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Cosa sono le "biomasse"

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  • Cosa sono le "biomasse"

    Scusatemi, sono nuovo a questo forum che ho appena scoperto, ma prima di pensare a come utilizzare le biomasse sarebbe opportuno fare il punto su cosa sono e come vengono prodotte. Perchè, correggetemi se sbaglio, ma per biomasse la maggior parte della gente crede siano prodotti di scarto o qualcosa che viene appositamente prodotto.
    Avete mai sentito parlare di "Catena del Pascolo"???????
    Ebbene tutto ruota intorno alla produzione di biomasse che in base alla loro costituzione (zuccheri, amido, cellulosa, lignina) vengono utilizzate dal mondo animale (uomo compreso) per tornare nella catena sottoforma di detrito (una particolare forma di biomassa).
    Per ulteriori approfondimenti consiglio di visitare il blog L'IDROGENO DI CHEOPE il capitolo "Il ciclo dell'energia".
    Vi ringrazio per l'opportunità di aprire una discussione su un argomento che mi stà molto a cuore.
    Grazie a tutti

  • #2
    Benvenuto Pallinof, se vuoi aprire un'intervento sulla teoria dell'idrogeno di cheope, il tuo precedente intervento l'ho spostato qui: https://www.energeticambiente.it/ai-...di-cheope.html

    Ciao e ancora benevenuto.
    Prendete il posto dove siete nati, metteteci la centrale a gas a ciclo combinato più grande d'italia, la seconda discarica di rifiuti del Piemonte, una nuova centrale ad olio di palma, la rete di teleriscaldamento mai terminata e la vostra salute messa a rischio... Poi provate a pensate al vostro futuro...

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    • #3
      Ecco una generica definizione delle BIOMASSE
      ENERGIE RINNOVABILI
      Sono da considerarsi energie rinnovabili quelle forme di energia generate da fonti il cui utilizzo non pregiudica le risorse naturali per le generazioni future o che per loro caratteristica intrinseca si rigenerano o non sono "esauribili" nella scala dei tempi "umani".
      BIOMASSA SECCA E LEGNA ECOLOGICA
      Acquisisce sempre più importanza e ogni anno cresce la produzione di legna ecologica e biomassa secca ottenute dallo sfruttamento razionale delle foreste. La biomassa secca e la legna ecologica per dirsi tali devono avere queste caratteristiche:
      - abbattimento di piante già morte senza intaccare alberi vivi
      - biomassa secca, foglie, rametti, scarti lavorazioni agricole, potature di parchi e giardini, metodo del ramo bello annuale
      - sfruttamento razionale delle foreste metodo della matricina per piccole strisce di bosco o 1 pianta ogni 4
      - salvaguardia alberi secolari, generi protetti, boschi storici, habitat, ecosistema
      - produzione locale
      - lavorazione ecologica (sega a mano, sega elettrica, cippatrice elettrica, accetta, machete, scure)
      - assenza di spese aggiuntive di costi energetici di trasporto via nave e via terra per migliaia di chilometri
      PELLET
      Il legno in pellet è un combustibile ricavato dalla segatura vergine essiccata e poi compressa in forma di piccoli cilindri con un diametro di qualche millimetro.
      La capacità legante della lignina, contenuta nella legna, permette di ottenere un prodotto compatto senza aggiungere additivi e sostanza chimiche estranee al legno. Si ottiene, quindi, un combustibile naturale ad alta resa.
      La combustione del pellet produce biossido di carbonio.
      Grazie alla pressatura, il potere calorifico del pellet, a parità di volume, ma non di peso, è circa doppio rispetto al legno, sul rendimento calorico influisce anche la percentuale di legni duri di origine.
      Il pellet è utilizzato come combustibile per stufe di ultima generazione, in sostituzione dei ceppi di legno. Ciò comporta una serie di miglioramenti di tipo ecologico, energetico e di gestione dell'impianto di riscaldamento rispetto alle stufe tradizionali.
      LEGNO
      Scomposto in fibre da origine alla polpa di legno, impiegata per produrre la carta
      Può essere scolpito e lavorato con appositi utensili
      È stato un importante materiale da costruzione fin dalle origini dell'umanità, quando l'uomo iniziò a costruirsi i propri ripari e tuttora in uso
      È impiegato come combustibile per il riscaldamento e la cucina
      È impiegato per la produzione della carta, tramite la produzione di polpa di cellulosa, avendo sostituito nell'era industriale il cotone o altre piante, più ricche di cellulosa ma meno abbondanti e quindi meno adatte ai nuovi regimi di produzione
      SANSA DI OLIVE
      La sansa di olive è un sottoprodotto del processo di estrazione dell'olio d'oliva composto dalle buccette, dai residui della polpa e dai frammenti di nocciolino.
      In passato la sansa era riciclata nell'industria agroalimentare per l'estrazione di un olio alimentare grazie alla frazione lipidica contenuta nei semi delle olive. Il processo di estrazione si attua per mezzo di solvente nel sansificio. I costi di trasporto, la produzione di sanse ad alto tenore in acqua ottenute dall'estrazione per centrifugazione, il limitato interesse del mercato nei confronti dell'olio di sansa e di olive hanno ridotto la remuneratività di questo prodotto perciò in molti oleifici si tende attualmente a considerare utilizzi alternativi. Gli utilizzi principali che può avere la sansa sono i seguenti:
      Conferimento in sansificio per l'estrazione dell'olio di sansa.
      Distribuzione su terreni agrari come ammendante.
      Impiego come combustibile per riscaldamento.
      Attualmente sono disponibili macchine per il trattamento delle sanse che separano l'acqua, le buccette e la polpa dal nocciolino. Questo trattamento permette di ottimizzare l'uso del sottoprodotto.
      La separazione del nocciolino permette di ottenere un'ammendante qualitativamente migliore con un rapporto carbonio/azoto più basso per il minore tenore in polisaccaridi strutturali e in lignina.
      Il nocciolino puro si presenta come un ottimo combustibile, di facile impiego e dotato di un elevato potere calorico, da usare in alternativa al legno in pellet per bruciatori e stufe. È utilizzato all'interno dell'oleificio nel riscaldamento dell'acqua impiegata per la gramolatura oppure immesso nel mercato come succedaneo del legno in pellet. Attualmente il prezzo di mercato è circa la metà rispetto a quello del pellet, con prestazioni simili.
      TRUCIOLI
      Il truciolo è un residuo di metallo o legno che si ottiene durante la lavorazione di un pezzo, sottoposto ad un'asportazione di materiale.
      Mediante l'utilizzo di alcune macchine utensili e di attrezzi, assume il caratteristico aspetto di ricciolo (nella tornitura) o di elicoide (nella foratura). La struttura continua di questi residui è dovuta alla caratteristica della relativa tecnologia di lavorazione, creando un'asportazione ininterrotta del materiale. Il truciolo assume invece forme diverse nell'asportazione discontinua, quale ad esempio la piallatura.
      Il trucioli non vanno dispersi, ma raccolti per poter essere riutilizzati:
      se in metallo, possono essere rifusi, soprattutto se di metallo costoso (es. rame, nichel, magnesio);
      se in legno, possono essere usati come combustibile, per la fabbricazione della cellulosa o per la realizzazione di tavole truciolari.
      Durante la fase di lavorazione la formazione del truciolo può costituire un problema. Infatti nel caso di elevate velocità di taglio e materiali da lavorare duttili si formerà un truciolo continuo che potrebbe costituire un ostacolo per le successive operazioni. Vengono allora introdotti particolari dispositivi rompitruciolo atti a favorire l'eliminazione di questo problema.
      Ad esempio in tornitura si usa frapporre tra l'inserto e la staffa di serraggio una piastrina con spigolo cuneiforme. Questa costituisce un ostacolo per il truciolo che subisce un incurvamento. L'aumento delle forze di flessione favorisce la rottura e l'evacuazione del truciolo.
      SEGATURA
      La segatura è l'insieme dei minuti frammenti prodotti dal taglio con la sega. Nel gergo moderno il termine si riferisce quasi sempre al truciolo di legno residuo generato dalle lavorazioni di falegnameria, tra cui la segatura, che più propriamente si chiama però segatura di legno.
      Ha numerosi utilizzi nei contesti più disparati tra cui la costruzione di assi formati da segatura compressa chiamati truciolati, l'impiego come materiale coibentante sia nell'industria sia nell'agricoltura, come assorbente, come materiale per la pulizia dei pavimenti, come parte del pykrete che è composto per il 14% da segatura e dal restante 86% da ghiaccio, come combustibile, e molti altri ancora.
      CIPPATO
      Il cippato è legno ridotto in scaglie con dimensioni variabili da alcuni millimetri ad un paio centimetri.
      Viene prodotto a partire da tronchi e ramaglie attraverso la cippatrice.
      Può essere utilizzato come combustibile o come materia prima per processi industriali.
      Esistono coltivazioni legnose a corta rotazione destinate alla produzione di cippato, pertanto si può considerare come fonte di energia rinnovabile. La combustione del cippato, a differenza di quella del pellet, richiede caldaie piuttosto sofisticate a causa della non perfetta omogeneità del materiale.
      riscaldamento a biomassa e PDC
      Se mi cercate, ho cambiato nic. Ora sono: GiuseppeRG

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      • #4
        Sono d'accordo con il DR Nord Est la biomassa è la regina delle energie rinnovabili.
        Credo sia superfluo attribuire l'aggettivo "biologico" a BIOMASSA SECCA E LEGNA in quanto non disponiamo ancora la tecnologia per produrla di sintesi.
        Mi trovo perfettamente solidale con l'acquolina alla bocca dell'avatar del DR Nord Est quando si parla di pellet, legno, sansa di olive, trucioli, segatura e cippato. Anch'io certe notti mi sogno una bella biomassa in minigonna, calze a rete e reggiseno 3° misura, ma la mattina al risveglio devo pensare alla biomassa commestibile da mettere sul tavolo per il pranzo della mia famiglia.
        Scherzi a parte ti ringrazio del contributo a questa discussione che sembrava languire.
        Forse le biomasse sono un argomento dato per scontato, relegato "ai confini della scienza".
        Un saluto a tutti, a presto.

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        • #5
          data base biomasse

          Trovo un pò riduttivo questa analisi delle biomasse che sono almeno alcune centinaia che si possono impiegare come combustibile....troppo dispendioso elencarle una ad una, ma per chi avesse voglia di approfondire, al link sottostante ne può trovare già molte raggruppate per gruppi e sottogruppi con analisi del valore calorico di ciascuna, composizione biochimica dei materiali e delle ceneri, ecc..ecc...

          Phyllis, select single material.


          Purtroppo è in Inglese ma di facile consultazione......
          o dare un'occhiata a questo in italiano:

          Mira a promuovere lo sviluppo della produzione, del recupero, del riciclo, della trasformazione, dell'utilizzo produttivo delle biomasse
          OSSI DI PESCA TRITATI sono un'ottima BIOMASSA alternativa

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          • #6
            biomassoso, il forum mi consente solo 7500 caratteri per volta, altrimenti scrivevo di +, ehehehehehe
            scherzi a parte, hai ragione: le biomasse sono praticamentte infinite
            riscaldamento a biomassa e PDC
            Se mi cercate, ho cambiato nic. Ora sono: GiuseppeRG

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