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Termocucina con scambiatore sui fumi

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  • Termocucina con scambiatore sui fumi

    Buongiorno a tutti, sono nuovo del forum ma l'ho consultato parecchio nel corso degli anni, adesso sono in cerca di pareri anche io.


    Visti il prezzo sempre crescente del gas stiamo valutando di sostituire la stufa a legna con una termocucina.

    La mia esperienza in fatto di termocucine è basata su quella installata a casa dei mie nonni (una Nordica non so quale modello di preciso), che fa il suo dovere ma non mi convince molto la qualità della combustione, sembra avere un fuoco "freddo" che accumula catrame in camera di combustione. In confronto la nostra stufa tradizionale con camera in refrattario è sempre perfettamente pulita.

    Ho visto che la pertinger ha termocucine con scambiatore non in camera di combustione, inoltre una caratteristica interessante del modello a fiamma inversa è la bassa potenza scambiata con l'ambiente nella modalità di riscaldamento acqua.
    Visto il prezzo considerevole mi chiedevo se ci sono altri produttori che hanno queste caratteristiche.

    Un altro aspetto interessante delle pertinger è la possibilità di collegamento ad un puffer a circolazione naturale, qualcuno ha esperienza di impianti del genere?

    Per quanto riguarda considerazioni sull'impianto forse è meglio iniziare un'altra discussione?

  • #2
    Personalmente non ho alcuna esperienza in merito stufe e biomassa in genere, in verita' non mi piace questo sistema.Pero sei nella sezione giusta (biomasse). Vedrai che qualcuno interverra' per darti qualche indicazione. Vedamo se scresan , (ma anche molti altri), puo' darti delle indicazioni.
    [SIZE=3][FONT=book antiqua]Non e' la specie piu' forte o la piu' intelligente a sopravvivere, ma quella che si adatta meglio al cambiamento.[/FONT][/SIZE]

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    • #3
      ... esperienza sulle termocucine.... simile alla tua. C'è l' avevano i miei nonni, e per un periodo anche i miei, negli anni d' oro del triangolo della sedia, dove la legna, di solito faggio essiccato di scarto delle fabbrichette di allora, veniva regalata o venduta a prezzo irrisorio... del resto ricordo fatture di ricarica del bombolone a gpl a 200 lire al litro.... 10 cent di euro!!!!!!

      Forse anche fedonis le conosce, allora le termocucine erano "robba" qua in friuli prodotta per lo piu' nella zona di Fagagna e dintorni e si chiamava la "fagaghese", una locomotiva di altri tempi, che credo abbia funzionato per 30-40 a casa dei miei nonni. Riscaldava il locale cucina, il termosifone del bagno ed una camera. Acs con boiler a circolazione naturale fra cucina e scambiatore del boiler.

      porpora hai perfettamente ragione nel temere colate di catrame.... ma credo che nessun produttore di termocucine, ormai, non abbia implementato un sistema anticondensa per proteggere proprio gli scambiatori della cucina da condense oleose e dannose.

      Se non fosse, basta installarne uno anche esterno, se l' acqua tecnica vine mossa da un circolatore.

      Se pensi ad un modo per farlo in un impianto a circolazione naturale, credo sia un po' piu' complicato e dipende da come è congegnata la caldaia, e suoi scambiatori. Come "metodo" si utilizza una valvola miscelatrice sull' uscita alta della caldaia, quella con l' acqua calda, e tarata a 85 gradi.

      Questo sistema impedisce alla termocucina di lavorare a basse T, ma non è in grado di gestire bene le T di ritorno, anche se aiuta.

      Un sistema utilizzato (credo fosse anche brevettato) su alcuni vecchissimi modelli di caldaie della unical (se ricordo bene!).

      Con un puffer è sempre opportuno usare gruppi anticondensa preassemblati con circolatore integrato. Molti hanno già compresa una valvola di sicurezza di bypass che entra in funziona in caso di mancanza di energia elettrica per evitare il surriscaldamento della caldaia, sempre che le tubazioni che portano fuori l' acqua calda verso il puffer, vengano installate in un certo modo, non sempre possibile.

      Non conosco la termocucina di cui chiedi info, se non per i prezzi normalmente alti. Immagino sia anche un prodotto all' altezza.... poi dipende da quanto e cosa ci si aspetta da una termocucina!

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      • #4
        Originariamente inviato da scresan Visualizza il messaggio
        ...

        Forse anche fedonis le conosce, allora le termocucine erano "robba" qua in friuli prodotta per lo piu' nella zona di Fagagna e dintorni e si chiamava la "fagaghese", una locomotiva di altri tempi, che credo abbia funzionato per 30-40 a casa dei miei nonni. Riscaldava il locale cucina, il termosifone del bagno ed una camera. Acs con boiler a circolazione naturale fra cucina e scambiatore del boiler.

        [
        Si si,certo che le ricordo, Il mio vicino la ha ancora nel cucinino.
        [SIZE=3][FONT=book antiqua]Non e' la specie piu' forte o la piu' intelligente a sopravvivere, ma quella che si adatta meglio al cambiamento.[/FONT][/SIZE]

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        • #5
          La cosa che mi rende perplesso della maggior parte di termocucine che ho visto su internet (guardando i disegni degli spaccati) è l'avere il fuoco circondato dall'acqua, come si fa a pensare di avere una combustione efficiente can le pareti della camera di combustione a bassa temperatura (<100°C).

          Le stufe della pertinger specificano nella scheda tecnica un'uscita apposta per i circuiti a gravità, quindi le serpentine interne dovrebbero essere ok.
          Se il solaio regge il peso dell'eventuale puffer (devo trovare i progetti della ristrutturazione di casa) il locale tecnico sarebbe al piano superiore della cucina, quindi l'ideale per un sistema a gravità.
          Non riesco a capire come potrebbe funzionare il sistema anticondensa con la valvola miscelatrice in caso di circolazione naturale.

          Non avere pompe garantirebbe il riscaldamento del puffer anche in mancanza di elettricità, in più meno cose ci sono meno cose si possono rompere.

          A proposito di robe di altri tempi, mi avete fatto venire in mente la stufa di inizio secolo installata in una casa alpina in cui sono stato un po di anni fa. Dimensioni di circa 2,5 metri per 1, 2 o 3 forni, pentolone fisso con l'acqua sempre calda inoltre riscaldava una cisterna appesa al muro in ferro con i rivetti, in più il camino era nel pavimento visto che la stufa era centrale nella cucina.

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          • #6
            .... penso che il "fuoco" si sviluppi sempre racchiuso nel refrattario (ottimo isolante!) mentre i fumi caldi post combustione siano quelli destinati agli scambiatori, che devono essere un minimo caldi (anticondensa a 70-75 gradi) per non avere problemi di catrame.

            La piastra superiore in metallo normalmente viene "lambita" dalla punte della fiamma. Ho visto dei modelli che hanno un "abbassatore" a mano del piano del fuoco, appunto per regolare al bisogno il calore verso la piastra o in basso verso gli scambiatori acqua.

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            • #7
              https://www.lafagagnese.com/index.ph...a-fino-a-60-cm
              [SIZE=3][FONT=book antiqua]Non e' la specie piu' forte o la piu' intelligente a sopravvivere, ma quella che si adatta meglio al cambiamento.[/FONT][/SIZE]

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              • #8
                Salve vorrei un parere tecnico sul funzionamento di uno scambiatore. Io ho un bruciatore a legna che manda acqua calda ai radiatori. Quindi ho un circuito aperto con vaso di espansione per eventuali sovratemperature che tramite uno scambiatore scalda il circuito dei radiatori. Siccome da qualche giorno questo scambiatore a volte scambia a volte no, la domanda e' questa : lo scambiatore puo' funzionare a volte si a volte no ??? o se si guasta smette di funzionare ?? ho pensato anche che forse se c e' aria nel circuito non scambia. Quando mi accade questa disfunzione ho provato a spengere le pompe di circolazione , riaccendere la pompa e riparte tutto. Grazie per le risposte

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