Non credo serva alcuna autorizzazione se non pretendi di mettere i FV sulla facciata di un palazzo soggetto a vincoli della Sovrintendenza ai beni ambientali o cose del genere. Comunque basta dare un colpo di telefono o una mail in Comune.
“Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell
Uhm... trattandosi di strutture infisse sul terreno, credo che dovrai fare domanda per il rilascio di concessione edilizia...a meno che non siano asportabili facilmente,e in quel caso non dovrebbe essere necessario alcun permesso.All'ufficio tecnico del Comune di pertinenza sapranno instradarti meglio e fornirti il facsimile per la domanda.
Se sei il proprietario del terreno puoi fare delle strutture non fisse, ad esempio puoi mettere delle vasche zavorrate (in commercio), predisponi prima il terreno con della ghiaia e facilita il drenaggio per non creare una pozza.
Direi che se non vuoi proprio fare una cosa perfetta, potresti mettere un 20 cm di ghiaia (0,20x60mq = 12 metri cubi di ghiaia) magari con del tessutonontessuto al fondo dello sbancamento (la terra la vendi perchè è fertile).
Sopra poggi le vasche con i pannelli (una per pannello, a seconda di quella che prendi), fai i collegamenti, metti un inverter IP65 a prova di pioggia il più vicino possibile all'impianto, porti la linea con una canalina adatta fino al perimetro esterno dell'impianto dove sono posizionati i contatori ispezionabili dal tuo distributore di corrente.
Fai una domanda per lo scambio sul posto, e se hai rispettato tutte le norme (DK5950) hai tutto pronto per il net metering.
Ti arriva il contatore in uscita e hai chiuso il tuo ciclo di installazione e puoi comunciare a goderti il tuo "fantastico" impianto solare.
Altro è il caso, ad esempio, di una tettoia sopra il posto macchina... comunque anche questa molto divertente.
Scusate se riprendo l'argomento, ma io ho provato a chiedere l'autorizzazione a realizzare un impianto su terreno agricolo a diversi comuni nella mia zona (Treviso) è mi hanno risposto che non è possibile. L'impianto f.v. è considerato un impianto tecnologico ed è permesso solo alle aziende agricole con finalità connesse all'azienda (autoproduzione di energia). Il D.L. 387 all'articolo 12 comma 7 dice: "Gli impianti di produzione di energia elettrica, di cui all'articolo 2, comma 1, lettere b) e c), possono essere ubicati anche in zone classificate agricole dai vigenti piani urbanistici. Nell'ubicazione si dovra' tenere conto delle disposizioni in materia di sostegno nel settore agricolo, con particolare riferimento alla valorizzazione delle tradizioni agroalimentari locali, alla tutela della biodiversita', cosi' come del patrimonio culturale e del paesaggio rurale di cui alla legge 5 marzo 2001, n. 57, articoli 7 e 8, nonche' del decreto legislativo 18 maggio 2001, n. 228, articolo 14"
Cosa significa? E' possibile o no realizzare un impianto su terreno agricolo? Esiste un regolamento che valga per tutta Italia oppure ogni comune può fare ciò che vule?
ciao scusate se arrivo in ritardo ma pochissimo tempo fa un noto imprenditore del fotovoltaico ha tentato di comprare un appezzamento con ottimale esposizione dalle mie parti e quando ha preventivamente chiesto all'ufficio tecnico competente se fosse possibile l'installazione di una centrale fotovoltaica (senza entrare nel merito erano giusto un po' di girasoli fotovoltaici... nulla di trascendentale), si è sentito rifiutare l'autorizzazione!!!! Quindi consiglio di fare molta attenzione e di procedere preventivamente con una chiacchierata con l'Ufficio Tecnico competente per verificare se dal "loro punto di vista" la cosa è fattibile. Questo è uno di quei casi in cui il carattere lunatico o meno del dirigente (dell'Ufficio Tecnico) può fare la differenza tra una interpretazione in senso positivo o negativo.... sorry
ciao scusate se arrivo in ritardo ma pochissimo tempo fa un noto imprenditore del fotovoltaico ha tentato di comprare un appezzamento con ottimale esposizione dalle mie parti e quando ha preventivamente chiesto all'ufficio tecnico competente se fosse possibile l'installazione di una centrale fotovoltaica (senza entrare nel merito erano giusto un po' di girasoli fotovoltaici... nulla di trascendentale), si è sentito rifiutare l'autorizzazione!!!! Quindi consiglio di fare molta attenzione e di procedere preventivamente con una chiacchierata con l'Ufficio Tecnico competente per verificare se dal "loro punto di vista" la cosa è fattibile. Questo è uno di quei casi in cui il carattere lunatico o meno del dirigente (dell'Ufficio Tecnico) può fare la differenza tra una interpretazione in senso positivo o negativo.... sorry
saluti Angelo
Ciao, come nel tuo esempio, secondo me molti hanno presentato la domanda al conto energia ma poi si vedrano rifiutare l'autorizzazione dal comune.....
Comunque quello che mi chiedo è se esiste un regolamento valido a livello nazionale o se ogni comune, o meglio ufficio tecnico, fa quello che vuole.
ciao scusate se arrivo in ritardo ma pochissimo tempo fa un noto imprenditore del fotovoltaico ha tentato di comprare un appezzamento con ottimale esposizione dalle mie parti e quando ha preventivamente chiesto all'ufficio tecnico competente se fosse possibile l'installazione di una centrale fotovoltaica (senza entrare nel merito erano giusto un po' di girasoli fotovoltaici... nulla di trascendentale), si è sentito rifiutare l'autorizzazione!!!! Quindi consiglio di fare molta attenzione e di procedere preventivamente con una chiacchierata con l'Ufficio Tecnico competente per verificare se dal "loro punto di vista" la cosa è fattibile. Questo è uno di quei casi in cui il carattere lunatico o meno del dirigente (dell'Ufficio Tecnico) può fare la differenza tra una interpretazione in senso positivo o negativo.... sorry
saluti Angelo
Ciao, come nel tuo esempio, secondo me molti hanno presentato la domanda al conto energia ma poi si vedrano rifiutare l'autorizzazione dal comune.....
Comunque quello che mi chiedo è se esiste un regolamento valido a livello nazionale o se ogni comune, o meglio ufficio tecnico, fa quello che vuole.
ciao
Ciao SIEL, da quello che so, ogni comune ha un proprio piano regolatore, quindi non c'è da meravigliarsi di nulla. Se la giunta comunale è composta da lobotomizzati ( e ce ne sono parecchie) non c'è altro da fare che adeguarsi, oppure ricorrere al TAR.
Correggo a 180° il mio a dir poco ottimistico intervento precedente. Ero convinto che la sensibilità ai problemi ecologici fosse ormai parte del bagaglio culturale di ogni amministratore, ma purtroppo mi rendo conto che in alcuni casi il "bagaglio" è al massimo un borsello e nemmeno tanto acculturato
Essendo in procinto di costruirmi una casa (zona agricola) ho comunicato informalmente all'ufficio tecnico e urbanistica l'intenzione di mettere una ventina di mq di pannelli FV sulla falda e, eventualmente (non ho ancora deciso quanti kWp potrebbe essere utile installare) se ci fossero problemi a integrarne altri 10 -15 mq a terra. La risposta è stata disarmante. Dell'installazione a terra non se ne parla perchè pare che al "conduttore del fondo agricolo" sia vietato ogni volo pindarico tecnologico (testualmente : Le olive qui le abbiamo sempre raccolte a mano, non servono "macchinari " (sic! ") di fantascienza). Addirittura l'installazione sulla falda del tetto sarà "valutata" sopratutto in considerazione che i pannelli sono notoriamente neri e i tetti liguri tradizionali invece rossi (beh... è un'amministrazione di sinistra... magari preferisce vedere tutto rosso intorno).
Le alternative al momento sono: si cambia il progetto e si aumenta la quota di falda di tetto esposta a sud (ma col "rischio" che comunque mi venga imposta una copertura "intonata" al colore dei pannelli, ad es. ardesia che credo sia un costo ulteriore assurdo), mi accontento delal falda attuale (ma resta l'incognita del tetto intonato), mando a quel paese pannelli FV e le altre sciocchezze tecnologiche e coi soldi risparmiati mi compro un bel SUV per accompagnare i bambini a scuola ....
Bah...
“Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell
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