Salve a tutti, ho da poco acquistato casa e mi sono separato. Il tutto è coinciso alla perfezione, così ho una nuova casa e mi sono liberato, dopo 20 anni, della piaga ai coglioni che era mia moglie.
Bene, ma non vorrei divagare.Premetto che non ci capisco una sega di caldaie, ma siccome qui le possibilità erano gasolio o GPL, ho optato per una caldaia a pellet.
Ovviamente, per risparmiare, mi sono rivolto all'idraulico cugino del cugino di una amico dell'amico che però era lo zio del pronipote di caio e sempronio. Orbene, fatto sta che ho il seguente impianto, di cui ho uno scarno libretto di istruzioni e nulla più.
Caldaia lanordica extraflamme hp 30 con bollitore(o come cazzo si chiama) di acqua sanitaria da 500 Litri. La casa è su 3 piani ed è di 350 mq.
Sotto ho garage e taverna, sopra zona giorno, sopra ancora, con tetto a vista la zona notte.
Ogni ambiente è dotato di termostato. Il guaio è che al piano notte ho una dispersione abominevole e se sottoho 20 gradi, sopra ne ho 18.
Ordunque, siccome la caldaia l'ho montata in estate e la facevo partire ogni due giorni con cronotermostato per l'acqua calda, adesso inizia a fare freddino e siamo solo ad ottobre.
L'impianto attualmentefunziona così: la precedenza va sempre all'acqua sanitaria, dopodichè partono i termosifoni. Dunque, ci vuole almeno un'oretta dall'accensione prima che partano i termosifoni. Attualemnte, siccome è mezza stagione la fccioo partire alle 4.30 di mattina per trovare calduccio al risveglio e la spengo quando usciamo di casa, cioè alle 7 e la faccio ripartire alle 18 fino alle 22.
Però ora inizio a sentire troppa differenza tra una stanza e l'altra.
Meglio tenerla accesa tutto il dì in manuale, magari impostando il termostato di un cesso chessò a 28 gradi per non farla spegnere mai e gli alri termostati a 20 24 ore su 24, oppure continuare a cronotermostatatare?
A consumi come saremmo messi?
Calcolate che con due accensioni al dì, dalle 4.30 alle 7 e dalle 18 ale 21 consumo già 30 Kg al giorno all'incirca e però ho freddo
Bene, ma non vorrei divagare.Premetto che non ci capisco una sega di caldaie, ma siccome qui le possibilità erano gasolio o GPL, ho optato per una caldaia a pellet.
Ovviamente, per risparmiare, mi sono rivolto all'idraulico cugino del cugino di una amico dell'amico che però era lo zio del pronipote di caio e sempronio. Orbene, fatto sta che ho il seguente impianto, di cui ho uno scarno libretto di istruzioni e nulla più.
Caldaia lanordica extraflamme hp 30 con bollitore(o come cazzo si chiama) di acqua sanitaria da 500 Litri. La casa è su 3 piani ed è di 350 mq.
Sotto ho garage e taverna, sopra zona giorno, sopra ancora, con tetto a vista la zona notte.
Ogni ambiente è dotato di termostato. Il guaio è che al piano notte ho una dispersione abominevole e se sottoho 20 gradi, sopra ne ho 18.
Ordunque, siccome la caldaia l'ho montata in estate e la facevo partire ogni due giorni con cronotermostato per l'acqua calda, adesso inizia a fare freddino e siamo solo ad ottobre.
L'impianto attualmentefunziona così: la precedenza va sempre all'acqua sanitaria, dopodichè partono i termosifoni. Dunque, ci vuole almeno un'oretta dall'accensione prima che partano i termosifoni. Attualemnte, siccome è mezza stagione la fccioo partire alle 4.30 di mattina per trovare calduccio al risveglio e la spengo quando usciamo di casa, cioè alle 7 e la faccio ripartire alle 18 fino alle 22.
Però ora inizio a sentire troppa differenza tra una stanza e l'altra.
Meglio tenerla accesa tutto il dì in manuale, magari impostando il termostato di un cesso chessò a 28 gradi per non farla spegnere mai e gli alri termostati a 20 24 ore su 24, oppure continuare a cronotermostatatare?
A consumi come saremmo messi?
Calcolate che con due accensioni al dì, dalle 4.30 alle 7 e dalle 18 ale 21 consumo già 30 Kg al giorno all'incirca e però ho freddo
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