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Organizziamoci per il nostro futuro!!!!

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  • Organizziamoci per il nostro futuro!!!!

    Il petrolio e' il cuore del problema.

    Il suo prezzo e' destinato a raggiungere i 60$ al barile entro 10-15 giorni (forse meno), ma non si fermera'. Andra' oltre!

    Esperti di tutto il mondo hanno previsto il picco petrolifero, l'ultimo della nostra storia, per il 2008. Da quel momento in poi la disponibilita' di petrolio in tutto il mondo diminuira' senza sosta per esaurirsi completamente poco dopo il 2050. Ad ogni modo, considerando i costi di estrazione e la disponibilita' di greggio sul mercato, l'oro nero non sara' piu' economicamente disponibile gia' nel 2015-2020.
    Costera' intorno ai 2000-3000 $ al barile ed estrarlo sara' complicatissimo (se non impossibile).

    Possiamo immaginare quindi cosa potrebbe accadere a partire dal 2008 e prendere, SUBITO, delle importanti decisioni.
    Non e' una questione economica, cioe' se conviene farlo perche' ci si guadagna o se, al contrario, non ci si guadagna niente e quindi non e' conveniente farlo. Va fatto, punto e basta!

    Quando il petrolio iniziera' a costare troppo, inizieranno a fermarsi, uno dopo l'altro, tutti i settori nei quali l'oro nero viene maggiormente utilizzato.
    Verra' a mancare il ferro (il cui prezzo e' gia' triplicato dall'inizio dell'anno), l'energia elettrica, i prodotti elettronici, i concimi, ecc...
    Mancando energia elettrica e carburante, cessera' quasi di colpo la produzione intensiva di cibo. E la conseguenza e' che 4.5 miliardi di persone, sulla Terra, saranno destinate a morte certa. L'agricoltura "tradizionale", in Europa, non e' sufficiente al fabbisogno della popolazione europea. Ed in zone come l'Africa, la Russia, la Cina, il Canada e l'Australia, la superficie non e' utilizzabile se non in bassissima percentuale.

    Il caos regrera' ovunque e gli stati saranno costretti ad istituire la legge marziale. Chiunque tenti la fuga verra' ucciso all'istante.

    Le soluzioni prospettate dagli esperti sono "ridicole". L'idrogeno, il cui sviluppo tecnologico e' in ritardo di circa 15 anni, non servira' a molto ed una produzione intensiva richiederebbe l'uso di decine e decine di centrali nucleari.
    Le centrali nucleari in anvanzata fase di progettazione, che verranno realizzate nei prossimi anni, sono in numero INSUFFICIENTE per garantire il fabbisogno energetico dell'intero pianeta.
    Il ritorno alle centrali a carbone, prospettato da molti come il piu' probabile, e' alquanto sciocco. La Cina importa quasi tutto il carbone prodotto in Europa, e l'uso dello stesso per produrre energia elettrica significa un'inquinamento globale e toale. Avere energia elettrica, ma non avere aria respirabile, e' raticamente inutile.
    Soluzioni quali l'energia solare, eolica, geotermica, idroelettrica e/o mareale, influiscono in una percentuale quasi insignificante ed il loro uso e' ostacolato dall'alto costo di produzione gia' adesso. Quando le materie prime costeranno di piu', il loro uso si ridurra' di conseguenza.

    Queste sono solo alcuni considerazioni, nate dal dialogo tra il sottoscritto ed alcuni esperti che studiano il problema.

    Ci sono alcuni soluzioni, ovviamente, ma queste vanno analizzate per tempo. E di tempo non ne abbiamo molto!
    Rivolgersi ai politici per ottenere aiuti e' inutile. Conoscono il problema, sanno che non hanno nessuna soluzione per l'intera umanita' e preferiscono restare nel loro silenzio.

    E' necessario, quindi, riunire quante piu' persone possibile, "privati", e dare vita ad una "comunita'" capace di RENDERSI INDIPENDENTE dal resto del pianeta.
    L'unica soluzione possibile al futuro nero verso il quale ci stiamo dirigendo, e' quella di COLONIZZARE IL PIENTA TERRA.

    Realizzare una colonia TERRESTRE e' estremamente facile. Meno facile e' renderla autosufficiente al 100%, ma e' comunque fattibile. C'e' tempo sufficiente per recuperare agli errori fatti. Ma solo se consideriamo una piccola COMUNITA' e non uno stato intero o peggio un'intero pianeta.

    Noi abbiamo gia' alcuni progetti, ma siamo troppo pochi per poterli realizzare da soli.

    Capisco che quanto esposto potrebbe non essere credibile ma, purtroppo, e' la cruda realta' che ci attende.
    Potrei sbagliarmi, potrei aver esagerato nelle previsioni, potrei non aver considerato qualche tecnologia gia' matura ma tenuta segreta dai potenti della Terra.
    Potrei anche aver sbagliato a scrivervi. Questo non lo so.

    Chiedo solo di conoscere la vostra posizione in merito. Sicuro che anche voi, come me, volete continuare a vivere su questo pianeta, con le "comodita'" della cultura occidentale e con la speranza di un futuro migliore per i nostri figli.

  • #2
    Perdona la franchezza, ma mi sembra tu stia esagerando con la "negatività". 4,5 miliardi di persone che muoiono di fame .... leggi marziali....

    Per quanto a me piaccia assolutamente l'idea di una comunità "riveduta e corretta" secondo principi più sani, il tuo post mi sembra caratterizzato da un catastrofismo eccessivo.

    Di certo, la situazione con stò petrolio etc. etc. NON è sostenibile, questo è garantito al 100%. Ci vogliono scelte coraggiose, soluzioni importanti tecnologicamente e politicamente. Invece qua teniamo ancora su il "teatrino" del consumismo (industria->beni di consumo->creazione del bisogno dei medesimi)..."ha da finì" come si dice...ma l'andazzo non è precisamente questo, da quel che vedo.

    Saluti,
    Vittorio

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    • #3
      CITAZIONE (Barabba_it @ 18/10/2004, 12:23)
      Il petrolio e' il cuore del problema.

      Il suo prezzo e' destinato a raggiungere i 60$ al barile entro 10-15 giorni (forse meno), ma non si fermera'. Andra' oltre!

      Esperti di tutto il mondo hanno previsto il picco petrolifero, l'ultimo della nostra storia, per il 2008. Da quel momento in poi la disponibilita' di petrolio in tutto il mondo diminuira' senza sosta per esaurirsi completamente poco dopo il 2050. Ad ogni modo, considerando i costi di estrazione e la disponibilita' di greggio sul mercato, l'oro nero non sara' piu' economicamente disponibile gia' nel 2015-2020.
      Costera' intorno ai 2000-3000 $ al barile ed estrarlo sara' complicatissimo (se non impossibile).

      Possiamo immaginare quindi cosa potrebbe accadere a partire dal 2008 e prendere, SUBITO, delle importanti decisioni.
      Non e' una questione economica, cioe' se conviene farlo perche' ci si guadagna o se, al contrario, non ci si guadagna niente e quindi non e' conveniente farlo. Va fatto, punto e basta!

      Quando il petrolio iniziera' a costare troppo, inizieranno a fermarsi, uno dopo l'altro, tutti i settori nei quali l'oro nero viene maggiormente utilizzato.
      Verra' a mancare il ferro (il cui prezzo e' gia' triplicato dall'inizio dell'anno), l'energia elettrica, i prodotti elettronici, i concimi, ecc...
      Mancando energia elettrica e carburante, cessera' quasi di colpo la produzione intensiva di cibo. E la conseguenza e' che 4.5 miliardi di persone, sulla Terra, saranno destinate a morte certa. L'agricoltura "tradizionale", in Europa, non e' sufficiente al fabbisogno della popolazione europea. Ed in zone come l'Africa, la Russia, la Cina, il Canada e l'Australia, la superficie non e' utilizzabile se non in bassissima percentuale.

      Il caos regrera' ovunque e gli stati saranno costretti ad istituire la legge marziale. Chiunque tenti la fuga verra' ucciso all'istante.

      Le soluzioni prospettate dagli esperti sono "ridicole". L'idrogeno, il cui sviluppo tecnologico e' in ritardo di circa 15 anni, non servira' a molto ed una produzione intensiva richiederebbe l'uso di decine e decine di centrali nucleari.
      Le centrali nucleari in anvanzata fase di progettazione, che verranno realizzate nei prossimi anni, sono in numero INSUFFICIENTE per garantire il fabbisogno energetico dell'intero pianeta.
      Il ritorno alle centrali a carbone, prospettato da molti come il piu' probabile, e' alquanto sciocco. La Cina importa quasi tutto il carbone prodotto in Europa, e l'uso dello stesso per produrre energia elettrica significa un'inquinamento globale e toale. Avere energia elettrica, ma non avere aria respirabile, e' raticamente inutile.
      Soluzioni quali l'energia solare, eolica, geotermica, idroelettrica e/o mareale, influiscono in una percentuale quasi insignificante ed il loro uso e' ostacolato dall'alto costo di produzione gia' adesso. Quando le materie prime costeranno di piu', il loro uso si ridurra' di conseguenza.

      Queste sono solo alcuni considerazioni, nate dal dialogo tra il sottoscritto ed alcuni esperti che studiano il problema.

      Ci sono alcuni soluzioni, ovviamente, ma queste vanno analizzate per tempo. E di tempo non ne abbiamo molto!
      Rivolgersi ai politici per ottenere aiuti e' inutile. Conoscono il problema, sanno che non hanno nessuna soluzione per l'intera umanita' e preferiscono restare nel loro silenzio.

      E' necessario, quindi, riunire quante piu' persone possibile, "privati", e dare vita ad una "comunita'" capace di RENDERSI INDIPENDENTE dal resto del pianeta.
      L'unica soluzione possibile al futuro nero verso il quale ci stiamo dirigendo, e' quella di COLONIZZARE IL PIENTA TERRA.

      Realizzare una colonia TERRESTRE e' estremamente facile. Meno facile e' renderla autosufficiente al 100%, ma e' comunque fattibile. C'e' tempo sufficiente per recuperare agli errori fatti. Ma solo se consideriamo una piccola COMUNITA' e non uno stato intero o peggio un'intero pianeta.

      Noi abbiamo gia' alcuni progetti, ma siamo troppo pochi per poterli realizzare da soli.

      Capisco che quanto esposto potrebbe non essere credibile ma, purtroppo, e' la cruda realta' che ci attende.
      Potrei sbagliarmi, potrei aver esagerato nelle previsioni, potrei non aver considerato qualche tecnologia gia' matura ma tenuta segreta dai potenti della Terra.
      Potrei anche aver sbagliato a scrivervi. Questo non lo so.

      Chiedo solo di conoscere la vostra posizione in merito. Sicuro che anche voi, come me, volete continuare a vivere su questo pianeta, con le "comodita'" della cultura occidentale e con la speranza di un futuro migliore per i nostri figli.

      ciao a tutti,
      sulla necessità di promuovere le ricerche nel campo delle energie rinnovabili o alternative sono chiaramante d'accordo (diversamente non frequenterei il forum), ma per quanto concerne l'analisi fatta da Barabba..., bè, mi sembra un tantino esagerata e basata su elementi di dubbia oggettività.
      Ho seguito sabato scorso un dibattito televisivo su LA7 sull'attuale "crisi" petrolifera, che poi crisi non è ma solo bolla speculativa.
      È emerso chiaramente che i problemi correlati all'approvvigionamento eneregetico non sono legati alla scarsità delle risoprse in natura ma dall'aumento delle richieste, aumento legato principalmente al "consumismo" occidentale e americano in particolare.
      Tutti paventano ripercussioni gravi sulle economie europee ed italiana in particolare, anche perchè è evidente che, allo stato, non vi sono possibilità di sostituire il petrolio in tempi brevi neppure con il nucleare e che pertanto tale "crisi" è destinata a ripercuotersi gravemente sulla nostra economia.
      Tuttavia, non si è mancato di far notare che tale crisi avrà un effetto di promozione nei confronti della ricerca e della diffusione delle tecniche di approvvigionamerto energetico alternative, io temo solo che piuttosto che implementare tali spazi di ricerca si rispolveri il nucleare anche a acsa nostra,
      Saluti
      Impianto FV 6Kwp LG 335 W N1C-A5 inverter Symo 6.0-3-M; ACS 300L 2 pannelli da 1 mq: zona climatica C; 1.355 gradi giorno

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      • #4
        Ciao a tutti
        CITAZIONE
        È emerso chiaramente che i problemi correlati all'approvvigionamento eneregetico non sono legati alla scarsità delle risoprse in natura ma dall'aumento delle richieste, aumento legato principalmente al "consumismo" occidentale e americano in particolare.

        Secondo l'attuale logica economica questo si tradurrebbe in un non incontro tra domanda e offerta e questo è vero. Ma se la domanda è così alta e i problemi non sono legati alla scarsità delle risorse xkè non aumentano ancora la produzione come è sempre stato fatto fino ad ora??? O magari per coprire la cruda realtà ci dicono
        CITAZIONE
        che poi crisi non è ma solo bolla speculativa

        Non hanno e non avranno mai nessun interesse a dircelo quando è arrivato il momento che le cose si mettono male, succederà e basta.

        Credimi è meglio essere pessimisti e prepararsi al peggio (magari poi le cose vanno meglio di quello che ti aspettavi e 6 contento) piuttosto che fare l'incontrario e poi ti trovi nella condizione di non poter più fare nulla.

        CITAZIONE
        Noi abbiamo gia' alcuni progetti

        A chi ti riferisci quando dici noi??? E' veramente interessante

        Edited by m.vegeth - 18/10/2004, 15:26

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        • #5
          Ciao a tutti
          Vi ricordo che nella seconda guerra mondiale i tedeschi ricavavano i carburanti dal carbone, mentre i giapponesi ricavavano l' olio per motori degli aerei dal fegato dei pesci, mentre la benzina dalle radici dei pini.

          Un salutone
          Furio57
          L' ACQUA E' IL MIGLIOR COMBUSTIBILE, BASTA SAPERLA ACCENDERE. ( Capitano Claudio F. )
          LA DIFFERENZA TRA UN GENIO ED UNO STUPIDO E' CHE IL GENIO HA I PROPRI LIMITI...
          Ma se "L'UNIONE FA LA FORZA", allora perchè "CHI FA DA SE' FA PER TRE"?

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          • #6
            Ciao a tutti.
            Per prima cosa voglio precisare alcune cose:

            - quello che ho scritto deriva da alcuni anni di analisi e incrocio di dati provenienti da fonti ben informate sui fatti. Il fatto che solo adesso ho iniziato a rendere pubbliche queste mie analisi, deriva dall'urgenza del momento e dalla constatazione che, purtroppo, i tempi sono molto piu' stretti di quanto pensavamo gia' solo 2 anni fa!

            - Non sono il solo a lavorare, in Italia, ad ipotesi alternative al petrolio. Rappresento un gruppo di persone che lavorano insieme da 10 anni. Sicuramente nel mio gruppo alcuni non condividono il mio pessimismo, ma come dice giustamente "m.vegeth", e'
            CITAZIONE
            è meglio essere pessimisti e prepararsi al peggio
            . Il mio gruppo si e' sempre occupato di astronautica colonizzatrice, quindi con un'occhio allo spazio, ma il progetto che portiamo avanti ha una prima fase pensata e studiata espressamente per prepararci qui, sulla Terra. E questa fase puo' essere sfruttata ampiamente per risolvere i NOSTRI problemi energetici.

            - Sul forum presente nel sito www.tdf.it, ho letto che il terrorismo ha, tra i propri obiettivi, quello di "creare nelle necessita' ed urgenze", cosi' da bloccare lo sviluppo economico-sociale dell'occidente che sta combattendo. Anche e soprattutto in questo senso, come diceva la ragazza nel post, e' necessario continuare a sviluppare il settore astronautico perche' e' l'unico, che realisticamente, ci potrebbe rendere indipendenti dalle risorse LIMITATE (anche se ingenti) del nostro pianeta. Personalmente condivido quanto scritto dall'autrice del post, ma vorrei aggiungere che un buon 80% del nostro pianeta NON LO STIAMO SFRUTTANDO. I deserti, le zone polari, il sottosuolo e soprattutto i fondali marini ed oceanici, sono ambienti nei quali, piu' o meno, e' possibile vivere e prosperare. Certo, la vita non sarebbe uguale a quella che facciamo in superficie, ma se pensiamo che la maggior quantita' di minerali disponibili sulla Terra si trova proprio sui fondali marini antistanti gli estuari dei fiumi, ci rendiamo conto di quanto potrebbe essere "sciocco" continuare a spendere miliardi per estrarre una risorsa come il petrolio che si sa benissimo essere LIMITATA!

            - Venendo al tema centrale della presente discussione, il fatto che in televisione e/o sui giornali continuano a ripetere che si tratta di una "bolla speculativa" e non dell'approssimarsi della fine del petrolio, e' assolutamente normale. Nessuno, specie i governi di stati come l'Italia o anche e soprattutto gli Stati Uniti, ha la benche' minima intenzione di far esplodere il panico nella propria cittadinanza. Vi ricordate il crollo economico che si verifico' in seguito all'annuncio dell'invasione degli Alieni in Texax da parte dell'allora cronista Orson Welles? La stessa cosa, ma con conseguenze molto piu' drammatiche ed estese, avverra' quando il petrolio iniziera' a scarseggiare!

            - Mi dite che ho esagerato con la "negativita'"? Bene, leggetevi questo articolo di Debora Billi e poi andate a spulciarvi il sito della ASPO (Association for the Study of Peak Oil). Vi renderete conto di quanto sia realisticamente piu' grave la situazione rispetto a quella che, purtroppo, osano farci credere.

            - Per quanto riguarda i "nostri" progetti, l'obiettivo che propongo, quando parlo di "comunità", e' di ricrearne una di piccole dimensioni. Nello specifico andrebbe ricercata un'isola nel sud del pacifico (~60° sud) di medie dimensioni (2-5 km di diametro) sulla quale realizzare un piccolo avamposto autosufficiente per 50-100 persone. Da li partirebbero le missioni sottomarine volte all'installazione di un'insediamento autosufficiente posto a differenti profondita' (25, 250, 2500 e 5000 metri di profondita'). Sfruttanto la differenza termica e di pressione tra i vari livelli, potrebbe essere relativamente semplice creare sistemi per generare energia elettrica e forza motrice, indispensabili per estrarre ossigeno e idrogeno dall'acqua marina. Mediante sistemi di idrocoltura intensiva in ambienti controllati, sara' anche possibili garantire una produzione di viveri sufficiente a 1000-2000 persone gia' dopo 5 anni! Tutto questo e' fattibile, perche' le tecnologie per arrivare ai 2500 metri di profondita' sono mature da piu' di 20 anni. Cio' che serve e' la VOLONTA' di realizzare un progetto simile. Le ricadute tecnologiche e socieali, se escludiamo quelle economiche, saranno sicuramente rilevanti e di vitale importanza per il resto del mondo. Da lì, poi, si puo' pensare di replicare tale progetto in tutto il mondo.

            Concludo dicendo che sono il primo a sperare nel contrario di cio' che ho scritto. Temo la fine della societa' nella quale viviamo non tanto per me stesso, ma per i nostri figli (di chi li ha!), che senza nessun problema potranno accusarci di aver ridotto un pianeta verde ed ospitale come la Terra in invivibili masso di smog!


            Saluti
            Barabba
            P.S.: scusate la lunghezza del post!

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            • #7
              Uddiu. Non avevo capito che si voleva fare la "fuga sottomarina".

              Qui mi sembra che scivoliamo sulla fantascienza cmq. O se non è fantascienza, è per quelle "100 persone". Io non credo ci andrò, conto di finire i miei giorni sulla terraferma.

              Per quanto riguarda il "picco", etc. etc., rimango possibilista, non avendo dati precisi al riguardo.

              Che il petrolio fosse una fonte "esauribile" e che era inquinante me lo dicevano fin dalle elementari (ho 32 anni).

              Adesso, voglio dire: l'uomo stava sulla terra molto prima dello sfruttamento del petrolio. E campava. Indi non vedo perché questa "spinta" ad andare "sott'acqua" o a "colonizzare" chissà cosa. Certo, la lungimiranza è davvero poca al riguardo.

              Per come la vedo io,pur rispettando i pensieri di tutti, mi sembrano cose fuori da ogni realtà "reale".

              Ciao,
              Vittorio

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              • #8
                Effettivamente senza le dovute spiegazioni non si capisce perche' "propongo" di colonizzare l'ambiente marino.
                Facciamo ancora qualche ipotesi... poi vediamo cosa ne risulta.

                Ho 32 anni anche io, vivo da sempre in campagna ed amo andarmene in montagna ogni qualvolta ne ho il tempo. Sono abituato sin da piccolo a starmene per giorni tra i boschi (coi panini nello zaino), accendendo il fuoco con cio' che capita e a costruirmi un riparo per il freddo.
                Ho vissuto in citta' (Roma e Milano) per un totale i 6 anni e posso assicurarti, senza grossi problemi, che di persone come me ce ne sono poche.

                Vediamo cosa succede se finisce il petrolio.

                Con il petrolio e suoi derivati, vengono a mancare:

                - energia elettrica
                - telecomunicazioni (il ripetitore Vodafone vicino casa e' alimentato con un gruppo elettrogeno acceso 24 ore su 24!)
                - trasporti
                - cibo
                - medicinali
                - pubblica sicurezza
                - riscaldamento (quello negli appartamenti sprovvisti di caminetti)

                Ti basta?

                Bene, vediamo le altenative.

                Nelle citta' regna il caos, perche' le scorte del governo sono finite dopo alcuni mesi e l'idrogeno non e' ancora disponibile. Il governo e' costretto ad imporre la Legge Marziale, in quanto iniziano a acuirsi la guerriglia e i saccheggi ai danni di meno forti!
                Chi puo' "scappa" in campagna e tra i monti (vengono finalmente riutilizzati i Castelli).

                Nel frattempo si e' deciso di utilizzare il carbone, cosi' da produrre energia elettrica per i ministeri.
                L'inquinamento sale alle stelle.
                Ma a causa della mancanza del petrolio, e quindi dei pezzi di ricambio, la manutenzione nelle centrali nucleari viene "alleggerita". Le piu' vecchie iniziano a dare segni di cedimento e/o sovratemperatura. Qualcuna, prima o poi, esplodera' e sara' l'inferno!
                I trasporti aerei sono limitatissimi (solo militari), e cosi' gli incendi non possono essere domati. I boschi arderanno per settimane ed il fumo che emetteranno coprira' tutto per giorni (e' gia' accaduto in India).
                Gli sconvolgimenti climatici gia' in atto si accentueranno e per i piu' deboli sara un problema.
                Aumenteranno anche i morti in seguito agli incidenti vari, alle alluvioni e a tante altre cause, in quanto la scarsita' di energia elettrica ridurra' l'efficienza e la tempestivita' degli interventi di emergenza, per non parlare degli ospedali, che potranno operare i pazienti solo durante il giorno (grazie al fotovoltaico).

                Insomma... e' meglio che mi fermo!

                Quante persone "occidentali" credi siano pronte a vivere in un mondo senza energia elettrica? (e senza Beautiful?)

                Le soluzioni sono quindi 2: tornare a vivere come si faceva nel medioevo, oppure dar vita a piccole comunita' indipendenti che, da sole, riporteranno la socita' agli splendori di un tempo.

                In entrambi i casi devi decidere subito... e prepararti per tempo.

                Se poi ci si aggiungono condizioni climatiche da "era glaciale" (sappiamo che la fortuna e' cieca ma la sfiga ci vede benissimo, quindi mettiamo in conto anche quest'altro problema), allora l'unica alternativa e' il sottosuolo, perche' dai 10 metri in giu' la temperatura e' costante sugli 11° C.

                Ho volutamente omesso un particolare rilevante, e cioe' l'acuirsi delle guerre. Ci saranno molti "stati" o "gruppi" che vorranno approfittare dei problemi interni agli altri stati per allargare il proprio potere in quanto, come si sa dalla storia, in certe condizioni piu' hai e meglio e'!

                Ciao a tutti
                Barabba!

                P.S.: per chi avesse bisogno di trame di film di fantascienza, previsioni (anche ottimistiche) sul futuro dell'umanita', non ha che chiederlo. Le offro gratis fino al 31 ottobre!

                Commenta


                • #9
                  Quando dicevo prepararsi al peggio io non intendevo questo: in questo momento potrebbe crollarmi il soffitto addosso per un cedimento strutturale e io sono capput, come a qualche centinaio (o anche migliaio) di chilometri potrebbe scoppiare quella centrale nucleare e voi fate capput agonizzando con tumori vari sottacqua.(N.B. NON LO STO AUGURANDO A NESSUNO E MAI LO AUGURERò!! )

                  Diciamo che prevedere le cose che sono future è una cosa che a noi umani non riesce molto bene, ed è proprio questo il punto debole di tutta la questione.


                  CITAZIONE
                  l'uomo stava sulla terra molto prima dello sfruttamento del petrolio. E campava

                  Oltre che a campare l'uomo è quello che è ora sopratutto perchè si è adattato in un certo ambiente, quindi, se dovrò "lottare"(qui tutti i sensi sono ammessi) lo farò dove io mi sento più a mio agio.

                  Commenta


                  • #10
                    Ricordati sempre il detto "prevenire e' meglio che curare".

                    Non possiamo prevedere il futuro, ma l'aumento del petrolio ed il suo futuro "inutilizzo" e' una cosa attuale.

                    Avremmo dovuto trovare soluzioni gia' da alcuni anni (5? 10?).
                    E invece stiamo qui a chiederci se e' vero che un giorno il petrolio finira'!

                    Guardiamo sempre al peggio e cauteliamoci. Se poi il peggio non verra' avremmo dato il nostro contributo allo sviluppo di nuove tecnologie!

                    Commenta


                    • #11
                      Le tecnologie ci sono già, lo hai detto tu stesso. Sul petrolio ke finirà nessuno ti ha contradetto.
                      Come futuro scenario probabile personalmente non mi discosto tanto dal tuo, ma semplicemente credo che la dinamica sarà così velce che certe cose non si verificheranno. Tuttavia per questo motivo mi fermo a soluzioni diverse dalle tue.

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                      • #12
                        Nei momenti piu' bui della mia vita, mi piace fantasticare (si era capito?) e spesso mi ritrovo ad immaginare un mondo, non diverso da quello del cartoon "Ken il guerriero" (almeno dal punto di vista ambientale-paesaggistico), nel quale l'umanita' si ritrova a vivere "chiusa" all'interno di citta' isolate dal mondo esterno.
                        E cosi', fantasticando, ho trascritto tutto su miei PC ed ora tutte quelle scritte sono state condensate in un programma di colonizzazione per ambienti estremi!

                        Preferire che non accadesse niente di tutto cio' che riesco ad immaginare, ma mi piace pensare che, se un giorno dovesse accadere anche solo una piccola parte di cio' che ho immaginato, sfruttando la mia immaginazione ed i miei appunti, potro' in qualche modo ricrearmi un piccolo habitat tutto per me.

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                        • #13
                          Ciao Barabba e ciao a tutti,
                          mi intrometto anche io in questa discussione per apportare le mie poche ma forse interessanti conoscenze.

                          Innanzi tutto vorrei pregarvi di leggere il mio scritto sulle previsioni di esaurimento del petrolio che trovate qui

                          Questo articolo, pubblicato su Nexus di qualche mese fa, mi è costato quasi un anno di ricerche. Ovviamente l'articolo è molto più breve e parziale delle conoscenze che ho acquisito per farlo, ma di fatto da un'idea aggiornata dei tempi di esaurimento del petrolio estratte dalle fonti più autorevoli e disparate. E, soprattutto, punta uno sguardo verso altre fonti che potrebbero sostituire egregiamente il greggio

                          Nello specifico parlo di gas idrato che si trova, guardacaso, sott'acqua (così, se non lo conoscevate, potrete attingere a una bella quantità di energia!) ma soprattutto a fonti energetiche rinnovabili che siano sviluppate ed organizzare in tantissime microproduzioni localizzate al contrario della concentrazione e monopolizzazione odierna.
                          Questo modo di agire è fondamentale per la filosofia che si porta dietro: ogniuno deve essere in grado di crearsi l'energia di cui ha bisogno in maniera autonoma e libera.
                          L'articolo si chiude con la descrizione della fusione fredda, una nuova fonte di energia virtualmente illimitata e pulita che possiede i requisiti per divenire effettivamente la principale fonte di energia del prossimo futuro.
                          E qui vi voglio rassicurare. Sia i militari americani sia molte multinazionali conoscono benissimo la tecnologia e le potenzialità della fusione fredda, e investimenti ne stanno facendo in gran segreto. E per scopi bellici. Purtroppo.
                          Ma come è accaduto per l'atomica, se riusciremo ad avere un "dopo bomba a fusione fredda" di sicuro si aprirà un era in cui l'energia sarà abbondante e pulita. Almeno quella.
                          Per cui non vi è pericolo per l'umanità di rimanere senza energia. Questo è assicurato anche da altre fonti di energia non convenzionali quali la free energy, il magnegas ed in generale sistemi overunity. Che non sono assolutamente un utopia o fantascientifiche illazzioni.
                          Ma stando con i piedi assolutamente per terra e non prendendo in considerazioni queste energie un pò esotiche, concludo portando la mia visione di mondo ideale.
                          Un mondo in cui ogni piccolo gruppo di persone (vediamolo come un nucleo familiare allargato), sia capace di autoprodursi cibo ed energia semplicemente coltivando la terra. Un grosso aiuto potrebbe arrivare anche dal sole dal vento e dall'eventuale presenza di torrenti e fiumi. Ma essenzialemnte, con un uso intelligente delle fonti energetiche naturali, è possibile soddisfare, in abbondanza, tutti i bisogni. Ma questo sarà realmente possibile se la specie umana scenda ad un numero sostenibile.
                          Su questa terra siamo troppi. E nuociamo al pianeta ed a noi stessi (ovviamente). Per cui, senza pensare che questo sia un ritorno al passato, dovremmo solamente tornare più in contatto con i VERI bisogni e quindi con la natura.
                          Tutto il resto è il superfluo che oggi ci stà portando al collasso. E comunque ad una vita folle e insoddisfacente in quella che invece si definisce la società del benessere.

                          A voi la parola.
                          Roy
                          Essere realisti e fare l'impossibile

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                          • #14
                            CITAZIONE (Barabba_it @ 18/10/2004, 23:27)
                            Nei momenti piu' bui della mia vita, mi piace fantasticare (si era capito?) e spesso mi ritrovo ad immaginare un mondo, non diverso da quello del cartoon "Ken il guerriero" (almeno dal punto di vista ambientale-paesaggistico), nel quale l'umanita' si ritrova a vivere "chiusa" all'interno di citta' isolate dal mondo esterno.
                            E cosi', fantasticando, ho trascritto tutto su miei PC ed ora tutte quelle scritte sono state condensate in un programma di colonizzazione per ambienti estremi!

                            Preferire che non accadesse niente di tutto cio' che riesco ad immaginare, ma mi piace pensare che, se un giorno dovesse accadere anche solo una piccola parte di cio' che ho immaginato, sfruttando la mia immaginazione ed i miei appunti, potro' in qualche modo ricrearmi un piccolo habitat tutto per me.

                            Dunque dunque... da alcuni mesi, data la gravita' del problema, mi sto documentando estensivamente (ed intensivamente) sulla questione petrolifera. Le mie reazioni sono state molto forti, e solo da poco tempo ho iniziato a riequilibrare il mio approccio emotivo al problema. I primi due mesi sono stati un inferno. Non e' bello vedere sopra di se' una condanna a morte di stenti o violenta, per te, i propri cari o gli amici. Per diverso tempo ho continuato ad assorbire informazioni come se fosse l'unico scampo per mantenere la sanita' mentale.
                            Ora capisco meglio tutta una serie di errori e ingenuita', nell'uno o nell'altro senso, che vengono naturali fare. E' un discorso molto lungo, che forse portero' avanti per puntate, che riguarda l'approccio singolo, familiare, comunitario e sociale del problema.

                            Una sintesi dei vari punti che potrei affrontare potrebbe essere questa:
                            La crisi petrolifera e' concreta e reale: questo porta due principali conseguenze: recessione e instabilita' politico/sociale. Cose gravi, ovvio, ma non siamo ancora alle catastrofi da *penuria*.

                            Il fatto e' che i maggiori consumi energetici sono concentrati nelle prospere nazioni occidentali (con l'aggiunta di Cina e India, recentemente), che non solo *vivono* di petrolio, ma anche *sprecano* in maniera intollerabile. Vogliamo quantificare lo spreco? 10%? 20%? La recessione e' la cura da cavallo economica di tale spreco di risorse, che quindi non verranno usate. I sistemi economici possono crollare cosi' velocemente, che i consumi potrebbero crollare anche di 20 punti in un paio d'anni. Questo non siglificanon ci saranno tragedie orrende, tra poveri disoccupati disperati, abbassamento repentino di tutti gli standard di vita, ma , come l'esempio argentino insegna, non siglifica necessariamente sterminio della popolazione. Staremo tutti molto male ma, se la popolazione mantiene la coesione, questo non vuol dire caos. Esistono livelli minimi di economia che *NON* fanno affidamento sui sistemi economici valutari, forza ed estrema debolezza delle nostre nazioni.

                            Questo per dire che i modelli di "depletion" della risorsa petrolio hanno si incorporato una riduzione di richiesta petrolifera a causa dei prezzi, ma forse sottostimano l'effetto shock. Eppure un esempio concreto dell'entita' di riduzione dei consumi ce l'hanno, ed e' lo shock degli anni 70! Insomma, tutti piu' poveri e forzatamente parchi. Si puo' tirare avanti anche con meta' dell'energia che usiamo. Pazienza se il sistema economico dovra' disastrarsi. Quello si puo' ricostruire. E' la strategia politica che dovra rinascere, la cosa piu' importante, perche' dovra' gettare le basi di un diverso modello economico basato sull'equilibrio delle parti. La "crescita" , mantra attuale degli economisti, sara' una bestemmia. Questa politica dovra' basarsi su due pilastri fondamentali: l'equa distribuzione delle risorse a tutte le popolazioni mondiali, e una massiccia e capillare istruzione collettiva. Perche' la bomba demografica e' frutto dell'ignoranza e del sottosviluppo, e solo di quelli. Ci sono fior di esempi di popolazioni in equilibrio ambientale, come di popolazioni che si sono autodistrutte: il fattore critico e' la consapevolezza.

                            Tornando all'argomento energetico, io penso quindi che quanto a "risorse energetiche disponibili per effettuare una transizione" ce ne siano a sufficienza.

                            Esiste poi la questione della ripartizione d'uso del petrolio per produrre elettricita' ,per l'uso come carburante o per il petrolchimico (dai medicinali ai fertilizzanti ai prodotti plastici). Da molte parti leggo che si usa per produrre il 40% dell'elettricita'. Uno spreco. Il petrolio servirebbe a ben altro che ad essere bruciato.

                            Esistono allo stato attuale delle tecnologie nucleari (e a dirlo sono proprio io, finora sempre avverso al nucleare), che promettono di sfruttare il combustibile nucleare (in special modo gli attinidi , ma anche addirittura le scorie attuali) ben al di la del mero 1 o 1,5% attuale. Si puo' arrivare alla *consunzione* del carburante nucleare, in pratica eliminare il rifiuto radioattivo dalla faccia della terra! Se e' vero che si sono problemi di stoccaggio e controllo dei rifiuti ( a questo punto solo quelli a stoccaggio secolare) , cosa ci offre, dal punto di vista della sicurezza, il mancato utilizzo di questa opzione? Guerre tra stati? E badiamo bene, che questa fonte servira' a comprare tempo per raggiungere le sorgenti di energia non inquinanti del tutto.

                            A questo proposito, dato che gia' mi immagino svariate obiezioni sull'argomento, posto un intervento da parte di un ricercatore che ha analizzato spassionatamente i vari "issue" pro o contro il nucleare trovando singolari infondatezze in quasi tutte, dell'una o dell'altra !

                            leggete qui:

                            http://www.energypulse.net/centers/article...ay.cfm?a_id=839

                            Questo potrebbe dire che, combinando tra risparmio e produzione elettrica di altro tipo, il petrolio potrebbe essere svincolato dalla produzione di elettricita', guadagnandoci molo altro tempo, prima dell'avvento, questo si, di morie da carestia e da mancanza dei beni vitali.

                            Certo, le guerre sono sempre un tassello imprevedibile nelle previsioni, ma tenete presente che stavolta non si parla di invadere la CIna o gli USA con carri armati, ma di bombe H sulla testa: niente da depredare, per il post_conflitto.

                            Quindi fuggire su un isola secondo me e', scusa la franchezza, un idea ingenua. Molto romantica, molto attraente. Ma prima o poi verrebbero a mancare soprattutto i pezzi di ricambio, senza contare i medicinali. Non ci sono isole tecnologiche che possano sopravvivere senza piu' vaste infrastutture di manutenzione che le circondino.
                            Tra l'altro gli isolani dovrebbero respingere a fucilate tutti i "clandestini in cerca di scampo" (secondo questo scenario), e non e' detto che ci riescano. Prima o poi anche le cartucce finiscono, si dovrebbe passare agli archi, le lance e alle pietrate. Se non e' l'eta' della pietra questo... ;-)



                            Magari piu' avanti aggiungero' ulteriori considerazioni, inerenti le tecnologie solari, quelle adroniche e quelle da fusione fredda. Ci sara' di che da confortarsi e da disperarsi allo stesso tempo

                            Saluti

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                            • #15
                              Solo tre appunti:

                              1) la crisi che ha colpito l'Argentina negli scorsi anni e' da considerare di entita' minore in quanto, "mi consenta", c'erano tanti altri stati "ricchi" pronti ad aiutarla con accordi bilaterali. Nel caso in cui tutto l'occidente (piu' Cina e India) si ritrovasse ad affrontare una crisi analoga, dubito fortemente in un concreto aiuto dai paesi del 3° mondo.

                              2) le priorita', stando agli ultimi post di questa interessante discussione (per la piega che sta prendendo), risultano essere i seguenti:
                              a) equilibrio tra UOMO e NATURA (energetico, climatico, ecc...)
                              b) conservazione dell'energia (intesa come ELIMINAZIONE TOTALE DEGLI SPRECHI)

                              3) quando parlo di "isola", o "comunita' indipendente, intendo sempre dal punto di vista energetico. E' chiaro che non si puo' produrre tutto, ma gia' limitando al 10% i beni di prima necessita' IMPORTATI da fuori, si otterrebbe un risultato da NAVE SPAZIALE.
                              Immagina solo cosa significherebbe realizzare un'intera citta' di 5000 abitanti nella quale non esiste "riscaldamento da fonti esterne", cioe', con il "controllo climatico degli ambienti che avviene in modo naturale". Sai che risparmio?

                              A voi la parola (sto leggendo i documenti dei link postati)

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                              • #16
                                Ciao a tutti
                                Mi permetto un attimo di fare una piccola parentesi perchè è molto importante e non si esce tanto dal discorso perchè è tutto collegato, mi rivolgo sempre a te Barabba

                                CITAZIONE
                                Per quanto riguarda i "nostri" progetti, l'obiettivo che propongo, quando parlo di "comunità", e' di ricrearne una di piccole dimensioni


                                e faccio sorgere un quarto punto
                                4)Posso dire che qui in questo forum siamo tutti mossi diciamo dalla voglia di fare e dalla consapevolezza, in poche parole il nostro scopo è di cercare e creare soluzioni.

                                Tutto risulta "facile" quando l'obbiettivo sono cose semplici in cui ci arriangiamo recuperando tutto ciò che è recuperabile. In questo caso si parla di investimenti, di grossi investimenti per quasi ogni soluzione.
                                E' possibile che ora stiamo cercando di combattere e siamo già a terra???
                                La mia opinione personale è che è doveroso parlare e confrontarsi su questi temi e che la sfida più grande sarà indovinare il momento tra la caduta di questo muro e l'innalzamento di altri.....

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                                • #17
                                  concordo con te/voi che e' necessario partire dalle piccole cose che si possono ricreare in "casa" (meglio fuori altrimenti la moglie di Furio57 si incavola e lo sbatte fuori). Ma permettimi ancora una piccola osservazione (cosa che mi tocca fare ogni volta a questo punto del discorso):

                                  Quali sono i sistemi vitali di una "colonia"? (immagina una colonia su Marte, ad esempio, perche' e' piu' "logico" pernsarla in questo modo)

                                  1a) Life Support System: provvede al controllo (termico, barometrico, chimico-fisico, ecc...) degli ambienti interni ad un dato "luogo". Esso necessita di energia elettrica, aria respirabile e sistemi filtranti (non entriamo nel merito)

                                  2a) Energy Plant: provvede alla produzione di energia elettrica e talvolta anche di energia termica da passare al Life Support System. Come e' fatta non ha importanza

                                  3a) Farm: provvede alla creazione (con tutti i sistemi possibili immaginabili) dei viveri necessari all'alimentazione dei "coloni".

                                  Adesso, se prendiamo i 3 sistemi vitali come fossero 3 grandi blocchi, e' realistico pensare che non e' possibile realizzarli in casa con poche e semplici cose.
                                  Ma se li vediamo come un'insieme "coordinato" e "calcolato" di singoli processi o sottosistemi, allora capirai che in casa ci puoi costruire anche un'astronave.

                                  1b) Life Support System: purificatore, riciclatore, riscaldatore, miscelatore di aria e acqua (principalmente)
                                  2b) Energy Plant: centrale elettrica, centrale termica, impianto di distribuzione
                                  3b) Farm: sistema per la produzione di H2O, serra per allevamento, serra per agricoltura

                                  Scendiamo nei dettagli?

                                  1c) Purificatore d'aria -> le piante, riciclatore di aria -> le piante, miscelatore di aria -> la porta aperta (fai lo stesso ragionamento per l'acqua)
                                  2c) centrale elettrica -> pannelli fotovoltaici o Stirling motor, centrale termica -> pannelli solari, impianto di distribuzione -> inverter per l'energia elettrica, boiler per l'acqua
                                  3c) sistema per la produzione di H2O -> il pozzo dietro casa (o di fianco come nel mio caso), serra di allevamento -> pollaio o stalla, serra per agricoltura -> orto o balconcino di casa (un mio amico mangia fagiolini coltivati nella farina di basalto, come se li stesse coltivando sulla Luna).

                                  Capisci quante cose si possono fare in casa?
                                  Basta organizzarle singolarmente per poi ottimizzarle ed unirle insieme.
                                  Agli animali non importa se nell'acqua c'e' una percentuale maggiore di calcio, come non importa alle piante se nella stanza c'e' fumo (di sigaretta)....
                                  Insomma... quello che voglio dire e' che se ci unissimo tutti insieme, riunendo in un solo "contesto" tutti i progetti realizzati e funzionanti, potremmo veramente realizzare una casa (o piu' di una) da usare come laboratorio, totalmente o quasi autosufficiente da punto di vista energetico. Il resto e' solo riempitivo...

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                                  • #18
                                    Quello che volevo dire è semplicemente che tutto ha un costo, per esempio

                                    CITAZIONE
                                    centrale elettrica -> pannelli fotovoltaici o Stirling motor, centrale termica -> pannelli solari, impianto di distribuzione -> inverter per l'energia elettrica, boiler per l'acqua

                                    Per un pannello ti parte una carta da 500 come niente.
                                    Se poi si parla come tu proponi, di andare a vivere non sopra la terra, gli zeri schizzano allegramente vicino a non finire....
                                    Furio x esempio si sta facendo in 4 x mettere su un'azienda seria!!

                                    Edited by m.vegeth - 19/10/2004, 21:23

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                                    • #19
                                      Io ho fatto delle proposte che si basano sui miei studi di astronautica e rappresentano un modo "semplice" ed "economico" per finanziare le spedizioni spaziali delle quali mi sono occupato (per un futuro programma di colonizzazione della Luna e di Marte).
                                      Creando degli insediamenti autosufficienti in alcuni punti strategici del pianeta Terra, e' possibile, grazie alla concomitanza di tanti fattori, finanziare con diversi miliardi di dollari/euro un programma astronautico opportunamente concepito.

                                      Se pensi ad esepio all'itticoltura, gia' da sola ha un mercato che valeva (1995) ben 3 miliardi di dollari l'anno e l'unico stato al mondo che si e' occupato di itticoltura intensiva in ambiente naturale e' la Cina.
                                      Alghe e derivati, allevati nel loro habitat naturale, possono offrire tante risorse che in caso di necessita' costituirebbero un'ottima fonte di cibo.

                                      Inoltre, come e' stato gia' detto, nei fondali marini ci sono molte piu' risorse che non in superficie.

                                      Ad ogni modo, non obbligo nessuno ad andarse sottoterra o sott'acqua. Il mio discorso voleva essere solo uno: discutere sulle problematiche legate al caro-petrolio e sulle conseguenze che esso apportera' al genere umano. E se possibile individurare nuove fonti energetiche utilizzabili per sopperire alla futura (2030?) mancanza di petrolio nel mondo.

                                      Ad ogni modo, e' emerso un dato particolare che Roy ha sottolineato nel suo interessantissimo articolo, e cioe' che la futura produzione di energia elettrica andra' "localizzata". Ogni singolo utente o comunita' di utenti in un ristetto territorio, dovranno provvedere da soli alla produzione di energia elettrica per i loro scopi.

                                      Se iniziamo sin da oggi ad organizzarci noi appassionati, producendo per conto nostro non 300w, ma qualche kw, daremo senza ombra di dubbio uno stimolo a quanti, ignoranti in materia, vorrebbero veder eliminata una volta per tutte la bolletta dell'Enel.

                                      A voi la parola!

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                                      • #20
                                        Ciao a tutti!
                                        Ciao Barabba, ti do la mia opinione riguardo all' interessante argomento che hai posto.
                                        Pur non essendo dotato di molta lungimiranza riesco a immaginare un futuro sereno anche senza il petrolio.
                                        Alcuni carburanti possono essere ricavati da materie prime di origine vegetale (olio combustibile, alcool, etc.. ),
                                        il legno e le biomasse vegetali in genere sono buoni combustibili (anche se con poca praticita').
                                        Sono tuttora attive piccole centrali elettriche funzionanti con legno, trucioli di legno e biomassa vegetale.
                                        Personalmente io ritengo il legno un ottimo sistema di accumulo di energia solare termica! E' possibile ottenere
                                        legno e biomassa in grandissime quantita' anche con tecniche di coltivazione naturali senza la necessita' di
                                        concimi chimici (che tral'altro considero veleni!)
                                        Sicuramente l'eolico e il solare termico verranno valorizzate e non poco da una mancanza di petrolio.
                                        Mi auguro che anche il fotovoltaico riesca ad emergere, sperando sempre in una diminuizione dei costi di produzione delle
                                        celle e in un aumento del rendimento delle stesse (come discusso in questo forum dettagliatamente).
                                        Quello che faccio a fatica a concepire e' la produzione di energia elettrica "localizzata". I rendimenti di piccoli generatori
                                        sono sempre molto bassi se confrontati col rendimento di un sistema in scala maggiore. Il costo che i singoli utenti
                                        dovrebbero sopportare sarebbero + alti nel caso di tanti piccoli generatori che nel caso di un grande generatore le cui spese
                                        son divise tra i vari utenti. I piccoli sistemi di generazione in proprio di energia elettrica sono pero' sempre vantaggiosi
                                        nel caso in cui sia sconveniente l'allacciamento ad una rete elettrica (lontananza).
                                        In ogni modo piacerebbe tantissimo pure a me essere energia-indipendente!




                                        Edited by Marco78mo - 20/10/2004, 20:18

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                                        • #21
                                          Ciao a tutti
                                          Ciao marco78mo vorrei ricordarti che oltre il 40% dell' energia distribuita viene perso per le perdite dovute ai trasformatori e resistenza dei cavi di distribuzione.
                                          Un sistema più piccolo per quanto possa essere poco sofisticato, non ha il 40% in meno di efficienza.

                                          Un saluto
                                          Furio57
                                          L' ACQUA E' IL MIGLIOR COMBUSTIBILE, BASTA SAPERLA ACCENDERE. ( Capitano Claudio F. )
                                          LA DIFFERENZA TRA UN GENIO ED UNO STUPIDO E' CHE IL GENIO HA I PROPRI LIMITI...
                                          Ma se "L'UNIONE FA LA FORZA", allora perchè "CHI FA DA SE' FA PER TRE"?

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                                          • #22
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                                            Il vantaggio di avere un "generatore di energia elettrica" per famiglia è l'eliminazione delle perdite di energia nei cavi e trasformatori tra centrale e utilizzatore.

                                            L'elettricità prodotta nella centrale viene innalzata di tensione da un trasformatore, fa centinaia di kilometri sui tralicci e poi viene convertita in media e poi in bassa tensione da altri trasformatori: in tutti questi passaggi si perde più del 40% di energia!

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                                            • #23
                                              Non dimentichiamoci poi che un altro vantaggio della produzione localizzata è che ti rendi realmente conto di quello che stai consumando

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                                              • #24
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                                                ------------------------
                                                Dear Mr. xxxxx,

                                                we delivered Solo 161 Stirling engines to Schlaich Bergermann und Partner
                                                for the Eurodish in Spain as well to Sandia Labs, NM- USA. Receiver,
                                                receiver insulation and electronics must always be adapted to the dish and
                                                its control. If you would develop a new dish, we should speak about details.

                                                If you order single power conversion units, the price will be around EUR
                                                29.000 for the complete system, grid parallel. Higher numbers around 100
                                                reduce the costs below EUR 23.000.

                                                Refering to the price of complete dishstirling-systems, it is about EURO
                                                150.000,- when ordering one system. A higher number of systems of course
                                                reduces the price.

                                                For further information refering to the complete dish-stirling-system please
                                                contact:
                                                Wolfgang Schiel
                                                Schlaich Bergermann und Partner
                                                Beratende Ingenieure im Bauwesen

                                                Hohenzollernstraße 1
                                                D-70178 Stuttgart /Germany
                                                Telefon: ++49 (711) 64871-0 (central line) -20 direct line
                                                Telefax: ++49 (711) 64871-66
                                                e-mail: w.schiel@sbp.de
                                                http://www.sbp.de
                                                -----------------

                                                Questa e' la risposta che mi e' giunta oggi alla richiesta di informazioni riguardante lo "olo 161 Stirling engines".
                                                Penso che, anche senza tradurre il testo, che il costo di tale "sistema" e' attualmente improponibile!

                                                Sono curioso di sapere, pero', quanto costa realmente una fornitura di 10KW di energia elettrica dall'ENEL per 1 anno solare.

                                                CHi mi sa rispondere?

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                                                • #25
                                                  cmq io ho da proporre anche lo smaltimento dei rifiuti organici in casa che gia io faccio li butto alle mie 5 galline che mangiano il mangiabile(per loro) e il resto diventa humus dove coltivarci le cose senza bisogno di farina di basalto e abbassare il consumo delle galline

                                                  cmq le mie galline vivono all'aria aperta stanno dentro solo di notte perche i cani le mangerebbero
                                                  altra cosa non voglio discriminare i cani ma se tutti in casa al posto del cane avessimo una o piu galline potremmo risparmiare parecchio e riciclare ancora piu cose
                                                  e avere un uovo al giorno per ogni gallina allevata e risparmiare sugli alimenti e avere uova fresche al 100*100 e poi le galline se vivono insieme al padrone fin da piccole si affezzionano e quindi diventano anche buoni animai da compagnia
                                                  altra cosa dalle galline possiamo ricavare ottima carne e dalle ossa ottima farina ricca di calcio per le nostre piante
                                                  altra cosa le bucce delle vuova non buttatele ma datele alle galline perche anno bisogno di recuperare il calcio contenuto in esse

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                                                  • #26


                                                    Nella vecchia fattoria, Ia Ia Oh
                                                    Quante bestie ha zio Tobia, Ia Ia Oh
                                                    C'è il gatto (MIAO),

                                                    C'è il gatto (MIAO),
                                                    (MIAO), (MIAO), (MIAO), (MIAO), (MIAO),
                                                    Nella vecchia fattoria, Ia Ia Oh

                                                    Nella vecchia fattoria, Ia Ia Oh
                                                    Quante bestie ha zio Tobia, Ia Ia Oh
                                                    C'è la mucca (MUU),

                                                    C'è la mucca (MUU),
                                                    (MUU), (MUU), (MUU), (MUU), (MUU),
                                                    Nella vecchia fattoria, Ia Ia Oh

                                                    Nella vecchia fattoria, Ia Ia Oh
                                                    Quante bestie ha zio Tobia, Ia Ia Oh
                                                    C'è il maiale (GRUNF),

                                                    C'è il maiale (GRUNF),
                                                    (GRUNF), (GRUNF), (GRUNF), (GRUNF), (GRUNF),
                                                    Nella vecchia fattoria, Ia Ia Oh

                                                    Nella vecchia fattoria, Ia Ia Oh
                                                    Quante bestie ha zio Tobia, Ia Ia Oh
                                                    C'è l'agnello (BEE),

                                                    C'è l'agnello (BEE),
                                                    (BEE), (BEE), (BEE), (BEE), (BEE),
                                                    Nella vecchia fattoria, Ia Ia Oh

                                                    Nella vecchia fattoria, Ia Ia Oh
                                                    Quante bestie ha zio Tobia, Ia Ia Oh
                                                    C'è il cane (BAU),

                                                    C'è il cane (BAU),
                                                    (BAU), (BAU), (BAU), (BAU), (BAU),
                                                    Nella vecchia fattoria, Ia Ia Oh



                                                    (BAU), (BEE), (GRUNF), (MUU), (MIAO),


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                                                    • #27
                                                      Ciao Ag-smith!

                                                      Su questo hai assolutamente ragione, le galline sono moolto più utili di un cane.
                                                      Ma qui forse l'argomento è un pò off topic
                                                      Condivido a pieno ciò che hai detto e infatti da alcuni hanni stò mettendo in pratica ciò che hai detto!

                                                      Roy
                                                      Essere realisti e fare l'impossibile

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                                                      • #28
                                                        Ciao a tutti!
                                                        Accidenti! Non ho proprio considerato le perdite delle linee di trasmissione, anche perche' poi il discorso si allargherebbe
                                                        parecchio. Sinceramente non avevo nemmeno in mente di far viaggiare la corrente per centinaia di Km.
                                                        Ma l' idea di realizzare generatori monoutenza a mio parere creerebbe notevoli difficolta' legate all' accumulo e quindi alla possibilita'
                                                        di poter disporre sempre e a rendimenti ottimali l' energia' prodotta (penso alle batterie e agli inverter).
                                                        Per la fornitura continua di elettricita' l' ideale per me sarebbe la costruzione di centrali termoelettriche di dimensioni accettabili
                                                        (un giusto compromesso tra i
                                                        problemi legati alla distribuzione e il rendimento dell' impianto potrebbe essere una potenza di alcuni megawatt, in grado così di poter
                                                        fornire qualche centinaio di famiglie), centrali funzionanti con combustibili rinnovabili: legna, biomassa vegetale non legnosa, e biogas
                                                        (dalla fermentazione di biomassa vegetale o animale).
                                                        L' eolico sarebbe un ulteriore fonte utilissima di elettricita' (discontinua pero') e anche qui penserei ad impianti di dimensioni non piccole
                                                        per dividere i costi.
                                                        Vedo come ottima fonte di calore il solare termico, perche' risultano convenienti anche i piccoli impianti. (anche questa fonte sarebbe
                                                        pero' discontinua).

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                                                        • #29
                                                          Facciamo, come al solito, qualche piccolo esempio, cosi' possiamo LAVORARE meglio al problema!

                                                          Hai un paesino di 100 famiglie, sparse su un'area di alcuni km quadrati. E' tutto piuttosto ristretto, ma:

                                                          1) la biomassa prodotta annualmente e' poca
                                                          2) hai un'abbondanza di acqua NON POTABILE, ma questa la devi pompare su dai pozzi perche' e' tutta pianura!
                                                          3) il vento c'e' ma e' discontinuo
                                                          4) il clima e' decisamente umido ed hai in media 250 giorni di pioggia o brutto tempo ogni anno.

                                                          Come fai a fornire l'energia elettrica a tutte le famiglie e alle poche "attivita'" artigiane del paesello?

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                                                          • #30
                                                            mmmmmm che ipotesi da guerra nucleare
                                                            oltre al resto si potrebbe ricavare energia dall'aria (molto poca) ma con un cavo da 20 metri si ci puo alimantare una radiolina
                                                            altra cosa non ho mai visto un paese che nasce in situazioni cosi disastrate

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