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Perchè non la dissalazione?

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  • Perchè non la dissalazione?

    Un cordiale saluto a tutti.
    Perdonate non sono ancora riuscito a leggere tutto, pertanto potrei ripetere un discorso già trattato.
    Quel che mi frulla per la mente è un argomento, che in questi tempi di penuria d'acqua, non vedo o sento trattare la dissalazione dell'acqua di mare.
    Girando mezzo mando per lavoro non mi stupisco più nel vedere come in mezzo al deserto, si fa per dire, e vicino al mare, vi siano bellissime fontane d'acqua dolce, acqua dissalata.
    Poi l'ho pure bevuta e sono ancora vivo.
    Eruditemi un pò per cortesia, grazie.

  • #2
    Che per esempio nei paesi arabi ci siano molti dissalatori (ed ovviamente i successivi impianti di ricarbonatazione) è cosa assodata. Molti sono stati costruiti proprio da aziende italiane. Ma la penuria d'acqua di cui si parla spesso è quella destinata all'agricoltura. Forse dovremmo imparare dagli israeliani e passare all'irrigazione a goccia: ma questo vuol dire anche abbandonare le colture ed i sistemi attuali. Quanti agricoltori, dopo aver speso milioni per le attrezzature, possono buttare via tutto e ricomprarsene delle altre diverse?

    Io ti ho detto la mia... ma certamente se poni meglio la domanda ti arriveranno risposte migliori.

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    • #3
      Ti ringrazio e nonostante l' incompetenza e la difficoltà ad esprimermi con lo scritto, ci riprovo.

      Giusto il tuo discorso, mi riferisco proprio alle grandi quantità proprio quelle usate in agricoltura, ove non c'è bisogno di una potabilizz. elevata.
      Scusate la banalita siamo circondati d'acqua non avremmo certo i problemi che può avere l'Austria ad esempio.
      La curiosità è sempre quella, perchè nò!!
      Dal momento che arriveremo alla guerra dell' acqua, questa potrà arrivare anche 10 € al litro, ma non si risolverà il problema, non si tratterà più di prezzo ma di averla questa acqua.
      Indi perchè non dissalarla, quali sono i problemi.....
      Grazie.

      PS: faccio notare che il metodo israeliano è ben usato al mondo, ma non ha risolto il problema, cosi la soluzione se la sono trovata, aspetta un pò e vedrai che qualcun altro resterà senza, ma per spiegarmi potrei scivolare in politica e qui non si può, posso solo suggerire di seguire i due fiumi dell' Iraq e si capisce tutto.

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      • #4
        Le quantità d'acqua usate in agricoltura sono enormi, non basterebbero cento o mille dissalatori: l'unica è cercare di ridurre la quantità necessaria.

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        • #5
          Ok, grazie.
          Secondo me invece non deve essere cosi difficile, su una barca, quelle per ricchi, in 4 persone, ma la barca era molto più capiente, si è fatto tutte le docce che si voleva e alla mia richiesta di quanto tenesse il serbatoio mi hanno risposto che l'acqua veniva pompata dal mare e dissalata, potevo fare tutte le docce del mondo, tanto vero che ci lavavano il ponte.
          Per quella potabile c'era un altro serbatoio.
          Cosi, facendo le debite proporzioni, penso non sia cosi impossibile, comunque bisognerebbe sapere le quantita richieste dall'agricoltura per poter trarre delle conclusioni sensate, adesso per quanto mi riguarda vado a senzazioni.
          Comunque visto che nessun altro specialista si è fatto vivo, approfondirò in altro modo, grazie.

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          • #6
            Un rapporto che ho visto poco fa parlava di un consumo mondiale di 3600 chilometri cubici di acqua agricola ed industriale. Il solo canale Cavour, uno dei 23 canali che serve la parte vercellese della pianura irrigua, ha una portata di 110 m3/sec.
            L’Italia dedica a scopi irrigui (agricoltura e allevamenti) circa il 60% dei circa 56 miliardi di mc. annui di consumi di acqua dolce, vale a dire 33,6 miliardi di m3.... cioè 33,6 chilometri cubici.

            L'Impregilo sta realizzando l’impianto di dissalazione e produzione energia di Shuweihat ad Abu Dhabi per una produzione totale di circa 100 milioni di galloni al giorno. Le sei unità una volta completate saranno le più grandi mai realizzate al mondo.

            Nella bibliografia di riferimento (dati ENEA) troviamo che il consumo energetico dei grandi impianti ad osmosi inversa (OI) per la produzione di acqua dolce da acqua di mare varia dai 2 ai 5 KWh per ogni metro cubo di acqua prodotta. Per gli impianti di recente realizzazione il consumo energetico si attesta in media sui 5 KWh/m3, ma con la tecnologia attuale e’ gia’ possibile scendere a 3 KWh/m3 e si prevede una ulteriore riduzione nei prossimi anni fino al valore di 2 KWh/m3.

            Moltiplichiamo per 33,6 miliardi di m3 ed otteniamo, se va bene, che ci vorranno 67,2 miliardi di kW, cioè 67,2 milioni di megawatt,che sono 184.000 megawatt al giorno.

            Nel 2006 la richiesta di energia elettrica ha raggiunto i 337,8 miliomi di megawattora. Tale richiesta è stata soddisfatta per l’86,8% con la produzione nazionale destinata al consumo, cresciuta del4,2% rispetto al 2005, e per la restante parte (13,2%) dal saldo fra import ed export con l’estero.

            La nuova punta storica sulla rete elettrica nazionale è stata pari a 55.619 megawatt, registrata il 27 giugno 2006 alle ore 11.

            Se fai due conti, vedrai che si tratta "solo" di quintuplicare la quantità di energia elettrica prodotta in Italia, magari con qualche centinaio di centrali nucleari o turbogas.

            Il mio impianto, da 45 kW, si sta avvicinando dopo tre anni ai 270.000 m3 prodotti, fai due conti anche su questo.

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            • #7
              Molto ma molto bene, finalmente si ragiona con dei dati che non mancherò approfondire.
              Tirando le somme alla luce dei dati e delle possibilità tecnologiche del nostro tempo, la cosa pare insostenibile.
              Va bene ma io faccio sempre un passo avanti, faccio dei confronti con altre situazioni venutesi a creare con il tempo studiate ed in parte risolte, voglio dire, ben 22, cosi dicono, pale eoliche sono state sostituite con cinque di nuova generazione, dando gli stessi risultati se non di più.
              Si iniziano a vedere e per ora è l'unica strada, dei prototipi di macchine a idrogeno, sino a l'altro ieri era impensabile, voglio dire, se non si inizia....
              Perchè mi impunto su questo discorso, pur senza avere la cultura per farlo, perchè la vedo come l'ultima spiaggia e, se dobbiamo dissetarci, aivoglia fare centrali nucleari si faranno, ecco perchè penso sia utile sviluppare anche questa tecnologia, lo hai affermato pure tu, da 5 KW a 3 KW x m3, perchè non a 0,5 kw x m3? e via cosi.

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              • #8
                No, le centrali non si faranno: anche se volessimo, non ce li abbiamo proprio i soldi nè per farle, nè per mantenerle accese.
                Quello che si può e si deve fare, invece, è aumentare l'efficienza dell'irrigazione in modo da avere gli stessi risultati che abbiamo ora (se non migliori) con meno acqua.

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                • #9
                  Ovviamente non me la prendo con nessuno, io qui chiacchero come al bar, ma accidenti, ovunque legga più o meno sono assoluti come te, ho sempre pensato che le grandi soluzioni siano scaturite da un utopia, si vede che la mente umana è cambiata, quel non si può e basta lo mal digerisco, speriamo che i ns. nipoti siano più coraggiosi.
                  Ciao e grazie, ho imparato qualcosa e contunuo a leggere.

                  PS: come si sta a Douala?

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                  • #10
                    Quando la cosa è veramente troppo grossa, non è difficile essere assoluti... forse ci costerebbe meno trovare l'acqua sulla luna e trasportarla qui con gli shuttle....

                    Su Douala... stendiamo un velo pietoso: umidità 100% costante tutto l'anno, sia nella stagione "secca" che in quella delle piogge. Si è sempre totalmente sudati marci, anche con 23 gradi.

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                    • #11
                      Colpito ed affondato.

                      In merito a Douala, ti poteva capitare di meglio, anch'io sono stato in posti impossibili, ma al massimo dopo un anno me la svignavo, che dire... vedi di viverla meglio che puoi, ciao e grazie.

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