turbina ad asse verticale rivoluzionaria - EnergeticAmbiente.it

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turbina ad asse verticale rivoluzionaria

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  • Permettetemi un intervento di tutt'altra natura, meglio ancora con una citazione nobile, che non sia di offesa a nessuno:Analizzando e valutando ogni giorno tutte le nuove idee ho capito che spesso tutti sono convinti che una cosa sia impossibile, finche' arriva uno sprovveduto che non lo sa e le realizza."

    A.Einstein


    Due giovani coetanei intraprendono gli stessi studi, nella stessa classe, con gli stessi professori, in un liceo musicale.
    Entrambi raggiungono lo stesso risultato... ottimi musicisti, 10 a uno, e 10 a l'altro. Cominciano a lavorare nell'ambito musicale, il primo si sforza di eseguire bene le opere già scritte da altri, ed è molto apprezzato, l'altro cerca di scrivere delle nuove opere. .. ... .... .....
    Ciao
    Antonio

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    • Va bene per gianchi e chi ne vuole fare uso

      Premesso che la materia è molo vasta e che scrivere un trattato qui non mi pare il caso ,
      premesso che alcune indicazioni le ho date a chi a presentato o chiersto cose specifiche che avessero senso,
      premesso che già verso l'inizio di questo argomento de forum havevo traccito delle line guida per poter studiare in modo utile , profiquo e collaborativo un modo di lavorare organico,
      premesso che invece ho visto salvo alcuni che hanno fatto delle domnde specifiche andare avanti con delle iniziative estemporanee,
      premesso cher ho giua scritto all'inizio del forum che non sono al momento personalmente intensonato a costruire una pala eolica mache ero disposto a collaborare con le me esperienze aiutare chiunque avesse iniziato un lavoro serio ma che ancora non o visto ,

      procedo a scrivere unaspecie d mini trattato molto sisntetico e vidiamo se lo leggete ese ne traete un modo di procedere che produca qualcosa.

      Breve trattato su le pale eoliche


      Prologo

      Con la scoperta che in un modo che procede verso l'autodistruzione per l'inqinamento e la sempre maggior necessità di fonti energetiche in vista dei sempre maggiori consumi e la prossima fine del petolio di tutte le fonti non rinnovabili che per decenni hanno reso possibile lo sviluppo economico, si sta riscoprendo, insieme ad altre fonti rinnovabili, l'utilizzo della foza del vento. Dico riscoprendo, perchè il vento come forma di energia per quanto sia caduta in disuso da alcuni decenni , è una fonte di energia millenaria utilizzata già piu di 5000 anni fa. Il veto è una fonte engetic molto affidabile come lo è il sole , poiche è una fonte dienergia derivata dall'energia solare trattandosi niente più che d flussi di aria che si spostano per la dilatazione e la contrazione dei gas dell'atmosfera causatida gli sbalzi temici che si oiginano tra il giono e la notte , tra mare e terra, tra zone polari e zone calde del pianeta. i veni hanno anche una certa regolarità per zone per direzioni e per potenza.
      Los fruttamento di quasta energia contenuta in queasti flussi di gas può avvenire tramite macchine chetrasformano i flusi di aria in movimento meccanico che uccessivamente può essere applicato a vari tipi di altre macchine come pompe, mulini, navi, alianti , ... e oggi per i nostri utilizzi domestici e inustriai lo trasformiamo in energia elettrica tramite generatori elettrici. Ora il gioco sta tutto qui riuscire a trasformare nel modo piu efficente possibile l'energia contenuta nel vento in energia prima meccanica e poi elettrica, ma non necessariemente.

      Capitolo 1

      Cenni storici

      Come già detto lo sfruttamento del vento a fini di produzione e nergetica è vecchio di migliuaia di anni e abbiamo esempi gia avanzati nelle macchine dei babilonesi degli egizi e ancora precedenti in forme evidentemente piu povere ma che se portate in proporzione a la disponibilità di energia per l'uomo di quei tempi gia ne rappresemtavano una grande quota. Se prendiamo in considerazione una banale imbarcazione con un palo di legno e un telaccio apeso che si lascia sospigere dal vento ci rendiamo conto che la quantita di energia che riesce a catturare e sfruttare può essere paragonata a quella di dieci rematori e riesce a sfruttarla per ore ed ore senza interruzione cosa che i dieci rematori non potrebbero mai fare e quindi un solo uomo che dirige una barca co un telo teso da delle funi ha moltiplicto la sua energia per diverse decine di volte. Un esempio, a tutti conosciutoe sicuramente piu recente di macchina a vento è quello che noi indichiamo come mulino a vento olandese che a noi fa tanto pensare a le bellezze dei paesi bassi, ma senza probabilmente metteci a riflettere su qualefosse il loro reale utilizzo. I mulini a vento nei paesi bassi erano sicuramente utilizzati per la macinatura dei cereali ma l'utilizzo piu importante e che ne ha causato la grande diffusione è diverso. Sapete che l'Olanda è una nazione con grande parte del territorio situato alcuni metri sotto il livello del mare. territorio che è stato strappato a le acque mediante dighe realizate dall'uomo. I nulini a vento olandesi sono o erano in gran parte idrovore che servivano a sollevare e spingere in mare oltre le dige le acque e a conservare emerse le terre. perche secondo me è un esempio importante da citare quello dei mulini a vento ? E' semplice perchè dimostrano che produrre energia è molto utile quando serve mentre è completamte intile quando non serve ammeno che non la sipossa immagazzinare. E come lo dimostrano questi mulini ? Pensate che è evidente le aque del mare si infiltrano in olanda quando ci sono mareggiate e le mareggiate ci sono quando c'è vento ecco he i mulini sfruttano l'energia del vento che caina danno per riparare lo stesso dannosenza dover accumulare energia . Cosa che comporterebbe dover sudiare studiare un sistema di accumulo e che è uno dei maggiori problemi delle energie rinnovabili.
      Unltro esempio di sfruttamento del vento come fonte di energia lo troviamo in unapplicazione che tutti noi abbiamo sicuramente visto nei film western . La poma dell'acqua nelle praterie che veniva usata per pompare acqua da pozzi in serbatoi sopraelevati e sucessivamente utilizzta al momento del bisogno. Questo esempio ci insegna un'altro principio nello sfruttamanto del vento . Il vento si sfrutta quando c'è e non quando vogliamo.
      Ora possiamo studiare le macchine del passato e ce ne sono di ogni foggia e dimensione, di ogni tipo e per ogni uilizzo e questo se ci soffermiamo ad analizare le loro metodologie di costruzione e modo in cui cercano di ottimizzare il loro sfruttamento del vento, la loro collocazione geografica le caratteristiche del vento della zona geografica dove sono poste ci insegna tantissimo e ci rendiamo conto che difficilmente oggi possimo inventare qualcosa di nuovo ma piuttosto possiamo migliorarne tantissmo il rendimento migliorando le tecniche di costruzione, i materiali, e le proporzioni. Si puo in sostanza migliorare l'igegnerizzazione ma difficilmente si migliora il concetto. Perchè in migliaia di anni l'uomo ha gia realizzato quanto di meglio si poteva fare e ci è riuscito tramite migliaia e migliaia di prove pratiche senza conoscere le leggi della fisica che governavano il funzionamanto di queste macchine. Quindi la storia ci traccia le linee guida per il futuro e ci insegna che sarebbe quantomeno stupido ricominciare da capo a fare il lavoro che facevano i babilonesi 4000 anni fa o che faceva Leonardo 700 anni fa che fanno parte della nostra evoluzione tecnologica passata. Oggi per quanto la mia ammirazione per personaggi come Leonardo da Vinci sia enorme non avrebbe senso. Se oggi facessio le scoprete che Leonardo con il suo enorme genio ha fatto 700 annifa inventeremmo solo l'acqua calda o nella migliore delle ipotesi scopriremmo l'america.

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      • Akab25
        Ma a te sembra che quello che scrivi sia di aiuto a questa discussione?
        http://motoreprimo.it

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        • Capitolo 2

          Le cognizioni scientifiche

          Partendo da quanto esposto nel capitolo 1 è evidente che quanto noi possiamo apportare di nuovo alla costruzione di un Generatore eolico non è tanto la concezione che quasi sicuiramente qualcuno oggi o nel paato ha gia realizzato ma possiamo portare la rigorosita scientifica e tecnologica che in passato non era ossibile .

          Innasnzi tutto possiamo analizare quali sono le branche della scienza e della tecnica che sono interessate dallo sfruttamento dell' energia eolica e considerando che ad oggi per questioni di comodità la vogliamo strasformare successivamete in energia elettrica quali sono le branche scientifiche e tecniche che interessano questo passaggio.

          In primis la cosa che è necessario conoscere per oiginare dal vento energia è evidente che è il vento e per conoscenza del vento non si intende solo il sapere che esiste e a che velocità va , ma conoscere dove si puo trovare cho quali continuità nel tempo e quali sono le sue possibili variabili qual'è quindi l'origine e l'origine delle sue variabili. Quindi è necessario avere cognizioni di metereologia e di orografia del territrio , visto che parliamo di macchine che verranno stabilmente posizionate in una locazione. Ma la conoscnza del vento necesaria non è limitata a quanto scientificamente rilevabile, è necessario dato l'infinita quantita di variabili in gioco maturare una capacità intuitiva che permetta di indovinar quanto per via analitica numerica ancora non esiste calcolatore al mondo capace di analzzare, e per questo la migliore scuola è sicuramente quella della vela doveuna schipper deve intuire, pur basandosi su quanti più dati puo avere a disposizione, perche non può calcolarlo, quali saranno le forze in gioco durante l'esercizio dellattività. Successivamente è necessario avere buone cognizioni di aerodinamica e qui su la scorta delle intuizioni della disciplina precedentemente citata la matematica ci viene sicuramente più in sostegno sorattutto quando si parla di strutture ad alta rigidità mentre diventa sicuramente più difficile in presenza di struttture e lastiche che quindi modificano le forme al varire delle forze in gioco ( e il vento non è mai una forza costante soprattutto perchè a contato con le strutture si originano le turbolenze ) e ancor di piu quando si hanno macchine con pale a geometria variabile. In seguito è necesario l'ausilio della meccanica che ci dice se una struttura sottoposta certi sforzi reggera o cedera spacandosi e questa fose è la parte piu semplice nel limite in cui le strutture mantengono una basa efficienza e un alto grado di sicurezza ma non è lo scopo di un rotore eolico perchè il fine ultimo di progettareun nuovo rotore eolico e di migliorarne sempre piu il rendimento energetico e più le strutture sono resistenti maggiori sono le mase da metter in moto e minore è il rendimento a causa dell'nerzia. Quidi anche qui è necessario approfondire abastanza la questione e soprattutto necessario avere conoscenza di materiali ad altissime prestazioni tecniche basso peso specifico, alte tenzioni di rottura, di snervamento, bassa deformabilità, facile lavorabilità...... E' necessaria questa disciplina non solo alfine di costruire la pale ( elica) che entra in movimento ma anche il supporto che sosterra tutta l'apparecchiatura nella suaposizione di esercizio che non senbrando è soggetta a grandi sforzi . Con l'elettrotecnica invece si deve giungere alla costruzione di generatori he a loro volta devono dare il massimo del rendimento e quindi la minor massainerziale in rapporto a le forze meccaniche che la nostra pala ci puo fornire ( sarebbe assurdo dare montare su una pala che al massimo ci puo dare 100 giri /min un generaore che ha dei uoni rendimenti a 2000 giri/min perche probabilmente ci fornirebbe pochissima o nessuna energia elettrica pur arrivando al amssimo della poetnza della pala eolica ( classico elefante che partorisce un topolino ). A valle dell generatore si ha sempre un inverter machina che sfrutta le teccnologie dell'Elettronica per rifasare per satbilizzare e/o alternare e rendere fruibile l'energia prodotta. Oggi ci sono gia in commercio inverter di buona qualità ( sempre migliorabile ) ma ache qui per piu motivi è necessario trovare l'apparecchio giusto per il generatore giusto e quindi è necessario capire come accoppiarli pur non avendo nessuna intenzione di costruirne uno. Alcune cognizioni di ecologia ambientale e paesaggistica non sarebbero male considerato che essendo un impianto che mira alla salvaguardia dell'ambiente non vorremo che poi fosse causa di danni a lo stesso e diversamente da quanto dicono gli ambientlisti una pala eolca ben sistemata non deve cagionare danni e non deve deturpare il paesaggio in olanda i mulini nn lo deturpano ma lo arrichiscono, nessuno si è mai lamentato perche una barca a vela all'orizonte deturpava il panorama marino ( è tutta questione di come si lavora ).
          Le cognizioni di economia sono invece necessare a capire se quello che stiamo realizando non sia un vuoto a perdere o un impianto produttivo di benefici ecnomici, perche non ci dimentichiam mai che nessun apparecchio che venga mai costruito verra mai utilizzato e diffuso se non procura un beneficio economico (il concetto e semplice perche devo stare a lavorare tanto epr cstruire una pala eolica se alla fine mettendola in funzione ci rimetto un tanto, se cosi deve essere allora vado a fare delle girate) e dobbiamo essere in grado di preventivarne il successo economico prima che sia realizzata. In fine cosa da conoscere perché altrimenti rischiamo di produttre una macchina per laquale l'unico risultato finale che ci procureremo è un soggiorno nelle patri galere a spese dello stato è la parte normativa sia in termini di sicurezza delle macchine ( non sia mai debba causare un danno a qualcuno ) sia in termini di edlizia peche sono sempre impianti satabilmete collocati al suolo e quindi soggetti alla normativa edilizia o di tutela del territorio non che a la normativa antisismica o su la stabilità delle costruzioni .



          Alla fine del capitolo 2 chiedo se volete che continui ancora o mi fermi qui se lo ritente interesante nei capitoli successivi entrero nel merito delle varie tecniche, per quanto nelle mie conoscenze, ma non aspettatevi che progetti una pala o che entri nello specifico di formule e calcoli, questo rimane sempre un breve trattato (un bignami ), vuole solo dare spunti di approfondimento che devono essere personali (nessuno puo studiare per unaltro ) . Questo al fine di promuovere un lavoro di collaborazione che prenda una strada che non vada brancolando qua e la enza che ottenga un qualche risultato.

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          • Ganchi
            non posso trasformavi in ingegneri aerospazziali non lo sono nemmeno io ma non mi pare di aiuto cotinuare a proporre schemni tecnici che non possono funzionare. Priama impariamo a scrivere poi facciamo i romanzieri

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            • Per tutti
              sto cercando di dare una logica alla progettazione non ho mai visto un ingegnere che ha progettato una macchina procedendo a caso.

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              • Gianchi
                visto che non ci capiamo cerchero di spiegartelo in modo diverso gli schemi che hai presentato non possono funzionare
                1) perche non tengono conto delle turbolenze degli attriti dell'aria su le strutture
                2) perche non tengonoconto delle masse delle proporzioni delle superfici alari e delle proporzioni delle forze in gioco
                3) perche non tengono conto delle resistenze dei materiali
                4) perche non sono indirizzate un settro specifico di potenza e quindi non hanno misure che le norme consentono e collocazione ambientale definita
                5) perche se lo metti al vento gira ma non produce energia a sufficiena o sia è un metodo molto peggio di quelli esistenti


                Non te ne avere a male ma è cosi ma se vuoi ti spiego anche meglio perche, solo che ci perdiamo solo un sacco di tempo

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                • E' il caso di chiamare il 118 per porre fine a questo delirio?

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                  • E dai cerchiamo di non fare polemica e di irrigidirsi sulle proprie posizioni. In fondo siamo tutti mossi dalla stessa passione, c'è chi ha preparazioni diverse e caratteri particolari. La cosa più importante è che c'è la libertà di pensiero...poi ci saranno pensieri che fanno frutti ed altri no. Ognuno è libero di sbattere il naso no ?

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                    • Caro Akab, non è la prima volta che ci incrociamo in questa discussione, e come ti ho già accennato nel primo messaggio che ti ho inviato, non mi piace assolutamente alimentare polemiche, anche perchè le polemiche restano tali. Se mi permetti, e perdonami,
                      da queste discussioni fatte da individui di cui non conosci: età, formazione, storia individuale, titoli, esperienze, e non sò cos'altro, non sarà mai possibile, studiare, sviluppare ne quantomeno realizzare un progetto comune, per poi renderlo industrialmente
                      fattibile e produttivo.
                      Ora... mi è sembrato di capire che in qualche modo, tu operi nel settore, ciò significa che hai conoscenze, competenze, ed esperienze in materia, ma al di là della tua esperienza, e permettimelo, questo è il posto meno adatto per competizioni specifiche, e propio in virtù del fatto che hai competenze in materia, non si capisce per quale ragione ti esprimi in modo irruento, con chi sta cercando di capire. Stex ha sintetizzato il sunto; ognuno è libero di sbatterci il naso.
                      Voglio ricordarti, ma senza offendere la tua intelligienza, che questo è un forum, la nostra discussione serve solo a stuzzicare,
                      (voce del verbo stuzzicare), poi ogniuno di noi, può prendere o lasciare, idee e contenuti. Nessuno è obbligato a niente, il modo e la forma in cui ogniuno di noi si esprime, deve per principio attenersi a delle regole democratiche. Prova ad immaginare una BABELE....?
                      Meglio Canale 5.
                      Per quello che mi riguarda, questa discussione non mia, che ho ripreso dopo due anni di fermo, partita da un'autore sconosciuto, inserendo un mio prototipo sperimentale realizzato nel 2005 (vedi foto post precedenti), la si può considerare ormai quasi conclusa, dal punto di vista del mio prototipo, nel frattempo si stanno creando nuove idee, vedi lavoro Stex e non solo.
                      Pertanto, e permettimelo, non è necessariamente importante relazionarsi in modo fisico, poichè data la condizione espressamente aletoria, l'unica condizione che accomuna i soggetti di questo forum sono solo e soltanto le idee, fucina dell'immaginazione, senza della quale trascineremmo ancora gli animali cacciati, con le corde.
                      Perdonami...ma non voglio offendere l'intelligenza di nessuno.
                      Ti Saluto
                      Antonio

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                      • Dear friends
                        penso mi conosciate, ho trascurato le sperimentazioni su un'altro forum di
                        Energeticambiente per dedicarmi non solo teoricamente ma materialmente, in quest'ultimo periodo all'eolico (pale verticali). Evito
                        volutamente di raccontarvi ciò che raccontai in scorse sessioni in merito
                        a questa inesauribile fonte di energia. Il sommario consiste in un generatore 1500Watt 48 volt con puleggia, mozzo con elica intercambiabile e cinghia zigrinata con doppia puleggia da 33cm di
                        diametro ad ogni giro di elica corrispondono 3,5 giri del generatore
                        collegato a sua volta con un regolatore di carica. Il regolatore di carica
                        va a caricare 4 batterie AGM in serie da 12 volt 120 amper a scarica lenta.
                        Le batterie son collegate ad un inverter 48 volt 3,2Kw ad onda sinusoidale pura (meglio della corrente fornita dal servizio pubblico).
                        allo stesso inverter è collegata l'energia di rete Enel che interviene
                        in frazioni di secondo quando le batterie vanno sotto gli 11 volts.
                        Due contatori Enel analogici (quelli usati nelle utenze domestiche tempo addietro) uno collegato in parallelo al contatore enel in uso, l'altro
                        collegato in parallelo ai consumi domestici, con una semplice addizione
                        o sottrazione si può verificare quanto ha dato l'enel e quanto ha dato
                        il vento. Le pale, elemento critico della situazione. Vi spiego come ho
                        fatto io. Ho costruito un mozzo in miniatura con cuscinetti a sfera recuperati da vecchie stampanti su cui monto delle eliche verticali dimate
                        manualmente in cartone rigido, un piccolo ventilatore tenuto ad una distanza standardizzata es. 40 cm. dall'elica. Il mozzo ha un contagiri
                        tipico degli anemometri. Con questo sistema ho potuto definire la dima
                        ideale da dare ad un elica verticale senza ricorrere alla galleria del vento
                        di aeronautica memoria. Ovviamente poi si passa dal micro al macro poichè per dimare un'elica efficiente al macro non è complesso ma certosino e richiede qualche risorsa di tempo e di genio oltrechè di materiali. Vi spiegherò in seguito come faccio io ed i risultati da me ottenuti se avrete la bontà di seguirmi. Intanto vi auguro di cuore
                        buone festività a tutti. Kind regards.

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                        • Shardana,che piacere rileggerti!Auguri a tutti.
                          Marco
                          Guardare indietro per andare avanti.

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                          • Nuovo filmato di quelle prodotte dall'azienda vicino a casa mia (metalgelli) mentre lavorano, ciao!!
                            YouTube - metalgelli turbine eoliche ad asse verticale.wmv
                            Ecco le mie aventure!
                            Auto a idrogeno HHO fatto in casa
                            Seat ad olio di semi
                            Biodiesel fatto in casa
                            Allevamento alghe per fare biodiesel

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                            • UUUUUUh Marcoghiandai, ricordo, una persona seria molto eloquente
                              grazie per esserti ripresentato Marco e per gli auguri che ricambio punto su punto. Avevo annunciato sui siti HHO d'essermi assentato momentaneamente per un'intraprendenza diversa ma consona che è
                              l'eolico a pale verticali per cui sto spendendo soldi e tempo, pertanto
                              oltre a voler scambiare idee con voi vorrei acquisire da voi le vostre
                              esperienze e fornire le mie esperienze. Il fatto di condividere o meno
                              le esperienze lo ritengo molto soggettivo, non siamo quì per formulare
                              dei principi o dei calcoli teoremici imperituri. Molto modestamente credo
                              sia opportuno un ragionamento d'equipe che non aggiunga e non tolga
                              niente dalle nostre semplici, umili esperienze. Caro Marco dirò, ho dovuto
                              lasciare la stanza che io stesso avevo fondato sull'hho poichè io ero
                              ben oltre a ciò che ultimamente ed aggiungo prematuramente è stato
                              concretizzato circa le celle HHO, avremmo modo di parlarne. Kind regards.

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                              • Saluti a tutti . Ma perchè vi siete stoppati ? La discussione è interessante e me la stavo ciucciando come cioccolato puro e non credo di essere il solo . Stex & company , anche io sto immaginando un verticale a vele ma non come il tuo , l'idea malsana è di costruire quattro vele con quattro " fiocchi " ma in verticale . Per capirci immagina una randa con il suo fiocco montati esattamente come in barca ma moltiplicati x 4 e fissati ad un'albero verticale che ruota . In sostanza prendi un qualsiasi darrieus e sostituisci le quattro pale verticali con la randa e con i 4 fiocchi . Diametro 960 mm altezza 2000 , sviluppo randa alla base circa 700 , sviluppo fiocco alla base 300 ma non si sovrappone alla randa x ovvi motivi . In sostanza un'ala lunga e stretta , più o meno come un'aliante .
                                Ciao . Spartano .

                                Commenta


                                • risposta a Spartano

                                  io credo si sia inerrotta la discussione perchè è mancata la volonta da parte di alcuni di mettere in discussione il loro metodo di lavoro e a seguito delle mie osservazioni in merito al modo di lavorare si sono resi conto che èra un puro esercizio di fantasia e la tecnca è fatta si di fantasia ma anche di riscotri senno è solo un gichino e allora si può anche giocare a carte si ottiene il solito risultatato.

                                  risposta per fabio19tdi

                                  ho visionato i filmati che hai postato azzzzz ho visto il sito della ditta che nomini e che ha fatto quelle pale, ma siamo vicini di casaaaaaaaaaa se hai letto i miei post precedenti hai capito come la penso e cosa mi interessa penso che presto andro a fare visita alla metalgelli non sapevo che ci fosse qualche altro pazzo in provincia che studia le pale eolche io non ho prodotto ancora nulla ma ho diverse idee e ho a lo studio ( sto costruendo i prototipi ) roba sul termico solare appunto mi serviva un officina che mi potesse fornire alcuni componenti.

                                  Sarei veamente lieto che la discussione riprendesse vita su basi cocrete e non teorie campate in aria anche se di aria si studia.

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                                  • di nuovo per Spartano

                                    mostraci qualche schizzo della tua idea io sno del parere che dalla tecnica velistica c'è molto da imparare ma bisogna anche rendersi conto che si lavora su condizoni diverse. Per capirsi lestrutture velitiche hanno il pregio di essee molto leggere e avere grandi superfici esposte a i venti e in condizioni di vento forte si possono chiudere e evitare sforzi eccessivi nella struttura in piu le strutture sono soggette al massimo alla resistenza dell'attritodell'acqua che non è molto forte.
                                    Nelle strutture delle pale eoliche lo sforzo e ben superiore perche sono infisse al suolo hanno superfici minori di apertura al vento e sono costantemene esposte a venti di qualsiasi potenza.
                                    Per capirsi nelle strutture edilizie gli sforzi calcolati per la resistenza al vento sono in certi casi ben superiori a quelli che esse devono sopportare in caso di un sisma altamente distruttivo come quello dell'Aquila o di haiti .

                                    Se si realizzano strutture capaci di resistere la pala non si muove piu perche troppo pesante se no alla prima occasione di vento forte si spezza tuto. Il trucco sta nel trovae il giusto modo di sfruttare al meglio l'energia sia quando i venti sono deboli che quando sono forti, senza che si spezzi nulla, senza spendere cifre paurose per la costruzione, senno conviene comprarla la corrente , senza creare pericoli, senza deturpare l'ambiente, e senza violare le leggi. Se partiamo da questi presupposti allora parliamo di come fare per raggiungere lo scopo.

                                    sono problemi di ingegneria non un giochino per ecologisti fanatici.

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                                    • Insalata pugliese
                                      Preparazione

                                      Ingredienti per 4 persone
                                      • - 4 cucchiai di olio d'oliva
                                      • - aglio
                                      • - sale
                                      • - 1 cipolla
                                      • - 500 g di patate
                                      • - 500 g di fagiolini
                                      • - pepe nero
                                      • - 5 pomodori da insalata
                                      1. Bollire le patate, sbucciarle e tagliarle a rondelle.

                                      2. Bollire i fagiolini ricordandosi di togliere le estremità.

                                      3. Lasciare raffreddare le verdure e versarle in una ciotola


                                      4. Aggiungere le cipolle affettate, lo spicchio d'aglio, i pomodori a fette e condire con olio, sale e pepe. 5. Conservare in frigorifero e servire freddo.

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                                      • Per akab25
                                        Non si è interrota per mancanza di volontà, si è interrotta perché non cè modo di confrontarsi, mancando questo presupposto è inutile discutere.fficeffice" />>>
                                        La risposta giusta te la data Antonio.
                                        http://motoreprimo.it

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                                        • azzzz vedo aveteimparato a fare copia incolla be è gia un progresso un pezzo alla volta tutto si impara magari se volete faccio anche io un po di copia incolla.

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                                          • Antonio albergo si proprio cosi si fa a produrre qualcosa sia un insalata che qualsiasialtra cosa vedi si puo imparre anche dalla cucina , prima cosa si a sempre la lista della spesa poi si va a fare la spesa , poi si cucina poi si mangia.

                                            Si chiama diagramma di flusso ed è il metodo per elaborare informazioni. Lo sapevi ?

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                                            • Originariamente inviato da Akab25 Visualizza il messaggio
                                              Antonio albergo si proprio cosi si fa a produrre qualcosa sia un insalata che qualsiasialtra cosa vedi si puo imparre anche dalla cucina , prima cosa si a sempre la lista della spesa poi si va a fare la spesa , poi si cucina poi si mangia.

                                              Si chiama diagramma di flusso ed è il metodo per elaborare informazioni. Lo sapevi ?
                                              Caro akab, il diagramma di flusso, lo vivo tutti i giorni, non sono più giovanissimo, e trovo il tempo per allietare la tavola ai miei figli, e ai loro amici, cenacolo tra ingegnieri, fisici, chimici e non sò cos'altro.
                                              Nel frattempo mi piace l'idea di apprendere, capire e perchè no inventare, immaginare, progetti tempospaziali con il quale conversare con loro, e chissà.
                                              Intanto stò mettendo a frutto l'ultimo dei miei progetti
                                              YouTube - Prototipo pannello Termofotovoltaico
                                              Ciao
                                              Akab

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                                              • Akab , io non sono un'ecologista fanatico e non sono neanche un'ecologista , nè un cultore dell'aereotecnica e nemmeno un cultore della aereodinamica . Sono un'ex aereomodellista/ elasticista (doppiamatassa for ever ! ) e un tentato velista che sta cercando di capire come costruirsi un'aereogeneratore ad asse verticale utilizzando delle vele . Non sei propositivo ma solo critico ma x fare critica non c'è bisogno di tutto quello che hai detto , basta semplicemente opporsi a qualunque progetto con una scusa qualsiasi . Se uno di noi vuole sbattersi x costruire un accrocchio che gli dà pochi W è un suo diritto e deve essere un diritto poterne discutere con chiunque utilizzando il forum in questione . Se poi tu sei un genio che ha già capito tutto , mi chiedo come mai non hai ancora risolto il problema dell'energia a bassssssssso costo . Quindi x il futuro ti consiglierei di entrare nel problema con metodi diversi , oppure di abbandonare questa discussione perchè tanto hai già capito che stiamo sbagliando tutto . Ma se hai già capito che stiamo fallando perchè insisti ? Ci sono immensi lidi in cui bagnarsi .

                                                X Stex & company : non riesco a fare un disegno perchè ..................sto studiando il 3D e sono tardo , farò delle foto dell'accrocchio quando sarà finito e poi se si può ne parleremo .
                                                Saluti . Spartano .

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                                                • buongiorno, ho letto poco tempo fa di un mini eolico ad asse verticale della pramac...

                                                  ecco ho trovato il link del Sole24ore

                                                  Pramac lancia il mini-eolico di design firmato Starck - Il Sole 24 ORE

                                                  questo il sito della casa
                                                  Revolutionair - PRAMAC

                                                  avete già visto qualcuno??

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                                                  • Originariamente inviato da Totem Visualizza il messaggio
                                                    buongiorno, ho letto poco tempo fa di un mini eolico ad asse verticale della pramac...

                                                    ...
                                                    avete già visto qualcuno??
                                                    Questo prodotto è stato commentato poche settimane or sono in un thread del settore eolico.

                                                    http://www.energeticambiente.it/eoli...#post119031185

                                                    In una mostra di ambiente e rinnovabili tenutasi nei giorni scorsi ho visto il modello maggiore, all'interno di una sala espositiva e quindi mosso ad energia elettrica a scopo promozionale.
                                                    Nulla posso dire oltre quanto commentato in precedenza, ma ribadisco il mio scetticismo.

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                                                    • Nulla posso dire oltre quanto commentato in precedenza, ma ribadisco il mio scetticismo.[/QUOTE]
                                                      Concordo.

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                                                      • A parte l'aspetto estetico (Starck è famoso e le cose che disegna devono sempre essere originali, come la Aprilia Motò...) mi pare che spendere 3500+1000 euro per avere una potenza di 1 kW di picco non sia poi questo grande affare. Quanti kWh potrà produrre in un anno ? 5000 ? (ho fatto il conto di 5000 ore/anno). Ci vogliono 10 anni per arrivare a un costo di ammortamento di 9 cent al kWh.

                                                        Ma l'idea è furba. Adesso tutti i frequentatori della Costa Smeralda faranno a gomitate per esibire il loro motore eolico di Starck. Che poi gli basterà appena per la loro mega-TV al plasma...

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                                                        • Originariamente inviato da Stregatto Visualizza il messaggio
                                                          ...
                                                          Per quanto riguarda il rendimento, ricorda che quando si calcola la potenza prodotta per mq. di area bisogna considerare TUTTA l'area investita dal vento, non solo quella che lavora...

                                                          mmmm, l'area utile per il calcolo della potenza è solo quella che effettivamente lavora. Ad esempio, per una savonius è circa 1/3 dell'area totale...

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                                                          • poi ho osservato che per produrre quei kwp deve essere sempre sotto vento a 14m/s... la si deve installare su un costone per avere sempre vento di quelle dimensioni. a 3m/s velocità di avvio non produce nulla....
                                                            Nr. 13 modules SOLON BLUE 220/03 230W 2,99Kw + SolarWeb 3000S + Maxweb LAN

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                                                            • Originariamente inviato da enervento Visualizza il messaggio
                                                              mmmm, l'area utile per il calcolo della potenza è solo quella che effettivamente lavora. Ad esempio, per una savonius è circa 1/3 dell'area totale...
                                                              Vorrei tornare su questo discorso perchè mi pare importante.

                                                              Io ero sempre stato convinto che bastava prendere l'area TOTALE coperta dall'elica o dal rotore, es. un Savonius, moltiplicarla per 0.6 x v³ e si aveva una potenza approssimata.

                                                              Se però l'area per un Savonius è solo 1/3 dell'ingombro totale il discorso cambia completamente.
                                                              Per esempio, per un'elica va considerata l'area del cerchio descritto dalle pale o solo l'area delle pale che è molto minore ?

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