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Riflettendo su una news letta...

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    Dal sito Hardware Upgrade .... :

    “Dalla collaborazione tra Epson e Murata dovrebbe nascere il carica batterie senza fili pronto per il mercato globale”
    Epson e muRata hanno stretto un accordo per arrivare allo sviluppo di un carica batterie wireless. Oltre a liberare dalla schiavitù del filo, il nuovo sistema di ricarica degli accumulatori dovrebbe garantire anche tempi di ricarica inferiori, addirittura pari a 10/15 minuti.
    Un ulteriore vantaggio a cui dovrebbe portare questo nuovo dispositivo è l'universalità, potendo caricare con un solo dispositivo attaccato alla rete elettrica un'ampia gamma di dispositivi, senza dover ricorrere al trasformatore proprietario, come oggni accade anche troppo spesso.
    Un prototipo del caricatore non-contact, come riportato da TechOn, dovrebbe fare la sua apparizione al CETAC JAPAN 2007, che si terrà in terra nipponica da l2 al 6 ottobre prossimi. Il sistema si basa sulla presenza di spire sia sul carica batterie sia sul dispositivo da caricare, sfruttando per il trasferimento di energia il fenomeno dell'induzione elettromagnetica.
    La tecnologia utilizzata è quella di Seiko Epson denominata AirTrans, che include sistemi di riconoscimento di oggetti estranei e di autenticazione, in modo da fornire energia nel modo più sicuro possibile. Murata si occuperà della produzione della batteria a ricarica veloce, fondamentale per sfruttare la corrente di più di 3 A fornita dal carica batterie. Nonostante la corrente in gioco non sia irrisoria pare che i produttori garantiscano un riscaldamento nullo dell'accumulatore in fase di ricarica, con conseguenti benefici pe la sicurezza.


    Quindi pensavo: se metto un caricabatterie di questo in una stanza, quanti dispositivi che convertono il segnale in corrente posso sfruttare? All'aumentare dei dispositivi percaso si degrada il segnale?

  • #2
    non è che degrada il segnale, è la potenza che ti interessa... e quella degrada come il quadrato della distanza se si parla di campo distante.
    quindi, dipende tutto dalla potenza irradiata dalla scatoletta collegata alla corrente, più o meno come accade se avessi un filo invece di un canale radio.

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    • #3
      CITAZIONE
      Quindi pensavo: se metto un caricabatterie di questo in una stanza, quanti dispositivi che convertono il segnale in corrente posso sfruttare? All'aumentare dei dispositivi percaso si degrada il segnale?

      Qui non si parla di distanza io sono propenso a pensare che i dispositivi siano " appoggiati "
      al carica batterie in questo modo un semplice trasformatore AF in aria è utile allo scopo.
      ciao a tutti
      leo48
      -Ogni problema ha sempre almeno due soluzioni basta trovarle
      -La forza dei forti è saper traversar le traversìe con occhio sereno

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      • #4
        CITAZIONE (leo48 @ 3/10/2007, 23:56)
        CITAZIONE
        Quindi pensavo: se metto un caricabatterie di questo in una stanza, quanti dispositivi che convertono il segnale in corrente posso sfruttare? All'aumentare dei dispositivi percaso si degrada il segnale?

        Qui non si parla di distanza io sono propenso a pensare che i dispositivi siano " appoggiati "
        al carica batterie in questo modo un semplice trasformatore AF in aria è utile allo scopo.
        ciao a tutti
        leo48

        Quoto... Altrimenti per caricare veramente batterie a distanza servirebbe una potenza in gioco enorme, visto che come è stato già detto la potenza diminuisce al quadrato della distanza.

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