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Cominciamo a conoscerci e conoscere le biomasse

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  • Cominciamo a conoscerci e conoscere le biomasse

    Buon giorno a tutti Voi sono nuovo come noterete.
    francamente non vi conoscevo e quindi ringrazio un Vs. collega per questa piacevole segnalazione.

    io arrivo da tuttaltre esperieze lavorative e di conseguenza forum e qui mi sento come un pesce fuord....anzi sulla griglia

    spiego il mio problema (almeno ci provo)

    Il concetto in senso generale è semplice la soluzione un po meno:

    disponiamo di un generatore di vapore industriale e si sta valutando alternative al metano (che diventa sempre più "pesante") con biomasse/biogas o tutto quello che puo essere conveniente.

    L'attuale caldaia produce da tabella 4200kg/h e kcal/h 2.520.000
    per avere un'ordine di idee.
    Sono ubicato in pianura padana.

    faccio una prima domanda per cominciare, e se ne avete voi dite pure:

    che genere di combustibile adottereste?

    Grazie Paolo

  • #2
    Ciao, benvenuto!

    dipende da molti fattori, ad esempio la vostra azienda di cosa si occupa? nel settore agricolo? allevamento? macello? industria metalmeccanica?
    perchè se in zona vi sono attività agricole che potrebbero conferire scarti di lavorazioni sotto forma di biomassa secca da bruciare o umida e fermentabile si potrebbe pensare ad una caldaia a "cippato" oppure un impianto per il biogas. Vi sono allevamenti suini o bovini nelle vcinanze?

    Come vedi il tema è complesso e le alternative possibili molte.....

    Fornisci al forum qualche dettaglio in più, saremo in molti a dare suggerimenti...

    Saluti
    Alex

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    • #3
      Ci occupiamo anzi giusto dire si occupano (azienda della moglie)di abbigliamento tessile e dispongono di un depuratore e relativi fanghi residui da lavorazione ma non so se e quanto possono servire in merito.
      Per il resto nella zona ci sono aziende di allevamento suini anche importanti ma gia ne fanno loro stesso uso e quindi la cosa è da pesare bene.

      Altra domanda: si può utilizzare combustibile misto (ovvio prima uno poi l'altro) in uno stesso impianto?

      Nel caso di biogas se capisco correttamente penso che in un certo senso potrei utlizzare la stessa caldaia o sbaglio?

      Grazie Paolo

      Commenta


      • #4
        Aia, mi sa che i molti sono tutti in ferie.

        comunque grazie lo stesso;

        sto facendo una serie di valutazioni per poi passare l'esecutivo ad aziende che reputo interessanti, se avete informazioni per aziende serie preposte sono ben accette tutto quà.
        l'impianto è impegnativo e quindi lo si deve valutare con tecnici preposti ed esperti vietato sbagliare ecco perchè sono qui a sentire gente che sicuramente è più informato di me in merito.

        paolo

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        • #5
          Ciao GPMargi e benvenuto, per trovare aiuto sul forum dovresti specificare qualche caratteristica tecnica ad esempio che tipo di caldaia stai utilizzando e per quanto tempo deve lavorare (24h su 24). Insomma qualsiasi informazione tecnica che possa essere d'aiuto nella valutazione.
          Prendete il posto dove siete nati, metteteci la centrale a gas a ciclo combinato più grande d'italia, la seconda discarica di rifiuti del Piemonte, una nuova centrale ad olio di palma, la rete di teleriscaldamento mai terminata e la vostra salute messa a rischio... Poi provate a pensate al vostro futuro...

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          • #6
            Ciao

            Ad esempio, avendo a disposizione cippato, si può pensare ad un gassificatore con il cui gas alimentare um bruciatore per produrre il vapore.

            Tipo questo.

            Ma è solo un esempio.

            Caema - L'energia che cerchi

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            • #7
              Ok ho capito più tardi vedo di stendere un po di dati in merito
              intanto grazie molto gentili

              Paolo

              Commenta


              • #8
                Originariamente inviato da GPMARGI Visualizza il messaggio
                Ok ho capito più tardi vedo di stendere un po di dati in merito
                intanto grazie molto gentili

                Paolo
                Mahh, per il vapore son quasi 3 Mwt, riuscissi a dirci a quale temperatura e a quale pressione e se si tratta di vapore a perdere, se va condensato e recuperato , quale delta c'è tra l'uscita dalla caldaia e il ritorno se non è a perdere ...... Fornisci un po' di dati e poi ne parliamo. Ricordati che biocarburanti per produrre vapore a prezzo più basso di quelli fossili difficilmente ne troverai, l'unico modo di risparmiare è utilizzare calore che altrimenti andrebbe scartato.

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                • #9
                  Allora cerco di aggiungere dati:

                  temperatura in uscita 200°

                  pressione di uscita 12 bar

                  contenuto acqua a livello Lt 5900
                  potenza bruciatore gas 24 KW
                  Il vapore non è a perdere ma viene recuperato.

                  Faccio presente per pura informazione che ad oggi i costi di gas metano sono rilevanti (media di 20.000 euro mese) e quindi cè spazio per fare varie valutazioni.

                  il generatore di vapore (così viene chiamato) è per macchine da tintoria ed anche per altri macchinari.


                  Potenziali combustibili potrebbero essere fanghi da depurazione ma non so se vale la pena .

                  quindi ricapitolando e scusate se mi ripeto meglio la strada del biogas o del cippato? (spero di non dire cavolate)
                  Paolo

                  Commenta


                  • #10
                    Originariamente inviato da GPMARGI Visualizza il messaggio
                    Allora cerco di aggiungere dati:

                    temperatura in uscita 200°

                    pressione di uscita 12 bar

                    contenuto acqua a livello Lt 5900
                    potenza bruciatore gas 24 KW
                    Il vapore non è a perdere ma viene recuperato.

                    Faccio presente per pura informazione che ad oggi i costi di gas metano sono rilevanti (media di 20.000 euro mese) e quindi cè spazio per fare varie valutazioni.

                    il generatore di vapore (così viene chiamato) è per macchine da tintoria ed anche per altri macchinari.


                    Potenziali combustibili potrebbero essere fanghi da depurazione ma non so se vale la pena .

                    quindi ricapitolando e scusate se mi ripeto meglio la strada del biogas o del cippato? (spero di non dire cavolate)
                    Paolo
                    Spazio ? Se i conti che sto facendo a mente non sono da usare per giocare al lotto , dovresti sostituire il metano con un consumo di c.a. 3 ton di cippato al giorno ( significa che per avere l'autonomia di un mese devi poter insilare c.a. 100 mc. e farteli autorizzare dai VVFF ) . poi ci sono le ceneri , stai già cercando di disfarti dei fanghi .... pensa che ogni ton di cippato voglion dire 60 -70 kg di cenere che nella maggior parte della pianura padana devono andare in discarica pagando....Perchè non pensi di installare una centralina di cogenerazione con produzione di vapore dai gas di scarico? penso abbiate anche una cabina elettrica in cui riversare la corrente in eccesso . Tieni presente che se usassi un motore a ciclo otto a metano produrresti più energia elettrica che vapore ( l'energia la riversi in rete e te la pagano e in più ottieni i certificati bianchi ) non dico che il vapore è gratis ma costerebbe molto meno. Se usassi una turbina a gas a ciclo semplice potresti arrivare a produrre vapore e corrente in proporzione alle tue esigenze. Ricordati che un ciclo industriale deve avere la certezza degli approvvigionamenti, sei sicuro che possa succedere con la biomassa? I fanghi continua a darli al consorzio, di porcherie ne han dentro parecchie , di sostanze da biofermentare poche.....
                    Per me la strada migliore è il metano che già utilizzate , ottimizzandone i consumi. Vai a leggere nel sito di GSE la parte che riguarda la cogenerazione e vedi se puoi riconoscere che è una soluzione alle vostre esigenze.
                    Ciao Sulzer

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                    • #11
                      Grazie sulzer ottime informazioni!!

                      Questo concetto della cogenerazione a ciclo otto mi interessa e vediamo se ci capisco qualcosa:

                      io dovrei installare un motore a scoppio (in termini pratici) con alimentazione metano che produrrebbe calore (ma arriviamo a generare 200°?) ed energia elettrica da ususfruire per lo stesso ns. impianto e da riversare all'enel l'eccedenza (attualmente mi sembra che consumiamo 200kw.)
                      Ho capito bene il concetto? (scusami ma io sono di tutt'altro settore)

                      Domanda che mi viene nell'immediato:

                      il gas (che comunque attualmente non è poco) che andrei a consumare sarebbe comunque (ipoteticamente) inferiore al consumo attuale, in poche parole sto motore a scoppio consuma meno rispetto ad una caldaia da 24kw?
                      sicumente i calcoli sono da fare su carta ma a naso come la pensi?

                      Grazie per la pazienza

                      paolo

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                      • #12
                        mi sono scordato una cosa
                        nel caso visto che dipendo da una fonte sola (gas) converrà forse inserire/affiancare un gruppo elettrogeno di emergenza per l'utenza di emergenza, o no?

                        Paolo

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                        • #13
                          Originariamente inviato da GPMARGI Visualizza il messaggio
                          mi sono scordato una cosa
                          nel caso visto che dipendo da una fonte sola (gas) converrà forse inserire/affiancare un gruppo elettrogeno di emergenza per l'utenza di emergenza, o no?

                          Paolo
                          E' il contrario , lo stabilimento continuerà ad avere la caldaia efficiente e la cabina dell'Enel , nel caso il gruppo di cogenerazione sia spento invece di immettere energia elettrica in rete la preleverà ( pagandola) e la caldaia continuerà a produrre vapore come prima. I gas di scarico di un grosso motore da cogenerazione a gas naturale ( sopra al Mwh ) escono da c.a. 300° a più di 400° . L'energia termica che contengono i gas di scarico, rappresenta c.a. 1/3 dell'energia contenuta nel carburante, non è l'unico risparmio che potreste fare , perchè un altro 30% c.a. è rappresentato da energia termica a bassa temperatura ( inferiore ai 90° ) e penso che tu non l'abbia detto ma essendo la vostra una lavanderia/ tintoria , avrete un notevole utilizzo di acqua calda ( quella che poi va al depuratore. Siete uno dei tanti esempi di quanto lavoro si potrebbe ancora fare nelle industrie italiane per incrementare risparmio energetico e competitività economica.
                          Ciao Sulzer

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                          • #14
                            Sulzer una domandina rapida,
                            Lo scarto dei giardinieri che in gergo viene chiamato "verde" e che viene gestito e trsportato con una codifica da rifiuto( idoneo al compostaggio), può essere a tutti gli effetti considerato una biomassa da fonte rinnovabile?
                            grazie se mi puoi rispondere
                            ezio

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                            • #15
                              Art. 5.
                              Disposizioni specifiche per la valorizzazione energetica delle biomasse, dei gas residuati dai processi di depurazione e del biogas

                              1. Entro due mesi dalla data di entrata in vigore del presente decreto, con decreto del Ministro delle politiche agricole e forestali, e' nominata, senza oneri aggiuntivi per la finanza pubblica, una commissione di esperti che, entro un anno dall'insediamento, predispone una relazione con la quale sono indicati:
                              i distretti produttivi nei quali sono prodotti rifiuti e residui di lavorazione del legno non destinati rispettivamente ad attività di riciclo o riutilizzo, unitamente alle condizioni tecniche, economiche, normative ed organizzative, nonche' alle modalità per la valorizzazione energetica di detti rifiuti e residui le condizioni tecniche, economiche, normative ed organizzative per la valorizzazione energetica degli scarti della manutenzione boschiva, delle aree verdi, delle alberature stradali e delle industrie agroalimentari le aree agricole, anche a rischio di dissesto idrogeologico e le aree golenali sulle quali e' possibile intervenire mediante messa a dimora di colture da destinare a scopi energetici nonche' le modalità e le condizioni tecniche, economiche, normative ed organizzative per l'attuazione degli interventi;
                              [Leggi la 387 , comunque sicuramente si tratta di biomassa

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