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generatore elettrico a termosifone

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  • generatore elettrico a termosifone

    Nello sviluppare gli argomenti di questa discussione
    http://www.energeticambiente.it/altr...#post118936029

    mi è venuto in mente un modo di produzione di energia elettrica mediante un sistema termo-magneto-idro-elettrolitic-dinamico...

    Il nome è complicato ma il funzionamento è semplice, si basa sul principio del termosifone, sull' elettrolisi, sul principio di Archimede, e sul fatto che un campo magnetico che attraversa una spira produce in essa una corrente ( forse dovrei dire tensione?).

    Probabilmente calcolandone il rendimento troveremo che sarà insignificante, ma nessuno deve sentirsi obbligato a realizzarlo.

    ora provo ad allegare uno schema che spiega come dovrebbe funzionare

    Dunque si vede che il sole riscalda un tubo con dentro dell' acqua, perciò si instaura un movimento di circolazione, per cui l' acqua calda sale lungo il lato del circuito esposto al sole, e quella fredda scende lungo il lato in ombra;
    questo lo chiamo effetto termosifone, ed è dovuto alla differenza di densità tra acqua calda e acqua fredda.
    Inoltre è rappresentato un accumulatore; esso dovrebbe fornire la corrente necessaria ad iniziare l' elettrolisi, per il che si sviluperebbe ossigeno ed idrogeno, che in forma gassosa salirebbero lungo il lato caldo, dunque in senso concorde a quello della circolazione termosifonica.

    Ora immaginiamo che all' interno del circuito ci siano molti piccoli oggetti come quello triangolare nel terzo allegato;
    esso è un cono, appesantito alla base da un magnete permanente a forma di anello;
    le bollicine di ossigeno ed idrogeno della elettrolisi, avviata mediante l' accumulatore, si raccolgono nel cono, che inizierà ad avere una spinta positiva, ed andrà verso la superficie portando con sé il magnete permanente;
    il campo magnetico generato da questo magnete attraverserà le spire avvolte intorno al tubo che costituisce il lato caldo del circuito, generando in esse una corrente (o tensione, boh).
    Quando il galleggiante arriva in cima, la corrente di acqua che lo assecondava nel movimento si disporrà secondo una linea inclinata, ciò è dovuto al fatto che la colonna di acqua nel lato caldo è più alta della colonna di acqua nel lato freddo, si può dire cioè che c'è un salto utile;
    esso può essere sfruttato, disponendo opportuni ostacoli o altrimenti, per ribaltare i coni che via via giungono a galla, in maniera che il gas che li ha portati a galla si liberi, così essi affonderanno lungo il lato freddo, anch' esso avvolto da una spira, e produrranno ancora corrente;
    questa corrente potrà essere usata per alimentare l' elettrolisi...

    Capisco che può sembrare che io stia cercando di prendere per fesso chi legge, ma prego di considerare che un' entrata di energia nel sistema c'è, è il calore del sole che attiva la circolazione.

    L' energia termica del sole attiva la circolazione, trasformandosi in energia cinetica, parte della quale viene ceduta ai coni che vengono trascinati nella circolazione;
    anche parte del calore contenuto nel fluido circolante si traduce in maggiore spinta ascensionale, trasferendosi ai gas appena formati, e facendone così aumentare il volume; ciò produrrà una maggiore velocità ascensionale, e quindi più corrente.

    Alla fine si avrà utilizzabile tutto il gas prodotto, e dal totale dell' energia necessaria per produrlo, si può sottrarre quella prodotta dal sistema, grazie all' apporto di energia solare.
    Il problema del ribaltamento dei coni mi porta alla considerazione che essi, studiandone le proporzioni e la disposizione dei pesi, potrebbero essere costruiti col baricentro in posizione tale da essere prossimi all' instabilità quando pieni di gas.

    Basta così per ora.

    amir shah
    File allegati
    Ultima modifica di amir; 04-04-2009, 03:21.

  • #2
    amir,
    complimenti, direi che funziona.
    Purtroppo la velocita' di attraversamento delle spire sara' molto modesta, insufficiente per creare una tensione utilizzabile.
    Peccato non sfruttare anche l'idrogeno e ossigeno generati, per esempio in una fuel cell!
    Hai presente quei termometri a colonna piena di liquido, con varie bolle sferiche, ciascuna con un peso diverso per ogni grado di temperatura? Si potrebbe realizzare un gadget simile, meno statico del termometro.
    Ciao
    Mario
    Molto urgente: cerco socio: Collaborazione a Milano
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    Mala tempora currunt, non contattatemi piu' per questioni riguardanti il forum, grazie, il mio tempo e' finito.
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    L'energia non si crea ne' si distrugge, ma ne sprechiamo troppa in modo irresponsabile. Sito personale: http://evlist.it
    Se fate domande tecniche e volete risposte dal forum precise e veloci, "date i dati" specificando anche l'ambiente operativo e fornendo il maggior numero possibile di informazioni.
    ------------------------------------------------

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    • #3
      Originariamente inviato da mariomaggi Visualizza il messaggio
      amir,
      complimenti, direi che funziona....Peccato non sfruttare anche l'idrogeno e ossigeno generati, per esempio in una fuel cell!...
      Grazie per l' apprezzamento.
      Per la fuel cell non so se ossigeno e idrogeno già mescolati vanno bene.
      Il tubo in alto a sinistra serve per raccogliere il gas, mi sa che l' ho disegnato parecchio sovradimensionato.

      amir
      Ultima modifica di amir; 04-04-2009, 22:28.

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      • #4
        Originariamente inviato da serongeri
        non vedi che ti stava sfottendo?
        Questo non ha niente a che vedere con il tema della discussione.
        Intervieni sul tecnico oppure taci per piacere.

        amir

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        • #5
          Sero, tu sei famoso per i tuoi 'scherzi', che ti sono pure costati un ban. Sii carino almeno con te stesso, ed evita certe uscite. Risparmi seccature a tutti.

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          • #6
            scusami, ma i coni, a cosa servono, se la circolazione avviene per induzione termica??
            a qualcosa d' altro?

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            • #7
              forse l'elettrolisi potrebbe essere inutile. infatti sarebbe utilizzata per creare "bolle" ossia ridurre la densità dei "coni". Forse basterebbe avere particelle magnetiche che si muovono spinte dal solo moto convettivo, o come diceva mario, corpi immersi a densità ben definita che si muovono nell'anello in cui hai una semi circonferenza a densità maggiore (esposta al sole) e l'altra a densità minore.
              Però credo che alla base ci sia la conversione di energia solare in elettrica e a sentimento (non ho fatto calcoli) credo che ci siano altri sistemi a rendimento maggiore.

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              • #8
                Molto bello , immaginifico.
                Anche se concordo con l'osservazione di Mario, complimenti Amir !

                Commenta


                • #9
                  Originariamente inviato da HAMMURABY Visualizza il messaggio
                  scusami, ma i coni, a cosa servono, se la circolazione avviene per induzione termica??
                  a qualcosa d' altro?
                  Sì, i "coni" sarebbero vuoti all' interno, avrebbero la funzione di raccogliere le bollicine di gas prodotte dall' elettrolisi, per aumentare la spinta di galleggiamento e conseguentemente la velocità di risalita, e quindi avremmo una maggiore "potenza" in uscita. Potenza che in condizioni favorevoli potrebbe anche superare quella di una formica

                  amir

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                  • #10
                    calcoli e stime

                    Ho tentato di calcolare la potenza che potrebbe erogare questo sistema, ma l' unico dato che ho trovato è il coefficiente di dilatazione cubica dell'acqua.

                    Immaginiamo che questo apparato sia costituito da due tubi, uno riscaldato dal sole, con un qualche sistema di concentrazone, e l' altro facente funzione di radiatore, adeguatamente raccordati.
                    Ai fini del calcolo della dilatazione termica dell' acqua, interessa solo il tubo esposto al sole, e la differenza di temperatura fra i due rami del circuito.
                    Qui viene il primo intoppo, perché che temperatura assegno ai due rami?

                    Dovendo essere un generatore (o forse motore, vedremo in seguito) solare, sarà già tanto riuscire a scaldare l' acqua fino a 100 °C.
                    Ipotizzando di raffreddare ad aria, e di avere aria a 30 °C, non sarà possibile raffreddare l' acqua a meno di diciamo 50 °C;
                    Perciò avremmo una differenza fra le temperature estreme di 50 °C.
                    Immaginando tutto l' arnese a grandezza naturale (?), dovrebbe/potrebbe essere essere costituito da due tubi verticali alti 10 metri, raccordati fra loro mediante due curve ad "U" di ampio raggio, il diametro di tutta la tuberia essendo una trentina di centimetri.

                    Lo sviluppo lineare vicino a 25 metri, da cui volume del circuito 1,76 metricubi:
                    Lo 0,88 metro cubo che si trova nel lato caldo, con il coefficiente di dilatazione dell' acqua 0,002 dà luogo, per una differenza di temperatura di 50 °C, ad un aumento di volume di 0,088 metri cubi, che in un condotto di 30 cm di diametro porta ad un aumento di livello di 125 cm.

                    Però non si può considerare questo valore al 100%, perché non tutta l' acqua nella colonna calda è a 100 °C, né tutta l'acqua della colonna fredda è a 50%;
                    perciò ritengo più verosimile un valore intorno al 50% di quello calcolato così imprecisamente, cioè avremo un salto utile di circa 60 cm.

                    Ora per andare avanti bisogna trovare il modo di stimare/calcolare diverse cose, e prima di tutto la portata e la velocità dell' acqua per quel salto e per quel diametro di tubo;
                    comntemporaneamente, capire quanta energia ci vuole per attivare questo movimento, e quindi quanti metri quadrati di superficie captante.

                    e poi e poi e poi...

                    amir
                    Ultima modifica di amir; 08-04-2009, 23:32.

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                    • #11
                      evoluzione

                      Un possibile miglioramento del sistema è il seguente:
                      il circuito consiste in due tubi, raccordati da curve ad ampio raggio;
                      i "coni" vengono sostituiti da sfere cave (o piriformi, o altro);
                      queste sfere hanno una dimensione di poco inferiore al diametro del tubo;
                      non sono libere di fluttuare nella corrente d' acqua ma c'è un sistema per mantenerle distanziate, per esempio una catena od un nastro di acciaio o qualcos' altro;
                      esse portano all' equatore un magnete circolare;
                      esse sono divise sempre equatorialmente da una membrana elastica;
                      questa membrana forma con la calotta superiore della sfera una camera stagna;
                      la calotta inferiore è forata ed in comunicazione con il fluido nel quale è immersa;
                      le sfere sono equilibrate per avere spinta di galleggiamento prossima a zero nella colonna fredda;
                      nella camera stagna vi è una sostanza (qualche alcool, o qualcos' altro) che evapora alla temperatura della colonna calda, e condensa alla temperatura della colonna fredda;
                      nella colonna calda, la sostanza evaporando aumenta di volume, la membrana si estroflette e spinge acqua fuori dalla calotta inferiore, la spinta di galleggiamento aumenta e la sfera si muove verso l' alto...quando arriva nella zona fredda, la sostanza condensa, la membrana si inflette, richiamando acqua all' interno della sfera, che prosegue il movimento trascinata e dal flusso di acqua discendente, e dal vincolo che la mantiene distanziata dalle altre sfere.

                      ora vi prego vi prego, ditemi che una tale sostanza esiste....
                      e poi farò domanda per spostare questa discussione in "termodinamico"!

                      Scherzavo, qui si sta benissimo.

                      amir shah
                      File allegati
                      Ultima modifica di amir; 09-04-2009, 01:25.

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                      • #12
                        stime e proiezioni

                        Dunque, concretizzando questo circuito in due tubi verticali alti una dozzina di metri, del diametro di 30 cm, raccordati da curve ad ampio raggio, tale che lo sviluppo lineare sia 30 metri, distanziando in qualche modo le sfere di 50 cm, se ne potrebbero mettere in cicuito 30.

                        1/3 di esse saranno nella colonna fredda, in fase passiva, essendo trascinate dalla circolazione del fluido, e dal vincolo che le distanzia dalle altre;
                        1/3 si troverà nelle curve, in fase neutra;
                        1/3 si troverà nella colonna calda, dove l' espansione della sostanza misteriosa fornirà una spinta ascensonale.
                        Se assegnamo alle sfere un diametro di 25 cm, il loro volume sarà di circa 8 litri, ammettendo di poterne utilizzare il 50% come volume di manovra, ogni sfera solleverà 4 kg.
                        La velocità del sistema non potrà essere elevata, forse 0,5 m/s?
                        In questo caso, ogni sfera potrà fornire una potenza di 19,6 W, essendoci 10 sfere in fase attiva, la potenza del sistema sarà di 196 W!!
                        Data la bassa velocità delle sfere, e la distanza del magnete dalle spire, ritego probabile che la potenza elettrica estraibile da questo apparato sia meno di 10 W.

                        amir

                        P.S.: il sistema è scalabile, nel senso che sfere di 30 cm di diametro avrebbero un volume di circa 14 litri, con gli stessi parametri del calcolo qui sopra sarebbe utilizzabile volume per una spinta di 7 kg, poco meno del doppio del caso precedente.
                        Diminuendo per quanto possibile il gioco tra il tubo e l'anello magnetico che lo circonda, migliora la produzione elettrica, insomma con poco in più si potrebbe arrivare ad almeno 20 W... nelle ore centrali delle belle giornate!

                        Ma poi, oltre alla sostanza volatile dalle caratteristiche richieste, esistono magneti ad anello così grandi? poi dovrebbero anche essere abbastanza sottili in senso radiale, per via del peso.

                        Oppure potrebbero andare tanti magneti piccoli?


                        a
                        Ultima modifica di amir; 09-04-2009, 04:08.

                        Commenta


                        • #13
                          Originariamente inviato da biker.twin Visualizza il messaggio
                          ...in cui hai una semi circonferenza a densità maggiore (esposta al sole) e l'altra a densità minore.
                          .

                          Nella parte del circuito esposta al sole l' acqua è meno densa che nella parte fredda.

                          amir
                          Ultima modifica di amir; 09-04-2009, 03:43.

                          Commenta


                          • #14
                            Originariamente inviato da amir Visualizza il messaggio
                            Nella parte del circuito esposta al sole l' acqua è meno densa che nella parte fredda.

                            amir
                            già...errore dovuto alla fretta, scusa

                            Commenta


                            • #15
                              amir, mi sembra molto complesso, ma affascinante. ho l'impressione che ti stia avvicinando al concetto del ciclo stirling.

                              Commenta


                              • #16
                                cmq la tua idea iniziale in cui chiamavi correnti termosifoniche mi ha fatto venire in mente che (in modo leggermente meno complesso - esempio turbine assiali nei sifoni o altro) si potrebbe sfruttare il moto convettivo dei termosifoni per recuperare, anche se di poco energia elettrica.

                                Commenta


                                • #17
                                  Originariamente inviato da HAMMURABY
                                  scusa, ma dove hai preso la dilatazione termica dell acqua....

                                  ehm ehm... avevo lasciato uno zero...

                                  fisicadilata.html

                                  equindi, produzione di potenza elettrica... 1 W ?

                                  il coefficiente va moltiplicato per la temperatura in °C elevata alla meno uno, io le potenze negative non le so trattare, perciò ho applicato il sistema che ho trovato ieri sera su google ma non lo ritrovo più, insomma spiegavano che la scrittura 0,0002 si legge come 2 millesimi del volume iniziale, per ogni °C di deltaT.

                                  In un altro sito usavano il coefficiente 0,0004 per (°C alla meno uno):
                                  Diminuzione volume acqua, a causa diminuzione temperatura, nel tempo del raffreddamento.


                                  amir
                                  Ultima modifica di amir; 09-04-2009, 12:36.

                                  Commenta


                                  • #18
                                    scusa, ma dove hai preso la dilatazione termica dell acqua....
                                    io l'ho cercata per tanto, ma quando l'ho trovata l'ho abbandonata subito l'idea,
                                    come mezzo per resa dinamica da espansione termica....
                                    Ma, il 2 per mille mi sembra veramente molto!

                                    sappi che per questo, avevo abbandonato il recupero ENERGETICO della termica con presa di forza sul moto convettivo a acqua, termica usata nella scompensazione di DUE COLONNE...( +o- come il TUO)

                                    pero' dato l'alta capacita' 4160JK/Lt e
                                    la inferiore dilatazione termica,
                                    ho utilizzato l'acqua nella vettorizzazione del calore sul fondo di una colonna... ......Post#13
                                    http://www.energeticambiente.it/geot...ore-c-e-f.html

                                    per sviluppare POI, quello ad aria, con un pozzo a due vie....come il TUO termosifone,ma ad aria....

                                    e vedrai che questo "termosifone" E' OTTIMO, perche' funzionera anche IN INVERNO;
                                    con risalita a calore (poco) da sonda geotermica UP ,
                                    e, discesa a freddo invernale naturale DOWN....

                                    cosa che se pur minima (ma con applicazioni, e' perfezionabile, e redditizio)
                                    permette di mantenere un DELTA termico e produttivo costante TUTTO l' ANNO

                                    VERY GOOD !
                                    Ultima modifica di HAMMURABY; 09-04-2009, 12:19.

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                                    • #19
                                      Originariamente inviato da HAMMURABY Visualizza il messaggio
                                      scusa, ma dove hai preso la dilatazione termica dell acqua....
                                      io l'ho cercata per tanto, ma quando l'ho trovata l'ho abbandonata subito l'idea,
                                      come mezzo per resa dinamica da espansione termica....
                                      Ma, il 2 per mille mi sembra veramente molto...
                                      Alla domanda ti ho profeticamente risposto al mio post precedente,
                                      ora se vuoi chiariamo cosa intendi con "resa dinamica", questo per almeno le due seguenti ragioni:
                                      -ancora ogni tanto nel forum viene fuori che le definizioni di "resa", "rendimento", "efficienza", non sono condivise o comprese da tutti;
                                      -costruisci la tua frase come se intendessi "una resa dinamica del 2 per mille della espansione termica mi sembra veramente molto".

                                      Qui stiamo attribuendo significati diversi alla stessa parola, perché tu vedi un senso in quella frase, io invece no, quindi stiamo parlando linguaggi diversi.
                                      Io desidero attenermi al linguaggio formale, dove ogni mattone è posato accanto agli altri in maniera da essere sufficiente e necessario a svolgere il suo compito, e tutti sono uniti dalla malta della logica... per assicurarmi che tra i pioli di una scala (a pioli) non ce ne sia uno farlocco, li devo provare tutti uno per uno
                                      Ultima modifica di amir; 09-04-2009, 13:12.

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                                      • #20
                                        eh eh eh amir, qua qualcosa non quadra...come pensavo:
                                        "Inoltre il valore del coefficiente di dilatazione cubica da noi ottenuto in entrambi i casi è prossimo al valore teorico di 0,0002°C -1 ."
                                        sono due decimillesimi, non due millesimi,
                                        (la tua frase:con il coefficiente di dilatazione dell' acqua 0,002 dà luogo...)
                                        ti dicevo che mi sembrava tanto....
                                        nel post 10, fai i conti con uno 0zero in meno;
                                        con un Delta di 50C° su dieci metri, ottieni 12 cm /2....

                                        la resa dinamica, o velocita' di flusso, su cui puoi mettere una presa di forza e' data dalla scompensazione volumetrica (di densita'-peso) perche' " -costruisci la tua frase come se intendessi "una resa dinamica del 2 per mille della espansione termica mi sembra veramente molto". DIFATTI e' del 2 per diecimila.
                                        Ultima modifica di HAMMURABY; 11-04-2009, 13:36.

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                                        • #21
                                          calore specifico dell acqua 4160 J/KgC
                                          calore specifico dell aria 238,9 cal/kg x (cal1x 4,20J) = +/- 1000J/KgC°

                                          significa che portando in fondo a un pozzo un litro di acqua in circuito a due colonne,
                                          scaldi 4,2 Kg di aria = 3,5 Mc

                                          ma penso che sta diventando un po' difficile spiegare che il "termosifone" ad aria, a due colonne, se forza l' acqua in giu, da una resa del 420% rispetto all acqua...usando l' aria in spinta...
                                          con un generatore eolico ad asse verticale, messo in orizzontale,
                                          sopra il "POZZO A DUE VIE"

                                          NON DEMORDERE...(anche se ho omesso la resa/2, perche l' acqua calda puo' cadere...)
                                          vedrai che il solo fatto di avere una produzione continua, con un delta termico alto,o,basso...ma costante 365/365 , e senza parti in movimento (moto perpetuo?)
                                          puo dare MMOOLLTTEE soddisfazioni! e certezze....

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                                          • #22
                                            Originariamente inviato da HAMMURABY Visualizza il messaggio
                                            eh eh eh amir, qua qualcosa non quadra...come pensavo:
                                            "Inoltre il valore del coefficiente di dilatazione cubica da noi ottenuto in entrambi i casi è prossimo al valore teorico di 0,0002°C -1 ."
                                            sono due decimillesimi, non due millesimi,
                                            (la tua frase:con il coefficiente di dilatazione dell' acqua 0,002 dà luogo...)
                                            ti dicevo che mi sembrava tanto....
                                            nel post 10, fai i conti con uno = in meno;
                                            con un Delta di 50C° su dieci metri, ottieni 12 cm /2.....
                                            Ma tu hai letto il mio post N° 17, dove ammetto e spiego come e qualmente quello zero andava e veniva?
                                            E poi se alla fine la potenza elettrica netta in uscita da un ambaradan di quelle dimensioni è 10 W, oppure di 1 W, praticamente è uguale.

                                            Se ci fai caso, ho ammesso anche di non saper trattare le potenze negative;
                                            ora, siccome nel calcolo della dilatazione cubica il coefficiente di dilatazione cubica se no sbaglio va moltiplicato per (°C elevato alla meno 1), invece di rigirare il coltello nella piaga, dimmi cosa vuol dire quella potenza negativa.

                                            Poi ti invito a fare caso che nel mio "generatore a termosifone" le leggi implicate sono tutte applicate in modo appropriato, ed è tutto spiegato step by step; tu costringi chi ti legge ad un grande sforzo di fantasia e di integrazione.

                                            Qui intendo parlare in particolare del "generatore a termosifone" da me descritto; esso ed il tuo sistema ad aria hanno dei punti in comune, e non ho niente in contrario a che siano trattat entrambi qui; ciò non sarà possibile se non rispondi a tono alle pertinenti domande che ti rivolgo.
                                            Ripeto: cosa intendi per "resa dinamica"? Come calcoli tu la dilatazione cubica?

                                            amir
                                            Ultima modifica di amir; 09-04-2009, 16:16.

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                                            • #23
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                                              ma in altre cose, potrei essere utile , se c'e buona volonta' e un poco di comprensione...

                                              .....tank btbbass!!

                                              risposta alla resa dinamica: creando un flusso tra due colonne con una scompensazione indotta, la resa e' data dal differenziale , mentre l' applicare un punto di forza, da possibilita' di prendere energia (resa x per il coefficente di efficenza a... rpm)

                                              la dilatazione benche sia volumetrica in un solido, nel caso del FLUIDO (valore volumetrico 0,0002) poi bisogna tener presente che in un contenitore (tubo ecc..) le pareti sono fisse,
                                              dunque l' espansione va' divisa per la sezione del contenitore che e' fissa...

                                              pero' seguendo questa "PRASSI" standard, credo che non usira' niente di nuovo, almeno per molti qui sul .....
                                              Ultima modifica di HAMMURABY; 11-04-2009, 13:34.

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                                              • #24
                                                I coefficienti di dilatazione termica dell'acqua si trovano ovunque, visto che vengono usati proprio per dimensionare il vaso di espansione negli impianti di riscaldamento... un esempio:
                                                http://www.caleffi.it/it_IT/Technica...1079/01079.pdf

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                                                • #25
                                                  2^-1 = 1/(2^1)

                                                  2^-2 = 1/(2^2) = 1/4
                                                  Ciao!

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                                                  • #26
                                                    grazie btbass, elaboro en seguida:

                                                    Originariamente inviato da amir Visualizza il messaggio
                                                    ...
                                                    Lo 0,88 metro cubo che si trova nel lato caldo, con il coefficiente di dilatazione dell' acqua 0,002 dà luogo, per una differenza di temperatura di 50 °C, ad un aumento di volume di 0,088 metri cubi, che in un condotto di 30 cm di diametro porta ad un aumento di livello di 125 cm.

                                                    salto utile di circa 60 cm...
                                                    Quanto sopra va così modificato:
                                                    coefficiente di dilatazione dell' acqua 0,0002;
                                                    aumento di volume 0,0088 metri cubi;
                                                    aumento di livello di 12,5 cm;
                                                    salto utile circa 6 cm.

                                                    Ora è evidente che da un salto utile di 6 cm (se l' ho indovinato) ci si può cavare poco, se si può estrarre energia da questo sistema è con i galleggianti a volume variabile, e la sostanza che dovrebbe passare dallo stato aeriforme allo stato liquido e viceversa in base alla temperatura della colonna in cui si trova, esiste, ed è... anzi sono due...tarataratatàà: etanolo e metanolo!

                                                    Solvente - Wikipedia

                                                    punto ebollizione etanolo 79 °C,
                                                    punto ebollizione metanolo 65 °C.

                                                    Quindi questo sistema, usando metanolo come fluido per la variazione dell' assetto idrostatico, potrebbe iniziare a produrre già intorno agli 80 °C nella colonna calda.

                                                    Ora bisognerebbe riuscire a capire a che velocità un galleggiante può risalire in un tubo; velocità che penso sarà molto superiore alla velocità della circolazione dovuta al sifone termico;
                                                    e questa velocità sarà diminuita, ma di quanto, dalla corrente generata dalle/nelle bobine;

                                                    poi bisogna sapere quanto calore bisogna scambiare per far evaporare e il condensare il solvente, tenendo conto della pressione nei vari punti del circuito;
                                                    poi quanto tempo occorre per questi scambi, alle temperature ipotizzabili;
                                                    da qui si può capire la velocità di circolazione delle sfere, forse avere una idea della potenza ottenibile in uscita.

                                                    amir
                                                    Ultima modifica di amir; 12-04-2009, 20:04.

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                                                    • #27
                                                      ammoniaca , no??
                                                      Ammoniaca - Wikipedia

                                                      ciclo ORC ?

                                                      complimenti per la passione....vedrai che qualcosa salta fuori....
                                                      Ultima modifica di HAMMURABY; 13-04-2009, 09:08.

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                                                      • #28
                                                        Grazie HAMMURABY,
                                                        non credo che l' ammoniaca vada bene perché bolle a -33 °C, quindi poi ci sarebbe il problema di raffreddarla o di ricomprimerla.

                                                        amir

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                                                        • #29
                                                          una modifica

                                                          Per aumentare la velocità dello scambio di calore tra il fluido circolante nel circuito ed il fluido evaporante/condensante all' interno delle sfere, queste sfere cambiano di forma, diventano lenticolari, ed hanno molte appendici inferiori formate da tubetti di materiale buon conduttore del calore, p. es. Rame, sul fondo dei quali si raccoglierà il fluido condensato.

                                                          Questi numerosi tubetti hanno la funzione di aumentare molto la superficie scambiante, aumentando di poco il volume residuo, che è dannoso perché, al suo aumentare, peggiora il rapporto Volume efficace/ volume residuo.Questi oggetti, di cui allego schema nella condizione "membrana estroversa" (che si verifica quando il fluido interno, riscaldato dal fluido circolante, evapora), si potrebbero chiamare Galleggianti ad Assetto variabile, GAV.

                                                          Allo scopo di migliorare il rapporto superficie/volume della camera stagna, questi tubetti hanno sezione ellittica;
                                                          allo scopo di rapiditare ulteriormente lo scambio termico, sono muniti di alette o di spine, come rappresentato nello schema che allego.
                                                          L' apertura superiore consente al fluido circolante di allagare o di evacuare la cassa di galleggiamento, a seconda della pressione esercitata dal fluido all' interno della camera stagna.
                                                          File allegati
                                                          Ultima modifica di amir; 13-04-2009, 09:19.

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                                                            schema completo

                                                            Ecco come dovrebbe essere alla fine questo apparato.
                                                            I GAV (Galleggianti ad Assetto Variabile) sono rapresentati sferici per comodità di disegno.

                                                            I manicotti in alto ed in basso sono scambiatori di calore, i cui circuiti sono indipendenti fra di loro e dal circuito principale.

                                                            La loro funzione è, di inziare il raffreddamento quello in alto, ed il riscaldamento quello in basso, durante il tratto orizzontale ( quasi orizzontale, perché delle pendenze ci vorranno), in modo da diminuire la parte di spinta dei GAV in risalita, che deve compensare la controspinta di quelli che dovrebbero scendere dentro la colonna fredda; controspinta dovuta al fatto che il fluido di manovra al loro interno sarebbe ancora allo stato di vapore.

                                                            amir

                                                            P.S.: con i calcoli della dilatazione cubica ho abbozzato, mi è bastato capire che il salto utile ottenibile con questo sistema è minimo.
                                                            La velocità di circolazione dei GAV dipenderà più dalla dilatazione del fluido di manovra che dalla circolazione a termosifone.
                                                            Infatti ognuno di essi si comporterà come un pistone aspirante-premente, e parte della sua spinta andrà ad aumentare la velocità di tutto il fluido del circuito.

                                                            a
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