Il principio fisico è semplice.
Si ha un contenitore contenente il vuoto.
Poi mediante la demagnetizzazione nucleare si abbassa la temperatura di quel vuoto fino a soltanto un microkelvin.
A quella temperatura estrema le fluttuazioni quantistiche non sono affatto veloci, cioè le particelle virtuali compaiono e scompaiono lentamente.
Tali particelle possono essere fotoni leggeri o particelle pesanti tipo protoni o elettroni.
Nel caso di particelle pesanti, la comparsa e la scomparsa è molto veloce, ciò nonostante che il tutto è stato rallentato dal freddo estremo.
Nel caso di leggeri fotoni, la comparsa e la scomparsa è molto lenta, questo permette di materializzarli molto facilmente, basta semplicemente che uno specchio passa attraverso quello spazio alla velocità di pochi metri al secondo, (e non a quasi la velocità della luce perché le fluttuazioni sono fortemente rallentate).
Però i fotoni sono troppo leggeri e non danno spinta propulsiva soddisfacente.
E' facilmente intuitivo che a temperatura ambiente lo specchio dovrebbe muoversi quasi alla velocità della luce, am questa situazione non ci interessa perché non realizzabile.
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Stavo dicendo...
Un campo elettrico passa velocemente attraverso quel vuoto, quindi succede che elettroni e positroni vengono trascinati via prima di smaterializzarsi, in altre parole... elettroni virtuali e positroni virtuali diventano reali.
Queste particelle materializzate posso essere espulse via dal veicolo mediante un campo elettrico, e perché no ?
Lo stesso campo elettrico che passando di là le aveva materializzate.
domanda...
Ma che significa veramente un campo elettrico passa velocemente di là ?
Risposta...
Significa che semplicemente c'è stato un potente impulso radio.
Si... perché un campo elettrico che veloce passa provoca una onda elettromagnetica cioè un impulso radio.
La spinta propulsiva che ne deriva è davvero l'antigravità tanto sognata dai scrittori di libri di fantascienza perché non c'è reazione, cioè il veicolo va in una direzione e nell'altra direzione non va niente.
In realtà se vogliamo essere pignoli nell'altra direzione c'è qualcosa ma quel qualcosa sono le particelle materializzate che prima neanche esistevano perché virtuali.
domanda...
Che significa la frase "prima neanche esistevano perché virtuali."
risposta....
Non esistevano perché comparivano e scomparivano, virtuali appunto.
e si risolve anche il problema delle fonti energetiche perché quella spinta è free energy, cioè se ipotesi quella spinta antigravitazionale la usiamo (non per viaggiare nello spazio) ma per spingere un banale alternatore, è probabile che l'energia ricavata è maggiore di quella che noi abbiamo consumato per fare l'impulso radio.
Vero anche che per fare il freddo occorre tanta energia, ma questa occorrenza esiste solo inizialmente (avviamento)
L'avviamento del propulsore antigravitazionale richiede molta energia perché occorre abbassare la temperatura a un solo microkelvin; ma non sempre è certo, se ipotesi l'astronave si trovasse lontano dal sistema solare, li il freddo estremo è gratuito.
Lontano dal sistema solare la temperatura è 3 kelvin e non 1 microkelvin tuttavia il traguardo è breve e con pochssima spesa di energia si può passare da 3 a 1 microkelvin in brvissimo tempo.
Ma ripeto: la spesa di energia per raffreddare è effettuata solo all'inizio, poi successivamente ne serve pochissima per il mantenimento (mantenimento del freddo).
Piccola spesa di energia per il mantenimento del freddo e spesa di energia per dare gli impulsi radio.
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Si ha un contenitore contenente il vuoto.
Poi mediante la demagnetizzazione nucleare si abbassa la temperatura di quel vuoto fino a soltanto un microkelvin.
A quella temperatura estrema le fluttuazioni quantistiche non sono affatto veloci, cioè le particelle virtuali compaiono e scompaiono lentamente.
Tali particelle possono essere fotoni leggeri o particelle pesanti tipo protoni o elettroni.
Nel caso di particelle pesanti, la comparsa e la scomparsa è molto veloce, ciò nonostante che il tutto è stato rallentato dal freddo estremo.
Nel caso di leggeri fotoni, la comparsa e la scomparsa è molto lenta, questo permette di materializzarli molto facilmente, basta semplicemente che uno specchio passa attraverso quello spazio alla velocità di pochi metri al secondo, (e non a quasi la velocità della luce perché le fluttuazioni sono fortemente rallentate).
Però i fotoni sono troppo leggeri e non danno spinta propulsiva soddisfacente.
E' facilmente intuitivo che a temperatura ambiente lo specchio dovrebbe muoversi quasi alla velocità della luce, am questa situazione non ci interessa perché non realizzabile.
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Stavo dicendo...
Un campo elettrico passa velocemente attraverso quel vuoto, quindi succede che elettroni e positroni vengono trascinati via prima di smaterializzarsi, in altre parole... elettroni virtuali e positroni virtuali diventano reali.
Queste particelle materializzate posso essere espulse via dal veicolo mediante un campo elettrico, e perché no ?
Lo stesso campo elettrico che passando di là le aveva materializzate.
domanda...
Ma che significa veramente un campo elettrico passa velocemente di là ?
Risposta...
Significa che semplicemente c'è stato un potente impulso radio.
Si... perché un campo elettrico che veloce passa provoca una onda elettromagnetica cioè un impulso radio.
La spinta propulsiva che ne deriva è davvero l'antigravità tanto sognata dai scrittori di libri di fantascienza perché non c'è reazione, cioè il veicolo va in una direzione e nell'altra direzione non va niente.
In realtà se vogliamo essere pignoli nell'altra direzione c'è qualcosa ma quel qualcosa sono le particelle materializzate che prima neanche esistevano perché virtuali.
domanda...
Che significa la frase "prima neanche esistevano perché virtuali."
risposta....
Non esistevano perché comparivano e scomparivano, virtuali appunto.
e si risolve anche il problema delle fonti energetiche perché quella spinta è free energy, cioè se ipotesi quella spinta antigravitazionale la usiamo (non per viaggiare nello spazio) ma per spingere un banale alternatore, è probabile che l'energia ricavata è maggiore di quella che noi abbiamo consumato per fare l'impulso radio.
Vero anche che per fare il freddo occorre tanta energia, ma questa occorrenza esiste solo inizialmente (avviamento)
L'avviamento del propulsore antigravitazionale richiede molta energia perché occorre abbassare la temperatura a un solo microkelvin; ma non sempre è certo, se ipotesi l'astronave si trovasse lontano dal sistema solare, li il freddo estremo è gratuito.
Lontano dal sistema solare la temperatura è 3 kelvin e non 1 microkelvin tuttavia il traguardo è breve e con pochssima spesa di energia si può passare da 3 a 1 microkelvin in brvissimo tempo.
Ma ripeto: la spesa di energia per raffreddare è effettuata solo all'inizio, poi successivamente ne serve pochissima per il mantenimento (mantenimento del freddo).
Piccola spesa di energia per il mantenimento del freddo e spesa di energia per dare gli impulsi radio.
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Nota fuori argomento.
E' un grande bene che tutto l'universo sia permeato dalla radiazione di fondo (che sono poi quei 3 gradi kelvin).
Perché senza quella radiazione di fondo, le fluttuazioni quanto-meccaniche sarebbe troppo violente, violente anche nel mondo macroscopico, con il rischio terrificante di un'altro catastrofico BIG BANG.
Attualmente l'universo si sta dilatando e raffreddando sempre più, e questo induce a pensare a cose preoccupanti
E' un grande bene che tutto l'universo sia permeato dalla radiazione di fondo (che sono poi quei 3 gradi kelvin).
Perché senza quella radiazione di fondo, le fluttuazioni quanto-meccaniche sarebbe troppo violente, violente anche nel mondo macroscopico, con il rischio terrificante di un'altro catastrofico BIG BANG.
Attualmente l'universo si sta dilatando e raffreddando sempre più, e questo induce a pensare a cose preoccupanti
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