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Le nuove frontiere dell'esplorazione spaziale

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    Questa per fortuna me la sono persa. Sai quale giornale ha fatto quella sparata?


    SkyTG 24

    https://attivissimo.blogspot.com/202...onauta-ha.html

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    • Mi ricorda la famosa barzelletta ..... ci sarà andato di notte
      Domotica: schemi e collegamenti
      e-book Domotica come fare per... guida rapida

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      • Ho avuto tra le mani alcuni strumenti di un satellite destinato ad avvicinarsi al Sole e ho lavorato sullo scudo termico di quel satellite e so che temperature si raggiungono anche a milioni di km dalla nostra stella, tanto che già così è sfidante il raccogliere dati e riuscirli a ritrasmettere Terra, non so immaginare alcun materiale terrestre che possa anche solo pensare di toccare la superficie del Sole, altro che mandarci delle persone!

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        • Un anno fa, per la precisione il 7 dicembre 2020, la SN8 faceva il suo volo sino 12,5 kilometri e sperimentava, per la prima volta, la caduta libera di pancia con atterraggio in verticale. La cosa non andò benissimo la povera SN8 si spiaccico al suolo.
          Il 2021 ha visto dopo vari tentativi con risultati esplosivi il primo atterraggio di una SN intera. A che punto siamo ora col progetto Starship?
          qui la cronaca del mese di novembre
          https://www.astronautinews.it/2021/1...novembre-2021/

          per riassumere la situazione a oggi abbiamo
          La SN20 completa e che ha superato vari test di accensione e varie modifiche alle piastrelle termiche, si trova sul pad di test al sito di lancio
          il Booster BN4 anch'esso completo e testato è ora posizionato sul pad di lancio con tutti i suoi motori
          La torre di lancio è in fase di completamento, si stanno testando i connettori di sgancio rapido col Booster e a breve vedremo vari test dei sistemi di cattura e posizionamento
          Al sito di costruzione oltre varie SN e BN in varie fasi di costruzione è iniziata la costruzione di un nuovo edificio di assemblaggio decisamente grosso.

          I prossimi passi:
          con la sconfitta di Blue Origin riparte il progetto per il Lander Lunare per questo SpaceX deve accelerare non basta costruire una SN Lunar ma va portata in orbita e deve essere dimostrato il rifornimento in orbita terrestre (continuo pensare che usare la Starship come lander lunare sia piuttosto strano ma vabbè è una scelta della NASA)
          Il primo volo suborbitale del complesso BN4-SN20 è in teoria pronto ma manca ancora il via libera della FAA. Si attende per fine anno la pubblicazione della procedura di impatto ambientale, documento necessario per il proseguio delle operazioni.

          Il lavoro di affinamento dei prototipi continua, Musk ha posto l'attenzione sui motori Raptor che a suo dire vanno sviluppati meglio, semplificati e resi ancor più economici, è allo studio un nuovo motore che potrebbe apparire a breve.
          Notizia calda la NASA ha iniziato lo studio di impatto ambientale per un nuovo complesso di lancio a KSC, il complesso 49, già previsto da alcuni anni ma mai partito, che sarà dedicato ai voli delle starship
          https://www.astrospace.it/2021/12/17...QAJNGY7klU2MTM

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          • Il 15 dicembre era la giornata dello Spazio. La data è stata scelta in quanto il 15 Dicembre del 1964 il satellite San Marco 1 (primo satellite Italiano) raggiungeva l'orbita terrestre.
            Da allora la nostra industria spaziale non si è mai fermata, sia come progettazione e costruzione di vettori come il Vega sia di satelliti come l'ultimo lanciato (con un falcon 9) IXPE https://www.astronautinews.it/2021/1...o-dei-raggi-x/
            Abbiamo anche la nostra piattaforma di lancio (in realta è un po' da aggiornare) in Kenya il Centro spaziale Luigi Broglio ela Marina Militare sta pensando di modificare il Giuseppe Garibaldi (prima portaerei Italiana) in nave per il lancio di satelliti leggeri.
            Abbiamo una grande tradizione spaziale e per chi fosse interessato a sbirciare all'interno di uno degli stabilimenti Italiani dove si producono e provano satelliti , ecco a voi un bellissimo filmato
            https://www.youtube.com/watch?v=JBQZpH3sjAM




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            • Anche se è passato un po’ in sordina per via della situazione mondiale credo che il lancio del James Webb, il telescopio a IR della NASA, sia una delle sfide tecnologiche più esaltanti vinte dall’uomo e una delle maggiori speranze per arrivare a raccogliere una mole di dati enormemente superiore a quello che possiamo sperare oggi con i telescopi precedenti!

              https://www.jwst.nasa.gov/content/we...l?units=metric

              Già capire (per quanto possibile) la sofisticatissima tecnologia che permetterà a uno scudo leggerissimo di mantenere a 6 gradi kelvin (!) l’apparato di ricezione è appassionante, ma questo telescopio non è in orbita terrestre, ma andrà a posizionarsi fra pochissimo giorni al punto di Lagrange 2. A 1,5 milioni di km dalla Terra.
              Il piccolo serbatoio di idrazina che ne alimenta i razzi di posizionamento durerà per 10 anni.
              Ma la NASA ha già nel cassetto un progetto per un refuel robotizzato nel futuro!
              Se il telescopio si rivelerà utile quanto si crede sono assolutamente certo che vedremo anche il rifornimento spaziale robotizzato!
              “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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              • "Già capire (per quanto possibile) la sofisticatissima tecnologia che permetterà a uno scudo leggerissimo di mantenere a 6 gradi kelvin (!) l’apparato di ricezione è appassionante"
                ci potresti raccontare di più su questo che effettivamente mi sembra fantastico , anche tutto il resto lo è ma questo mi sembra proprio "spaziale"
                5.76 kW 24 IBC SOLAR Tilt 19°, Azimut+54° S-SO, Power-One 6 kW , 2 boiler 0-1200W in serie, controllo domotico , SDM220Modbus x monitoraggio consumi con MeterN, 7 split a PDC, http://pvoutput.org/list.jsp?userid=8660 Aderite al Team di monitoraggio denominato EnergeticAmbiente su Pvoutput.org , così sapremo ogni giorno quanta energia pulita hanno prodotto gli amici del forum. Questo il link del Team ?https://pvoutput.org/listteam.jsp?tid=1115

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                • Originariamente inviato da dolam Visualizza il messaggio
                  ci potresti raccontare di più su questo che effettivamente mi sembra fantastico
                  Nonostante BE sia informatissimo nel suo campo, credo che chiedere a lui di raccontare di più sul controllo termico di un satellite potrebbe essere troppo.

                  Purtroppo per te (e per chi ne è interessato), una persona che potrebbe rispondere alla tua richiesta ha, secondo la mia esperienza, quasi certamente un vincolo di riservatezza che gli impedisce di entrare nei dettagli.

                  Il controllo termico è uno dei sottosistemi più importanti di un satellite, tanto importante che senza il quale la quasi totalità delle missioni non sarebbe possibile.

                  Col termine di controllo termico si intende una serie di misure attive e passive.

                  Tra le misure passive rientra la scelta dei materiali per la conducibilità o l'isolamento termico, l'alternanza e il numero degli strati, il trattamento superficiale, l'orientamento e le proprietà di assorbenza ed emissività (α ed ε). Le coperte termiche multistrato (MLI) e le vernici ad alta e a bassa emissività sono tra le misure di controllo passivo più utilizzate.

                  Tra le misure di controllo termico attivo possiamo contemplare senz'altro le heat pipe, che a buon diritto possono essere considerate un ponte tra il controllo passivo (legato alle caratteristiche dei materiali e alla conduzione termica) e attivo (legato alla circolazione del fluido, come mezzo per sottrarre il calore dal lato più caldo del satellite, per poi cederlo verso quello più freddo). Un controllo prettamente attivo è quello dei riscaldatori, che garantiscono il mantenimento delle temperature d'esercizio delle unità e nelle tubazioni nelle aree più fredde. Ovviamente il controllo attivo si integra con una serie di termostati e termistori che possono funzionare autonomamente, o controllati dal computer di bordo e vari sensori che rilevano i parametri di funzionamento.

                  Anche il solo sottosistema controllo termico richiede competenze diverse che devono lavorare insieme. Ciascuno capisce il lavoro dell'altro, ma si specializza su un aspetto in particolare, sotto la guida del sistemista che ha suddiviso i pacchetti di lavoro, di studio, realizzazione e test delle varie parti.

                  So che sono stato (volutamente) sul generico, ma anche se sono in pensione, certi dettagli devo tenerli per me (anche se non ti perdi molto, perché è comunque la parte più noiosa, se non sei del mestiere).



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                  • "Il controllo termico è uno dei sottosistemi più importanti di un satellite, tanto importante che senza il quale la quasi totalità delle missioni non sarebbe possibile."

                    Non ne avevo dubbi, mi piaceva sapere qualcosa di quel materiale sottile e poco "conducente" ed immaginare che si potesse usare sulle abitazioni evitando quei bruttissimi cappotti da 14 cm di cui stanno riempiendo i nostri edifici che non sapremo mai che fine faranno tra 30/40 anni quando quelle stesse case saranno demolite
                    ma questa è altra storia.

                    Sognavo che lo "spazio" ci desse l'uovo di colombo.
                    5.76 kW 24 IBC SOLAR Tilt 19°, Azimut+54° S-SO, Power-One 6 kW , 2 boiler 0-1200W in serie, controllo domotico , SDM220Modbus x monitoraggio consumi con MeterN, 7 split a PDC, http://pvoutput.org/list.jsp?userid=8660 Aderite al Team di monitoraggio denominato EnergeticAmbiente su Pvoutput.org , così sapremo ogni giorno quanta energia pulita hanno prodotto gli amici del forum. Questo il link del Team ?https://pvoutput.org/listteam.jsp?tid=1115

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                    • Originariamente inviato da dolam Visualizza il messaggio
                      Non ne avevo dubbi, mi piaceva sapere qualcosa di quel materiale sottile e poco "conducente"...
                      La versione economica (mono strato) di uno di questi materiali (non ce n'è uno solo) costituisce la coperta termica che usa la protezione civile: Kapton® alluminizzato.

                      Parlando solo di Kapton® (escludendo quindi gli altri materiali che formano l'MLI [MultiLayer Insulation]), quello che usavamo noi costava circa 200$/m² 20 anni fa e l'MLI ne possedeva dai 6 ai 20 strati, alternati da altro materiale che non sto a specificare. Fai un po' tu, quanto ti verrebbe a costare un cappotto per i muri di casa con un MLI fatto di questi materiali!
                      Considera che comunque questi multistrati sono fatti per essere efficienti in ambiente vuoto, com'è quello dello spazio, mentre per la parte pressurizzata (i moduli abitati delle navette e della stazione spaziale), si usano i consueti materiali "spessi" che usi per il cappotto di casa tua. Per l'esterno delle navette si usano altri materiali, a base ceramica, anche questi decisamente costosi.

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                      • "anche questi decisamente costosi."

                        Intanto ho imparato altre cose e questo è buono, grazie.
                        5.76 kW 24 IBC SOLAR Tilt 19°, Azimut+54° S-SO, Power-One 6 kW , 2 boiler 0-1200W in serie, controllo domotico , SDM220Modbus x monitoraggio consumi con MeterN, 7 split a PDC, http://pvoutput.org/list.jsp?userid=8660 Aderite al Team di monitoraggio denominato EnergeticAmbiente su Pvoutput.org , così sapremo ogni giorno quanta energia pulita hanno prodotto gli amici del forum. Questo il link del Team ?https://pvoutput.org/listteam.jsp?tid=1115

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                        • Si, chiedere a me di spiegare queste cose non è saggio! ;p

                          Io mi sono informato alla Libera Università di youtube che ogni tanto passa anche info decenti: The Insane Engineering of James Webb Telescope - YouTube
                          E' in inglese, purtroppo.
                          L'unico in italiano che ne tratta con discreta competenza ì il solito link4universe (link4universe - YouTube) che però non va così in dettaglio.

                          Lo scudo termico del Webb è qualcosa di fantastico ingegneristcamente parlando! Sono 4 o 5 strati di materiale ipersofisticato che blocca la trasmissione per conduzione e elimina nello spazio fra uno strato e l'altro l'irraggiamento deviandolo e disperdolo nel vuoto.
                          Poi c'è il sistema che serve per abbassare ulteriormente la temperatura della scatola di raccolta dei fotoni fino a 6 gradi sopra lo zero assoluto che è fantascientifica! Soprattutto se consideriamo che due metri scarsi più in là la temperatura sarà molto più elevata, anche se il telescopio resterà sempre protetto dal Sole diretto dall'ombra terrestre se non ho capito male.
                          Non parliamo del sistema di specchi in puro beriillio ricoperto di una lamina d'oro che si autotarano collimando i fasci in maniera che dovrebbe (incrociamo tutte le dita!) essere perfetta.
                          Se il telescopio funziona sarebbe un balzo avanti enorme per l'astronomia. In un colpo solo superiamo molte barriere che finora ci impedivano di spingere lo sguardo più in là di un tot!
                          “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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                          • Originariamente inviato da nll Visualizza il messaggio

                            La versione economica (mono strato) di uno di questi materiali (non ce n'è uno solo) costituisce la coperta termica che usa la protezione civile: Kapton® alluminizzato.

                            Parlando solo di Kapton® (escludendo quindi gli altri materiali che formano l'MLI [MultiLayer Insulation]), quello che usavamo noi costava circa 200$/m² 20 anni fa e l'MLI ne possedeva dai 6 ai 20 strati, alternati da altro materiale che non sto a specificare. Fai un po' tu, quanto ti verrebbe a i.
                            Su dai Nll non vorrai dirmi che si usano ancora la stagnola e lo scotch dei tempi del LEM?

                            Scherzi a parte il JWST ha richiesto 30 anni di studi per la sua realizzazione, ha subito ritardi notevoli e dobbiamo tenere ancora le dita incrociate per un bel po' prima di essere sicuri che tutto vada bene, qui un link per seguire le varie fasi del dispiegamento del telescopio https://www.jwst.nasa.gov/content/we...ereIsWebb.html

                            Ad oggi i 5 strati dello scudo termico sono stati dipiegati e tensionati ora tocca allo specchio, solo per spacchettare il JWST e necessario che 178 attuatori e svariati motori lavorino come previsto.
                            Per ora è andato tutto per il meglio anzi la precisione del lancio è stata così elevata che si risparmierà combustibile per estendere la missione ben oltre i 10 anni

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                            • Tra poche ore apriranno i braccetti che reggono lo specchio secondario

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                              Poi ci sarà la lunga procedura di settaggio e taratura dei singoli specchi esagonali ed a distanza di circa un mese inizierà l'ultima fase di calibrazione precisa del posizionamento in orbita.

                              La "prima luce" (cioè le prime prove di foto) sono previste a 160 giorni dal lancio.

                              Per allora ci si augura tutti di essere fuori dall'emergenza sanitaria e di avere un po' più di attenzione mediatica su questo fondamentale step per la Scienza!

                              Il carburante dovrebbe durare almeno 10 anni. Speriamo qualcuno in più.
                              “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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                              • Ho letto qualcosa sul telescopio Webb .

                                Un sistema molto complesso e perciò suscettibile di frequenti guasti .
                                Operativo dopo 6 mesi ?
                                I problema è che troppo distante dalla Terra , non sarebbe riparabile come il telescopio Hubble .
                                La durata di vita 10 anni poi mi sembra ridicola rispetto agli obbiettivi che si propone di raggiungere .
                                Sono un battito di ciglia rispetto alla immensità dell'universo .

                                Vediamo un po gli sviluppi ...
                                Dante : " Fatti non foste a viver come bruti .... "

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                                • Originariamente inviato da Darwin Visualizza il messaggio
                                  Su dai Nll non vorrai dirmi che si usano ancora la stagnola e lo scotch dei tempi del LEM?
                                  Ho visto dal vivo i materiali che sono stati usati per le missioni lunari, li hanno esposti nella nostra sala Marte del centro Altec ed è venuto uno degli astronauti che sulla Luna ci è stato, per raccontarci della sua esperienza. Effettivamente qualche "piccola" differenza di quei materiali, con quelli che usiamo oggi, c'era

                                  Di satelliti che montano un sottosistema di controllo termico veramente sfidante ne ho incontrati un paio, entrambe in viaggio, uno orbiterà attorno al Sole (Solar Orbiter), l'altro sfrutterà il Sole per frenare e portarsi nell'orbita di Mercurio (BepiColombo). Entrambe con uno scudo termico che è un concentrato di tecnologia, così come lo è senz'altro quello di James Webb Telescope Satellite, non lasciamoci ingannare dal fatto che lo studio è partito 30 anni fa, perché ciò che è stato lanciato è sicuramente il non plus ultra anche oggi!

                                  Originariamente inviato da Darwin Visualizza il messaggio
                                  Per ora è andato tutto per il meglio anzi la precisione del lancio è stata così elevata che si risparmierà combustibile per estendere la missione ben oltre i 10 anni
                                  ... e non solo, si sta già lavorando per una possibile missione di refuel automatico in orbita! Questo giusto per farci capire quali somo le loro intenzioni e la fiducia che si possano superare i previsti 10 anni di operatività.




                                  ••••••••••••

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                                  • https://www.punto-informatico.it/ces...zio-artemis-i/
                                    Il primo passo verso Hal 9000?
                                    Domotica: schemi e collegamenti
                                    e-book Domotica come fare per... guida rapida

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                                    • Originariamente inviato da dolam Visualizza il messaggio
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                                      ci potresti raccontare di più su questo che effettivamente mi sembra fantastico , anche tutto il resto lo è ma questo mi sembra proprio "spaziale"
                                      La descrizione la trovi qui: Cryocooler Webb/NASA
                                      Lo scudo leggerissimo di cui parli è quello che protegge dal calore solare, ma è solo la parte "grossolana" seppure ultra-soifsticata, che mantiene la temperatura generale al fresco, ma non sarebbe in grado da solo di raggiungere gli straordinari 6 Kelvin necessari al funzionamento del telescopio!
                                      C'è un secondo criocooler!
                                      Lo vedi ben speigato qui (The Insane Engineering of James Webb Telescope - YouTube) al minuto 14.50.
                                      La cosa straordinaria è che il sistema, con una minima potenza assorbita, crea una banale ONDA SONORA, nella forma di una sinusoide, che espande e comprime ad una frequenza molto precisa determinata dalle dimensioni del "tubo" dove l'onda è generata un gas (elio). Le onde sonore passano attraverso una "spugna" microporosa che assorbe il minimo calore generato e asportato dalla parte collegata al box di concentrazione degli infrarossi e lo disperde attraverso il grande scudo termico.
                                      Un ultramini-frigorifero che consuma quasi nulla per creare una "musica" raggelante!
                                      Non è affascinante??

                                      Tra stasera e domani partirà l'ultima fase di dispiegamento della struttura. E cioè le due "ali" del grande specchio dorato. Dopodichè sarà solo questione di settaggi,tarature, misurazioni, prove... in attesa della mitica "PRIMA LUCE" che ci aprirà le porte verso mondi e strutture che probabilmente nemmeno ancora immaginiamo!
                                      Ultima modifica di BrightingEyes; 07-01-2022, 13:35.
                                      “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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                                      • Un frigorifero ad ultrasuoni, cavolo ne avevo sentito parlare anni fa ma, almeno per un uso quotidiano, se ne era scartata la fattibilità, se non ricordo male, per il rumore. Ovvio, lassù non disturba nessuno
                                        Domotica: schemi e collegamenti
                                        e-book Domotica come fare per... guida rapida

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                                        • "Non è affascinante?? "
                                          grazie, di più è sconvolgente , direi fantastico ed immagino sia anche a bassissimo consumo d'energia?
                                          5.76 kW 24 IBC SOLAR Tilt 19°, Azimut+54° S-SO, Power-One 6 kW , 2 boiler 0-1200W in serie, controllo domotico , SDM220Modbus x monitoraggio consumi con MeterN, 7 split a PDC, http://pvoutput.org/list.jsp?userid=8660 Aderite al Team di monitoraggio denominato EnergeticAmbiente su Pvoutput.org , così sapremo ogni giorno quanta energia pulita hanno prodotto gli amici del forum. Questo il link del Team ?https://pvoutput.org/listteam.jsp?tid=1115

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                                          • Forse serve conoscere una cosa importante: nel vuoto cosmico le parti in ombra (non esposte alle radiazioni solari) possono in teoria raggiungere lo zero assoluto (inteso come 0 kelvin), quindi si tratta di controllare la dispersione del calore della parte esposta, quella schermata dallo scudo termico.

                                            Chiaramente ho semplificato di brutto, in pratica ciascuno strumento ha un proprio range di temperatura operativa e di sopravvivenza, per questo il sottosistema controllo termico è di una notevole complessità, che richiede le competenze di diverse professionalità in coordinamento col sistemista, che detta i criteri da rispettare.

                                            Giusto come spunto di riflessione, si tenga conto che BepiColombo deve operare con temperature di circa 650°C sul lato esposto al Sole (quello dello scudo termico) e circa -200°C sul lato opposto. Gli strumenti all'interno operano con temperature di poche decine di gradi sopra zero, qualcuno un po' più caldo, qualche altro meno.

                                            p.s.: l'irraggiamento si esprime come W/m², non si parla di temperatura, ma di calore, chiaramente maggiore è il calore irradiato e non dissipato, maggiore sarà la temperatura che si andrà a raggiungere.

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                                            • Ali dello specchio spiegate e in posizione perfetta.
                                              James Webb ha finito di dispiegarsi ed è pronto all'azione!
                                              Ora ci sarà la taratura fine della collimazione di ognuno dei 18 specchi.

                                              Comunque le speranze sono molte sulle potenzialiltà di questo telescopio. Tanto che è molto probabile che se si dimostrasse rivoluzionairo ed utile quanto si pensa non c'è solo il progetto di navicelle robotizzate per fargli il "rifornimento" (è progettato per avere i serbatoi accessibili) e allungargli la vita!
                                              E' in realtà addirittura già in progetto di fatibilità un SECONDO telescopio simile, ma molto più grande e in grado di esplorare IR, ultravioletto e luce visibile: LUVOIR Mission | This Is What Comes After James Webb - YouTube
                                              La tempistica, ovviamente molto a spanne, lo situa per la metà degli anni 30. Per quella data potremo probabilmente contare su lanciatori in grado di portare carichi e ingombri maggiori.
                                              Non è nemmeno spiegabile facilmente l'enorme incremento di prestazioni che telescopi di questo genere possono dare!
                                              Già col J Webb sarebbe possibile studiare direttamente l'atmosfera di moltissimi exopianeti che ad oggi abbiamo scoperto solo come piccole macchie contro lo sfondo delle stelle intorno a cui orbitano.
                                              Ovviamente anche i pianeti interni al sistema solare potranno essere studiati con una definizione al momento irraggiungibile senza mandarci direttamente una sonda.

                                              Chissà.. forse un giorno invece che la stazione orbitale avremo una stazione lagrangiana che farà da avamposto avanzato per la scienza terrestre.
                                              “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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                                              • La rivitalizzazione di satelliti è già stata fatta, la Nortrop Grumman ha lanciato nel 2020 il satellite MEV 1 che è dotato di una sonda anal... bhe di una sonda da infilare nel ... ugello del motore del satellite da supportare. Prima vittima della penetraz.. primo cliente del MEV 1 è stato il satellite per telecomunicazioni Intelsat 901 che era ormai a secco, MEV 1 lo supporterà per altri 5 anni estendendone la missione. lo IS 901 è stato lanciato nel 2001 e ora opererà sino al 2025 grazie a MEV1. Terminata l'opera con IS 901 MEV 1 potrà essere utilizzato per supportare un altro satellite per una vita totale di 15 anni.
                                                https://www.astrospace.it/2020/02/27...iti-in-orbita/

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                                                • Originariamente inviato da Darwin Visualizza il messaggio
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                                                  A parte il prevedibilissimo filone di battute e supposizioni che questa tecnologia proporrà credo che diventerà fondamentale pensare a progetti di intervento robotizzato nello spazio.
                                                  La manutenzione diventerà sempre più fondamentale, specie per progetti di questa portata. E l'intervento umano comporta sempre una moltiplicazione esponenziale di costi e rischi.
                                                  Certo, meglio che l'intelligenza artificiale sia ben progettata. Il satellite che gira attorno pronto a sondare gli ugelli DEVE essere accuratamente tenuto sotto controllo!

                                                  “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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                                                  • Non ci sono solo il refuel, il repair e il refurbishment. Diversi anni fa ho partecipato a uno studio cofinanziato da ASI e Università degli Studi di Napoli, insieme alla nostra azienda, per il recupero di oggetti orbitanti, per riportarli a Terra, liberando così le orbite terrestri dagli oggetti diventati ormai spazzatura spaziale.

                                                    La parte di cui mi ero occupato era la parte software, ma gli altri ingegneri ricercatori mi fornivano tutti i dettagli affinché i vari meccanismi potessero funzionare nel modo e nei tempi necessari al successo del test. Si lavorava in camera pulita, quindi avevamo anche bisogno di attrezzare il sottosistema del satellite e l'oggetto del test in modo da simulare l'assenza/ridotta gravità e atmosfera, affinché la risposta alla nostra azione, potesse essere rappresentativa al meglio dell'ambiente operativo nello spazio.

                                                    Lo studio è durato qualche mese, portandoci a risultati soddisfacenti.

                                                    Si trattava di ricerca pura, non ho idea se vi sia già un progetto finanziato per realizzare concretamente qualcosa basato su tale tecnologia, di certo non siamo stati gli unici a studiare l'eventualità di fare un po' di pulizia dai rottami che orbitano attorno al nostro pianeta.

                                                    ••••••••••••

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                                                    • James Webb Space Telescope as it separates from its Arianespace

                                                      lo vediamo per l'ultima volta.
                                                      Ultima modifica di gigisolar; 25-01-2022, 21:00.
                                                      Impianto FV 2,94 kWp 23° -85 est 1° CE e 3 PDC Riello aria 13 kWt dal 2007.
                                                      Caminetto aria Montegrappa CMP05 10,5 kWt, 4* dal 2011. Caldaia a metano Riello Family 26K
                                                      Twingo Electric Zen dal 2021 Tesla MY dal 2024

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                                                      • Il JWST si é immesso in orbita attorno al punto L2, ora inizia una fase abbastanza lunghetta di raffreddamento di tutta la struttura e di calibrazione degli specchi.
                                                        A oggi ogni componente testato è risultato funzionante perfettamente. Ora un po' di pazienza per le prime immagini
                                                        https://jwst.nasa.gov/content/webbLa...plorer.html#29

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                                                        • Se vi state chiedendo cosa stanno facendo alla SpaceX e siete in trepidante attesa di qualche altro spettacolare test di volo, eccovi un update.

                                                          La FAA ha posticipato a febbraio la pubblicazione del documento ambientale. Fino ad allora non possono fare voli da Starbase. Nella malaugurata ipotesi di problemi la NASA ha già attivato le procedure autorizzative per una nuova torre di lancio a Cape Canaveral, a nord della storico complesso di lancio ex Saturn V ex Shuttle da tempo era prevista la costruzione di un nuovo complesso che ora sarà su misura per Spaceship. una seconda torre è necessaria anche per il pieno supporto alle operazioni sulla Luna, Spaceship è attualmente l'unica candidata per il lander lunare.
                                                          Nel frattempo continuano in Texas la costruzione delle infrastrutture la sperimentazione e la messa a punto della torre di lancio e del meccanismo di presa al volo del booster , i cosiddetti chopstick (ossia i bacchette usate come posate in asia) nel video in allegato si vedono le "bacchette" sollevare vari palloni zavorra. La presa al volo del booster è la cosa più folle del progetto.

                                                          https://www.youtube.com/watch?v=kZV0WJUwNME&t=3s

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                                                          • nella notte Texana la SN20 è stata sollevata e posizionata sul booster dal meccanismo della torre di lancio, niente più gru in futuro da quelle parti.
                                                            Venerdi notte (all 3 ora Italiana) ci sarà l'atteso Starship update di Elon Musk.

                                                            Timelapse delle operazioni di assemblaggio
                                                            https://www.youtube.com/watch?v=aMBPHmIhtrg

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                                                            • Fantastico. Questi stanno rivoluzionando un settore, che da decenni era fermo sulle sue pachidermiche certezze, alla velocità FTL!

                                                              Una domanda per gli esperti. Ma le due sezioni poi come vengono collegate per garantire sicurezza di fronte a spinte e torsioni che immagino potrebbero essere elevate? Semplici bulloni e saldature?? O c'è un sistema di collegamento più sofisticato?
                                                              “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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