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  • rectenne

    Buongiorno a tutti, volevo chiedervi se conoscevate la tecnologia delle rectenne , se conoscete link utili che ne spiegano il funzionamento o società che le stanno sperimentando.

    Grazie a tutti per la collaborazione
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  • #2
    CITAZIONE (leonardo100 @ 19/3/2005, 13:39)
    Buongiorno a tutti, volevo chiedervi se conoscevate la tecnologia delle rectenne , se conoscete link utili che ne spiegano il funzionamento o società che le stanno sperimentando.

    Grazie a tutti per la collaborazione
    [/SIZE]

    ciao,
    ti allego un articolo trovato in rete, c'è anche l'indicazione di una ditta che sperimenta nel settore.
    Di più nìn sò!

    saluti, Sparrow

    IL PARERE DI ROBERTO VACCA: rectenne: e luce sarà: abituiamoci al suono di questa parola, rectenne, perché sarà quella con cui, domani, indicheremo l' innovativo sistema che permette di sfruttare quasi tutta l' energia del Sole: le rectenne (parola che in avvenire sentiremo spesso) esistono da 30 anni: sono strutture con diodi raddrizzatori alimentati da un' antenna ricevente. Le prime erano usate per trasmettere energia con onde radio. Ora vengono studiate per applicazioni fotovoltaiche ad alto rendimento: se avranno successo, rivoluzioneranno il settore energetico. L' effetto fotoelettrico (conversione diretta della radiazione solare in energia elettrica) era noto dal 1839. Nel 1904 Einstein ne spiegò la teoria. Le celle fotovoltaiche (la prima fu prodotta dalla Bell nel 1954) sono costituite da semiconduttori. I rendimenti più alti (teoricamente 29%, in pratica intorno al 16%) si ottengono con silicio monocristallino 'drogato' con altri elementi. I rendimenti non possono essere maggiori perché queste celle convenzionali assorbono l' energia dei fotoni solo se la loro frequenza è compresa in una banda piuttosto stretta. Invece nella tecnologia delle rectenne (sviluppata dalla ITN Energy Systems) l' antenna assorbe tutta la radiazione solare e la trasmette a un diodo a tunnel realizzato con una giunzione metallo isolatore metallo. I fenomeni quantistici conseguenti producono una corrente variabile (la cui energia equivale a tutta quella della radiazione incidente) e la tensione generata nel circuito esterno aumenta linearmente con la frequenza dei fotoni incidenti. Il 44% della radiazione solare ha lunghezze d' onda comprese fra 0,4 e 0,7 mm. Per assorbirla tutta le rectenne dovranno funzionare fino a 600 THz. Finora le frequenze utilizzate arrivano a 150 THz (corrispondenti a lunghezze d' onda di 2 mm). Oggi il fotovoltaico si usa nei satelliti e in utenze terrestri molto distanti dalle reti elettriche (come nel Terzo Mondo). La ragione è che la potenza installata costa 4 volte di più di quella convenzionale (4.000 euro/kW invece di 1.000 euro/kW). Se raggiungeremo i rendimenti sperati del 70%, l' energia fotovoltaica sarà competitiva con quella tradizionale, si utilizzerà su piccola scala ovunque e ribalterà i rapporti di forza nel settore. Saranno favoriti i Paesi vicini all' equatore. Le quantità sono enormi: coprendo un lago con celle fotovoltaiche su galleggianti anche a latitudini temperate si produce più energia di quella idroelettrica alimentata dal lago stesso. Obiettivo: battere la concorrenza del petrolio: per rendere competitivi i pannelli solari bisogna farli più efficienti e meno costosi. Ecco i pro e i contro delle diverse tecnologie: il silicio, elemento base dei pannelli fotovoltaici, è presente in abbondanza in natura ma non allo stato puro. L' industria elettronica utilizza un silicio puro al 99,99999 %. Quella fotovoltaica al 99,999 utilizzando quindi gli scarti della precedente. Per rendere il silicio cristallino bisogna fonderlo e solidificarlo in modo che cristallizzi. A seconda della tipologia di cristallizzazione si avrà un prodotto costituito da un singolo cristallo (monocristallino) o da piu cristalli (policristallino). Queste due tipologie costituiscono l' 80 % del mercato mondiale del fotovoltaico. Il monocristallino è più efficiente (13 16 % contro il 12 15 %) ma anche più costoso. Il Ribbon sheet è un sistema che riduce gli sprechi di materiale. Quando il silicio viene fuso, infatti, viene fatto filtrare attraverso una sorta di fessura e fatto solidificare già in forma di foglio sottilissimo (300 micron), operazione che non crea scarti. Per realizzare il silicio cristallino, invece, gli scarti sono di circa il 50 %. Le tecnologie a film sottili, basate su tellururo di cadmio, seleniuro di indorame e silicio amorfo, usano fogli di 30 micron, dunque molto meno rispetto ai 300 del silicio cristallino, con risparmio di materiale, efficienza nella media e un ottimo rapporto costo benefici. Una tecnologia in parte diversa è data dalle celle a concentrazione, che captano la luce solare con un sistema ottico e la concentrano sul pannello. Il record di efficienza spetta però all' arseniuro di gallio con il 33,3%. Ma i costi elevati ne limitano l' uso solo al settore spaziale. Il fotovoltaico 'all' italiana': Grandi slanci alternati a pause di riflessione lunghe anni. Così procede l' energia del Sole nel nostro Paese secondo Anna De Lillo, responsabile della Sezione ingegnerizzazione delle fonti rinnovabili all' Enea: 'L' Italia si interessa moltissimo al fotovoltaico. Però all' italiana, appunto, con grandi slanci, quando ci sono i finanziamenti, alternati a pause di anni. Così vantiamo da metà degli Anni ' 80 uno dei centri fotovoltaici più grandi del mondo, quello di Portici Serra Campana, da 3 Megawatt. Poi, però, questa spinta non ha avuto il seguito che meritava. Ora ci stiamo riprovando con il progetto 'tetti fotovoltaici', partito nel marzo del 2001. Il piano prevede finanziamenti fino al 75 % sui costi di installazione di pannelli per edifici pubblici e per abitazioni private (impianti da 3 kw, ovvero il fabbisogno medio di una famiglia), anche se è già in parte mutilato per la mancanza di finanziamenti. Così i diecimila tetti da realizzare potrebbero ridursi a cinquemila (in Germania oggi sono già 100 mila)'. Nel 2001 la potenza complessiva installata in Italia era di 20 Mw, con pochi passi avanti negli ultimi anni e un picco solo nel 1992, in seguito alla crisi petrolifera della guerra del Golfo. 'Al momento', conclude De Lillo, 'gli unici istituti di ricerca del Paese nel settore sono l' Enea e l' Enel. A cui si aggiunge una sola azienda privata'.
    Impianto FV 6Kwp LG 335 W N1C-A5 inverter Symo 6.0-3-M; ACS 300L 2 pannelli da 1 mq: zona climatica C; 1.355 gradi giorno

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    • #3
      Ciao a tutti
      Nulla di nuovo sotto questo sole!!

      Salutoni
      Furio57
      L' ACQUA E' IL MIGLIOR COMBUSTIBILE, BASTA SAPERLA ACCENDERE. ( Capitano Claudio F. )
      LA DIFFERENZA TRA UN GENIO ED UNO STUPIDO E' CHE IL GENIO HA I PROPRI LIMITI...
      Ma se "L'UNIONE FA LA FORZA", allora perchè "CHI FA DA SE' FA PER TRE"?

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      • #4
        Ma sbaglio o questo sistema doveva prevedere la ricezione dell'energia dallo spazio dove enormi pannelli solari avrebbero raccolto la luce solare, l'avrebbero convertita in microonde e sparata sulla terra alle rect-ifier antenne? Cioè tantissimi piccoli dipoli equipaggiati con diodi GUN?
        All'epoca mi parve una ca***a! Ora mi pare sempre la solita cosa, per ovvi motivi, basta pensare solo ai rendimenti ed ai costi per mandare nello spazio le piattaforme fotoelettriche. Non vi pare una follia?
        Ciao

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        • #5
          meglio cercare "rectenna"
          Nel seguente PDF c'è uno disegno costruttivo (eh eh ....con misure...eh eh...) di un modello a spirale:
          http://nemes.colorado.edu/microwave/papers...MrzZP_Mar04.pdf
          Fare si può! Volerlo dipende da te.

          Consulta e rispetta il REGOLAMENTO

          Piano cottura induzione: consumo energia 65...70% in meno rispetto uno a gas! Pure a costi doppi dell'elettricità fa risparmiare, almeno 30%! Contrariamente a quanto si dice si può usare con contratti 3 kW, perfino se sprovvisto di limitazione.
          Gas 100% fossile, elettricità 30...100% rinnovabile. Transizione ecologica? Passa all'induzione!

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          • #6
            Occorre sempre che qualcuno invii un fascio di microonde verso le rectenne. Lo vedo un processo troppo poco efficiente per un impiego di distribuzione di energia o raccolta di energia dallo spazio.
            Forse per alimentare qualcosa che altrimenti sarebbe poco raggiungibile..... chissà.
            Ciao

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            • #7
              se da micro diventano pico (o meno)...cioè da giga diventano tera (tipo 150THz) allora......Fiat Lux...
              Fare si può! Volerlo dipende da te.

              Consulta e rispetta il REGOLAMENTO

              Piano cottura induzione: consumo energia 65...70% in meno rispetto uno a gas! Pure a costi doppi dell'elettricità fa risparmiare, almeno 30%! Contrariamente a quanto si dice si può usare con contratti 3 kW, perfino se sprovvisto di limitazione.
              Gas 100% fossile, elettricità 30...100% rinnovabile. Transizione ecologica? Passa all'induzione!

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              • #8
                Rectenne per il riciclaggio delle radiofrequenze ambientali la cui energia altrimenti andrebbe dispersa come avviene tutt'ora. Nulla di nuovo dal punto di vista dell'idea in se' visto che si tratta di concezioni e concetti vicini al campo della radiotecnica.

                Se si riuscisse a tagliare antenne riceventi nell'ordine della lunghezza d'onda della luce visibile (se non sbaglio l'ordine di grandezza sarebbe il micron) potremmo catturare l'energia del sole con sistemi radioriceventi e non fotovoltaici.


                Maury

                Edited by maurjzjo - 23/3/2005, 20:28

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