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Radio a Galena - il primo vero dispositivo free energy funzionante!
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Radio a galena - Wikipedia
un po' di informazione 'collaudata' comunque male non fa.
E' un gran bell'apparecchio, comunque, ma non lo classificherei free-e, in quanto si limita a convertire il segnale radio in suono e non funge certo da fonte energetica o da trasformatore energetico.
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Originariamente inviato da Valmax Visualizza il messaggioquanto si limita a convertire il segnale radio in suono e non funge certo da fonte energetica o da trasformatore energetico.
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La seconda, più che un trasformatore dovrebbe essere un raddrizzatore a una semionda(per quel che ne so io).
La prima, se la frequenza non è emessa da antenne 'terricole' potrebbe essere free, altrimenti c'è sempre qualcuno che dall'altra parte spende energia per diffondere musica e TV.
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Originariamente inviato da triac60 Visualizza il messaggioLa seconda, più che un trasformatore dovrebbe essere un raddrizzatore a una semionda(per quel che ne so io).
La prima, se la frequenza non è emessa da antenne 'terricole' potrebbe essere free, altrimenti c'è sempre qualcuno che dall'altra parte spende energia per diffondere musica e TV.
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Lo chiedo , perchè in questa paggina cè un brevetto di un motore che va a onde radio , quasi in fondo alla pagina , e dicevo se il segnale puo fare andare milioni di motorini indipendentemente dalla energia emessa forse cè qualcsa che non quadra , ecco il link :
Google Traduttore
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Originariamente inviato da pancia 37 Visualizza il messaggioindipendentemente dalla energia emessa forse cè qualcsa che non quadra , ecco il link :
[/url]
ciao
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Ciao pancia 37,
immagina le onde radio che escono dalla antenna trasmittente, si allargano in maniera sferica, diciamo che questa onda sferica quando ha un raggio di cento metri, per circondarla tutta foderata di radio ci vogliono mille radio, a ognuna arriverà un millesimo dell' energia emessa, diciamo che basta precisa per farle funzonare tutte.
ok?
Quando la sfera ha un diametro di 200 metri, per tappezzarla tutta di radio grandi come quelle di prima ce ne vogliono tantissime, non so come varia la superficie della sfera al variare del raggio, ma aumenta molto rapidamente, per cui quando la sfera riempita dall' energia emessa ha un raggio di 200 metri, per tapezzarla tutta di radio grandi come quelle di prima ce ne vogliono diciamo tremila, ad ognuna arriverà un tremillesimo dell' energia emessa, e non gli basta più per funzionare.
Infatti le radio hanno l' antenna che capta il segnale e lo porta ad un amplificatore che lo rinforza in modo che lo possiamo sentire, però l' amplificatore assorbe potenza per funzionare, e quando la trasmittente è davvero lontana il segnale non basta nemmeno a pilotare l' amplificatore e allora si mette una antenna molto lunga che prende più segnale.
L' amplificatore è come il servosterzo che amplifica la forza del guidatore, c' è un sistema che sente quanto viene girato il volante, e comanda un servomotore che orienta le ruote, e questo servomotore per funzionare ha bisogno di energia extra, e così l' amplificatore della radio.
Ciao.
amirUltima modifica di Ospite; 19-06-2009, 23:31.
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Ciao grazie de la risposta , e ho capito cosa dici , però ti voglio fare questa domanda :
esiste un documento esperimentale che attesti che veramente le prove effettuate come sopra elencate siano cosi ?
qualcuno ha mai messo delle radio a captare oltre l'energia trasmessa ?
se si , chi ha fatto queste esperimentazioni ?
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Originariamente inviato da amir Visualizza il messaggio, c'è qualcosa che non quadra
amir
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Io non capisco niente di radio , per questo ho detto qualcosa non quadra , però penso che piu radio si mettono , fino a raggiungere l'energia emessa , è il segnale si disturba fino a scomparire , altrimenti sarebbe una palese violazione della fisica , o pure come diceva tesla le onde si caricano con il medio ambiente , per cui assorbe da qualche parte , altrimenti non lo so , però non trovo in rete esperimenti simili , aparte tesla che dice (nell 1900 ) di avere scoperto la trasmissione con guadagno .
perchè se io trasmetto, però chi riceve a bisogno di un amplificatore , usa energia e va a compensare , però la radio a cristallo , non ha un amplificatore , per cui alla fine debe per forza assorbire tutta l'energia emessa , anche se la storia delle frequenze televisive e i suoi ripetitori , non la capisco , perchè avrebbero un dispendio tale di energia per arrivare in tutta italia che non ha senso fare l'imprenditori di settore .
ps : ripeto se qualcuno ha visto questi esperimenti , se gentilmente puo postare la data , risultati e nome .
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scusa, ma cosa vorreti sperimentare?
che con un miione di radio a galena, riesci ad ottenere più energia di quella emessa dall'antenna?
vai tranquillo, che ci sono alcuni secoli di fisica che ti dicono che non è così.
ciao
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Pancia, prova a pensare al Sole ed al suo utilizzo terrestre.... Il Sole emette luce ed energia in tutte le direzioni, e solo quella proveniente da un piccolo angolo di irradiazione viene a colpire la Terra.
La luce solare colpisce la Terra e viene sfruttata nei movimenti delle masse d'aria, dalle piante, o dai pannelli solari.... ma possiamo tranquillamente mettere un pannello solare a fianco di un altro, senza che questo succhi l'energia a lui destinata.
E meno che mai, riusciremmo a togliere al Sole l'energia che lui irradia, ad esempio, verso Marte o Giove o lo spazio intero... prendendocela tutta noi.
Il bilancio fra energia emessa e quella che si potrebbe ricevere circondando l'emittente con un numero sufficiente di ricevitori è in parità.
Le radio a cristallo hanno consumi bassissimi, tento da essere alimentate solo dal segnale entrante... ma hanno anche scarsa sensibiltà. Per poterla aumentare (e ricevere anche segnali più deboli) siamo costretti ad amplificare i segnali, cioè ad aggiungere dell'energia al debolissimo segnale in arrivo.
E' per questo che siamo costretti a prendere dell'energia da qualche altra parte, e cioè dall'alimentazione dell'amplificatore.
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Originariamente inviato da pancia 37 Visualizza il messaggioanche se la storia delle frequenze televisive e i suoi ripetitori , non la capisco , perchè avrebbero un dispendio tale di energia per arrivare in tutta italia che non ha senso fare l'imprenditori di settore .
In più esiste l'allargamento del fascio d'antenna (sferico,nel caso l'antenna ipotetica sia puntiforme),per cui diminuiscono i segnali volt/metro kilometro dopo kilometro.
E c'è pure l'attenuazione di tratta: a seconda della frequenza trasmessa,l'aria e l'umidità assorbono l'onda e la convertono in calore.
La richiesta dei test sperimentali non l'ho invece afferrata,ogni ricevitore sottrae una porzione di spazio fisico e 'dietro' di lui non vi è più segnale.
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grazie livingreen sei stato chiarissimo .
Ciao identifield , io chiedevo se qualcuno aveva mai trasmesso soltanto fino a per dire un km di diametro o meno altrimenti la prova diventava dispendiosa , riempendo di radio quell km di diametro , pe vedere se si superaba in ricezione la quantità di energia trasmessa , con delle radio a cristallo di galena , perchè se si superaba , utilizzando quei motori a onde , che lavorano alla stessa frequenza della radio a galena si poteba ottenere piu energia che in entrata , riempendo quell km con questi motorini , però ho capito che non funziona , dai conti matematici fisici , non cè bisogno di fare delle prove , sarebbe assurdo .
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quando c e un temporale anche lontanosi sente il creptio nelle radio.
forse si puo convertire a scarica del fulmine in seggnale audio
cosi non porti via il segnale alla radio emittente e ti avvicini alle fonti rinnovabili.
pero con una radio a galena recuperi un miliardesimo del fulmine e lo ascolti solo con le cuffie e non ci accendi un led!
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C'è da dire che la radio a galena non ha segreti particolari: ha un'antenna,una messa a terra (optionale),e una bobina di accordo. E' la bobina che preleva segnale dall'aria circostante,segnale che diminuisce di intensità con la distanza dal trasmettitore.E' una radio oscillante normalissima: il fatto che abbia il cristallo di galena al posto di un diodo rettificatore non implica che se ne ricavi energia gratis. Per sentire l'audio in cuffia,si ''succhia'' energia alla bobina.
Nel dopo guerra,era molto diffusa perchè gli auricolari ad alta impedenza erano molto diffusi,mentre le batterie costavano un patrimonio!
Oggi è l'esatto contrario, gli auricolari in vendita sono a bassa impedenza e le batterie te le vendono a pacchi da 100 a CittàMercato.
P.S. Beerladen, io un led l'ho acceso: però ho dovuto intercettare il fulmine con il braccio destro,salendo su un cipresso (^_^)
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La propagazione delle onde radio varia in funzione della frequenza, sotto i 20MHz (circa) l'onda rimbalza sulla ionosfera (con le condizioni adatte della ionosfera a 27Mz con le condizioni sono riuscito a parlare con spagna e inghilterra con 20W) a frequenze più alte il comportamento della propagazione diventa più simile a quello della luce, infatti si usano le parabole che concentrando le radiazioni amplificano le onde EM (sia in ricezione che in trasmissione) come fossero specchi riducendo la necessità di una alta potenza di trasmissione e il rumore di fondo (sono estremamente direttive e per questo raccolgono molto meno rumore).
Per cui si può dire che puntando due parabole a breve distanza il segnale non viene quasi disperso (così non serve disseminare 1Km quadrato di antenne), ho chiesto a mio cognato (responsabile dei ponti radio di un gestore telefonico) ma la potenza si perde comunque per varie cause. Si potrebbe pensare di trasmettere a distanza anche potenza via microonde (al meno in linea teorica) ma la trasmissione sarebbe soggetta a perdite, come nel forno a microonde l'energia irradiata si trasforma in elettricità e calore se incontra materiali conduttori. Nel campo delle HF con la ionosfera che funge da guida d'onda e il minor assorbimento dell'onda da parte dei solidi il problema del trasferimento di energia diventa l'adattamento di impedenza tra l'antenna e l'etere (se vogliamo vederla alla Tesla), per non avere perdite dovremmo avere antenne kilometriche (ma allora ci sarebbero perdite elettriche nei conduttori stessi dell'antenna).
Spero di essere stato comprensibile, comunque la cosa mi affascina
Ciao
AlessioQualche video dei miei esperimenti li trovate su:
http://it.youtube.com/user/alessiof76
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Ci sono moltissimi altri modi per trasformare le onde radio in elettricità.
Questo per esempio accende dei led:
Joe Tate: Ambient Power Module
Quest'altro aziona motorini:
Harry Stockman : RF / microwave-powered motors -- articles & patents
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per qualche curiosa ragione, sembra che accendere i LED sia l'ultima frontiera della tecnologia sulle energie a basso costo.
Anche strofinare lana contro il vetro, alla fine magari accende un LED, ma mi sentirei più eccitato se si arrivasse almeno al punto da fare andare non dico una casa, ma almeno gli elettrodomestici. E usare un trasformatore di onde radio non mi sembra la soluzione più adatta.
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