E' già noto che convertire la differenza di temperatura in elettricità è complesso, costoso (e anche poco redditizio per quanto riguarda i rendimenti).
Di solito si usa scaldare una caldaia, la caldaia produce pressione, la pressione spinge le pale di una turbina, eccetera eccetera, (la solita solfa).
Poi c'è il metodo dello stirling che consiste.... eccetera...
Poi c'è il metodo del diodo seebek ma giustamente non lo usa nessuno perchè il rendimento è del 7% e poi i diodi costano parecchio.
Poi c'è eccetera eccetera...
Poi c'è eccetera eccetera...
Volevo chiedere agli esperti della conversioni energetiche se applicando una differenza di temperatura di 3000 gradi è possibile scindere l'acqua nei suoi costituenti fondamenti idrogeno e ossigeno.
Contemporaneamente ricombinare idrogeno e ossigeno per mezzo di una famosa cella a combustibile PEM.
Lo scopo di questo sarebbe evitare in gran casino di: caldaia, turbina, generatore, condensatore d'acqua e altre menate varie.
Nonostante la fonte energetica sia la differenza di temperatura, io penso che comunque necessita un piccolissimo generatore di tensione elettrica di insignificante potenza per polarizzare l'acqua e dare un avvio al senso della corrente, che altrimenti non si capirebbe da che parte dovrebbe formarsi il gas di idrogeno e da che parte dovrebbe formarsi il gas di ossigeno.
Senza la polarizzazione i gas di H e O si formerebbero ovunque mescolati e in modo disordinato.
Prima domanda...
Una differenza di 3000 gradi sono bastevoli per scindere l'acqua?
Seconda domanda...
Necessita un poccolissimo generatore di tensione per polarizzare l'acqua oppure non serve ?
Edited by stranger - 14/11/2007, 13:48
Di solito si usa scaldare una caldaia, la caldaia produce pressione, la pressione spinge le pale di una turbina, eccetera eccetera, (la solita solfa).
Poi c'è il metodo dello stirling che consiste.... eccetera...
Poi c'è il metodo del diodo seebek ma giustamente non lo usa nessuno perchè il rendimento è del 7% e poi i diodi costano parecchio.
Poi c'è eccetera eccetera...
Poi c'è eccetera eccetera...
Volevo chiedere agli esperti della conversioni energetiche se applicando una differenza di temperatura di 3000 gradi è possibile scindere l'acqua nei suoi costituenti fondamenti idrogeno e ossigeno.
Contemporaneamente ricombinare idrogeno e ossigeno per mezzo di una famosa cella a combustibile PEM.
Lo scopo di questo sarebbe evitare in gran casino di: caldaia, turbina, generatore, condensatore d'acqua e altre menate varie.
Nonostante la fonte energetica sia la differenza di temperatura, io penso che comunque necessita un piccolissimo generatore di tensione elettrica di insignificante potenza per polarizzare l'acqua e dare un avvio al senso della corrente, che altrimenti non si capirebbe da che parte dovrebbe formarsi il gas di idrogeno e da che parte dovrebbe formarsi il gas di ossigeno.
Senza la polarizzazione i gas di H e O si formerebbero ovunque mescolati e in modo disordinato.
Prima domanda...
Una differenza di 3000 gradi sono bastevoli per scindere l'acqua?
Seconda domanda...
Necessita un poccolissimo generatore di tensione per polarizzare l'acqua oppure non serve ?
Edited by stranger - 14/11/2007, 13:48
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