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Ingegnere energetico alle prese con l'inserimento lavorativo nel settore

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  • Ingegnere energetico alle prese con l'inserimento lavorativo nel settore

    ciao a tutti,
    mi chiamo Francesco e mi sono appena iscritto al forum. Sono un laureando in ingegneria energetica al Politecnico di Torino di cui mi manca un unico esame per ottenere la laurea triennale. Purtroppo le burocrazie legate a quest'ultimo esame non mi permettono di accedere alla Magistrale fino a settembre. Quindi ora con un solo esame e 6 mesi di tempo mi vedo un po male. Ho mandato una decina di mail a varie aziende torinesi e nei dintorni per stage, tirocini ed esperienze lavorative in generale, ma solo una mi ha risposto chiedendomi il curriculum e non si è fatta più sentire.
    Se foste nella mia condizione cosa fareste? Avete qualche consiglio su attività in questo settore? O secondo voi sarebbe meglio un part-time in una pizzeria?
    Ho 22 anni e poco tempo da perdere ormai, mi prudono le mani, e di studiare mi sono rotto le scatole, vorrei essere operativo al più presto sul campo in cui ho scelto di essere un professionista.
    Fatemi sapere, ciao!!!

    (spero di aver azzeccato la sezione stavolta
    )

  • #2
    Ciao a tutti!
    Originariamente inviato da Francesco Abbra Visualizza il messaggio
    ciao a tutti,
    mi chiamo Francesco...Ho mandato una decina di mail a varie aziende torinesi..., ma solo una mi ha risposto...Se foste nella mia condizione cosa fareste?...
    Ciao Francesco il fatto che tu scriva che a 22 anni hai poco tempo da perdere, scusa, ma mi viene da sorridere! io ho 56 anni suonati pur essendo molto eclettico e competente in vari campi non so ancora da "grande" cosa farò! Viene facile dare la colpa dei propri insuccessi alla sfig@, agli altri o all'indifferenza del mercato verso di se, ma desidero che tu faccia tuo, come personalmente ho fatto mio, ciò che scrisse Albert Einstein in merito ad una situazione di crisi e che visse nel '29, ciò potrà servirti come "linea guida" nei momenti di "bassa" o in qualche momento di incertezza o confusione:
    “Non possiamo pretendere che le cose cambino, se continuiamo a fare le stesse cose. La crisi è la più grande benedizione per le persone e le nazioni, perché la crisi porta progressi. La creatività nasce dall’angoscia come il giorno nasce dalla notte oscura. E’ nella crisi che sorge l’inventiva, le scoperte e le grandi strategie. Chi supera la crisi supera sé stesso senza essere ‘superato’.
    Chi attribuisce alla crisi i suoi fallimenti e difficoltà, violenta il suo stesso talento e dà più valore ai problemi che alle soluzioni. La vera crisi, è la crisi dell’incompetenza. L’ inconveniente delle persone e delle nazioni è la pigrizia nel cercare soluzioni e vie di uscita. Senza crisi non ci sono sfide, senza sfide la vita è una routine, una lenta agonia. Senza crisi non c’è merito. E’ nella crisi che emerge il meglio di ognuno, perché senza crisi tutti i venti sono solo lievi brezze. Parlare di crisi significa incrementarla e tacere nella crisi è esaltare il conformismo. Invece, lavoriamo duro. Finiamola una volta per tutte con l’unica crisi pericolosa che è la tragedia di non voler lottare per superarla.” Albert Einstein
    Se hai sei mesi a disposizione studia di più, migliora il tuo inglese o imparalo se non lo sai! E' molto importante per il tuo futuro! Oltre che per quello lavorativo!

    Salutoni
    Furio57
    Ultima modifica di Furio57; 10-03-2014, 09:42.
    L' ACQUA E' IL MIGLIOR COMBUSTIBILE, BASTA SAPERLA ACCENDERE. ( Capitano Claudio F. )
    LA DIFFERENZA TRA UN GENIO ED UNO STUPIDO E' CHE IL GENIO HA I PROPRI LIMITI...
    Ma se "L'UNIONE FA LA FORZA", allora perchè "CHI FA DA SE' FA PER TRE"?

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    • #3
      Posso senz'altro sottoscrivere la citazione di Furio. Neppure io, che di anni ne ho addirittura più di lui, rinuncio ad imparare qualcosa tutti i giorni, perché non sai mai quando e se ti potrà tornare utile magari proprio quell'informazione/competenza che fa la differenza nella soluzione di un problema. L'Inglese, ma anche ad esempio saper scrivere correttamente un CV, una relazione tecnica, la partecipazione ad un bando di finanziamento. Quando ne avrai bisogno, e prima o poi succederà, certo non avrai il tempo di imparare come si fa.
      Ciao
      miradoc

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      • #4
        Vedo che noi che ti rispondiamo siamo tutti quasi coetanei... e ne appoggio le risposte, ma da amministratore/moderatore non posso non notare che l'università dev'essere scaduta nel frattempo (intendo proprio quella di Torino, che ho frequentato anch'io): ai miei tempi si puntualizzava l'importanza di una corretta presentazione di sé, che sappia essere essenziale e completa.

        Una discussione aperta in "Comunicazioni al forum"... ma hai letto di cosa tratta questa sezione? Sarà pure molto importante per te, ma la tua realizzazione professionale non mi sembra un argomento d'interesse generale come quelli qui trattati.

        Un titolo "Consigli" non dice nulla dell'argomento che vuoi trattare e denota anche la scarsa attenzione che hai dedicato all'argomento. Se non merita una tua riflessione attenta, come puoi sperare che quella riflessione la facciamo noi al posto tuo? Perdici il tempo che serve e metti un titolo significativo, evitato parole superflue come "Consigli", "Problema", "Aiuto", "Urgente" e via via sparlando.


        Note di Moderazione: nll
        Ora cambio veste e rispondo come moderatore: ti cambio sezione e titolo, ma la prossima volta cerca di prestare maggiore attenzione: è dal titolo che uno decide se merita leggere il tuo messaggio o dedicare il proprio tempo, sempre limitato per tutti, ad altro apparentemente più interessante. Ti ricordo che i titoli generici sono vietati dall'art.3 del regolamento del forum.


        ••••••••••••

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        • #5
          Originariamente inviato da Furio57 Visualizza il messaggio
          .............
          E’ nella crisi che emerge il meglio di ognuno, perché senza crisi tutti i venti sono solo lievi brezze. Parlare di crisi significa incrementarla e tacere nella crisi è esaltare il conformismo. Invece, lavoriamo duro. Finiamola una volta per tutte con l’unica crisi pericolosa che è la tragedia di non voler lottare per superarla.” Albert Einstein........
          Con la crisi del 1929 lo stato americano rispose con enormi investimenti statali,stampando moneta, facendo ripartire l'economia.
          Con la crisi attuale dell'euorozona tutto si sta facendo tranne che grossi investimenti statali o europei. Dimentichiamoci quindi una uscita dalla crisi se non tra ventanni .
          Hai voglia di buona volontà se non c'è nessuno che ti sovvenziona .
          Per il giovane laureando , prendi quello che trovi e scappa sinchè sei in tempo . Questo è un paese per morituri.
          Dante : " Fatti non foste a viver come bruti .... "

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          • #6
            Caro Francesco, vedo che siamo in molti sulla cinqunatina a risponderti.
            Io ho un figlio in una situazione simile. E' molto difficile trovare qualcuno che ti offra il "Lavoro" nell'accezione di termine che in Italia è considerata normale da anni.
            Quel tipo di lavoro, cioè il reddito garantito per la vita, è ormai di fatto una percentuale minore delle potenzialità di produzione di ricchezza. Capisco che la cosa sia dura da digerire, ma è così. E non ci sono leggi che tengano. le "protezioni" funzionano solo per coloro che inseriti nel sistema lo sono già da anni, che difendono i loro anacronistici privilegi normativi con i denti e che magari sperano che tu te ne vada (ma che continui in quaclhe modo a pagargli i contributi penso).
            La crisi è un momento normale dell'economia. E' il momento in cui si resetta il sistema e si riparte. Con basi totalmente diverse.
            E' anche un momento in cui pochi sanno trovare i nuovi percorsi e moltissimi rimangono a galleggiare accontentandosi dell'assistenza o del lavoro in pizzeria.
            L'individuare i nuovi percorsi non è alla portata di nessuno che abbia superato i 45. Non credere a NESSUNO di costoro (nemmeno a me se ti dicessi "fai così").
            Quello che ti posso consigliare è di restare in contatto con le realtà che questa situazione l'hanno già affrontata e la stanno gestendo. Quindi tutto il mondo anglossassone, specie americano, delle nuovissime soluzioni tecnologiche, che non significa solo inventarsi la ditta di robot astronautici, ma tante realtà anche più banali.
            Per quello serve l'inglese. Ottimo. Non certo per presentarlo come plus ai colloqui, ma per usarlo.
            Per un ingegnere la cosa dovrebbe essere fondamentale. In questo hai fatto la scelta di studi sicuramente più aperta, anche se non ti illudere che ti garantisca l'interesse di aziende che stanno ristrutturando, delocalizzando o comunque tentando di sopravvivere e che ad assumere non ci pensano nemmeno di striscio. Tantopiù a tempo indeterminato! Leggiti qualcosa di Andersson (Makers il ritorno dei produttori ad es.), segui gli sviluppi della comunità che ruota intorno ad Arduino e i suoi cloni, inserisciti a discutere con altri della tua età e delle tue potenzialità. E soprattutto non fidarti dei giudizi dei "morituri" che pensano che le ricette del passato siano sempre la soluzione miracolosa.
            “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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            • #7
              Per il giovane laureando , prendi quello che trovi e scappa sinchè sei in tempo . Questo è un paese per morituri.
              nemmeno io condivido questa frase Vincenzo ... tralasciando politica ed economia che palesemente non sono il mio campo

              se davvero sta' a cuore la nazione in cui si vive e la sua ripresa economico-sociale ,di sicuro fuggire non risolvera' alcun problema ..anzi..

              per vincere una crisi bisogna lottare ,rimboccarsi le maniche ed agire tutti insieme ...il mal comune è il problema comune

              abbandonare i propri connazionali non puo' portare giovamento ad alcuno ,come abbandonare la propria famiglia nei momenti di difficolta' non farebbe altro che aumentare le difficolta' stesse .

              La mia famiglia è in difficolta' ?...bene... uniamo i nostri animi , i nostri cuori , le nostre braccia ,tutte le nostre forze e affrontiamo la crisi in modo consapevole , questa è la nostra forza .... l'egoismo non ha mai salvato nessuno ....nemmeno se stessi

              questo ce lo insegna la natura

              se l'uomo cavernicolo non avesse lottato in gruppo per difendersi, cacciare e sopravvivere in quel marasma di bestie feroci ....oggi non saremmo qui

              la stessa cosa vale per tantissime altre specie

              l'unione fa' la forza ...e non è solo un detto popolare , ma una realta'

              con l'unione gli ostacoli da invalicabili divengono valicabili

              cordialita'

              Francy
              Ultima modifica di Ospite; 17-03-2014, 09:38.

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              • #8
                Originariamente inviato da Francesco Abbra Visualizza il messaggio
                ...
                Sono un laureando in ingegneria energetica al Politecnico di Torino ...
                Perfetto, sei nella miglior posizione per studiare full-immersion il sistema energetico del futuro, il Kitegen!

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                • #9
                  Mi sa che limitare il proprio orizzonte al kitegen sia una scelta proiettata fin troppo in là nel futuro, credo invece che Francesco si riferisca a prospettive un briciolo più ravvicinate nel tempo.

                  Questo forum è una miniera di suggerimenti, il kitegen è solo uno dei tantissimi, ma che ne dici della produzione di biogas? In provincia di Torino si stanno attrezzando con nuovi impianti, tra cintura sud e cintura nord-ovest. Oppure ci sono i pannelli fotovoltaici ai polimeri vegetali, che promettono bene e sui quali ci sono degli studi del CNR, qualcosa l'ho visto anni fa visitando il Colonnetti di Strada delle Cacce, ma ora credo che lo studio si sia trasferito in altre regioni del centro-nord.

                  Per l'eolico (e quindi anche tutte le varianti sul tema) non vedo grandi applicazioni in Piemonte, seppur la Valsusa abbia fama d'essere sempre ventosa, ma si tratta di un vento intermittente per quanto riguarda la sua intensità.

                  Mentre per le microcentrali idrauliche direi che sei nel posto giusto, infatti non devi far molta strada per trovare centrali idroelettriche attive in zona e anche molti altri canali d'acqua che potrebbero essere sfruttati localmente, se vi fosse un'offerta di un impianto chiavi in mano che possa essere competitivo in termini di costi d'installazione e qualcuno che si possa occupare sia della fase progettuale, sia degli iter burocratici.

                  Ma anche nel campo del riciclo il torinese è abbastanza avanti: nella cintura nord ci sono centri per il recupero dei RAEE, verso sud, invece, trovi per il recupero degli olii esausti, o del rame (non è un caso che da queste parti vi sono frequenti furti di cavi elettrici e di grondaie!).

                  Non sono convinto che il desiderio di un lavoro a tempo indeterminato sia il motivo per cui i giovani rimangono a lungo disoccupati. Il mercato del lavoro è stato fortemente inquinato dalla cosiddetta liberalizzazione e si è giunti all'assurdo che costa meno assumere un giovane a tempo determinato, o con falsa partita iva, piuttosto che uno al minimo sindacale a tempo indeterminato. Stiamo parlando di 600€/mese contro 1000€/mese, in entrambe i casi cifre insufficienti a garantire il minimo vitale a una famiglia tipo di 4 persone. Abbiamo creato una nuova forma di schiavitù e qualcuno vuole farci credere che la colpa è dei "fortunati" da 1000€/mese!!!

                  I miei figli (tutti, per la verità), sono tutti adulti, ma nessuno ha un reddito tale per cui possa pensare di mantenere una famiglia e quel che è peggio è che sommando quello che guadagnano loro e quello che guadagna il/la rispettivo/a compagno/a non fanno uno stipendio normale e quindi devono dipendere ancora parzialmente dai genitori, pur essendosi tutti allontanati da casa nel tentativo d'avere una loro autonomia.

                  Tutto questo per dire che sono d'accordo con Mr.Hyde, serve comunque lottare per emergere e sperare nel successo, ma occorre crearsi degli alleati, non rimanete isolati, sfruttate anche le occasioni che la Regione e la Comunità Europea a volte promuovono, finanziando progetti innovativi e spirito d'iniziativa.

                  Guardati intorno e non restare ad attendere che il lavoro ti caschi addosso.

                  ••••••••••••

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                  • #10
                    Originariamente inviato da Mr.Hyde Visualizza il messaggio

                    l'unione fa' la forza ...e non è solo un detto popolare , ma una realta'

                    con l'unione gli ostacoli da invalicabili divengono valicabili
                    Se devi creare una azienda a conduzione familiare ,tipo una pizzeria o una officina , l'unione fa la forza è come dici tu .
                    Quello che può andare avanti in questo momento sono solo queste attività autonome che non aspettano la manna dal cielo o qualcuno che gli dia una lavoro .
                    Se aspettiamo invece un lavoro a tempo indeterminato te lo puoi scordare, ci si deve accontentare dei lavoretti precari a 600 euro al mese come diceva NLL .
                    Con la riforma Fornero sulle pensioni hanno posdatato l'età pensionabile di chi è attualmente occupato e per i prossimi 5-10 anni non ci saranno posti liberi disponibili, tranne che li creino le industrie , cosa improbabile visto le leggi Biagi e Berlusconi cosa hanno fatto, creando una massa di precariato a vita e senza possibilità di pensione futura.

                    Come lo vuoi chiamare questo un paese per vivi ?
                    Chi vuole farsi strada dovrà lottare a calci e pugni per farsi strada e non rispettare o chiacciando l'amico o il vicino o il compagno di studi.
                    Ma già questo è successo quando ancora non c'era la crisi che c'è ora , figurati per il futuro.
                    Le industrie sono lungi dall'essere propense ad investire in italia nel settore produttivo, tranne in quello commerciale , ma mi pare che anche quello sia saturo in base alla moneta che c'è in giro.
                    Si è sempre detto che l'edilizia era il settore trainante , se si ferma l'edilizia si ferma tutto e cosi è stato.
                    Non vedo nell'immediato un grosso futuro nonostante i miraggi di Renzi.
                    Sarò io che sono cieco ?

                    Originariamente inviato da nll Visualizza il messaggio
                    Stiamo parlando di 600€/mese contro 1000€/mese, in entrambe i casi cifre insufficienti a garantire il minimo vitale a una famiglia tipo di 4 persone. Abbiamo creato una nuova forma di schiavitù e qualcuno vuole farci credere che la colpa è dei "fortunati" da 1000€/mese!!!
                    Assolutamente d'accordo con te.
                    Ultima modifica di experimentator; 17-03-2014, 18:17.
                    Dante : " Fatti non foste a viver come bruti .... "

                    Commenta


                    • #11
                      Ma ..guarda Vincenzo ho 40 anni e vivo in una realta' del tutto diversa da quella citata (che ho gia' esposto in altro thread) ....saro' l'unico?

                      inoltre con 2 amici ( un chimico ed un biotecnologo) stiamo per aprire una piccola attivita' di produzione.(la prospettiva è quella di aprire entro fine 2014)

                      I test sul prodotto hanno dato ottimi risultati e sono stati utilizzati da 2 esperti del settore per 2 anni ... sono rimasti entusiasti. ..il passo successivo (che sta' avvenendo in questi mesi) è quello di presentare il nostro prodotto a tutto il settore Novarese andando a visitare personalmente gli utilizzatori(dalla ricerca su internet solo in provincia di Novara ce ne sono 140) dimostrando il suo funzionamento.

                      Il progetto è nato 3 anni fa' , comprende ricerche chimiche ,ricerche di mercato , fornitori e possibili clienti , ed aggiornamenti continui per formulazione scheda di sicurezza.

                      Non è un prodotto di nicchia anzi .. di largo consumo nell'edilizia.

                      noi ci proviamo , questo progetto servira' per farne partire altri piu' consistenti ... (gia' elaborati)

                      certo ci siamo sbattuti ....

                      ma ...Enzo Ferrari secondo te aveva gia' l'azienda? no!... se la è creata combattendo e facendosi il mazzo

                      le industrie non nascono da sole , ma vengono costruite da persone che hanno voglia , iniziativa e passione ...se il prodotto è valido e competitivo vai tranquillo che molti lo apprezzeranno ...è ovvio che non bisogna aspettare che cada la manna dal cielo ...anche perche' non credo proprio che sia mai caduta in testa a nessuno

                      il lavoro facile senza sbattersi non è mai esistito ...

                      questa è solo la mia idea chiaramente

                      prendiamo la zappa e cominciamo a sudare per questa Nazione ... di sicuro se tutti emigriamo la nazione rimarra' vuota ...

                      rimaniamo qui e combattiamo per il nostro paese

                      l'unione fa' la forza

                      Francy
                      Ultima modifica di Ospite; 17-03-2014, 20:12.

                      Commenta


                      • #12
                        Ciao Francesco.....

                        Sono convinto che oggigiorno per un giovane gli sbocchi lavorativi possono essere si difficili, ma sicuramente non impossibili. Il segreto è quello di imparare a saper fare. Le conoscenze che vengono acquisite nel mondo scolastico sono insufficienti per far si che si possa partire da soli, è necessario far pratica e spesso anche sotto o per nulla pagati, ma ritengo che avere la possibilità di lavorare sul campo, anche solo per pochi mesi, non ha prezzo. Inoltre è fondamentale tenersi sempre aggiornati su tutte le novità del proprio settore e non pensare MAI di essere arrivati, questo è l'errore più GROSSO che si possa fare.
                        Poter seguire dal progetto alla realizzazione un determinato lavoro, consente di fissare la teoria alla pratica in modo indelebile, permettendo l'acquisizione anche di altre conoscenze, magari appena intavolate in ambito universitario, ma fondamentali per il bagaglio culturale complessivo e indispensabili per eseguire poi un determinato progetto con la massima professionalità.
                        E poi si. Si all'unione delle forze e delle conoscenze!!!! E' cosi che si può fare veramente la differenza.
                        Il "posto fisso" (inteso come lo stesso lavoro a tempo indeterminato), ormai penso sia una situazione per pochi, sempre più rara o in via d'estinzione e sinceramente il "lavoro variabile" non lo vedo come una limitazione, bensì come una nuova opportunità di migliorarsi culturalmente ed economicamente; e lo dice uno che ha scelto (volutamente) di lasciare lo stipendio statale per percorrere prima la strada del dipendente privato ed infine della partita Iva.

                        Saluti
                        Ultima modifica di renatomeloni; 18-03-2014, 07:07. Motivo: correzione ortografica
                        Se il destino è contro di noi, peggio per lui.​

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                        • #13
                          Dimenticavo di dire che nessuno dei miei figli è un lavoratore dipendente, ma uno è apprendista, uno figura come studente (e quindi nessuna retribuzione) e l'altro è libero professionista, quello che guadagna di più, appunto 600€/mese, ovviamente laureati due su 3, il terzo ha interrotto il politecnico al terzo anno, per fare lo "studente" in una ditta di consulenza.

                          Provo un po' di rabbia quando qualcuno dice "basta fare così", "basta non fissarsi col posto sicuro", "basta buttarsi", ebbene, io dico che non basta e non basta neppure la buona volontà. Troppe agevolazioni per filibustieri che pensano di assumere con tutte le agevolazioni per sé, a tutto danno del proprio dipendente/collaboratore.

                          Ma, come detto, sono d'accordo con Mr.Hyde, questi ragazzi sono sfruttati se si muovono da soli, anche se con tutta la buona volontà di questo mondo. Occorre entrare nel mondo del lavoro, anche a condizioni svantaggiose, ma nello stesso tempo serve lavorare a una propria idea e condividerla con qualcuno per farla diventare un progetto concreto e quindi un'occasione per porsi sul mercato e creare interesse.

                          ••••••••••••

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                          • #14
                            Io quando leggo di qualcuno che ancora cerca di mettersi in gioco e fare impresa, rischiando di suo (si chiama "impresa di rischio" per un motivo) come sta tentando di fare Mr.Hyde sono contemporaneamente felice e preoccupato.
                            Felice perchè, come dice lui stesso, solo se c'è qualcuno che fa impresa questo paese si può salvare.
                            Preoccupato perchè vedo ancora troppa approssimazione e scarsa conoscenza dei problemi a cui va incontro un'azienda. E non certo negli imprenditori, ma nella vasta platea di coloro che imprenditori non lo sono mai stati nemmeno per sbaglio.
                            Ad esempio nel campo del giudizio sulla normativa del lavoro noto qualche imperfezione, diciamo così.
                            Guardate che un'azienda NON ha l'obbligo di assumere eh! Nemmeno se fuori ha la fila di aspiranti! Se lo fa è perchè è convinta che l'apporto di quel lavoratore serva a dare una produttività maggiore!
                            Nessuna azienda perciò "smania" di licenziare il prima possibile! E' semplicemente sciocco pensare che occorra una legislazione coercitiva per evitarlo. Se il lavoratore è produttivo l'azienda è ben lieta di trattenerlo finchè può. Se non lo è l'azienda se ne libererà in un modo o nell'altro, e magari ne faranno le spese altri lavoratori.
                            La proliferazione dei contratti a termine non fa altro che riflettere il ciclo di vita utile dell'azienda stessa, molto ridotto rispetto al passato, e la necessità di innovazione molto aumentata.
                            Non è affatto vero che le aziende guadagnano nell'utilizzare lavoro precario. Infatti chi assume persone di alta qualifica e forte produttività non lo utilizza. Il lavoro precario viene utilizzato per evitare l'anacronistico "blocco" imposto dalle rigidissime normative italiane alla possibilità di ristrutturazione della forza lavoro. Ristrutturazione che è ormai un obbligo per qualsiasi azienda periodicamente.
                            I precari sono doppiamente figli dei propri padri. Per via biologica, ma anche perchè il precariato è loro imposto dalle norme che ipertutelano i padri!
                            Non esiste alcuna via "furba" per garantire la stabilità a vita! Il ciclo industriale non è più quello degli anni 60 e non lo sarà mai più!
                            Altri paesi hanno da tempo politiche più semplici ed efficaci, che rinunciano a una sicurezza, ormai apparente, per ottenere in cambio aziende più competitive e una protezione minima, ma reale, per tutti!
                            Basterebbe prevedere un periodo congruo (i 3 anni del job act sono più che adeguati) di rapporto di apprendistato, con livelli di salario crescenti per ogni anno, senza limiti di età, in cui la possibilità di licenziamento è libera per rendere improvvisamente estremamente competitivo l'assumere giovani. E dopo adottare un contratto a tempo indeterminato che rispetti il proprio nome (indeterminato significa non determinato a priori. Non "vita natural durante"!) e in cui il licenziamento non dovuto a contrazione del mercato si traduca solo in un risarcimento dignitoso (qualche mensilità). Senza assurde "reintegre" che si sa perfettamente che servono solo a garantire a pochi fortunati risarcimenti monstre di anni se non decenni e rischi di fallimento alle aziende! La protezione del livello di reddito di queste persone tocca allo stato, non alla singola impresa!
                            Vi rendete conto che ci sono state sentenze che hanno obbligato alcune imprese a pagare svariati anni di salari, contributi e tasse, ovviamente con gli interessi, perchè un "giudice" aveva deciso che il lavoratore licenziato nel periodo di prova (!!) non era stato provato come si deve?? Ce ne sono numerosi casi! Chi è qui il filibustiere?
                            La minaccia di queste conseguenze pesantissime è stata partorita ed è tuttora difesa a spada tratta dai giudici compiacenti come "efficace disincentivo" agli eventuali pruriti licenziatorii del padronato. Ma di fatto con la deindustrializzazione e la globalizzazione si è trasformato in un efficacissimo disincentivo alle assunzioni!
                            I "filibustieri" di cui parla Nll esistono certo. Ma esistono proprio perchè si è tentato, italiotamente, di ignorare questi problemi sperando che fosse possibile intrappolare le aziende offrendo loro il contentino di un pò di agevolazioni e contributi e confidando sulle leggi per obbligarle a mantenere i livelli occupazionali.
                            E' stata una sciocchezza che ora pagano i giovani. Ci scommetto che Mr.Hyde e i suoi soci prima di assumere qualcuno, anche se le cose andranno come tutti auspichiamo, ci penseranno non una ma settanta volte. E se lo faranno sfrutteranno al massimo il periodo di prova ora di fatto annuale e che presto diventerà triennale.
                            Molti si preoccupano dei tanti rinnovi possibili (fino a 8). Ma la gran parte delle imprese non farà alcun rinnovo, se non motivato da situazioni particolari. Sfrutterà in toto i 3 anni e a quel punto ogni lavoratore sarà diventato tanto esperto da essere una preziosa risorsa e nessuno si sognerà di licenziarlo per il brivido di firmare la lettera di licenziamento, garantisco! E perchè mai? Per ritrovarsi con un altro giocane inesperto da riformare? Le aziende sanno riconoscere e anche valorizzare la professionalità. Perchè RENDE!
                            I furboni aspiranti al fan*****smo invece ai 3 anni non ci arriveranno mai. Nemmeno con l'aiuto delle toghe compiacenti. E la cosa non mi appare così triste in fondo.
                            “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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                            • #15
                              Originariamente inviato da Mr.Hyde Visualizza il messaggio

                              inoltre con 2 amici ( un chimico ed un biotecnologo) stiamo per aprire una piccola attivita' di produzione.(la prospettiva è quella di aprire entro fine 2014)
                              Ti faccio i migliori complimenti ed auguri per questo tuo progetto.
                              Ultima modifica di experimentator; 18-03-2014, 15:17.
                              Dante : " Fatti non foste a viver come bruti .... "

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                              • #16
                                Zagami, la tua riflessione è corretta. Ma, da imprenditore (non solo nel settore medico, ho avuto anche qualche passata infelice esperienza nel settore informatico...) ti posso garantire che la riduzione delle possibilità di lavoro dei giovani è di molto antecedente questa crisi (che ora ha fatto esplodere il problema). Ed era in gran parte collegata al fatto che ogni imprenditore conosceva (e conosce ancora purtroppo) i gravissimi rischi e i gravosi costi che in Italia sono collegati alla scelta di assumere.
                                Nel nostro caso ce la siamo barcamenata finchè eravamo in 2 amici, soci, a gestire quello che era una seconda occupazione. Nel momento in cui abbiamo cercato il "passo avanti" acquisendo una commessa importante e pensando di poterci permettere uno stagista poi trasformato in contratto indeterminato sono cominciati i guai. Non la faccio lunga, ma ti dico solo che quando i ritardi dei pagamenti (ente pubblico!....) ci hanno posto dinanzi alla scelta se licenziare il ragazzo o rischiare il fallimento il consulente ci ha fatto capire che la cosa meno rischiosa era licenziare e chiudere, non certo perchè non si potesse tornare a una dimensione di soli soci, ma per evitare rischi di causa di lavoro che per noi sarebbero stati devastanti. Insomma ci siamo dovuti tutelare con una "giusta causa" di chiusura quando in realtà sospendendo la ridicola (per quanto era alta rispetto alla produttività!) somma fissa per costo del lavoro che ci eravamo, incautamente, addossati avremmo tranquillamente retto.
                                Quante altre realtà si sono trovate in situazioni simili?? Quanti credi che siano gli imprenditori che conoscono bene questi rischi e cercano di evitarli come la peste?
                                Tu dici, giustamente, che l'optimum sarebbe la flessibilità per le aziende, ma con la forte probabilità per il lavoratore licenziato di trovare un altra occupazione. E' esattamente la filosofia della "flexsecurity" che in Italia molti vedono come il fumo negli occhi (e che è sostenuta da Pietro Ichino, non da Sacconi o Santanchè sia chiaro!). Se rendi facile alle aziende ridurre la forza lavoro quando non serve rendi anche facile l'assunzione quando serve.
                                Ovvio che al lavoratore serve sicurezza! Ma gli serve sicurezza di REDDITO! E quella sicurezza gli deve venire dallo stato! Non dall'impresa! Questo poteva essere accettabile in una situazione industriale con aziende enormi con ampi margini di utile. Non con le aziende moderne sempre al limite della redditività!!
                                Se speri di poter appaltare lo stato sociale alla sola impresa mentre in Austria non lo fanno... poi non ti stupire se ti trovi che l'azienda sotto casa si è trasferita in Austria!
                                Il secondo pilastro fondamentale della flexsecurity è un sussidio certo, efficace e non a carico delle aziende per gli inevitabili periodi di disoccupazione. Ovvio che non potrà essere del livello della CIG, ovvio che dovrà avere limiti e obblighi, ovvio che questo NON significa affatto distruggere ogni possibilità di opporsi ai licenziamenti scorretti, ma altrettanto ovvio dovrebbe essere che l'alternativa non è il lavoro garantito a vita per norma di legge, ma semplicemente lo sforzo massimo delle imprese per ridurre all'osso la forza lavoro!
                                Ti faccio notare che l'Italia è il paese dove succede questo (Mezzo milione per 15 giorni di lavoro - Cronaca - la Tribuna di Treviso). Ti pare corretto? A me no. E continuo a ritenermi di sinistra, sia chiaro!
                                I diritti si difendono e il danno sofferto si deve risarcire. Ma quando si arriva a queste aberrazioni... poi qualcuno ne paga il prezzo. C'è qualche "filbustiere" in questa storia italiota? Credi che un investitore tedesco o olandese che legga questa notizia non si faccia un'idea chiara sulle riforme che la Merkel dovrebbe imporre al buon Matteo? Quanti posti di lavoro per giovani credi che ci siamo fumati con questa... ""sentenza""? (il doppio virgolettato è voluto ed indice della mia ripugnanza a definirla così...)
                                Io ora come ora prima di firmare un contratto a tempo indeterminato ci penserei 100 volte. E sfrutterei al massimo ogni norma che mi consenta di avere l'elasticità necessaria. In pratica sfrutterei il contratto a termine (ora 1 anno, presto 3 anni) come periodo di prova vero, senza rischiare la bancarotta perchè manca una firma o una raccomandata! E questa esigenza rimarrà anche a crisi superata.
                                Credo che quelli nella condizione di Francesco comunque abbiano capito molto più dei loro genitori che tra le utopie sindacalistiche degli anni 70 e la realtà odierna c'è un certo divario!

                                P.S. un'ultima cosa. Leggo l'ennesima lamentela sugli "schiavi" a 1000€ al mese. Ribadisco ancora che è scorretto citare il netto come misura di "valutazione etica" cercando di scaricarne le responsabilità sulle aziende!
                                Io imprenditore per ogni netto di 1000€ ho un costo lordo che supera i 2300€ (conteggiando ogni costo, anche ad es. quelli connessi alla ormai costosissima gestione della sicurezza). Non ho alcuna remora a dire che di quanto resta in tasca al povero "schiavo" a me non importa un'assoluta cippa! Perchè è GIUSTO che sia così! E' stato lo stesso lavoratore, meglio i rappresentanti politici di suo padre, che hanno chiesto o comunque tollerato l'aumento di tassazione e contribuzione che ora determina quel netto "da schiavi"!
                                Il dipendente è tale e lo resta solo se ha una produttività MAGGIORE del proprio costo del lavoro! Del netto in busta non importa niente a nessuno (salvo al dipendente, ovvio). Se quel dipendente produce per 2500€ al mese è produttivo per l'azienda. Se si vuole che il netto in busta salga di 100€ o si detassa (come fa Renzi) o si deve imporre al datore di lavoro un aumento del costo di 230€.
                                Si può fare, certo. Con la contrattazione. Purchè sia CHIARISSIMO che a quel punto la produttività del dipendente dovrà essere di 2800€/mese! O semplicemente quel posto di lavoro non esisterà più perchè l'azienda ristrutturerà per mantenere la produttività (caricando i lavoratori rimanenti di altri compiti...)
                                Quindi le lamentele di chi per decenni ha tollerato aumenti di tassazione e contribuzione DEVASTANTI, dal punto di vista dell'imprenditore sembrano molto lacrime di coccodrillo.
                                Le uniche vie per l'aumento dei salari netti stanno nell'aumento (VERO) di produttività o nella diminuzione del carico fiscale e contributivo. Con ovvia diminuzione delle spese che con quei carichi si fanno (le cosiddette "coperture"). Esattamente cosa sta tentando di fare questo governo, seppure nel dilagante ed interessato scetticismo dei gattopardi che su quelle spese ci contano.
                                Il resto è il folklore italiota che, giustamente, ci rende ridicoli agli occhi del mondo e di cui, giustamente, ora Renzi dice che "ce ne faremo una ragione".
                                Gli errori si pagano. Sempre.
                                Ultima modifica di BrightingEyes; 18-03-2014, 09:35.
                                “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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                                • #17
                                  .................................................. ...................
                                  Ultima modifica di experimentator; 18-03-2014, 15:12.
                                  Dante : " Fatti non foste a viver come bruti .... "

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                                  • #18
                                    Ciao a tutti
                                    Originariamente inviato da zagami Visualizza il messaggio
                                    ...mi sono sempre accontentato del poco fisso ma sicuro...
                                    Ciao Zagami, qui sta il punto, il timore di rimanere a "casa" deve esserlo anche per i dipendenti pubblici! "Il sicuro" NON deve più esistere, forse così stimolati aumenteranno la produttività che in Italia è alquanto scarsa! Un controllo sulle competenze, sui dirigenti e varie parentele assunte da questi andrebbe fatto di corsa! Come immediatamente i licenziamenti. Una "disinfestazione" si pone necessaria.

                                    Salutoni
                                    Furio57
                                    L' ACQUA E' IL MIGLIOR COMBUSTIBILE, BASTA SAPERLA ACCENDERE. ( Capitano Claudio F. )
                                    LA DIFFERENZA TRA UN GENIO ED UNO STUPIDO E' CHE IL GENIO HA I PROPRI LIMITI...
                                    Ma se "L'UNIONE FA LA FORZA", allora perchè "CHI FA DA SE' FA PER TRE"?

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                                    • #19
                                      Capisco che sei solo un provocatore o non hai capito niente del mio discorso.
                                      Da questo momento in poi non scriverò più su questo forum.
                                      Ultima modifica di experimentator; 18-03-2014, 15:14.
                                      Dante : " Fatti non foste a viver come bruti .... "

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                                      • #20
                                        Un controllo sulle competenze, sui dirigenti e varie parentele assunte da questi andrebbe fatto di corsa!
                                        Furio ma tu pensi veramente che nelle aziende private italiane non ci siano casi di "assunzioni per parentela"?

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                                        • #21
                                          Ciao a tutti!
                                          Ciao Zagami nessuna provocazione, non hai il dubbio o l'umiltà di pensare di non esserti spiegato? Ti ho risposto per quello che hai scritto, molto semplice! Mi dispiace che te la sei presa, ma forse ho centrato la questione! E capisco pure il pudore riguardo il tuo intervento nel cancellarlo. Ma non si fa! Si deve avere responsabilità su ciò che si scrive o dice. Comunque presupponenza ed arroganza mi stanno sulle balle!
                                          Ciao Mr.Hyde mai pensato ciò, ma ci sono certamente! Comunque se la persona "consigliata" è scarsa, non solo porta danno a chi l'ha portata e alla azienda, ma in quattro e quattrotto viene cacciata o messa in condizione di andarsene, cosa che nel "pubblico" non avviene!

                                          Salutoni
                                          Furio57
                                          Ultima modifica di Furio57; 18-03-2014, 20:37.
                                          L' ACQUA E' IL MIGLIOR COMBUSTIBILE, BASTA SAPERLA ACCENDERE. ( Capitano Claudio F. )
                                          LA DIFFERENZA TRA UN GENIO ED UNO STUPIDO E' CHE IL GENIO HA I PROPRI LIMITI...
                                          Ma se "L'UNIONE FA LA FORZA", allora perchè "CHI FA DA SE' FA PER TRE"?

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                                          • #22
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                                            No, ora assumono un precario non perché devono coprire un'esigenza temporanea, ma perché lo pagano meno e nello stesso tempo cercano di mettere a casa l'ultra cinquantenne, ancora lontano dalla pensione, ma più caro del giovane e meno ricattabile... fino alle liberalizzazioni che adesso vai esaltando. Si crea un nuovo posto di lavoro sottopagato per un giovane licenziando suo padre, non facendo crescere l'azienda.

                                            Ma stiamo uscendo dal tema di questa discussione, che invece vuole dare indicazioni a un giovane per presentarsi sul mondo del lavoro con la legittima aspettativa di mettere a frutto gli studi che ha fatto.

                                            ••••••••••••

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                                            • #23
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                                              ma se la persona "consigliata" è scarsa, non solo porta danno a chi l'ha portata, ma in quattro e quattrotto viene cacciata o messa in condizione di andarsene, cosa che nel "pubblico" non avviene!
                                              Non avviene nemmeno nel privato (perlomeno per quanto ho potuto vedere io), se l'azienda è sufficientemente grande (diciamo >100 dipendenti).
                                              E non avviene nemmeno in quelle aziende piccole "a conduzione familiare" in cui lavora, per l'appunto, un familiare "scarso".

                                              Originariamente inviato da nll Visualizza il messaggio
                                              ora assumono un precario non perché devono coprire un'esigenza temporanea, ma perché lo pagano meno e nello stesso tempo cercano di mettere a casa l'ultra cinquantenne, ancora lontano dalla pensione, ma più caro del giovane e meno ricattabile...
                                              Io vedo anche assumere come consulenti dei dipendenti che invece sono in pensione da un pezzo. Continuano a lavorare imperterriti e continuano a non trasferire le loro competenze a chi dovrebbe sostituirli: si auto-conservano.

                                              Si crea un nuovo posto di lavoro sottopagato per un giovane licenziando suo padre, non facendo crescere l'azienda.Ma stiamo uscendo dal tema di questa discussione, che invece vuole dare indicazioni a un giovane per presentarsi sul mondo del lavoro con la legittima aspettativa di mettere a frutto gli studi che ha fatto.
                                              Ecco, mi duole dirlo, ma spesso io vedo il giovane (ingegnere) pure sottoimpiegato.

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                                              • #24
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                                                • #25
                                                  Nll, che si assumi un consulente e lo si paghi da consulente sono certamente d’accordo con te. Anche sul fatto che il consulente sopperisca a un’esigenza temporanea.

                                                  Quello che non trovo giusto, invece, è che un pensionato della medesima azienda lavori ancora per questa (camuffato da consulente) e lo faccia a distanza di anni e anni dall’entrata in pensionamento. Non si è voluta formare la persona che lo avrebbe dovuto sostituire perché “si sarebbe perso troppo tempo e denaro”: per me è una logica assurda.

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                                                  • #26
                                                    Si, Nll, so di non essere "simpatico" a chiarire la realtà. Ma non credo proprio che quello che sto dicendo sia poi così OT rispetto al tema trattato da chi ha aperto la discussione. Che ha tutto il diritto di sentire anche le altre campane del mondo del lavoro.
                                                    Lo sfruttamento del lavoro è un'anomalia condannabile, certo. Ma le ricette che vi illudete di poter "imporre" altro non fanno che spostare lo sfruttamento su altri lasciandone indenni solo gli iperprotetti già inseriti.
                                                    Come lo chiameresti se non sfruttamento la mega-panzana raccontata ai tantissimi precari della PA? Lì non c'è il padrone sfruttatore, no! C'è una classe dirigente sfruttatrice che per garantirsi il consenso elettorale ha cinicamente illuso migliaia di giovani che il contratto precario sarebbe stato solo il preludio alla luminosa carriera!
                                                    Eppure quando la precarizzazione è esplosa nel pubblico impiego c'erano molti che avvertivano dei rischi! Ma la grande illusione italiota che bastasse strappare un pezzetto di terreno per determinare il famigerato "diritto acquisito" e trovare sempre qualcun altro su cui scaricare i costi è stata più forte della ragione! Perlomeno finchè non si è sfasciata di fronte alla durezza dei conti.
                                                    Guarda che molte delle protezioni del passato (tipo i prepensionamenti per crisi aziendale o per riduzione di personale nel pubblico) sono state scaricate, di fatto, sui giovani attuali! Io non so davvero se i giovani siano più sfruttati dall'imprenditore che li paga al minimo (ma sempre molto se guardi al costo del lavoro!) o dal pensionato che a 50 anni si gira l'Europa in camper con una pensione che se fosse stata calcolata su base contributiva pura sarebbe meno della metà!
                                                    L'ipocrisia del sistema è evidente da quelle scelte. Si spacciava il sistema come un modo per scaricare sulle aziende i costi sociali, ma in realtà si è dovuto prendere atto del fatto, banale, che quando un'azienda deve ristrutturare licenzia eccome. Pur con tutti gli articoletti, le assemblee, i sit-in, i blocchi stradali e gli statuti pieni di belle parole. Allora si è scelto di scaricare il costo del problema sulle generazioni future, deliberando pensioni del tutto scoperte a gente di 45 anni! Dando inoltre la possibilità a molte aziende di sfruttare l'intervento statale per incamerare qualche contributo e poi fuggire comunque. Ogni riferimento a situazioni imeresi o pomiglianesi è ovviamente del tutto casuale!

                                                    La verità è che siamo stati in molti a pensare di poter nascondere nel fascio d'erba anche le cose meno "nobili" appiccicandoci poi sopra una bella etichetta di "socialità e solidarietà". Ma sapendo in realtà che il vero obiettivo primario era la NOSTRA sicurezza.
                                                    Quanto siano realistiche le pretese di reimporre alle aziende le tutele degli anni d'oro lo dimostra il tragico flop delle norme anti-precariato che i sindacati hanno imposto nella riforma Fornero e che ora obbligano a una precipitosa retromarcia. Si sono certamente ridotti i contratti a tempo determinato, vero. Ma ovviamente senza alcun aumento di quelli a tempo indeterminato!
                                                    Ed il perchè lo ha già spiegato Mr.Hyde e l'ho ribadito anch'io. L'azienda seria che ha bisogno di dipendenti qualificati perchè ha necessità di produrre NON vede come un risparmio un turn-over di apprendisti inesperti, per quanto poco pagati! Io ho un dipendente che è con me da oltre 20 anni! Pensi che non risparmierei a sostituirlo con un'apprendista? Ma io, come ogni imprenditore serio, so perfettamente quanto rende in produttività un dipendente esperto (e pagato il giusto!) e sono semmai terrorizzato dall'idea che possa piantarmi in asso prima o poi. Ho un amico operaio specializzato della mia età che ha cambiato datore di lavoro almeno 4 volte (Enel, Esso chimica, Stoppani, Infinium... non aziendine quindi) sempre per sua scelta e che ancora oggi riceve offerte di contratto molto vantaggiose. Ma quei posti sono un numero finito e non possono moltiplicarsi per miracolo o per norma! Perchè le aziende tornino ad assumere in maniera seria occorre renderle PRODUTTIVE! E redditizie! Altrimenti Francesco e i nostri figli avranno solo possibilità del part-time in pizzeria! Dove è ovvio che un contratto a tempo indeterminato per portare la pizza ai tavoli è un salto nel buio per qualsiasi pizzaiolo, che quindi non ci pensa nemmeno. D'altronde non dovrebbe essere difficile calcolare quante pizze deve portare ogni sera al tavolo quello che al pizzaiolo costa 2.300€ al mese! Fatevi i conti e ditemi cosa davvero sperate possa cambiare se non si taglia decisamente il costo fiscale e soprattutto contributivo!
                                                    I filibustieri che citi e che ci sono, certo, approfittano di una situazione che tutto il mondo sa da dove deriva. La ""sentenza"" che ho citato capisco benissimo che sia imbarazzante da commentare se non con risolini e battute al bar del dopolavoro. Fra amici.
                                                    Ma il suo effetto lo ha avuto e quello suscita molto meno ilarità ora.

                                                    P.S. Le lettere di dimissioni ora non si possono più fare ed è bastata una norma per evitarlo. Comunque una lavoratrice che si assenta per mesi è un danno non da poco per le piccole aziende. Quando io ho iniziato era un incubo per molti colleghi, anche perchè allora (solita logica italiota!) vigeva la singolare norma che il datore di lavoro doveva pagare tutto, contributi e stipendi, puntualmente ogni mese, e veniva poi con calma rimborsato a distanza di mesi. E nemmeno di tutto! Ma solo dell'80%!
                                                    Cioè in pratica il datore di lavoro doveva per legge fare un regalo di un paio di milioni buoni di lire al nascituro!
                                                    Chiarito che il diritto della donna è insopprimibile, resta evidente il tentativo dello stato di accollare all'azienda (che tanto è ricca...) un peso sociale che invece deve essere dello stato stesso. In piena sintonia con la visione demenziale del lavoro di quegli anni.
                                                    Ora fortunatamente le cose sono cambiate, ma per evitare i comportamenti furbastri spesso basterebbe non inventarsi norme altrettanto furbastre.
                                                    Ultima modifica di BrightingEyes; 18-03-2014, 22:22.
                                                    “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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                                                    • #27
                                                      Originariamente inviato da nll Visualizza il messaggio
                                                      ................................è anche vero che se ha l'occasione di pagarlo meno del minimo sindacale lo fa! E la libertà di licenziare serve soprattutto per ricattare il lavoratore e indurlo ad accettare sempre meno diritti (prima dello statuto dei lavoratori, la situazione dei lavoratori non era certamente migliore!). Un esempio sono le lettere di dimissioni fatte firmare con la data in bianco in fase d'assunzione, arma spesso utilizzata per penalizzare le donne che rimanevano gravide.
                                                      Quoto pienamente quanto da te affermato in tutto il discorso.

                                                      Il discorso del lavoro precario o meno o momentaneo o la facilità di licenziare è un'arma a doppio taglio per il lavoratore, autorizzando il datore di lavoro alla facoltà di vita o di morte o di ricatto nei confronti del lavoratore .
                                                      Mettetevi nei panni di una donna bellina che faccia la segretaria, questa povera donnina se non facesse soddisfare le voglie del suo datore di lavoro potrebbe essere licenziata in qualsiasi momento. Mettete al posto di questa donnina vostra moglie o vostra sorella o vostra figlia e vediamo cosa ne pensate .
                                                      Stesso discorso peri maschi che dovrebbero svolgere qualsiasi lavoro anche pericoloso pur di non perdere il posto.
                                                      Se la società fosse fatta di persone corrette e rispettose dell'altro forse qualsiasi legge andrebbe bene , io lavoratore lavoro, tu datore di lavoro mi paghi per il lavoro che io faccio.
                                                      Ma purtroppo la società odierna e meglio ancora il mondo dell'imprenditoria è fatto di persone arriviste e f... di p. , per cui è necessario avere delle regole da rispettare , regole che debbono dettare i politici ed i magistrati fare rispettare.
                                                      Note di Moderazione: nll
                                                      questa è una tua opinione di cui te ne assumi la responsabilità. Generalizzare porta quasi sempre dalla parte del torto, in quanto le persone oneste possono tranquillamente trovarsi anche in ambienti prevalentemente meno che onesti.



                                                      Originariamente inviato da Furio57 Visualizza il messaggio
                                                      ...............................................
                                                      Come immediatamente i licenziamenti. Una "disinfestazione" si pone necessaria.

                                                      Sono esterrefatto , *** Attacco personale non consentito. Violazione art.1 del regolamento del forum. nll ***

                                                      Bella questa , allora licenziamo tutti, buoni e cattivi: dalla scuola i professori , dalla sanità medici ed infermieri, dalle forze dell'ordine polizia, carabinieri, militari , dai comuni gli impiegati all'anagrafe e certificati.
                                                      Ma questa è l'anarchia totale o peggio il ritorno al nazifascismo. Chi decide chi licenziare ?*** Attacco personale non consentito. Violazione art.1 del regolamento del forum. nll *** ?
                                                      Quali sono i criteri del licenziamento ?
                                                      Ma per favore finiamola ! Siamo seri . Non diciamo parole a vanvera .
                                                      Ce l'hai tanto con gli impiegati pubblici ? Sono tutti fannulloni ? Vedi che già una bella strigliata l'hanno data *** Offese personali non consentite. Violazione art.1 del regolamento del forum. nll *** Brunetta e la Fornero.
                                                      Manca solo il licenziamento , bravo è l'ultima cosa da fare e siamo a posto salviamo l'italia , solo che gli italiani li mandiamo a fare in cul. o alla camera a gas .
                                                      Io come impiegato pubblico ti posso dire che ho fatto decine di concorsi per titoli ed esami per potere entrare ed ad ogni concorso ti trovi decine di concorrenti per un solo posto. Non è facile entrare ed anche le raccomandate a volte non servono a niente, perché gli altri non sono stupidi , sono più raccomandati di te.
                                                      Siccome sono tutti raccomandati , alla fine entra chi in effetti ha i titoli e fatto un buon esame . I commissari di esami non rischiano la capeza per nessuno se non hanno le carte in regola.
                                                      Io stesso ho fatto causa un paio di volte ma senza risultato, come parimenti dopo ho fatto parte di commissioni di esami.
                                                      Nel pubblico impiego non si entra cosi facilmente con una raccomandata , come invece succede nel settore privato dove a decidere è solo il datore di lavoro.
                                                      Informati meglio e calma le tue 57 furie.....

                                                      P.S.
                                                      Se proprio vogliamo mandare a casa i dipendenti pubblici , perché allora non li mandiamo in pensione invece di fare una riforma Fornero ?
                                                      Ci sono tante persone a 65 anni o quasi che aspettano l'uscita dal lavoro come una liberazione .
                                                      Il problema allora qual è che non gli vuoi dare una pensione dopo 42 anni di contributi ?
                                                      Ultima modifica di nll; 20-03-2014, 12:53. Motivo: Unione messaggi consecutivi dello stesso utente
                                                      Dante : " Fatti non foste a viver come bruti .... "

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                                                      • #28
                                                        Guarda che non è una discussione sul pubblico impiego e le sue problematiche eh!
                                                        Si cercava di dare qualche opinione a un ragazzo alle prese con il futuro lavorativo. Se si faranno concorsi per ingegneri nel pubblico proverà a partecipare, con "raccomandata" o meno. Ma credo che in questo campo abbia anche lui le idee chiare su quali reali possibilità esistano.
                                                        Certo servirebbero più ingegneri e meno maestri elementari e burocrati vari, ma sono sfumature e si va OT.
                                                        L'unica cosa certa è che la spesa per il pubblico impiego è destinata a diminuire ancora, e non poco. Piaccia o meno.
                                                        Io spero, per il nostro Francesco, che non lo si faccia prepensionando, ma con mobilità, sussidi e licenziamenti nelle fasce dei dirigenti.
                                                        Per quanto riguarda i ricatti lavorativi guarda che nessuno pensa alla legge della giungla stile USA. Ma a correggere una situazione che ha prodotto lo sfacelo che è nei fatti e che certo non tocca voi lavoratori pubblici di lungo corso (tutti in fremente attesa di pensionamento, vedo...), ma tocca e molto i giovani.
                                                        Le proposte di flex-security sono portate avanti da persone che sono e restano in pieno di area di sinistra e sicuramente attenti ai diritti (quelli veri, però! Non i "privilegi acquisiti"!) dei dipendenti. Senza necessità di consiglio da parte di chi teme la camera a gas, a parole.
                                                        Appena si toccano questi argomenti è tutto un coro di persone preoccupate dei diritti dei più deboli e della giustizia sociale, ma appena si gratta il velo di ipocrisia si capisce perfettamente che le preoccupazioni volano ad una quota molto più bassa e più vicina al portafoglio di chi si indigna!
                                                        “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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                                                        • #29
                                                          Ciao a tutti
                                                          Originariamente inviato da tonino50
                                                          ...Io come impiegato pubblico ti posso dire che...
                                                          ciao tonino si disinfesta chi o cosa è nocivo. Nell' impiego pubblico qualcuno capace e onesto penso ci sia...Capisco che ti agiti come Zagami perchè siete interessati in prima persona, il tuo intervento non poteva che essere quello che hai scritto, è capibile e umano, ma la pacchia è finita!! i nodi sono arrivati al pettine! Approfittate fin che potete dei vostri privilegi! Confido nella cura di Cottarelli che mi auguro sappia "scremare" il buono dal marcio: "In arrivo 85mila esuberi", era ora, ma sarà difficile, comunque è un buon inizio! Comunque siamo pesantemente o.t. scusa Brighting, ma alla questione andava risposto, visto che quest'ultimo ci è andato pesante! Se ritieni di moderare non crearti remore!

                                                          Salutoni
                                                          Furio
                                                          Ultima modifica di Furio57; 19-03-2014, 19:26.
                                                          L' ACQUA E' IL MIGLIOR COMBUSTIBILE, BASTA SAPERLA ACCENDERE. ( Capitano Claudio F. )
                                                          LA DIFFERENZA TRA UN GENIO ED UNO STUPIDO E' CHE IL GENIO HA I PROPRI LIMITI...
                                                          Ma se "L'UNIONE FA LA FORZA", allora perchè "CHI FA DA SE' FA PER TRE"?

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                                                          • #30
                                                            Anche voi siete andati OT.
                                                            Ma la questione poi non è tanto OT o meno, in quanto se si parla di occupazione ed impiego per le giovani generazioni , come pensate di creare nuovi posti di lavoro ?
                                                            Si vuole mantenere ancora persone vecchie nei posti di lavoro ? I nonni o i padri di chi cerca lavoro; intanto si fa una legge per fare in modo di tenerli ancora in servizio, cosa pretendi da una persona ultrasessantacinquenne ?
                                                            Allora la vostra splendida idea quale sarebbe sentiamo ?
                                                            Mandiamo a casa queste persone anziane, poco produttive , senza stipendio per i prossimi 5 anni (esodati) e prendiamo giovani che paghiamo poco e possiamo licenziare quando vogliamo ? Bene , bravi !
                                                            Allora per essere in tema e dare un consiglio a questo giovane ingegnere e come lui gli altri , cosa diciamo ?
                                                            "Carissimo giovane di buone speranze, aspetta prima che licenziamo tuo padre e tuo nonno e forse dopo se mi vieni a leccare ti faccio lavorare per 6 mesi e poi ti mando a casa ".
                                                            Se non è questa la prospettiva che hanno davanti i giovani di oggi che cercano lavoro , ditemi voi qual'è . Salvatori della patria. Sentiamo.

                                                            Questo è il tema della discussione o no ?

                                                            Originariamente inviato da Furio57 Visualizza il messaggio
                                                            .......
                                                            ciao tonino si disinfesta chi o cosa è nocivo. Nell' impiego pubblico qualcuno capace e onesto penso ci sia..........
                                                            Allora nel pubblico impiego sono tutti persone incapaci e nocive , solo qualcuno è capace ed onesto ? OK ,bravo, questo ancora non lo avevo notato.
                                                            Ultima modifica di experimentator; 20-03-2014, 02:56.
                                                            Dante : " Fatti non foste a viver come bruti .... "

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