Per piacere, sò che qui c'è gente in gamba, ho bisogno di una mano, dovreste farmi capire dove sbaglio.
Alcuni hanno già avuto modo di discutere con me su varie questioni e sanno che sono totalmente ignorante su certe materie tecniche, per questo cerco di compensare con la fantasia.
Purtroppo la mia immaginazione e la mia creatività poi si scontrano con la realtà e c'è bisogno di qualcuno che mi dica dove stò sbagliando per cercare di correggere il tiro.
Vi chiedo una cosa assurda su una semplice ruota di bicicletta che gira e che dovrebbe produrre energia elettrica.
Sappiamo che le vecchie dinamo sfruttavano meccanicamente il movimento della ruota per accendere la lampadina.
Sappiamo che l'energia elettrica viene prodotta da una calamita ed una bobina, solitamente, così ho capito, è la bobina ad essere in rotazione all'interno del campo magnetico e questo succede anche negli alternatori.
Ora supponiamo invece di avere delle bobine avvolte intorno ai raggi della ruota di una bicicletta, tralasciamo la loro forma, e tralasciamo le eventuali intersecazioni tra i fili, non è questo il mio problema al momento.
Bene, facendo girare la ruota si ottiene la rotazione delle bobine, uso il plurale immaginando che ognuna sia separata dalle altre presenti in ogni porzione di ruota.
A questo punto è il turno dei magneti, essi saranno posti in modo invertito intorno alla ruota.
quando scrivo "in modo invertito" intendo dire a coppie di due, Polo Nord e Polo Sud, una volta posti a sinistra ed una volta posti a destra della ruota, alternativamente, che coprono una parte della circonferenza, a forma di "parafango".
Il campo magnetico in teoria va dall'uno all'altro polo con al centro la bobine che continuano a ruotare assieme ai raggi della bicicletta.
Naturalmente i magneti sono tanti, e la bobina mentre ruota incontrerà tanti diversi campi magnetici perchè il polo sud sarà prima da una parte e poi toccherà al polo nord e cosi via, fermo restando che dall'altra parte della ruota c'è il suo opposto per avere così il campo magnetico.
A questo punto si dovrebbe creare energia elettrica, se non ho commesso qualche errore teorico e non ho considerato alcune variabili, ma spero possiate dirmelo voi.
Al centro della ruota, l'energia elettrica via via creata affluisce e può essere utilizzata per altro scopo, naturalmente può servire anche per contribuira a far andare avanti la bicicletta.
Cosa c'è che non va in tutto questo ragionamento?
La ruota incontrerebbe una qualche forza che renderebbe piu difficile la sua rotazione?
Sò già che mi riderete in faccia!
Ma non importa.
Alcuni hanno già avuto modo di discutere con me su varie questioni e sanno che sono totalmente ignorante su certe materie tecniche, per questo cerco di compensare con la fantasia.
Purtroppo la mia immaginazione e la mia creatività poi si scontrano con la realtà e c'è bisogno di qualcuno che mi dica dove stò sbagliando per cercare di correggere il tiro.
Vi chiedo una cosa assurda su una semplice ruota di bicicletta che gira e che dovrebbe produrre energia elettrica.
Sappiamo che le vecchie dinamo sfruttavano meccanicamente il movimento della ruota per accendere la lampadina.
Sappiamo che l'energia elettrica viene prodotta da una calamita ed una bobina, solitamente, così ho capito, è la bobina ad essere in rotazione all'interno del campo magnetico e questo succede anche negli alternatori.
Ora supponiamo invece di avere delle bobine avvolte intorno ai raggi della ruota di una bicicletta, tralasciamo la loro forma, e tralasciamo le eventuali intersecazioni tra i fili, non è questo il mio problema al momento.
Bene, facendo girare la ruota si ottiene la rotazione delle bobine, uso il plurale immaginando che ognuna sia separata dalle altre presenti in ogni porzione di ruota.
A questo punto è il turno dei magneti, essi saranno posti in modo invertito intorno alla ruota.
quando scrivo "in modo invertito" intendo dire a coppie di due, Polo Nord e Polo Sud, una volta posti a sinistra ed una volta posti a destra della ruota, alternativamente, che coprono una parte della circonferenza, a forma di "parafango".
Il campo magnetico in teoria va dall'uno all'altro polo con al centro la bobine che continuano a ruotare assieme ai raggi della bicicletta.
Naturalmente i magneti sono tanti, e la bobina mentre ruota incontrerà tanti diversi campi magnetici perchè il polo sud sarà prima da una parte e poi toccherà al polo nord e cosi via, fermo restando che dall'altra parte della ruota c'è il suo opposto per avere così il campo magnetico.
A questo punto si dovrebbe creare energia elettrica, se non ho commesso qualche errore teorico e non ho considerato alcune variabili, ma spero possiate dirmelo voi.
Al centro della ruota, l'energia elettrica via via creata affluisce e può essere utilizzata per altro scopo, naturalmente può servire anche per contribuira a far andare avanti la bicicletta.
Cosa c'è che non va in tutto questo ragionamento?
La ruota incontrerebbe una qualche forza che renderebbe piu difficile la sua rotazione?
Sò già che mi riderete in faccia!
Ma non importa.
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