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buongiorno, mi serviva qualche idea su come migliorare l'efficienza di una termostufa installata a fine estate che viaggia a nocciolino. la stufa si trova al primo (ed ultimo) piano di una bifamiliare grande 170 mq). la casa era finora riscaldata da vecchia caldaia (non a condensazione) che al momento funziona come acs: in pratica accanto alla caldaia al piano terra, avevo due tappi chiusi che salivano al primo piano, ad un pianerottolo dove stava la predisposizione per la stufa; lì trovavo la mandata-ritorno ai radiatori e lo scarico per lo sfiato. abbiamo collegato la caldaia alla stufa mettendo due rubinetti prima della colonna a salire verso il pianerottolo della stufa e da lì l'abbiamo collegata direttamente a mandata-ritorno dei radiatori. fatta la prima accensione, i radiatori non riscaldavano: ci siamo accorti che avevamo due termostati (uno per piano), che impedivano il passaggio tramite due valvole; staccate le valvole e impostato i termostati con fiammella sempre accesa, ha cominciato a funzionare. in seguito ho modificato parametri di tiraggio fumi (al massimo) e carica pellet (nocciolino) al minimo; potenza intermedia prima e massima poi (i radiatori erano troppo freddi); temperatura acqua a 65° ma non ci arriva perché a 55° subentra il circolatore e al raggiungimento della temperatura (impostata a 28 gradi perché il sensore si trova vicino alla colonna di scarico fumi) va anche in "modula". la pressione dell'acqua si aggira tra 1-1,5 e gli altri parametri ancora non li ho capiti. ho insomma l'impressione che non riesca a scaldare per bene i radiatori (tubolari alti in acciaio, 4 al piano terra e 6 al primo piano) che sono abbastanza freddi nella parte bassa: infatti non ho ancora raggiunti 18° dopo 4 ore di accensione lunedì e martedì. stamani impostata prima doppia accensione (6-8 e 17-22). idee per migliorarne il rendimento? ciao, daniele
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