Esperimento delle due fenditure macroscopico - EnergeticAmbiente.it

annuncio

Comprimi
Ancora nessun annuncio.

Esperimento delle due fenditure macroscopico

Comprimi
X
 
  • Filtro
  • Ora
  • Visualizza
Elimina tutto
nuovi messaggi

  • Esperimento delle due fenditure macroscopico

    1) Prendiamo una bacinella.
    2) Riempiamo la bacinella d' acqua.
    3) Dividiamo la bacinella in due settori con una parete nella quale sono formate le due fenditure.
    4) Prendiamo delle palline galleggianti e le mettiamo su uno dei due settori della bacinella.
    5) Nel settore dove abbiamo messo le palline galleggianti inseriamo un battitore per creare l' interferenza delle onde nel secondo settore.
    6) Con una forza spingiamo le palline galleggianti contro la parete con le fenditure.
    7) Alcune palline superano le fenditure e seguendo le onde di interferenza create dopo la barriera si andranno a depositare su un altro pannello.
    8) Le palline hanno quindi una probabilità maggiore di finire in una zona piuttosto che un' altra ricreando la figura di interferenza.

    Secondo voi è possibile?
    Ultima modifica di leo80leo; 12-09-2012, 20:55.

  • #2
    E' possibile !

    Però mi dispiace essere polemico ma in questo momento sento il bisogno di esserlo.

    Avresti dovuto aprire questa discussione nella sezione "free energy" e non qui.
    i peggiori nemici del fotovoltaico sono gli speculatori edilizi perché costruiscono alveari di 15 piani anziché case di zero piani.

    Commenta


    • #3
      Originariamente inviato da leo80leo Visualizza il messaggio
      ... Secondo voi è possibile?
      NO.

      O meglio, secondo me dipende dai rapporti dimensionali tra bacinella, fenditura, palline.
      La questione delle due fenditure vale per fenditure piccolissime, per particelle piccolissime (credo che si ragioni di fotoni, nella misura in cui i fotoni sono particelle, roba piccolissima).

      Forse se la bacinella ha le dimensioni del Mare Mediterraneo e il generatore di onde è parecchio costante e fa delle onde esagerate e le palline sono tipo quelle da ping pong ma anche più piccole e con peso specifico maggiore e le fenditure sono larghe un metro o due e non ci sono altre forze a scassare la uallera e le fessure sono distanti qualche decina di chilometri e la spiaggia dove arrivano le palline ha una pendenza longitudinale di un millimetro ogni cento metri e una pendenza trasversale quasi zero (un millimetro ogni centomila metri) allora forse ma forse proprio forse sì, le palline si depositano sulla spiaggia formando dei disegni di interferenza ma una volta stabilito sì o no che ci fai con questa informazione?

      Ma poi non è detto, le palline sono macroscopiche, le particelle non lo sono, chi lo sa fino a che punto si comportano in modo simile. Insomma sui libri c'è scritto che se spari con una mitragliatrice contro un muro con due fessure i disegni di interferenza non si formano, per via che le pallottole di mitragliatrice sono macroscopiche, invece se illumini con un faro i disegni si formano, ma le fessure devono essere sottili, una pallottola di mitragliatrice non ci passerebbe comunque.
      E poi forse non basterebbe tutto il piombo che c'è nel mondo per fare abbastanza pallottole di mitragliatrice da fare i disegni di interferenza.
      Insomma scòrdatelo, con la roba macroscopica i disegni di interferenza vengono male.

      Però alla fine sonasega, nel canale di Castiglione della Pescaia quando la mattina presto passano le barche da pesca una alla volta andando piano i disegni di interferenza li fanno, e anche belli. Quando vanno veloci e una attaccata all' altra fanno casino e non si distingue niente.

      Maz

      Commenta


      • #4
        Si potrebbe fare un discorso di free energy, mi spiego meglio con un esempio.

        Se io prendo un masso di 20 kg che sta all'altezza di zero metri e lo porto all'altezza di 10 metri, devo compiere un lavoro faticoso.

        Ipotizzando che quell'altezza di 10 metri sia la fenditura di cui si parla nella discussione di apertura, io devo comunque compiere un lavoro per portarlo a quell'altezza; cosi dice la fisica classica.

        Ma stando alla meccanica quantistica e al dualismo onda-particella, non è certo che il masso (pardon la particella) si propaghi mantenendo un'altezza di zero metri, puodarsi anche che il masso si porti all'altezza di 10 metri senza spese di energia perché non si capisce se il masso si comporta come particella o come onda.

        Il realtà il masso è certamente macroscopico e si comporta come una particella e non come un'onda, quindi nessuna free energy, inoltre se anche si comportasse come un'onda, ci sarebbe anche il lato negativo cioè che il masso invece di andare su gratuitamente vada invece giù.

        L'esperimento delle fenditure fu eseguito anche con elettroni i quali hanno massa, e si è visto che gli elettroni si comportano come particelle ma anche come onde.
        Tali esperimenti sono stati fatti anche con particelle più massive.
        Esperimento della doppia fenditura - Wikipedia
        ------------------------
        Il comportamento a onda permette di guadagnare altezza apparentemente senza spese di energia, per questo dico che questo argomento sarebbe stato meglio aprirlo nella sezione free energy.
        Però il comportamento ad onda sembra proprietà esclusiva delle particelle molto piccole e non dei massi da 20 kg, e allora se le particelle sono piccole occorre che siano tante ed inoltre serve controllo per sfruttare eventuale guadagno di altezza.
        i peggiori nemici del fotovoltaico sono gli speculatori edilizi perché costruiscono alveari di 15 piani anziché case di zero piani.

        Commenta


        • #5
          Ciao uforobot non ho postato questo argomento nella sezione free energy perchè non intendevo creare energia libera.
          Il mio post era relativo al dualismo onda-particella. Questo dualismo è stato osservato e provato a non finire ma la mia mente razionale e ignorante non arriva a comprendere questa nozione.
          Ho fatto il paragone con le palline galleggianti ma credo di averti messo fuori strada.
          Ora provo a spiegarmi.
          Quando hai la tua bacinella d' acqua avrai naturalmente l' acqua, una superficie di separazione e l' aria. L' acqua sulla superficie avrà quindi una certa tensione superficiale.
          Ora fai questo paragone acqua = energia e aria = vuoto. L' acqua che è energia quando viene stimolata si propaga come una onda e quindi si ha l' aspetto ondulatorio dell' energia come per la radiazione elettromagnetica. Il fotone ha però un aspetto corpuscolare che l' acqua non ha. Crea quindi una bolla di sapone essa è fatta di acqua (energia) ma ha un aspetto corpuscolare. Quindi esegui lo stesso esperimento di prima ma al posto delle palline galleggianti usa le bolle di sapone. Le bolle di sapone con l' esperimento di prima creano figure di interferenza? Se fosse possibile dovresti quindi paragonare i fotoni (energia quantizzata) a delle bolle di sapone che galleggiano in un mare di acqua (energia). La stessa cosa si può pensare per le altre particelle di materia. Ma dovè questo mare di energia che non avverto? Come in una bolla di sapone la tensione superficiale di contatto fra la bolla e l' acqua non mi fa avvertire il contatto con l' acqua sottostante. Non so se mi sono spiegato adeguatamente. Ma può funzionare?

          Commenta


          • #6
            Originariamente inviato da leo80leo Visualizza il messaggio
            ... Ma dovè questo mare di energia che non avverto? ...

            Boh!
            Sarà la stessa faccenda della pressione atmosferica che ci schiaccia di una decina abbondante di tonnellate ma non avvertiamo nemmeno quella.

            Comunque mi sa che per fargli fare le figure di interferenza alle bolle di sapone le devi sparare attraverso alle fessure a una velocità parecchio elevata ... circa c forse.

            Ma forse volevi dire qualcosa come che noi siamo delle bolle di energia (acqua) tenute insieme dalla tensione superficiale (pelle) e che prima o poi la bolla si squaglia e l' acqua (energia) ritorna nella bacinella?
            Sicuro che prima o poi la nostra pelle si squaglia, lo sappiamo da un pezzo, almeno fin dai tempi quando ancora parlavano latino:

            "Memento homo, quia pulvis es, et in pulvere reverteris"

            E quindi che ci vuoi fare? E' andata così.

            MaZ

            Commenta


            • #7
              Perchè le bolle devono avere velocità quasi c?

              Commenta


              • #8
                E' un' idea che mi sono fatto io. Penso che per rappresentare gli atomi con delle bolle ci vogliano spazi grandissimi, per percorrerli in tempi ragionevoli le bolle devono andare molto veloci.
                Però non so se sia possibile riprodurre in scala macroscopica quello che succede nella micro, perché ci sono leggi diverse che io non conosco, e a vederle scritte sono troppo complicate per me e quindi mollo qua.

                MaZ

                Commenta


                • #9
                  Non c'entra niente la velocità delle onde elettromagnetiche, perché il fenomeno strano della meccanica quantistica si realizza anche con elettroni che si muovono a velocità molto inferiori a quella delle onde elettromagnetiche.
                  i peggiori nemici del fotovoltaico sono gli speculatori edilizi perché costruiscono alveari di 15 piani anziché case di zero piani.

                  Commenta


                  • #10
                    Sì, però gli elettroni fanno parte del mondo micro e giustamente hanno a che fare con la meccanica quantistica, le bolle di sapone o quel che è penso di no. Penso che non serve fare a niente immaginare un set-up che rappresenti il mondo micro mantenendo le proporzioni atomo:fessura=bolla:canyon.
                    In ogni caso non ho aiuto da offrire in questo campo.

                    MaZ

                    Commenta


                    • #11
                      La relatività si occupa dei sistemi macro mentre la meccanica quantistica per i sistemi micro fin qui tutto a posto.
                      Molte teorie cercano di unire la relatività con la meccanica quantistica che per come sono concepite si escludono a vicenda.
                      Il dualismo onda particella sia per i fotoni che per gli elettroni è stato provato ma le probabilità mi danno fastidio perchè forse ho una mentalità arretrata.
                      In questo modo hai il fotone o elettrone che risultano essere particella ma che si muovono seguendo un meccanismo ad onda creando appunto figure di interferenza se l' esperimento funziona.
                      Si risolverebbe quindi il dualismo onda particella.
                      Io non ho la presunzione che sia corretto è una idea buttata li senza pretese.
                      Mi piacerebbe che qualcuno più esperto di me mi dicesse cosa ne pensa anche se la reputa una cagat... pazzesca che non merita neanche una risposta. La risposta deve essere anche motivata naturalmente.
                      Naturalmente mi riferisco a Endymion70 e altri che mi sembrano i più preparati. Spendete 1 minuto per rispondere grazie.

                      Commenta


                      • #12
                        Senza accennare alle bolle si può spiegare anche in questo modo.
                        L' acqua è composta da molecole ed esse sono composte da atomi.
                        In questo modo abbiamo atomi che presi singolarmente sono delle particelle ma hanno come movimento collettivo un movimento ad onda infatti l' acqua genera interferenza.
                        Uno potrebbe dire che gli atomi e le molecole non sono sufficientemente piccoli per provare il dualismo onda-particella ma sono stati eseguiti esperimenti delle due fenditure utilizzano anche molecole complesse ed il risultato è sempre l' interferenza.
                        Quindi l' acqua potrebbe esprimere il modello.
                        Quello che è difficile da spiegare è il principio di complementarità che è responsabile del fatto che se io osservo da dove passa il fotone automaticamente la figura di interferenza scompare.
                        Se l' acqua corrispondesse al modello sopra se noi riuscissimo a individuare da dove passa la singola molecola d' acqua la figura di interferenza dovrebbe sparire.

                        Commenta

                        Attendi un attimo...
                        X