volentieri di vivere una vita in campagna, senza necessità di spostamenti pendolari, orari stressanti, ansie da telefonino... il problema è che se decidi di vivere così il meccanismo del commercio ti obbliga ad adottare tecniche industriali sia in agricoltura (pesticidi, colture intensive, etc) sia in allevamento (polli in batteria, mucche carcerate nella stalla ecc). Altrimenti non c'è storia... la produttività biologica non permette vita dignitosa, non c'è possibilità di concorrenza con le multinazionali del settore. Al massimo fai l'ecoeremita considerato simpatico ma svitato dai più. :P
                      C'è modo di uscire da questa situazione? Secondo me si. Basta far si che l'attività primaria del "nuovo agricoltore" non sia più la coltivazione dell'energia solare tramite fotosintesi e catena alimentare collegata (agricoltura ed allevamento), con rendimenti bassissimi e fatica enorme, ma sia invece la coltivazione diretta dell'energia solare tramite FV, concentrazione ed eolico. Non ha importanza particolare quanto la produzione diffusa così realizzata sia necessaria alla copertura del fabbisogno energetico, lo ripeto da tempo! Solo il fatto che in questo modo si dia modo a molte persone di riprendere un'attività di coltivazione e allevamento del tutto pulita e naturale, magari di zone ora abbandonate, vale da sola lo sforzo di incentivare queste forme di produzione.
                      In parole semplici se tu decidi di produrre energia rinnovabile noi cittadini ti paghiamo una tariffa. Se la produci scegliendo di riabitare centri ora desertificati ti aumentiamo la tariffa. Se mentre produci energia decidi di coltivare biologico e allevare eticamente ti aumento ancora la tariffa.
                      Vivere a distanza dalla città sfruttando le tecnologie di comunicazione (TV, Internet) e le potenzialità delle nuove tecnologie di produzione energetica è possibile e secondo me molti ci metterebbero la firma... sbaglio? <img src=">
                      “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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                      • #12
                        C'è tanta verità nelle tue parole.

                        Primo punto:
                        CITAZIONE
                        Basta far si che l'attività primaria del "nuovo agricoltore"...
                        ...sia invece la coltivazione diretta dell'energia solare tramite FV, concentrazione ed eolico.
                        Vivere a distanza dalla città sfruttando le tecnologie di comunicazione (TV, Internet) e le potenzialità delle nuove tecnologie di produzione energetica è possibile e secondo me molti ci metterebbero la firma... sbaglio?

                        Intendevo proprio questo.
                        Chi ha girato per le campagne della Baviera ha potuto vedere centinaia di case di campagna stupende con parabole satellitari e interi tetti fotovoltaici.
                        Intendevo QUEL modo di vivere...

                        Secondo punto:
                        CITAZIONE
                        Non ha importanza particolare quanto la produzione diffusa così realizzata sia necessaria alla copertura del fabbisogno energetico, lo ripeto da tempo! Solo il fatto che in questo modo si dia modo a molte persone di riprendere un'attività di coltivazione e allevamento del tutto pulita e naturale, magari di zone ora abbandonate, vale da sola lo sforzo di incentivare queste forme di produzione.

                        Questo poi è sacrosanto!
                        E' un modo di pensare che meriterebbe uno, due dieci topic dedicati.
                        Forse anche un'intero forum.
                        Troppa gente non capisce quanto sia importante questo concetto.
                        Per me è la traduzione letterale del vero concetto di progresso.
                        Complimenti!

                        Pace!
                        Gym

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                        • #13
                          CITAZIONE (gymania @ 22/3/2007, 23:37)
                          Per me è la traduzione letterale del vero concetto di progresso.

                          Grazie, ma è un concetto difficile da far comprendere purtroppo. Molto spesso si ripiega su una visione un pò ingenua e naif di semplice "si stava meglio quando si stava peggio" che è forse poetica e romantica, ma tralascia tutti i (tanti!) problemi che i nostri nonni e bisnonni affrontavano quotidianamente.
                          Invece il trucco è capire che questo è davvero un nuovo progresso. Una nuova fase di sviluppo umano che l'Europa sta iniziando a promuovere, grazie all'intuito di pochi.
                          Io sono convinto che quando i primi agricoltori hanno iniziato a coltivare l'energia solare sfruttando la fotosintesi clorofilliana delle piante per produrre cibo siano stati lungamente sbeffeggiati dai numericamente preponderanti "cacciatori-raccoglitori". Forse c'era anche allora qualcuno che li guardava faticare pensando con sufficienza che raccogliere bacche o catturare un coniglio era "economicamente più conveniente". Ma la storia ha chiarito chi aveva ragione. <img src=">
                          Ora la società umana si trova di nuovo a questo bivio. La società industriale (che molti chiamano semplicisticamente "capitalistica" confondendo una connotazione ideologica con una sociale) è una società di "caccia e raccolta" dove le risorse, energia in primis, si scavano e si strappano alla terra e agli altri e il più forte piglia tutto. Ce ne siamo resi conto, ma ancora non riusciamo a trovare soluzioni. Alcuni pensano al "business as usual" eterno, illudendosi che tanto non cambierà nulla, tanto si troverà sempre un nuovo pozzo, una nuova tecnica di sfruttamento, ecc. Altri sognano delle impossibili conversioni di massa tipo francescano, con rinuncia generalizzata da parte dei cittadini dei paesi industrializzati all'attuale stile di vita e condivisione mondiale delle risorse.
                          La risposta sta nell'imparare a coltivare l'energia che ci è necessaria per mantenere l'attuale livello di vita dei paesi avanzati (che stanno in Europa comunque <_< ), senza inutili sprechi ma senza insensati ritorni al carretto.
                          Basta retribuire adeguatamente chi ci fornisce energia (pulita e rinnovabile) e troveremo legioni di volontari disposti a fuggire dalle città per ritrovare ritmi più naturali.
                          Il problema è che per molti questa visione è inconcepibile. Passare la giornata senza andare a "lavorare" e avere lo stesso un reddito dignitoso? Inconcepibile! (peccato che nessuno se ne faccia più nulla di quel "lavoro"). Pagare di più l'energia per garantire un giusto reddito a chi la produce? Inconcepibile! Peccato che poi si spenda molto di più in tasse per garantire finti lavori del tutto inutili o per curare le malattie provocate dalla produzione centralizzata (che però costa poco e arricchisce di molto pochi... <img src="> )

                          Problema di vastità inimmaginabile, ammetto, ma chi è giovane dovrebbe pensarci e agire... anche gli animali ci ringrazierebbero. <img src=">
                          “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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                          • #14
                            Grande!
                            E poi la riconversione energetica verso fonti rinnovabili con magari un numero maggiore di impianti anche più piccoli e delocalizzati porterebbe ad una redistribuzione delle risorse a livello globale con conseguente riduzione dei conflitti tra popoli.

                            P.S. Brighting, che ne pensi di QUESTO?

                            Pace!
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