Ieri, venerdì 2 dicembre, ho partecipato ad un seminario dal titolo "Energia, Agricoltura, innovazione", svoltosi a Conselice (RA), sembra che ci sia la volontà di spingere l'agricoltura verso il settore energetico, vista la continua crisi dei prodotti ortofrutticoli causata dalla speculazione e dall'importazione, ma sopratutto dalla decisione di chiudere numerosi zuccherifici.<br>Erano presenti gli amministratori delegati di varie aziende del settore, quale San Marco bioenergie, Tampieri energie, Caviro e consorzio Agrienergy, tutti quanti sono stati ben disposti ad affrontare il discorso biomasse, biodiesel e bioetanolo.<br>Secondo i loro calcoli il settore è maturo per decollare, anche senza contributi di sostegno e senza nessuna regola o certezza sulle tariffe da corrispondere ai produttori.<br>L'unico freno è costituito ancora dalle imposte che gravano per buona parte sul prezzo dei carburanti cosidetti "verdi".<br>Se il governo decidesse di rinsavire, acquisendo la consapevolezza che il mancato introito diretto delle accise contribuisce indirettamente a notevoli risparmi in termini di inquinamento, minor importazione di petrolio ecc., il settore potrebbe avere un impulso notevole e creare nuove opportunità di crescita nonchè posti di lavoro.<br>Si è parlato anche di biogas e di come la tecnologia italiana sia alla pari di quella tanto blasonata tedesca.<br>Uno dei soci del consorzio agrienergy ha riportato la sua esperienza, un impianto che si avvicina al megawatt, in cui vengono utilizzate miscele di liquami e biomasse trinciate.<br>L'impianto è stato realizzato da un'azienda della provincia di Padova.<br>Un esempio particolarmente significativo è stato riportato dalla Tampieri energie, azienda nata negli anni 40 e sempre stata autosufficente dal punto di vista energetico.<br>Attualmente è una delle prime aziende in Europa nel trattamento di oleaginose, si è dichiarata pronta a produrre biodiesel, i loro impianti sono alimentati da generatori che bruciano le biomasse di risulta dall'estrazione degli olii oltre a biomasse raccolte dai loro terreni.<br>La Tampieri si è dichiarata pronta a ricevere qualsiasi tipo di oleaginosa ed a pagarla in tempi brevissimi, cosa non da poco, nel settore agricolo.<br>Altra esperienza significativa è stata riportata dalla Caviro, che utilizza le feccie dei vini per la produzione di biogas e di pregiato compost con gli scarti.<br>Come conferma la tradizione romagnola, sembra che non si rassegnino affatto a subire il mercato, ma che rilancino con nuove idee e sopratutto iniziative di successo.<br>C'è da sperare che questi esempi siano ripresi con coraggio da tante altre aziende e si acquisisca la consapevolezza e sopratutto la volontà che ... "si può fare"!<br><br><span class="edit">Edited by claudiomenegatti - 3/12/2005, 21:19</span>
banner vipsolar fotovoltaico
Comprimi
banner vipsolar accumulo
Comprimi
annuncio
Comprimi
Ancora nessun annuncio.
Agricoltura e biomasse
Comprimi
X
-
<div align='center'><div class='QUOTE_top' align='left'><b>CITAZIONE</b> (claudiomenegatti @ 3/12/2005, 21:15)</div><div id='QUOTE' align='left'>Ieri, venerdì 2 dicembre, ho partecipato ad un seminario dal titolo "Energia, Agricoltura, innovazione", svoltosi a Conselice (RA), sembra che ci sia la volontà di spingere l'agricoltura verso il settore energetico, vista la continua crisi dei prodotti ortofrutticoli causata dalla speculazione e dall'importazione, ma sopratutto dalla decisione di chiudere numerosi zuccherifici.<br>Erano presenti gli amministratori delegati di varie aziende del settore, quale San Marco bioenergie, Tampieri energie, Caviro e consorzio Agrienergy, tutti quanti sono stati ben disposti ad affrontare il discorso biomasse, biodiesel e bioetanolo.<br>Secondo i loro calcoli il settore è maturo per decollare, anche senza contributi di sostegno e senza nessuna regola o certezza sulle tariffe da corrispondere ai produttori.<br>L'unico freno è costituito ancora dalle imposte che gravano per buona parte sul prezzo dei carburanti cosidetti "verdi".<br>Se il governo decidesse di rinsavire, acquisendo la consapevolezza che il mancato introito diretto delle accise contribuisce indirettamente a notevoli risparmi in termini di inquinamento, minor importazione di petrolio ecc., il settore potrebbe avere un impulso notevole e creare nuove opportunità di crescita nonchè posti di lavoro.<br>Si è parlato anche di biogas e di come la tecnologia italiana sia alla pari di quella tanto blasonata tedesca.<br>Uno dei soci del consorzio agrienergy ha riportato la sua esperienza, un impianto che si avvicina al megawatt, in cui vengono utilizzate miscele di liquami e biomasse trinciate.<br>L'impianto è stato realizzato da un'azienda della provincia di Padova.<br>Un esempio particolarmente significativo è stato riportato dalla Tampieri energie, azienda nata negli anni 40 e sempre stata autosufficente dal punto di vista energetico.<br>Attualmente è una delle prime aziende in Europa nel trattamento di oleaginose, si è dichiarata pronta a produrre biodiesel, i loro impianti sono alimentati da generatori che bruciano le biomasse di risulta dall'estrazione degli olii oltre a biomasse raccolte dai loro terreni.<br>La Tampieri si è dichiarata pronta a ricevere qualsiasi tipo di oleaginosa ed a pagarla in tempi brevissimi, cosa non da poco, nel settore agricolo.<br>Altra esperienza significativa è stata riportata dalla Caviro, che utilizza le feccie dei vini per la produzione di biogas e di pregiato compost con gli scarti.<br>Come conferma la tradizione romagnola, sembra che non si rassegnino affatto a subire il mercato, ma che rilancino con nuove idee e sopratutto iniziative di successo.<br>C'è da sperare che questi esempi siano ripresi con coraggio da tante altre aziende e si acquisisca la consapevolezza e sopratutto la volontà che ... "si può fare"!</div></div><br>CIAO CLAUDIO<br><br>anch'io da un pò di tempo sto pensando seriamente alla produzione di biogas tramite biomasse da scarti agricoli. l'obbirttivo è utilizzare il biogas per l'alimentazione di microturbine che producono sia energia elettrica che termica (caldo freddo). volevo sapere se per caso hanno parlato anche di questo e se (scusami la faccia tosta) hanno rilasciato del materiale informativo che mi puoi girare. io abito in una zona totalmente agricola e causa la chiusura di uno zuccherificio (per via delle quote zucchero) l'indotto e tutta un economia rischia di andare a rotoli.<br><br>ciao orpeste
-
Ciao Orpeste,<br>di materiale illustrativo non hanno lasciato granchè, più che altro era materiale promozionale.<br>Sono certo che, se cerchi in rete, troverai molto materiale interessante, a partire dalla semplice vasca che utilizzano i contadini cinesi, per far funzionare il fornello di casa, agli impianti sofisticati con l'utilizzo di misture varie.<br>Oggi l'agricoltura è decisamente ad una svolta, o i contadini sapranno avere l'occhio lungo e riciclarsi in altri settori, oppure si andrà incontro ad una grave crisi.<br>Purtroppo, come disse qualcuno, "è più facile perdere un regno che un'abitudine" e questi perse il regno.<br>Ciao.<br><br>PS. ma dove l'hai trovato questo nick?!?*** Firma irregolare rimossa d'ufficio. ***
Commenta
-
<div align='center'><div class='QUOTE_top' align='left'><b>CITAZIONE</b> (claudiomenegatti @ 4/12/2005, 15:00)</div><div id='QUOTE' align='left'>Ciao Orpeste,<br>di materiale illustrativo non hanno lasciato granchè, più che altro era materiale promozionale.<br>Sono certo che, se cerchi in rete, troverai molto materiale interessante, a partire dalla semplice vasca che utilizzano i contadini cinesi, per far funzionare il fornello di casa, agli impianti sofisticati con l'utilizzo di misture varie.<br>Oggi l'agricoltura è decisamente ad una svolta, o i contadini sapranno avere l'occhio lungo e riciclarsi in altri settori, oppure si andrà incontro ad una grave crisi.<br>Purtroppo, come disse qualcuno, "è più facile perdere un regno che un'abitudine" e questi perse il regno.<br>Ciao.<br><br>PS. ma dove l'hai trovato questo nick?!?</div></div><br>ciao Claudio<br><br>di materiale informativo ho l'h.d. pieno. mi servirebbe qualche consiglio testato sul campo di qualcuno che sappia darmi dei dati reali confrontabili con la mia realtà. di teoria ne ho abbastanza, mi serve un pò di pratica. se vuoi dai uno sguardo alla mia discussione alla sezione BIOMASSE e dimmi cosa ne pensi del mio progetto, mi farebbe piacere avere una tua opinione. per quello che rigurada l'abitudine hai pienamente ragione, però io credo che un contadino può essere ignorante ma non stupido!! se gli metti sotto il naso un sistema che funziona non credo continueranno a snobbarlo. <br><br><br>p.s.<br><br>bello il mio nick vero? storia lunga e noiosa!!
Commenta
Commenta