Salve.
Comincio facendo i miei complimenti a tutti coloro che seguono il forum, sia gli esperti che rispondo che le persone che chiedono informazioni dato che anche le domande e i dubbi sono sempre molto interessanti e stimolanti.
Negli ultimi 10 giorni mi sono fatto una scorpacciata di post sugli argomenti che più mi interessano (cogenerazione, solare termico, impianti geotermici) anche se i dubbi che richiedono una soluzione più rapida adesso sono quelli relativi a isolamento e modifiche degli impianti termici.
Forse anche per questa urgenza tra i tanti esperti che mi hanno sbalordito con le loro cognizioni ed esperienze mi è rimasto particolarmente impresso Dotting, al quale peraltro dovrò chiedere delucidazioni su un aspetto del "water loop"...
Venendo al dunque, le richieste di consigli riguardano una parziale ristrutturazione di casa dei miei genitori, a cui vorrei far sfruttare le detrazioni irpef promesse dalla finanziaria.
Le domande principali riguardano le priorità degli interventi da effettuare e anche come trovare le ditte in grado di eseguire i lavori necessari.
La casa è una bifamiliare su tre livelli sita in Pistoia, zona climatica D, temperatura media annuale intorno ai 14 gradi, pochi giorni di temperature intorno allo 0, temperature estive frequentemente tra i 30 e i 35 gradi.
E' una casa costruita negli anni 60 come terratetto con fondazione continua (poca) e vespaio areato (male), poi sopraelevato nel 1975 con un primo piano più mansarda quasi abitabile, nel senso che non fu chiesta l'abitabilità del sottotetto e adesso non è più rispondente ai regolamenti edilizi più recenti a causa dell'insufficiente altezza utile.
Al piano terra vive mia nonna, primo più masarda io e i miei genitori.
Gli infissi sono in legno douglas, di spessore standar per l'epoca, dotati ai primi due livelli di vetrocamera semplice di ridotto spessore, vetro singolo in mansarda e nel vano scala.
Le murature sono in mattone pieno, di spessore non elevato, ridotto in mansarda; l'intonaco esterno è quello originale del 1975, e consiste in un graffiato in materiale plastico che adesso comincia a cedere formando bolle e crepe. Circa 450mq di superficie.
Il tetto è in laterocemento, senza soletta collaborante, e tegole marsigliesi.
C'è una coibentazione nell'intradosso costituita da pannelli sandwich di incatramato e polistirolo da 3cm di spessore, a cui si aggiunge nelle parti abitate una perlinature in legno.
La superficie è di 90 mq a piano più vano scale e mansarda con circa 60mq abitabili.
La caldaia che serve l'appartamento dei miei genitori è una murale da 24kw "tradizionale" con boiler ACS da 50 litri, impianto a collettori con 7 zone al primo piano con caloriferi in alluminio +2 nel vano scale, più altro collettore in mansarda con 5 zone e radiatori in ghisa.
Per il raffrescamento estivo sono stati installati nel 2000 4 split aria-aria di tipo On-Off (2 in mansarda 2 al piano sottostante), che vengono usati poco nonostante la mansarda si arroventi di estate (sono un martire).
A causa del non corretto dimensionamento dell'impianto, dell'assenza di valvole termostatiche, della ridotta volumetria e bassa inerzia della mansarda succede che durante l'accensione del riscaldamento la mansarda raggiunge presto e supera la temperatura di comfort, con rapida ridiscesa della temperatura allo spegnimento dell'impianto.
Il consumo medio è di 1200mc di metano l'anno, pari a 800 euro, valore dettato più che altro dalla bassa temperatura che viene mantenuta, solitamente tra i 16 e i 18 gradi durante il giorno.
Nel retro della casa c'è un pozzo artificiale che a 10 metri di profondità raggiunge una falda.
La temperatura è grossomodo costante durante l'anno e a gennaio presentava una temperatura tra i 16 e i 17 gradi.
Ora mi stuzzicava molto l'installazione di una pompa di calore, che mi permetterebbe anche di rendere indipendente la mansarda dal piano inferiore per quanto riguarda il riscaldamento, e avere un ottimo Cop per il raffrescamento estivo.
Mi pare di aver capito però che l'intervento allo stato di fatto costerebbe molto.
Sto valutando la sostituzione della caldaia con una a condensazione, l'aggiunta di una piccola caldaia a condensazione per la mansarda, la semplice fruizione del pozzo per il raffrrescamento estivo facendo passare l'acqua nell'impianto di riscaldamento, con circuito aperto o con scambiatore a piastre (ci sono un po' di alghe nella falda).
Ovviamente sarebbero da apportare modifiche ai caloriferi, compatibilmente con mia mamma che ha diritto di veto ed è contraria a lavori dentro casa che provochino polvere, smartellamento e calcinatti....
Gli interventi che giudico urgenti sono:
a) un rivestimento a cappotto, che consentirebbe di rifare l'intonaco usufruendo della detrazione irpef, con preferenza per il sughero per via della permeabilità al vapore e dell'isolamento acustico;
b) sostituzione dei vetri semplici e di quelli a camera visto che già un paio presentano fenomeni di condensa interna; da valutare sostituzione per intero degli infissi
c) isolamento del tetto tramite pannelli in sughero e ventilazione.
Per quest'ultimo intervento ho visto che ci sono difficoltà per la detrazione irpef a causa della mancanza di riferimenti nel decreto attuativo.
A questo punto mi fermo e chiedo consigli sugli interventi, indicazione sui costi, suggerimenti sui materieli e su come procedere per trovare ditte valide a cui affidarsi..
Forse non ho postato nella sezione più appropriata.
Chiedo scusa.
Cominciamo bene..
Saluti.
Simone.
Comincio facendo i miei complimenti a tutti coloro che seguono il forum, sia gli esperti che rispondo che le persone che chiedono informazioni dato che anche le domande e i dubbi sono sempre molto interessanti e stimolanti.
Negli ultimi 10 giorni mi sono fatto una scorpacciata di post sugli argomenti che più mi interessano (cogenerazione, solare termico, impianti geotermici) anche se i dubbi che richiedono una soluzione più rapida adesso sono quelli relativi a isolamento e modifiche degli impianti termici.
Forse anche per questa urgenza tra i tanti esperti che mi hanno sbalordito con le loro cognizioni ed esperienze mi è rimasto particolarmente impresso Dotting, al quale peraltro dovrò chiedere delucidazioni su un aspetto del "water loop"...
Venendo al dunque, le richieste di consigli riguardano una parziale ristrutturazione di casa dei miei genitori, a cui vorrei far sfruttare le detrazioni irpef promesse dalla finanziaria.
Le domande principali riguardano le priorità degli interventi da effettuare e anche come trovare le ditte in grado di eseguire i lavori necessari.
La casa è una bifamiliare su tre livelli sita in Pistoia, zona climatica D, temperatura media annuale intorno ai 14 gradi, pochi giorni di temperature intorno allo 0, temperature estive frequentemente tra i 30 e i 35 gradi.
E' una casa costruita negli anni 60 come terratetto con fondazione continua (poca) e vespaio areato (male), poi sopraelevato nel 1975 con un primo piano più mansarda quasi abitabile, nel senso che non fu chiesta l'abitabilità del sottotetto e adesso non è più rispondente ai regolamenti edilizi più recenti a causa dell'insufficiente altezza utile.
Al piano terra vive mia nonna, primo più masarda io e i miei genitori.
Gli infissi sono in legno douglas, di spessore standar per l'epoca, dotati ai primi due livelli di vetrocamera semplice di ridotto spessore, vetro singolo in mansarda e nel vano scala.
Le murature sono in mattone pieno, di spessore non elevato, ridotto in mansarda; l'intonaco esterno è quello originale del 1975, e consiste in un graffiato in materiale plastico che adesso comincia a cedere formando bolle e crepe. Circa 450mq di superficie.
Il tetto è in laterocemento, senza soletta collaborante, e tegole marsigliesi.
C'è una coibentazione nell'intradosso costituita da pannelli sandwich di incatramato e polistirolo da 3cm di spessore, a cui si aggiunge nelle parti abitate una perlinature in legno.
La superficie è di 90 mq a piano più vano scale e mansarda con circa 60mq abitabili.
La caldaia che serve l'appartamento dei miei genitori è una murale da 24kw "tradizionale" con boiler ACS da 50 litri, impianto a collettori con 7 zone al primo piano con caloriferi in alluminio +2 nel vano scale, più altro collettore in mansarda con 5 zone e radiatori in ghisa.
Per il raffrescamento estivo sono stati installati nel 2000 4 split aria-aria di tipo On-Off (2 in mansarda 2 al piano sottostante), che vengono usati poco nonostante la mansarda si arroventi di estate (sono un martire).
A causa del non corretto dimensionamento dell'impianto, dell'assenza di valvole termostatiche, della ridotta volumetria e bassa inerzia della mansarda succede che durante l'accensione del riscaldamento la mansarda raggiunge presto e supera la temperatura di comfort, con rapida ridiscesa della temperatura allo spegnimento dell'impianto.
Il consumo medio è di 1200mc di metano l'anno, pari a 800 euro, valore dettato più che altro dalla bassa temperatura che viene mantenuta, solitamente tra i 16 e i 18 gradi durante il giorno.
Nel retro della casa c'è un pozzo artificiale che a 10 metri di profondità raggiunge una falda.
La temperatura è grossomodo costante durante l'anno e a gennaio presentava una temperatura tra i 16 e i 17 gradi.
Ora mi stuzzicava molto l'installazione di una pompa di calore, che mi permetterebbe anche di rendere indipendente la mansarda dal piano inferiore per quanto riguarda il riscaldamento, e avere un ottimo Cop per il raffrescamento estivo.
Mi pare di aver capito però che l'intervento allo stato di fatto costerebbe molto.
Sto valutando la sostituzione della caldaia con una a condensazione, l'aggiunta di una piccola caldaia a condensazione per la mansarda, la semplice fruizione del pozzo per il raffrrescamento estivo facendo passare l'acqua nell'impianto di riscaldamento, con circuito aperto o con scambiatore a piastre (ci sono un po' di alghe nella falda).
Ovviamente sarebbero da apportare modifiche ai caloriferi, compatibilmente con mia mamma che ha diritto di veto ed è contraria a lavori dentro casa che provochino polvere, smartellamento e calcinatti....
Gli interventi che giudico urgenti sono:
a) un rivestimento a cappotto, che consentirebbe di rifare l'intonaco usufruendo della detrazione irpef, con preferenza per il sughero per via della permeabilità al vapore e dell'isolamento acustico;
b) sostituzione dei vetri semplici e di quelli a camera visto che già un paio presentano fenomeni di condensa interna; da valutare sostituzione per intero degli infissi
c) isolamento del tetto tramite pannelli in sughero e ventilazione.
Per quest'ultimo intervento ho visto che ci sono difficoltà per la detrazione irpef a causa della mancanza di riferimenti nel decreto attuativo.
A questo punto mi fermo e chiedo consigli sugli interventi, indicazione sui costi, suggerimenti sui materieli e su come procedere per trovare ditte valide a cui affidarsi..
Forse non ho postato nella sezione più appropriata.
Chiedo scusa.
Cominciamo bene..
Saluti.
Simone.
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