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Alternatore e ricarica batterie 24v

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  • Alternatore e ricarica batterie 24v

    Ciao A tutti,
    è la prima volta che scrivo su questo forum, in realtà sono stato indirizzato da google mentre cercavo un po di teoria per quanto riguarda il mio problema.

    Ora non vorrei essere *****ato già al primo messaggio, ma non ho notato una sezione "presentati". Comunque mi chiamo Luigi, 23 anni e sono un appassionato di motori, elettronica e informatica.

    Sono molto pratico e alcune volte mi cimento in riparazioni e invenzioni per quel che posso.

    Comunque ora veniamo al mio problema.

    Ho un gruppo elettrogeno in campagna ma da un po di tempo non funziona più il circuito di ricarica delle batterie.
    Non funziona tramite alternatore in quanto non c'è. Il gruppo è stato visionato da più elettrauti e si è bruciata una centralina, la quale non è più reperibile come pezzo di ricambio. Come soluzione tampone ho usato un caricabatterie da casa una volta acceso il gruppo ma questo non ricarica le batterie e non ho voglia ogni volta di portarle a ricaricare.
    Ora avrei pensato di usare un alternatore per far si che ricarichi le batterie quando il gruppo non è in funzione.
    Per usare questo alternatore avrei pensato di farlo funzionare grazie alla forza del vento.

    Come prima idea, ho pensato di adottare un comignolo rotante, sfruttando quindi tutti i venti,
    collegato all'alternatore... ma poi leggendo il forum ho letto a problemi dovuti ai pochi giri che riesce a fare di suo l'alternatore e perciò avevo pensato di moltiplicare il rapporto tramite un cerchione di bici.

    Dimenticavo di dire che l'alternatore è un 24v come pure le batterie (2 in serie da 12v)

    Questo è l'alternatore reperito:




    chi mi spiega le varie uscite cosa sono?

    Scusate se mi sono dilungato...

    Grazie di tutto.

  • #2
    Non penso che un comignolo basti; anche se riuscuresti a cavarne la 24 i tempi di ricarica sarebbero secolari e comunque dovresti ricaricare le batterie a casa.
    Prova a cercare nella sezione fai da te, ci sono molte discussioni su come fare un asse verticale e su come far funzionare l'alternatore. Ma ci vuole qualche cosa di mooolto più grosso di un comignolo.

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    • #3
      Generalmente gli alternatori da auto (vecchi) hanno il negativo collegato alla parte metallica, il positivo è il filo grosso rosso che vedi in foto, c'è poi un cavo che serve ai circuiti di regolazione, a questo arriva il positivo delle batterie passando per una lampada spia. nel tuo caso c'è anche un filo in più ma non so dirti cosa sia..
      Qualche video dei miei esperimenti li trovate su:
      http://it.youtube.com/user/alessiof76

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      • #4
        Originariamente inviato da alwaysevo Visualizza il messaggio
        chi mi spiega le varie uscite cosa sono?
        Ciao a tutti!
        Un alternatore se non è a magneti permanenti ha necessariamente bisogno di un circuito di eccitazione. Sul rotore (stesso asse dove è collegata la cinghia di trasmissione) c'è un avvolgimento alimentato dall'esterno tramite due contatti striscianti (spazzole). Sullo statore si preleva la corrente trifase che viene raddrizzata da un ponte raddrizzatore (trifase) inteno all'alternatore. Quindi dall'alternatore escono: 1 filo rosso che è il positivo proveniente dal ponte. La carcassa fa da negativo (come detto giustamente da alessio). Gli altri 2 fili che escono sono con molta probabilità i fili delle spazzole, necessari all'eccitazione del rotore. Negli alternatori più recenti, l'eccitazione viene fornita da un circuito elettronico interno all'alternatore che prelava corrente dal ponte raddrizzatore interno e quindi in tal caso escono fuori solo 2 fili. Puoi provarlo facendolo girare e mettendo una tensione di 12 V continui sulle spazzole. Metti un carico (anche una lampadina tra filo rosso e carcassa).
        "Il tempo è ciò che accade quando non accade nient'altro" [ R. Feynman ]

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