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Supposizione: il principio di archimede per produrre energia

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  • Supposizione: il principio di archimede per produrre energia

    Salve a tutti.
    Non ho fatto calcoli, ma ho pensato ora: se il principio di archimede su usasse per produrre elettricità, si potrà innescare e quindi cominicare a parlare di moto perpetuo?

    Penso a un piano, posto a 7/8 della sua lunghezza un punto d'appoggio.
    Al primo ottavo della lunghezza un serbatioietto o contenitore, e giusto sopra un tubo di un liquido (o un altro materiale) che ha il compito di applicare quella forza necessaria affinchè vada giù e produca il sollevamento di una forza ben più grande all'altro lato.
    Quella forza prodotta dall'altro lato, ben più grande, può essere sfruttata per muovere con "poca forza" una forza più grande e produrre energia. Penso al limite a vari prinicipi di archimede in serie.

    Poi, un pizzico di quell'energia grande prodotta dai vari "prinicipi di archimede" in serie servirà a rialimentare il primo motore che ha scaturito la forza, e quindi partirà un moto perpetuo se non una catena continua senza fine con diversi altri generatori.

    Che ne dite?
    Ovviamente non ho nessuna pretesa, solo lo spunto per ragionare se c'è tempo voglia e risorse.
    Ragazzi l'idea è assolutamente libera giudicatela, criticatela, sviluppatela, fatela vostra l'importante è che fate per questo mondo l'energia pulita.

    Saluti e buone cose a tutti.

    ----

    Ah! L'idea c'era già ) Nuovo sistema ecologico per produrre energia con il principio di Archimede
    Ultima modifica di Pasqualel; 14-03-2009, 16:30.
    Si parte dai sogni per arrivare alla realtà.. guai se fosse il contrario..

  • #2
    Non prendiamo in considerazione il principio di archimede, ma solo il piano: quella che hai descritto è una leva, con il fulcro a sette ottavi della lunghezza...
    Ora tu dici che "ha il compito di applicare quella forza necessaria affinchè vada giù e produca il sollevamento di una forza ben più grande all'altro lato"

    E' qui, l'errore. Non si tratta di una forza, ma di lavoro meccanico, ed il lavoro è uguale alla forza per lo spostamento. Dato il rapporto uno a sette fra i bracci, se metto un chilogrammo sul braccio lungo e lascio che si abbassi di sette centimetri, sul braccio corto potrò sollevare sette kilogrammi ma solo per un centimetro. Non ho alcun guadagno di energia, semplicemente il prodotto di forza e spostamento rimane identico.
    Tolte le perdite per attrito, naturalmente....

    Il sistema proposto nel link può funzionare solo se ha una sorgente gratuita di aria compressa, perchè se dobbiamo generarla siamo in perdita netta... ma se abbiamo una sorgente di energia che poi comprime l'aria, allora è meglio sfruttarla direttamente. Il solo comprimere aria introduce già una perdita di almeno il 40% dell'energia originaria.

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    • #3
      Quindi è sempre la stessa minestra riscaldata..

      Comunque, scusate per gli errori grossolani...
      Effettivamente sì non è forza ma lavoro, putroppo ripeto, certi concetti li imparai mnemonicamente e sbadamente alle superiori ma non ancora verificavo e capivo cosa questi concetti indicavano concretamente..
      Grazie, ora mi è più chiaro e grazie a tutti quelli che intervengono sul forum.
      Ultima modifica di Pasqualel; 15-03-2009, 00:31.
      Si parte dai sogni per arrivare alla realtà.. guai se fosse il contrario..

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