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Magneti Unipolari : Applicazioni

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  • Magneti Unipolari : Applicazioni

    Da alcuni anni ricerco sul WEB qualcuno che parli di tali magneti ( si lo so che in natura non esistono), ma un semplice esperimento con i giochi di mio figlio mi ha dimostrato che si possono assemblare, (il loro campo magnetico non sarà perfetto se visto in dettaglio , ma già da una distanza di 1 cm , o meno , si comportano proprio come magneti unipolari).
    In un vecchio vostro post , ne ho trovato l'unica traccia, ma il signore che ha notato questo comportamento , non sapeva come utilizzarli.
    Io credo possano essere utilizzati per costruire un apparato a cui purtroppo non riesco a dare un nome, (che chiamo provvisoriamente: degravitatore orbitale o repulsore geomagnetico) e ho la sensazione che si possa anche utilizzarli per realizzare una altro apparato (centrale a fusione o trasformatore atomico).
    Purtroppo il mio livello di studi è solo superiore, non ho lauree.
    Mi aspetto quindi da tutti un aiuto, critiche e chi ne ha più ne metta.
    Sia per la parte teorica che per i calcoli necessari ad una eventuale costruzione di un prototipo.
    Dichiaro fin d'ora che non ho interesse economico nella cosa , ma sarei molto felice , se si arrivasse ad uno sbocco positivo.
    Purtroppo adesso devo andare a trovare mio suocero in ospedale , in serata realizzero i primi disegni , e domani 18 -11-2010 li pubblichero.
    A domani

    Ai gestori del sito:
    Come si fa a caricare una immagine dal proprio computer?

    In attesa di risposta allego i file

    Come si evince dal disegno (peraltro molto schematizzato) si può facilmente costruire un magnete unipolare , mettendo a contatto di una sfera di acciaio alcuni magneti, fino ad un certo numero non si hanno fenomeni di repulsione fra di loro , e la stabilità del contatto è sufficente per procedere con alcune prove

    Mettiamo il nostro magnete su un tavolo.
    Avvicinando al semplice magnete unipolare un magnete avente la stessa polarità si nota subito la repulsione.
    Con questi semplici parametri , Non si verifica in nessun caso una attrazione

    Naturalmente la repulsione avviene su un piano.
    A questo punto ho cominciato a pensare ad un comportamento analogo , ma tridimensionale, quindi ad una forma sferica.
    e qui mi riallaccio all'unico post concernente magneti unipolari che ho trovato su internet ; di "Primitivo" datato "15-05-2006".
    Dal quale riporto testualmente:
    "Ho preso i magneti del geomag e li ho incastrati in 4 cupole di plastica, poi l'ho unite a formare due sfere (un pò stortignaccole)... Ho ottenuto 2 "palle chiodate" che si respingono tra loro a prescindere dalla posizione."
    Anche io ho fatto questo esperimento, intorno al 1998, ( mia moglie era ancora viva, ed è morta nel 2000)
    Fin qui il semplice esperimento, ora cercherò di descrivere le considerazioni che mi hanno portato alla mia idea di applicazione pratica.
    File allegati
    Ultima modifica di nll; 18-11-2010, 22:37. Motivo: Unione messaggi consecutivi dello stesso utente

  • #2
    Spero che tra le applicazioni non sia annoverata anche la produzione di free energy...

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    • #3
      Assolutamente no, anzi l'apparato riuscirà a funzionare solo se si applicherà un quantitativo di energia molto, molto elevato.
      Ma se al termine dei calcoli si dimostrerà che può funzionare il ritorno economico sarà enorme.
      Sottostimando direi che in un anno di attività il guadagno sarebbe a Nove zeri.



      Note di Moderazione: nll
      Lascia almeno il tempo a qualcuno di risponderti, non inserire messaggi a raffica. Ho unito i messaggi consecutivi e ho lasciato solo questo in quanto era giustamente in risposta a un intervento. Ti ricordo che pur non essendo espressamente vietato, l'uso del colore rosso indica una moderazione, specialmente per intere frasi. Limitati a usare il colore rosso nel testo solo quando vuoi dare un particolare effetto cromatico multicolore a una singola parola e lascia questo colore agli interventi del moderatore. Tutto il testo rosso ti è stato convertito in marrone.

      Ultima modifica di nll; 18-11-2010, 22:43.

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      • #4
        Giorgio
        Vai su gestione allegati
        sfoglia dal tuo desktop le immagini prescelte
        e carica
        puoi mettere in un post fino a 5 immagini

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        • #5
          Principi e leggi che regolano il funzionamento dell'apparato

          Considerazioni

          Allo stato attuale della ricerca poco si sà in merito alla forza di gravità e ancor meno si sà sul suo teorizzato opposto; l'antigravità.
          Intendiamoci, la ricerca in questo senzo è lodabile.
          Ma, leggendo un libro , molti anni fa trovai una tabella in cui era riportato l'ordine di grandezza di alcune forze, alcune di esse, l'Elettrostatica e il Magnetismo erano più "forti" di svariati ordini di grandezza (Qui chiedo aiuto non ricordo più se 3-6-9 ordini di grandezza), rispetto alla forza di gravità.
          In pratica , una massa "X" di materia è in grado di generare una debolissima forza di gravità, ma se opportunamente elettrizzata o magnetizzata la sua capacità attrattiva (e quindi anche repulsiva)diventa tangibile.
          Inoltre, se si prendono in considerazione l'Elettrostatica e il Magnetismo, si può affermare che, le loro forze repulsive sono attualmente meglio conosciute e (soprattutto) generabili, rispetto alla (solo) teorizzata forza antigravitazionale.
          Dunque , non vedo perchè, per realizzare una nave che possa raggiungere l'orbita, non si possa utilizzare una delle forze "Maggiori" e più conosciute, considerato che viviamo, oltre che su una sfera con una definita polarità e carica elettrostatica, SU UN IMMENSO MAGNETE.

          Dati Oggettivi

          Qui ho un disperato bisogno del vostro contributo, 12 anni fa avevo a disposizione libri in cui trovai formule e dati che mi permisero di fare tutti i calcoli relativi.
          E giunsi ad un risultato Positivo ( si poteva fare).
          Poi è morta mia moglie e ho dovuto crescere da solo mio figlio, il quale come se non bastasse ha avuto per un certo periodo anche problemi di droga.
          Quei calcoli esistono ormai solo nei miei ricordi.
          Ricordo solo alcune cose:
          Ad esempio , l peso dell'apparato, volendo stare sul sicuro presi quello del "Titanic", (si proprio il peso della famosa nave affondata) e calcolai la potenza repulsiva necessaria a farla staccare da terra e portarla in orbita.
          Mi pare di ricordare che il risultato fu che occorreva generare un flusso magnetico imponente.(4 miliardi di tesla)
          Ho gente , a domani

          Per i gestori del sito, Come si fa a caricare correttamente una foto o un disegno, dettagliare spiegazioni
          In attesa allego immagine
          File allegati
          Ultima modifica di nll; 11-02-2014, 23:57. Motivo: Unione messaggi consecutivi dello stesso utente

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          • #6
            Originariamente inviato da Falsetti Giorgio Visualizza il messaggio
            Mi pare di ricordare che il risultato fu che occorreva generare un flusso magnetico pari a 4 miliardi di tesla.
            Neanche una stella di neutroni ha un campo magnetico di quella grandezza. Solo una magnetar è in grado di produrlo:

            Magnetar - Wikipedia

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            • #7
              Giorgio, ma l'hai già fatto;
              hai già caricato un'immagine correttamente!

              Commenta


              • #8
                Originariamente inviato da Falsetti Giorgio Visualizza il messaggio
                Ad esempio , l peso dell'apparato, volendo stare sul sicuro presi quello del "Titanic",
                Ma c'è una giustificazione per questo?


                e calcolai la potenza repulsiva necessaria a farla staccare da terra e portarla in orbita.
                Mi pare di ricordare che il risultato fu che occorreva generare un flusso magnetico pari a 4 miliardi di tesla
                Dunque, coi tesla non si misura né una potenza né un flusso magnetico. Il tesla si usa per misurare un'altra cosa... Invece, il flusso magnetico si misura in weber, Wb.

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                • #9
                  Un Grazie a Franco52 per il suo suggerimento per le foto.
                  Un Grazie a endymion70 che mi ha segnalato l’errore.
                  Un grazie a besselKn per aver segnalato anche lui l’errore , e a cui rispondo" Ho deciso di utilizzare quel peso , per istinto, intuito, senza un motivo razionale."
                  Come ho già detto mi serve aiuto per rifare i calcoli, la collaborazione di tutti sarà molto, molto, molto gradita

                  Ok, i miei ricordi sono troppo lontani per citare numeri o unita di misura, mi limiterò quindi ai concetti.
                  Ma prima voglio citare un brano da "I figli di Mu" di John W.Campbell Jg del 1935.
                  Se la scienza vale qualcosa , dovrebbe almeno poterci dire:
                  Ecco qua il modo teorico di costruirlo, ma non si può ottenerlo materialmente per queste e queste ragioni.
                  E poi dovrebbe cercare la maniera per superare tali ostacoli.
                  Ultima modifica di nll; 11-02-2014, 23:59. Motivo: Unione messaggi consecutivi dello stesso utente

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                  • #10
                    Originariamente inviato da Falsetti Giorgio
                    non si può ottenerlo materialmente per queste e queste ragioni
                    Per sollevare il Titanic a 1 mm dal suolo col metodo da te esposto, idealmente occorre:
                    - portarsi ai poli magnetici terrestri;
                    - alimentare una spira che corre lungo il perimetro del Titanic con una corrente di almeno 500 kA.
                    Per sollevarlo di 1 m occorrono almeno 500 MA (megaampère).
                    Ci si rende sùbito conto che questa strada è impraticabile.

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                    • #11
                      Ti prego di seguire fino in fondo le mie premesse, perchè mi rendo conto che così come prospettato da te , non va, ma tu usi come nucleo dell'indotto un acciaio normale quello del titanic, io 1000 indotti (disposti su una sfera) da 4 tesla(o weber?) superconduttivi raffreddati ad elio liquido con nucleo in lega supermagnetica in grado di aumentare la potenza dell'indotto di 1000000 di volte (nuclei speciali per indotti speciali )(Dato trovato in un trattato per periti tecnici), cambia niente?
                      Si per il punto di partenza, è il logico polo Nord.
                      Il peso poi , potrebbe essere minore, io mi sono tenuto alto, ma dipende da quanto peserà il tutto , più, un vano di carico.
                      Ti prego comunque di seguirmi e aiutarmi,



                      Due magneti aventi polarità inversa si attraggono.
                      Due magneti aventi la stessa polarità tendono ruotare se non vincolati o a respingersi se impossibilitati a ruotare su se stessi.
                      La loro tendenza a ruotare è vincolata all’inerzia delle loro masse.(Vedi più avanti)
                      Coulomb, utilizzando calamite rettilinee e sufficientemente lunghe, in modo da poter considerare
                      trascurabili le azioni dei poli lontani rispetto a quelli vicini, ha enunciato la seguente legge: la forza
                      con la quale i poli di due calamite si respingono è inversamente proporzionale al quadrato della loro distanza.
                      La loro forza di repulsione è proporzionale al prodotto delle "quantità di magnetismo" residenti nei poli.
                      F=(K )x((M1)x(M2))/(R(al quadrato))
                      La costante K dipende dal mezzo interposto
                      Nel vuoto: 1/((4)x(pigreco)x(uzero)
                      con (uzero)=(4)x(pigreco)x(10allameno7)
                      R è la distanza tra le due masse magnetiche considerate puntiformi.
                      La distanza da raggiungere io la fissai in 400 km, (era il punto in cui entrava in orbita lo Space Shuttle) ma è modificabile.
                      Occorrerebbe conoscere:" la quantità di magnetismo" generata dal magnete Terra (The Core), e il valore della costante k dal nucleo alla superficie, in modo da poter definire "la quantità di magnetismo" che l’apparato dovrà generare.
                      Considerando anche che:
                      A partire dalla superficie terrestre si trova la troposfera , che contiene i ¾ della massa totale dell’aria, che ha uno spessore equatoriale di 18 km ma di soli 8 km sopra i poli , l’apparato se ne può quindi avvantaggiare , dovendo lottare per un tratto minore con la resistenza atmosferica, nel mentre si muove con moto uniformemente accelerato di 2 g in essa.
                      Generare un campo magnetico che porti l’apparato al punto di Lagrange (punto in cui la forza di attrazione della Terra e della Luna sono identiche e pari a zero, è inutile perché molto dispendioso dal punto di vista energetico.
                      La cosa più logica è far innalzare l’apparato fino all’altezza in cui si possa avviare un motore a ioni, che sia in grado di fargli completare l’entrata in orbita.
                      Cito da : Fabris- Scienze vol. Unico
                      La forza peso, o semplicemente il Peso di un corpo rappresenta la forza con la quale la Terra lo attrae verso il suo centro; il peso del corpo può variare a seconda che si trovi al livello del mare oppure sulla cima di una montagna.
                      Diverrà minore se ci allontaniamo dalla terra, mentre la massa resterà sempre uguale.

                      Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

Nome:   Variazione di peso con l'altezza.JPG 
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ID: 1922602


                      praticamente attorno ad ogni corpo celeste esiste un orizzonte degli eventi e un conoide di caduta della materia in cui la gravità non aumenta in maniera lineale ma esponenziale, anche se suppongo che essa cambi forma da massa piccola a massa enorme.

                      Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

Nome:   pozzo gravitazionale.JPG 
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ID: 1922603

                      Ora logicamente :
                      Mano a mano che l’apparato si allontana dalla terra la forza di repulsione cala.
                      Ma , è altresì vero che che man mano ci si allontana dalla superficie terrestre il peso dell’apparato diminuisce.
                      E quindi varia di conseguenza tutto il calcolo relativo alla forza repulsiva necessaria allo spostamento.
                      Inoltre si dovrebbe tener conto dell’inerzia acquisita durante l’accelerazione,visto che la massa dell’apparato è notevole.
                      Ipotizzai 1000 indotti ogniuno da 4 tesla (o erano Weber?) (circa come la TAC ospedaliera) e al posto del paziente un nucleo ferromagnetico, ricordo che esisteva una lega capace di aumentare il flusso di 1 milione di volte.
                      4x1 Milione=4 miliardi di Tesla (o erano Weber?)
                      Però Il risultato del calcolo era positivo

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Nome:   degravitatore.jpg 
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ID: 1922604

                      Ora cerchiamo di visualizzare con un disegno in scala ciò che è necessario fare per portare l’apparato in orbita

                      Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

Nome:   Disegno in scala del dislocamento.JPG 
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                      Ora io sarò un inguaribile ottimista, ma non mi sembra poi così impossibile da fare, la distanza relativa fra la superficie e l’orbita non mi pare enorme, comunque ribadisco potrebbe anche essere minore , bisognerebbe sapere a che altezza si può attivare proficuamente il motore a ioni
                      Ultima modifica di Falsetti Giorgio; 21-11-2010, 22:14.

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                      • #12


                        Per ora ho ritrovato questi dati

                        Ordine di grandezza dell’interazione

                        L’intensità relativa delle interazioni, assumendo quella forte come riferimento, risulta:
                        1 per l’interazione forte
                        10-2 per l’interazione elettromagnetica
                        <10-13 per l’interazione debole
                        10-38 per l’interazione gravitazionale

                        ma la massa magnetica sviluppata da un indotto non dipendeva anche dal numero delle spire?
                        moltissimi giri = poche ampere!
                        E altresì la lunghezza e la sezione del filo non perdono la loro importanza in caso si crei un superconduttore utilizzando azoto liquido?
                        niente più limitazioni dovute alla legge di Ohm!
                        Ridiventa tutto fattibile, non credi?
                        Ultima modifica di nll; 11-02-2014, 23:56. Motivo: Unione messaggi consecutivi dello stesso utente

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                        • #13
                          Mi spiego meglio:
                          Se si prende un filo che conduce corrente e lo si curva ad anello , è possibile vedere che il campo magnetico generato da quel filo sarà concentrato nel centro dell’anello stesso.
                          In seguito, aumentiamo la corrente di un coefficiente due e vediamo che effetto ha sul flusso.
                          Ciò che notiamo è che anche il flusso aumenterà di un coefficiente due.
                          Quindi, il flusso generato nello spazio libero diminuisce in maniera direttamente proporzionale alla corrente che scorre nel filo.
                          Ma noi possiamo ottenere simile risultato usando la stessa corrente facendola passare attraverso due anelli di filo.
                          Quindi, possiamo concludere che anche la somma di flusso è proporzionale al numero di giri nell’anello di filo.
                          Da ciò noi definiamo la funzione della forza magnetica detta forza Magnetomotrice o semplicemente FMM che è il prodotto del numero di giri nel filo ed il flusso di corrente attraverso il filo stesso.

                          Quindi, quali fattori incidono sulla quantità di flusso?

                          Fino qui ne conosciamo già due.
                          Uno è la corrente e l’altro è il numero di giri del filo.
                          Ma cos’altro?
                          Si è scoperto che la lunghezza della traiettoria di flusso incide sulla quantità dello stesso .
                          Maggiore è la traiettoria, minori saranno le linee di flusso.
                          Infatti, si può pensare al flusso come irradiazione nello spazio in tutte le direzioni.
                          Maggiore è la distanza dal filo, minore sarà il flusso perché esso è inversamente proporzionale alla lunghezza della traiettoria che deve sfruttare per arrivare dal Polo Nord al Polo Sud.
                          Cos’altro?
                          Bene notiamo che la quantità di flusso generata è anche proporzionale alla permeabilità del materiale in cui è creato.
                          La permeabilità non è che la misura della densità delle linee di flusso in un dato materiale per unità di forza magnetomotrice.
                          Quindi, come ci si aspetterebbe materiali diversi hanno permeabilità differenti.
                          L’aria ha un a permeabilità relativamente bassa rispetto agli altri materiali come i metalli ferrosi.
                          In fine la quantità di flusso che attraversa una determinata area ovviamente aumenterà se noi aumentiamo l’area stessa.
                          Quindi, in un campo magnetico uniforme, il numero di linee di flusso è direttamente proporzionale all’area considerata.



                          Ora chiaramente la sezione e la lunghezza del filo sono condizionati pesantemente dalla legge di Ohm.
                          Questi limiti però , perdono la loro importanza in caso si crei un superconduttore utilizzando azoto liquido.



                          Ridiventa tutto fattibile, non credi?

                          Ultima modifica di Falsetti Giorgio; 30-11-2010, 20:25.

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                          • #14
                            Ciao, la tua visione è bella, è tridimensionale, invece per fare muovere qualcosa con le calamite occorre:

                            SUPERFICI

                            PARTE STATORE SUPERIORE A MODULI A ROTORE (ad es. 12 statori, 2 calamite a rotore)

                            Modellazione di queste superfici estese, meglio incurvate, comunque sia anche lineari.

                            Ciò vale a dire che se si usano due blocchetti di Neodimio 1 x 1 x 4 cm
                            dove le superfici di polarità UTILE sono quattro centimetri, la forza di attrazione è 15 Kg
                            mentre quella utile per muovere ciò che si vuole è proporzionata al progetto di un qualcosa da muovere.

                            Io uso la repulsione. Queste due calamite serrate vicino ad 1 mm di distanza e lasciata andare solo una
                            penso che dia un bel 5 Kg (su percorso lineare, su un piano liscio e a bolla, usando anche attrito)

                            Vincere l'attrito con le calamite significa FARE ENERGIA.

                            Per produrla in modo che un tester valuti e che si accenda qualche spia luminosa (sto parlando di modellini)
                            occorre stabilire, formare, realizzare:

                            A) un campo magnetico permanente di insieme di molti statori

                            B) la parte magnetica permanente a rotore deve essere in corrispondenza "armonica" con la parte a statore
                            (cioè che dia niente problemi, cioè faccia sparire lo stallo e la smorzatura)

                            C) e questa situazione magnetica permanente deve poi essere riprodotta MODIFICANDO le forze e ottimizzando le distanze.
                            In pratica, cioè in auto-costruzione devi seguire un protocollo di ricerca e non un progetto,
                            e preparare un assetto di esperimento che consenta un facile riposizionamento delle parti

                            Buona ricerca.

                            seguite tutti i miei contributi scientifici ed anche scherzosi su: Chaîne de mostromagnetico - YouTubepuò essere che un giorno di questi pubblico un esperimento superiore a quello che ora trovate li

                            Osservate bene questi video:
                            Chaîne de mostromagnetico - YouTubeChaîne de mostromagnetico - YouTubeP.S. il magnete unipolare che hai presentato è un'insieme magnetico che offre in esterno una polarità delle due possibili
                            mentre in interno agisce in vicinanza estrema l'insieme delle corrispondenti polarità di ogni calamita.

                            Ogni calamita è un dipolo magnetico permanente

                            L'ingegneria possibile è anche come tu ricerchi,
                            però devi cercare di definire se questi fiori di cipolla sono parte statore oppure parte rotore.
                            Ad esempio se il tuo polare è modulo a rotore,
                            Allora lo statore sarebbe un tunnel, un toroide, rivestito dentro oppure fuori... vale a dire un FluxGate .

                            Se invece il tuo polare è modulo statore,
                            allora per forza di cose il tunnel toroidale deve essere su due fette a rotore, o su geometria triangolare.

                            Io ti dico questo perché ho studiato e studio mediante EMPIRISMO.

                            Ciao e ancora buona ricerca.

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                            • #15
                              E' possibile avere un magnete unipolare ma l'avvolgimento delle spire deve essere fatto in un certo modo.

                              Supponiamo che N sia il numero delle spire, ebbene: metà di N deve essere avvolto in senso orario e l'altra metà in senso antiorario.

                              Quindi si potrebbe prendere un elettromagnete a forma di cilindro, si srotola metà avvolgimento e poi si riavvolge ma in senso opposto.

                              Però nessun costruttore di elettromagneti fa questa stupidaggine perché non c'è vantaggio costruttivo, cioè non serve a niente.



                              Originariamente inviato da Falsetti Giorgio
                              utilizzando azoto liquido?
                              Questa dell'azoto liquido è interessante perché azoto liquido è (per me) sinonimo di grande freddo.

                              Quindi il grande freddo permetterebbe di fare campi magnetici molto intensi.

                              Esiste la teoria secondo la quale il famoso BIG BANG si verifico perché c'era prima un freddo intensissimo.

                              Il freddo intensissimo è possibile con il cosi detto "laser cooling".

                              Il laser cooling permetterebbe di creare un ambiente molto simile a quell'ambiente che c'era un attimo prima del BIG BANG.

                              Ma il big bang è free energy ?
                              Se la risposta è SI, allora con il laser cooling è possibile fare la free energy, (pardon: volevo dire che è possibile fare il big bang).
                              i peggiori nemici del fotovoltaico sono gli speculatori edilizi perché costruiscono alveari di 15 piani anziché case di zero piani.

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                              • #16
                                OK, però al solito la macchina per trattare questi atomi e complessa...
                                Laser Cooling Puts the Freeze on Fast-Moving Atoms | SpaceRef - Your Space Reference
                                Se ci riescono gli scienziati va bene, ma qui tra noi che si fa ?

                                Non sarebbe meglio cercare di fare girare un disco con magari una dinamo da bicicletta incastrata nel suo centro ?

                                E magari cercando di controllare i dipoli, in modo da usare la polarità che occorre meglio che si può,
                                assorbendo, oppure riflettendo l'altra polarità che disturba il ciclo ?

                                Vi ricordo che nel mio corrente esperimento
                                ho pochissimo spazio, dove porre anche qualcosa di costoso... in modo che l'unico controcampo lo risolvo meglio.
                                (ora il mio 'esperimento cerca di risolvere con l'inerzia e il principio di sfasamento)

                                Si tratta semplicemente di porre su diametro del disco due calamite, una di qua e l'altra di la.
                                Quando la prima calamita che scorre ed accelera in mezzo alla estensione di accelerazione, (e questo è VERO, reale e riproducibile)
                                l'altra calamita è sospinta a uscire per pochi centimetri in inerzia, e poi superare l'unico controcampo.

                                Questo controcampo è conosciutissimo... è quello che blocca il ciclo, sta tra il 340° e il 360° .

                                Ebbene in questi 3 cm cosa ci posso mettere per migliorare la resa ?

                                Cioè sul primo statore devo cercare di aprire una chiusura di campo magnetico permanente

                                L'esperimento è quasi pronto, dopo lo filmo e se devo dare qui il link vabbé... basta che poi si discuta il come migliorare ancora.

                                Migliorare significa aumentare sia la velocità r.p.m. che la durata dei cicli,
                                cioè in pratica i secondi di funzionamento di questo mio esperimento.

                                Io vorrei sperimentare anche lo ZPE
                                cioè per questa disciplina il formare una velocità di r.p.m. a dismisura, al limite di sopportazione del modellino.

                                Uso il diametro più piccolo che posso: 18 cm. circa 80 calamite per tutto quanto e stesso tipo di calamita: ferrite
                                in modo che poi osservo se si scaricano le calamite, oppure NO

                                Col neodimio dovrei fare girare con un motore elettrico,
                                ma senza trasmettere calore dal motore (elettrico) che forza a quello (a calamite e meccanica inerte) che subisce la forzatura.

                                E poi vorrei provare questi monopoli (dipoli polari) per vedere se ci sono variazioni di FISICA.

                                Ci sono ricercatori che stanno su questo protocollo di ricerca ?

                                Ciao.

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                                • #17
                                  Originariamente inviato da mostromagnetico Visualizza il messaggio
                                  Ci sono ricercatori che stanno su questo protocollo di ricerca ?
                                  Un protocollo non ha nulla a che vedere coll'accozzaglia scritta prima...

                                  Commenta


                                  • #18
                                    PROTOCOLLO per me non è solo come dice http://it.wikipedia.org/wiki/Protocollo

                                    Il mio "protocollo di ricerca" è risolvere i problemi che si presentano

                                    Io li ho RISOLTI TUTTI, l'esperimento se mi dirà che ce ne sono altri
                                    li prenderò in un protocollo di attenzione

                                    In effetti io uso una specie di "cerimonia di atteggiamento" per produrre il massimo che posso.
                                    Le cerimonie possono variare secondo la situazione, mentre la procedura ad esempio può anche sbagliare tenendola come obbligo, mi capisci ora ?

                                    Che problemi saranno se accadrà un qualche errore o legge del Magnetismo classico ?
                                    Ovvio, quanto tempo dura il ripetersi del ciclo, la velocità sufficiente che non si raggiunge,
                                    l'effettiva perdita di potenza per via di smagnetizzazione e forse altro che non so e desidero sapere.

                                    Allora, il mio protocollo di risoluzione problemi
                                    sarà di prendere quello più facile da risolvere, oppure il primo della lista se procedura c'è.
                                    CIO' che non è mio protocollo di ricerca
                                    è invece il fare esperimento, quello si dice esperimento e basta.

                                    Protocollo è l'attività MIA di ricerca sul tentare di formare un motore primo a calamite,

                                    E di più: sul tentare - subito - di formare un modellino di generatore primo a calamite.

                                    Per mezzanotte sarebbe pronto, dato che so usare il biadesivo e altri materiali inerti rispetto alle calamite, ma ecco che arriva ancora da andare a ripoisare. Tento domani pomeriggio.

                                    N.B. Io posto qua perché si parla di soluzioni addirittura risolventi in toto...
                                    però si rasenta la perfezione, ed è cammino duro, difficile;

                                    Invece io approfitto della Naturalezza del Magnetismo

                                    Non ci credi ? CONSULTA QUESTO FONDAMENTO, non trascuratelo, è stato mia storia
                                    Chaîne de mostromagnetico - YouTube

                                    Io sto estendendo in distanza metrica tale MIO fondamento, mia ricerca,
                                    mia scoperta passo a passo di tutto o quasi, data anche dal postare e leggere i post altrui.

                                    Insomma, l'attimo in cui si osserva che il rotore si muove
                                    è il fondamento dell'esperimento che sto allestendo.

                                    Nota importante: non posso dare progetto con misure, perché farei sbagliare la replica, anche mia

                                    Allora, visto che il modellino è piccolo, a richiesta lo porterò a visionare dal vero.
                                    (ho in mente anche un sistema fisico identico ancora più piccolo, sarebbe ideale, ci provo... dimezzerebbe anche i tempi e sarebbe più robusto, più compatto... senza motorino, solo effetto, però notevole, un continuum ...)

                                    Purtroppo la "procedura" o "protocollo mio di costruzione di cose mie"
                                    prevede l'accostamento a distanza di uno statore alla volta, sino a quasi completare il giro del disco.

                                    Il magnetismo di ogni statore è predisposto... e la facilità e semplicità è da ridere!
                                    ma è stato difficile vedere il come fare, e anche prevedere il come attuare in semplicità quello che stava diventando pure da rimandare nel tempo per via dei costi... e delle fase di lavoro per l'assetto.

                                    Nota bene: questa mia tecnica è vera e reale da più di un anno...
                                    dunque immagina cosa un'inventore che sa e non truffa può fare.

                                    In questo mio esperimento di questi giorni c'è di più:
                                    sotto il disco c'è un motorino elettrico che può girare in reversibilità, e ai due fili attacco il tester.

                                    Avrò dunque due frenature lievi ma presenti sempre.

                                    A questo rallentamento io rispondo con una buona vera accelerazione magnetica permanente
                                    che esiste però appunto è da capire, e da descrivere...

                                    E inoltre uso il primo vero sfasamento interno che nemmeno tre giorni fa lo VEDEVO

                                    Ora per favore capisci che io ricerco ?
                                    Io non sono appassionato, ma io desidero la verità, e prendo le ricerche come sfida.

                                    Sto quasi ad avere un esaurimento, per via che lavoro pure il sabato! e lo spazio di ricerca ora è minimo!

                                    Domani devo trovare tempo, solo un pomeriggio. Caspita: 2 mesi per gli anelli... che sono ancora da completare (chiusura in esterno mediante spicchi) ed è solo meccanica.

                                    Mentre per finalmente dimostrare solo comporre e fissare gli statori (a rotore ci vuole 1 minuto, le calamite sono già pronte, con il loro velcro sulla parte polare Sud... io uso sempre repulsione Nord)

                                    Appena finito questo, passerò a vedere se l'attrazione è meglio.

                                    Ciò che non è meglio io lo scarto, sarà metodo spartano ma occorre.

                                    Ciao, a presto.

                                    P.S. non si tema che io perda i dati... salvo sempre le pagine. riciao e buona ricerca per tutti.
                                    Ultima modifica di mostromagnetico; 26-11-2011, 23:53. Motivo: correzione

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                                    • #19
                                      Volevo postare questo video , che secondo il tipo che parla si produce free energy con i magneti unipolari , tra l'altro molto semplice da fare come esperimento : Easy to make free energy, perpetual motion machine using monopole magnet. - YouTube

                                      pensavo di mettere due magneti in oposizione e legarli per provare ...
                                      Ultima modifica di nll; 28-10-2012, 19:31. Motivo: Unione messaggi consecutivi dello stesso utente

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                                      • #20
                                        Se può interessarvi, http://www.cmseritti.altervista.org/...e/Page4998.htm

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