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Coltivare la canna da zucchero in Italia come fonte energetica?

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  • Coltivare la canna da zucchero in Italia come fonte energetica?

    - Premessa.
    Da un ettaro a canna da zucchero si ricavano mediamente 5 tonnellate di bioetanolo(per auto) e 15 tonnellate di biomassa secca(bagasse, per pellet...) che in parte(quasi tre tonnellate) verrà usata per produrre bioetanolo dal succo dolce derivante dalla spremitura; infatti il bilancio energetico è di 1(input) a 9(output) complessivamente!
    Passiamo ai calcoli...
    Il bioetanolo ha circa il doppio del potere calorico delle bagasse, quindi in totale da un ettaro abbiamo 25 tonnellate equivalenti di bagasse. Facendo la proporzione 1:9 = x:25 troviamo x = 25/9 ossia ci vogliono quasi tre tonnellate di bagasse per produrre 5 tonnellate di bioetanolo dalla spremitura.
    La canna da zucchero è la coltivazione che riesce ad immagazzinare meglio l'energia solare!!!

    - Possibile la coltivazione in Italia?
    Io credo che geograficamente sia possibile da Napoli in giù, visto che riesce a resistere al max a temperature minime di circa -1°C. La canna da zucchero americana, quella della Louisiana(A New Orleans la neve cade con la stessa frequenza che c'è a Napoli, e ci sono circa 200 mila ettari a canna da zucchero!) ad esempio, nel sud andrebbe benissimo ma anche nelle pianure lungo il Tirreno di Toscana e Lazio

    Allego un documento sulla coltivazione della canna da zucchero negli Usa.
    File allegati

  • #2
    Ciao solarfranco

    Facendo la proporzione 1:9 = x:25 troviamo x = 25/9 ossia ci vogliono quasi tre tonnellate di bagasse per produrre 5 tonnellate di bioetanolo dalla spremitura.
    scusa ma...

    scritta così ,sembrerebbe che da 3 tonnellate di bagasse ,per spremitura , si estraggano 5 tonnellate di bioetanolo.

    cordialmente

    Francy

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    • #3
      Originariamente inviato da Solarfranco Visualizza il messaggio
      - Possibile la coltivazione in Italia?
      Io credo che geograficamente sia possibile da Napoli in giù, visto che riesce a resistere al max a temperature minime di circa -1°C.
      E' possibile ed infatti veniva coltivata in Sicilia fino all'800. Il problema, a quanto ho letto in giro, non stà tanto nella temperatura invernale, quanto nella tipologia di terreno e nelle precipitazioni, che devono essere abbondanti.
      Purtroppo questi due fattori non sono molto positivi. Il cambiamento climatico ha reso più grave il rischio desertificazione al sud proprio perchè piove meno e in maniera meno regolare.
      Solo alcune zone della Sicilia sono adatte. E certo non per la produzione di zucchero. Ma per bioetanolo e biomassa probabilmente le prospettive possono essere diverse.
      “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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      • #4
        Beh, dal momento che l'etanolo si ricava dagli zuccheri, non cambia poi molto.

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        • #5
          La canna da zucchero è un pò delicata per le zone del mediterraneo. Le rese che hai riportato si riferiscono, probabilmente, a quelle osservate nei siti produttivi originari.

          Per produrre l'etanolo, dovresti far fermentare gli zuccheri e distillare, con tanto di permessi.

          Se fermentare e distillare non sono un problema, potresti considerare la barbabietola da zucchero.


          In alternativa, potresti produrre olio (che non necessita di lavorazioni, tranne che se lo vuoi trasformare in biodiesel) e biomassa, considerando l'USO31.

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          • #6
            Ma sapete o no che ogni tanto nevica a New Orleans(La città più mite della Louisiana)!
            Navigate un pò da casa e vedrete quanta neve cade anche in
            Louisiana d'inverno, dove ci sono ben 200 mila ettari all'incirca
            coltivati a canna da zucchero !!!
            Dico, 200 mila ettari !!!
            A New Orleans nevica una volta ogni 4-5 anni, proprio come nelle pianure meridionali.
            Quest'anno, in pieno inverno quando spirava il gelido vento dell'Est le temperature
            minime a Foggia nell'interno del Tavoliere sono arrivate intorno a -1°C.
            Come esempio ho preso il Tavoliere, in quanto è la pianura meridionale più colpita
            dai gelidi venti dell'Est, che fanno record su record quando innevano
            le nostre montagne, dove le temp non di rado vanno sotto i -20°C.

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            • #7
              Originariamente inviato da innominato Visualizza il messaggio
              Ciao solarfranco



              scusa ma...

              scritta così ,sembrerebbe che da 3 tonnellate di bagasse ,per spremitura , si estraggano 5 tonnellate di bioetanolo.

              cordialmente

              Francy
              Ho calcolato la quantità secca necessaria per produrre il bioetanolo.
              Ok se ho interpretato correttamente il bilancio energetico.
              In vari siti pare che l'interpretazione di questo bilancio sia diverso da come
              l'ho interpretato io...

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              • #8
                Beh, a me sembra che invece si ragioni al contrario.
                Si parte dalla produttivitità della canna verde in tonnellate per ettaro, poi si passa allo zucchero che può essere estratto da tale quantità ed alla fine si ottiene quanto scarto ne otteniamo (che sono appunto le bagasse... dalle quali non si estrae zucchero perchè è già stato tolto).

                Poi, riferiamoci pure al secco, se vuoi (ma non cambia, la quantità di zucchero per ettaro è sempre quella).

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                • #9
                  Chiaramente mi riferisco al secco. Essendoci bisogno di energia termica
                  questo di solito è il combustibile utilizzato per produrre il bioetanolo dal
                  succo proveniente dalla spremuta delle bagasse appena raccolte.
                  Se fosse così rimarrebbero circa 12 tonnellate di secco per ettaro
                  da poter trasformare in pellet. Quanto un ettaro a pioppo!
                  Però ripeto il bilancio energetico probabilmente va interpretato
                  diversamente da come ho fatto io.

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                  • #10
                    Le bagasse vengono semplicemente bruciate nei campi: ripeto, quello che viene spremuto sono le canne da zucchero, le bagasse sono lo scarto finale della spremitura.

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                    • #11
                      Uhmm e perché non la barbabietola? In teoria l contenuto di zucchero è persin maggiore (Produzione dello zucchero - Wikipedia) e, come coltivazione non necessita di climi particolarmente caldi (vedi coltivazioni in pianura padana)... interessante a tal proposito questo link (9 - 11 t/ha di saccarosio)
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                      • #12
                        Eh, lupino...
                        Come sai, è stata decretata la forte riduzione della produzione di zucchero in Italia, con "l'obbligo di chiusura" di tredici zuccherifici su sedici e il conseguente fallimento di centinaia di agricoltori e la sparizione della filiera. Difficile pensare che si possa invertire il percorso.

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                        • #13
                          Già living, c'è da chiedersi come mai.... o a chi si doveva fare un piacere ..... nella cara/amara UE: E' amara la fine dello zucchero italiano: produzione crollata dell'80 per cento - Repubblica.it
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                          • #14
                            Ciaooo a tutti

                            scritto da Solarfranco
                            Ok se ho interpretato correttamente il bilancio energetico.
                            In vari siti pare che l'interpretazione di questo bilancio sia diverso da come
                            l'ho interpretato io..
                            non bisogna interpretare , semmai bisogna conoscere il coefficiente EROEI della produzione del bioetanolo, partendo dalla canna da zucchero in quella determinata zona .

                            cordialmente

                            Francy
                            Ultima modifica di Ospite; 22-03-2017, 06:50.

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                            • #15
                              Hei Francy, ciao carissimo.... giusto ciò che dici, visto che il fine ultimo è prettamente energetico, poco importa che la coltivazione sia generalmente fattibile se poi, a fine filiera, otteniamo bioetano a 2€ litro o con un rapporto energetico (EROEI) superiore, ad esempio, al classico F.V.
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