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Produrre Ossigeno

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  • Produrre Ossigeno

    Ciao a tutti, volevo chiedervi qual'è il sistema migliore per produrre ossigeno, il quale mi serve da insufflare in un laghetto dove tengo dei pesci particolari che hanno bisogno di alte percentuali di O2 disciolto in acqua.

    Naturalmente la mia domanda è rivolta a qual'è il metodo migliore utilizzando possibilmente fonti nn inquinanti....

    Grazie a chi mi vorrà aiutare

  • #2
    metterci un ossigenatore da acqurio. Se il lago è grande, un ossigenatore grande . Se poi vuoi evitare di inquinare al 100% anzichè alimentare l'ossigenatore della rete, potresti adoprare un pannellino solare.

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    • #3
      Non è più semplice ricorrere al metodo antico, ovvero mettere nel laghetto molte piante acquatiche?

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      • #4
        Partendo dal fatto che conosco tutte le piante ossigenanti, il mio problema è particolare, quindi cerco un sistema diverso.

        Insomma il fotovoltaico è l'unica soluzione?

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        • #5
          no, c'è ad esepio l'eolico. Potresti sfruttare il vento per insufflare direttamente aria nel lago. Facendo le cose a "modo" potrebbe diventare anche un bellissimo oggetto ornamentale oltre che funzionale. Oppure potresti adoprarlo per pompare acqua e farla ricadere dentro come una cascatella (ottenendo una ossignazione identica a qualla che avviene anturalmente nei corsi d'acqua) ed un lago tipo giapponese modello Zen.
          Più che pensare alla tecnologia, adopra la fantasia: il modo di trasformala in realtà si trova, anche non inquinante.
          Ciao
          Luciano

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          • #6
            Un bell'eolico multipala stile far west, con la pompa a stantuffo, abbinato ad una tromba idroeolica....

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            • #7
              stavo per suggerirti l'uso di una fontana,che permette una buona cattura di ossigeno atmosferico a seguito della ricaduta schiumosa nel laghetto;ignoro i motivi per cui non si possano inserire discrete piante subacquee.Tra l'altro le piante forniscono pure alimento a batteri,parassiti e insetti di cui i pesci potrebbero nutrirsi,oltre al fatto che convertono molte sostanze nocive disciolte in acqua in molecole/composti innocui.
              A proposito di fontane,stavo leggendo quanto sono imbecilli a Taranto,riporto uno stralcio di articolo:

              '''Una fila di fontane sincronizzate ed illuminate sul lungomare di Taranto vecchia. Si tratta dei cosiddetti “giochi d’acqua” con i quali il capoluogo ionico prosegue l’ampio programma di recupero della città vecchia.
              Senza dubbio l’iniziativa vuole essere attrattiva per i turisti. Ma i nuovi giochi d’acqua non avranno soltanto una funzione estetica; saranno soprattutto d’aiuto per l’isola dei delfini sul molo Sant’Eligio i cui lavori di realizzazione avranno inizio a breve. Le fontane serviranno, infatti, ad ossigenare l’acqua per delfini e tartarughe marine che abiteranno la zona protetta.'''

              Ora,dico io: possibile che quei mentecatti di addetti ai lavori non sappiano che sia le tartarughe,sia i delfini,non necessitino di ossigeno nell'acqua?
              Hanno i polmoni,e respirano solo tornando in superficie. -_-

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              • #8
                Allora, l'acqua sarà in parte salata perchè tengo dei pesci particolari, quindi la maggior parte delle piante nn si svilupperebbe. Ho già previsto di costruire un venturimetro da inserire nel tubo di riimmissione dell'acqua dal filtro in modo che mi ossigeni l'acqua, la quale cade come da voi suggerito facendo schiumare e aumentare l'ossigenazione. Il problema è che tutto ciò non è sufficiente. Dovrei montare un compressore da 70 l/min ad una profondità di mezzo metro. Visto che vorrei cercare di consumare meno possibile mi chiedevo se al posto di insufflare aria con un compressore c'era un modo per produrre direttamente ossigeno in modo naturale ed economico, in questo modo se introduco O2 direttamente mi serve di sicuro una portata inferiore ai 70 l/m.
                Io avevo pensato anche a far cadere l'acqua di riimmissione in una specie di mulinello che girando pompi aria sott'acqua, ma nn ho idea di come costruirlo. Ci vorrebbe tipo un compressore a lobi tipo roots. Secondo voi come posso risolvere?

                Grazie.

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                • #9
                  CITAZIONE
                  Io avevo pensato anche a far cadere l'acqua di riimmissione in una specie di mulinello che girando pompi aria sott'acqua

                  La "tromba idroeolica" che avevo nominato non era una battuta, si tratta di uno dei più antichi sistemi di compressione dell'aria, e in molti casi sostituì i mantici nelle antiche fonderie. Sfrutta la caduta dell'acqua da un'altezza di una decina di metri, se abbinata ad una pompa eolica (che ha più o meno la stessa altezza) è l'ideale.
                  Sempre che ci sia vento....
                  Se trovo un lik con un disegno lo posto, altrimenti dovrò fare una scansione da qualche libro.

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                  • #10
                    CITAZIONE (Paolo Cattani @ 19/5/2007, 09:07)
                    ..in molti casi sostituì i mantici nelle antiche fonderie.

                    Per chi nel weekend facesse un giro in Liguria, può vederne una in un paesino dietro Varazze, Urbe, usata proprio con questo scopo.

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                    • #11
                      Tromba idroeolica, detta anche Ora.

                      Questa macchina serviva per pompare aria nelle fucine negli altoforni e nelle fonderie, in sostituzione degli antichi mantici.
                      Il tubo verticale (a), realizzato con un tronco di larice svuotato in due metà e ricomposto con anelli di ferro, ha un diametro interno di 16/20 cm, e termina in alto - da (f) in su - con un tratto conico lungo 40 cm. Il restringimento in (f) ha un diametro di l0-l5 cm.
                      In (f) sono realizzate 4 finestrelle a 90°, le cui misure sono 5 x 12 cm. L'acqua entra nel tubo attraverso l'imbuto (d); in (f) si deterrnina un restringimento della vena fluida per cui I'acqua cadendo occupa solo una parte del tubo e risucchia aria dalle finestrelle.
                      Quando l 'acqua batte sul tavolato (g) libera I'aria contenuta, che va a riempire sotto pressione Ia parte altâ del tino e viene soffiata fuori dalla canna (n).
                      Questa macchina funzionava con cadute da 5 a 10 m; il battente d'acqua sopra l'imbuto (d) doveva essere pari a circa 1/10 della caduta.
                      La pressione dell'aria era regolabile variando l'altezza (l) dello stramazzo di scarico dell'acqua dalla cassa (m), e poteva raggiungere circa 1,2 atmosfere. Normalmente si applicavano 2 tubi ad ogni cassa, con un consumo d'acqua di 60-90 litri/min e una produzione di 1 m3 di aria alla pressione di 60 mmHg per ogni m3 di acqua consumata.
                      L'assenza di intermediari meccanici, di valvole, ecc., rende evidente la semplicità e la durata dell'apparecchio ed il favore che incontrò nelle antiche fucine di montagna ( le cosiddette "magone")

                      Attached Image

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                      • #12
                        <img src=:"> Bellissima, Paolo !!
                        Non la conoscevo !! <img src=">

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                        • #13
                          Bellissimo, ricorda lo sciacquone image

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                          • #14
                            Forse nel titolo avrei dovuto aggiungere "a grande richiesta.."

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                            • #15
                              Grazie Paolo,
                              descritta molto bene.

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                              • #16
                                Grazie Paolo mi studierò il funzionamento

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                                • #17
                                  volevo giusto segnalare a clash4 che una volta che l'acqua si è arricchita di ossigeno,assume peso specifico notevolmente maggiore di quella del laghetto: pertanto,se la si travasa con un macchinario, essa precipiterà sul fondo del laghetto.
                                  Se decidi invece di insufflare aria in superficie spenderai meno energia che insufflandola sul fondale,viste le pressioni in gioco.
                                  Una buona ossigenazione,unita all'irradiazione ultravioletta solare,favorisce inoltre la scomparsa di molti batteri che potrebbero causare la moria dei pesci: per il resto,sono convinto che tu conosca perfettamente le problematiche post-ossigenazione,e cioè ph e temperatura idonei alla specie che intendi allevare. Purtroppo non ho trovato nulla di adattabile alle tue esigenze,e cioè macchinari a costo di esercizio quasi zero....eolico e fotovoltaico risultano troppo costosi e lavorano ad intermittenza,cosa che non si puo' tollerare se non con l'unione di batterie piombo.

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                                  • #18
                                    CITAZIONE
                                    essa precipiterà sul fondo del laghetto

                                    beh. può anche darsi che sole, vento e persino la pompa dell'aacqua creino almeno un certo movimento convettivo che elimini la stratificazione.
                                    Inoltre, i pesci sono in grado di muoversi e di andarsi a cercare la vena d'acqua che più gli piace. Lo vedo piuttosto un problema per la vegetazione.
                                    CITAZIONE
                                    eolico e fotovoltaico risultano troppo costosi e lavorano ad intermittenza,cosa che non si puo' tollerare se non con l'unione di batterie piombo.

                                    Quoto, purtroppo... ma potresti mettere DUE sistemi? Uno che funziona quando può ed uno con una normale pompa elettrica che ti funzioni quando non c'è sole/vento?

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                                    • #19
                                      Grazie a tutti siete stati molti utili, proverò a fare un prototipo di questa "pompa" sperando che in scala più piccola funzioni lo stesso, abbinata ad un buon venturi spero di risolvere il problema. Saluti a tutti.
                                      Andrea

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                                      • #20
                                        Oppure, si potrebbe usare una eliopompa, come quella della SOMOR di Lecco, presentata alla fiera di Phoenix nel 1961 (cercatela in rete) di cui mi piacerebbe TANTO saperne di più.....

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                                        • #21
                                          Si potrebbe fare l'elettrolisi del laghetto, sull'anodo dovrebbe uscire ossigeno puro al 99% e non dovrebbe uscire aria.
                                          Consiglio elettrodi di titanio perchè non si ossidano, poi consiglio ANCHE di non alzare troppo la tensione se no va a finire che facciamo il plasma di Iorio e Cirillo, (e alè un'altra montagna di discussioni).

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                                          • #22
                                            Come?
                                            L'elettrolisi del laghetto con i pesci che ci nuotano?
                                            Mi risulta che sia vietata la pesca con artifizi elettrici ed ordigni esplodenti...

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                                            • #23
                                              sì ma vuoi mettere il pesce cotto già alla fonte? tutta un'altra cosa...

                                              stranger SEI MITICO!

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                                              • #24
                                                CITAZIONE (Paolo Cattani @ 19/6/2007, 18:37)
                                                Oppure, si potrebbe usare una eliopompa, come quella della SOMOR di Lecco, presentata alla fiera di Phoenix nel 1961 (cercatela in rete) di cui mi piacerebbe TANTO saperne di più.....

                                                Ho fatto un paio di ricerche, ed ho scoperto che la pompa è stata donata nell'ottobre 2005 dall'erede dell'Ing. Ferruccio Grassi (fondatore della SOcietà MOtori Recupero di Lecco) al MusIL, Museo dell'Industria e del Lavoro con sede a Brescia (http://www.musil.bs.it/AttachDaDB?id=74), dove è visionabile. Era composta da 3 captatori solari di 4m2 ciascuno, con specchi concentratori ai lati. Le tre foto principali che ho trovato sono queste:
                                                image image image

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