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Magnetotermico e Sezionatore DC

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  • Magnetotermico e Sezionatore DC

    Salve a tutti, sto cercando da diversi giorni ormai degli interruttori magnetotermici funzionanti in DC aventi le seguenti caratteristiche<br>Tensione nominale di funzionamento = almeno 500Vcc<br>Correte nominale In=10A (o superiore)<br><br>Qualcuno potrebbe indicare (magari con un link) un modello di magnetotermico DC adatto alle caratteristiche indicate?<br>Io ho provato anche da AXX (ci siamo capiti <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/20c9ab6a0fe4ec74dfdb8b8a6863abe6.gif" alt=""> ) ma trovo dispositivi estremamente costosi (per la verit&agrave; sono molto sovradimensionati, ecco il motivo del sovrapprezzo&#33; <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/15ffe3d5a6f40d48bb618eb158cc17a6.gif" alt=""> ).<br><br>Probabilmente non cerco nel posto giusto....<br>Chiedo umilmente l&#39;aiuto di tutti.<br>Del resto si tratta di componenti che rientrano di fatto nella progettazione di un impianto FV&#33;&#33;<br><br>Tra le stringhe di moduli e l&#39;inverter è necessario prevedere anche dei dispositivi in grado di sezionare ogni singola stringa, quindi una scelta proponibile può essere di utilizzare dei sezionatori portafusibili oppure degli interruttori magnetotermici DC.<br><br>Io ho cercato sia gli uni che gli altri.<br><br>Con le stesse caratteristiche di funzionamento, avrei trovato dei portafusibili sezionabili della GEWXXX (ci siamo capiti anche qui <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/20c9ab6a0fe4ec74dfdb8b8a6863abe6.gif" alt=""> ) che presentano una tensione nominale fino a 690V e correnti da 20A fino a 50A.<br>Nella fattispecie avrei trovato il seguente componente GW 906 205 (oppure 207).<br>Questo è quello che ritengo, umilmente, una soluzione possibile, ma non ho gli estremi per verificare se la tensione nominale di cui si parla, sia riferita a condizioni di funzionamento DC o AC.<br>Tenete presente, come sono sicuro saprete tutti, che un dispositivo che funziona a 400Vac non è affatto detto che funzioni a 400Vcc&#33;&#33; Anzi, ad esempio, potrebbe funzionare al massimo a 300Vcc&#33;&#33;<br>Dipende tutto dalle prove e dai dati forniti dal costruttore, non è una cosa ovvia&#33; <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/15ffe3d5a6f40d48bb618eb158cc17a6.gif" alt=""><br><br><br>Domando a voi: conoscete dei magnetotermici DC o dei sezionatori portafusibili DC che siano utilizzabili allo scopo o che comunque rientrino nelle applicazioni FV?<br><br>Saluti

  • #2
    rinaldi,<br>di fatto il problema e&#39; piu&#39; semplice del previsto dato che non devi utilizzare i magnetotermici come un sistema di controllo, ma solo come interruttori on/off...quindi vanno benissimo quelli in ac..ma occhio solo alla corrente...il magnetotermico e&#39; quella che controlla (ti tieni leggermente largo)...e con 10 Euro...e il problema e&#39; risolto.<br>Ciao<br>Bolle

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    • #3
      Caro Bolle, ti ringrazio per il consiglio,<br>ma quando si presenta un progetto definitivo per un impianto FV, bisogna indicare anche le caratteristiche dei componenti utilizzati, ecco quindi che quello che dici non lo posso proprio fare,<br>non posso firmare un progetto con dei componenti che NON funzionano nell&#39;intervallo di funzionamento considerato, in quanto di fatto, non rappresenta un sistema a regola d&#39;arte.<br>Un sistema a regola d&#39;arte, che sia l&#39;impianto elettrico di un negozio, ospedale, o l&#39;impianto FV di casa, deve avere dei componenti che nascono, o cmq sono in grado, di assolvere ai compiti cui sono destinati.<br><br>Quindi non posso utilizzare un magnetotermico ac, che funziona a 230 o 400Vac a meno che il costruttore non mi indichi che le suddette condizioni di funzionamento sono comunque applicabili anche nel caso DC.<br><br>Non sarebbe corretto e responsabile per le persone che si trovano a stretto contatto con l&#39;impianto stesso.<br><br>Non è solo una questione di soldi, c&#39;e&#39; anche amore per quello che si fa, sono sicuro che mi capisci. <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/c99b184e0130b629d776b9e8837fff05.gif" alt=""><br><br>Saluti.<br>Ing.R.

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      • #4
        ingegnererinaldi,<br>hai perfettamente ragione quando dici &quot;non è solo una questione di soldi&quot;, ma la domanda che ti faccio e&#39;...qual&#39;e&#39; lo scopo di questi magnetotermici o portafusibili? Visto che sei ingegnere (spero elettronico), e quindi non sei sprovveduto, ti chiedo secondo te un magnetotermico 400V 16A (tipo ABB S272 C16 10Euro), come si comporta quando viene attraversato da<br>a.una corrente continua di 10A e ha i suoi capi una tensione di 400V?<br>b.una corrente continua di 10A e ha i suoi capi una tensione di 600V?<br>c.una corrente continua di 20A e ha i suoi capi una tensione di 400V?<br>d.una corrente continua di 20A e ha i suoi capi una tensione di 600V?<br>Ciao e grazie anticipatamente della risposta<br>Bolle<br><br><span class="edit">Edited by NonSoloBolleDiAcqua2 - 31/5/2006, 19:17</span>

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        • #5
          Ecco, il problema è anche mio, gli AXX sono fino a 440 Vdc,<br><br>ma non solo, come diodo di blocco che cosa usi? il diodo che ha basse perdite è quello a barriera Sckotty ma ha tensioni inverse ridicole.<br>oltretutto se Pd=Vd*I+Rd*I^2 la dissipazione è elevata tale da compromettere il quadro di campo (vedi potenze massime disperse dal QE).<br><br>Ho trovato la soluzione del ponte di diodi ma che prezzi....<br><br>Attendo Vs. risposte ciao

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          • #6
            <div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (NonSoloBolleDiAcqua2 @ 31/5/2006, 16:09)</div><div id="quote" align="left">ingegnererinaldi,<br>hai perfettamente ragione quando dici "non è solo una questione di soldi", ma la domanda che ti faccio e'...qual'e' lo scopo di questi magnetotermici o portafusibili? Visto che sei ingegnere (spero elettronico), e quindi non sei sprovveduto, ti chiedo secondo te un magnetotermico 400V 16A (tipo ABB S272 C16 10Euro), come si comporta quando viene attraversato da<br>a.una corrente continua di 10A e ha i suoi capi una tensione di 400V?<br>b.una corrente continua di 10A e ha i suoi capi una tensione di 600V?<br>c.una corrente continua di 20A e ha i suoi capi una tensione di 400V?<br>d.una corrente continua di 20A e ha i suoi capi una tensione di 600V?<br>Ciao e grazie anticipatamente della risposta<br>Bolle</div></div><br>Bolle ha scritto...<br><i>Hai perfettamente ragione quando dici "non è solo una questione di soldi", ma la domanda che ti faccio e'...qual'e' lo scopo di questi magnetotermici o portafusibili? Visto che sei ingegnere (spero elettronico), e quindi non sei sprovveduto, ti chiedo secondo te un magnetotermico 400V 16A (tipo ABB S272 C16 10Euro)? </i><br><br>Caro Bolle, pur riconoscendo i tuoi utili contributi a questo forum, è opportuno che ci chiariamo le idee una volta per tutte. Se si firma un progetto, lo si fa consapevolmente, lo si fa accettando le responsabilit&agrave; che questo comporta nel presente e nel futuro, lo si fa conoscendo scrupolosamente ogni ambito e ogni componente che lo costituisce, oltre alle normative vigenti.<br>Lo si fa assegnando ad ogni componente il ruolo NEI CONFRONTI DEL QUALE E' STATO COSTRUITO E CHE SIA ALTRESI' DIMOSTRABILE DAL COSTRUTTORE.<br><br>Detto questo, visto che ogni tanto un pò di sane precisazioni servono allo scopo...altrimenti non avrebbe senso farle.<br>C'e' chi ama profondamente quello che fa, e lo fa con passione, seriet&agrave; e soprattutto competenza.<br><br><i>Come si comporta quando viene attraversato da<br>a.una corrente continua di 10A e ha i suoi capi una tensione di 400V?</i><br>Se la tensione di riferimento, che tu indichi semplicemente con 400V, rappresenta una tensione riconosciuta nelle specifiche di funzionamento (quindi se il dispositivo funziona in ac, parlare di 400Vac significa una cosa, mentre parlare di 400Vdc significa altro&#33; Questo nasce dal fatto che la corrente alternata, ed il funzionamento in regime alternato presenta comportamenti diversi da quello continuo, in particolare in termini di forma em, effetti induttivi etc...)<br><br><i>b.una corrente continua di 10A e ha i suoi capi una tensione di 600V?</i><br>funziona fuori specifica, quindi è INAMMISSIBILE IL SUO UTILIZZO IN QUESTO CONTESTO.<br><br><i>c.una corrente continua di 20A e ha i suoi capi una tensione di 400V?</i><br>Idem come punto b.<br><i>d.una corrente continua di 20A e ha i suoi capi una tensione di 600V?</i><br>Idem come punto b.<br><br>Ciao e grazie anticipatamente della risposta<br>Bolle<br><br>Detto questo, qualcuno è in grado di dare una risposta utile a questo thread, proponendo qualche modello utilizzabile nell'intervallo 500Vdc con correnti di 10A?<br>Grazie<br>Ing.R.<br><br><div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (Albedo79 @ 31/5/2006, 18:49)</div><div id="quote" align="left">Ecco, il problema è anche mio, gli AXX sono fino a 440 Vdc,<br><br>ma non solo, come diodo di blocco che cosa usi? il diodo che ha basse perdite è quello a barriera Sckotty ma ha tensioni inverse ridicole.<br>oltretutto se Pd=Vd*I+Rd*I^2 la dissipazione è elevata tale da compromettere il quadro di campo (vedi potenze massime disperse dal QE).<br><br>Ho trovato la soluzione del ponte di diodi ma che prezzi....<br><br>Attendo Vs. risposte ciao</div></div><br>Caro Albedo,<br>tu scrivi:<br><br><i>Ecco, il problema è anche mio, gli AXX sono fino a 440 Vdc,<br><br>ma non solo, come diodo di blocco che cosa usi? il diodo che ha basse perdite è quello a barriera Sckotty ma ha tensioni inverse ridicole.</i><br>Diodi operanti nel range 600Vdc e correnti di 10A. Disponibili su RS.<br><br><i>oltretutto se Pd=Vd*I+Rd*I^2 la dissipazione è elevata tale da compromettere il quadro di campo (vedi potenze massime disperse dal QE).</i><br><br>Esistono quadri che dissipano 65W ed oltre, perfettamente compatibili con le applicazioni del FV, ti conviene controllare meglio.<br><br><i>Ho trovato la soluzione del ponte di diodi ma che prezzi....</i><br><br>Io non utilizzo mai una simile soluzione, meglio realizzare stringhe con piccole correnti (&lt;10A) ed alte tensioni (500V o più).<br><br><br><br>Attendo Vs. risposte ciao

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            • #7
              ingegnererinaldi,<br>hai fatto bene a specificare il tutto, vorrei ricordarti che non sei il solo ingegnere del forum e che le risposte che si danno sono rivolte a tutti e non solo a te che le chiedi in modo esplicito realizzando o firmando progetti. Il consiglio che ti ho dato e&#39; una soluzione,giusta o sbagliata che sia rivolta ad aprire un confronto, e non e&#39; assolutamente LA SOLUZIONE, perche&#39; questo dipende dalla tua realizzazione, e cioe&#39; dall&#39;utilizzo di ogni singolo componente all&#39;interno del progetto stesso che tu firmerai.<br>Detto questo ti ripeto la domanda (non e&#39; assolutamente polemica), qual&#39;e&#39; lo scopo di questi magnetotermici o portafusibili?<br>Rispetto poi il &quot;funziona fuori specifica&quot;, e qui parlo da elettronico, non abbraccio la tua opinione.<br>Bolle

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              • #8
                Segnalo semplicemente <a href="http://www.spii.it/Italiano/teleruttori.htm" target="_blank">SPII</a> che arrivano a 900 VDC, ma non ho un&#39;esperienza diretta con questi componenti.<br><br>Ciao<br>Mario
                Molto urgente: cerco socio: Collaborazione a Milano
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                Mala tempora currunt, non contattatemi piu' per questioni riguardanti il forum, grazie, il mio tempo e' finito.
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                L'energia non si crea ne' si distrugge, ma ne sprechiamo troppa in modo irresponsabile. Sito personale: http://evlist.it
                Se fate domande tecniche e volete risposte dal forum precise e veloci, "date i dati" specificando anche l'ambiente operativo e fornendo il maggior numero possibile di informazioni.
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                • #9
                  <div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (NonSoloBolleDiAcqua2 @ 1/6/2006, 11:56)</div><div id="quote" align="left">Bolle scrive:<br>Detto questo ti ripeto la domanda (non e&#39; assolutamente polemica), qual&#39;e&#39; lo scopo di questi magnetotermici o portafusibili?<br>Rispetto poi il &quot;funziona fuori specifica&quot;, e qui parlo da elettronico, non abbraccio la tua opinione.<br>Bolle</div></div><br>Ogni stringa di un impianto FV DEVE essere sezionabile, per dirla in modo più chiaro, deve essere previsto un idoneo meccanismo di protezione e manovra, le scelte possibili, a mio avviso, cadono facilmente in<br><br>1)interruttori magnetotermici dc<br>2)sezionatori portafusibili<br><br>non sono le uniche, ma sono a mio avviso valide.<br><br>Sul commento da te scritto:<br><br><i>Rispetto poi il "funziona fuori specifica", e qui parlo da elettronico, non abbraccio la tua opinione.</i><br><br>Non ho altri commenti, in quanto sarebbero poco costruttivi, resta da capire ad ognuno di noi, cosa sia opinabile e cosa no.<br><br>Io mi atterrei a quello che tecnicamente risulta NON discutibile.<br><br>Buon lavoro a tutti, compreso bolle...<br>il nostro compito, quali partecipanti a questo foum, è di collaborare,<br>ed io intendo farlo in modo costruttivo, come sono sicuro fate anche voi.<br>Quindi cerchiamo di aiutarci a vicenda.<br><br>Ing.R.

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                  • #10
                    ingegnererinaldi,<br>sul compito dei partecipanti la penso esattamente come te.<br>Noto che sei meticoloso ed anche passionale sul lavoro...<br>fai bene ad esserlo...ma (e questo vale per tutti, anche per me stesso)occorre tenere i piedi a terra.<br>Ma ora parliamo di cose tecniche...che sono decisamente piu&#39; interessanti...e costruttive.<br><br>Per quanto riguarda i magnetotermici, io mi riferisco alle specifiche...<br>che sono tecnicamente NON discutibili.<br><br>Quando dici &quot;Ogni stringa di un impianto FV DEVE essere sezionabile&quot;<br>questa operazione a volte e&#39; realizzata dagli inverter stessi o controllori annessi...ma ero interessato a sapere quale e&#39; la norma che stabilisce questo come requisito.<br><br>Ho un&#39;altra domanda da farti...dove stai istallando questo sistema e che tilt imposti sui pannelli?<br>Ciao e grazie<br>Bolle

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                    • #11
                      Inceve del magnetotermico conviene un semplice sezionatore bipolare con fusibile e lo scaricatore.

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                      • #12
                        Anche io mi sono inbattuto in questo dilemma.<br>Guardo un classico interruttore bipolare Bticino perchè ho quei sottomano le caratteristiche.<br>Interruttore bipolare e non 1+N.<br>Tensione massima U max di <b>impiego </b> : 440 V a.c.<br>Tensione nominale Ue : 400 V a.c. oppure 230 V a.c.<br>Tensione nominale di isolamento Umax : 500 V a.c.<br>Prendendo impianti di piccola potenza e quindi inverter che lavorano nel range da 150-400 V le massime tensioni di impiego sono di 400 V mentre la massima tensione a vuoto di solito non può superare i 500V (alcuni 530).<br>In ogni caso il ragionamento che ho fatto io è questo e vorrei che qualcuno mi correggesse se sbaglio.<br>I valori dichiarati sono tutti e solamente per tensioni in a.c. e il valore si intende come valore Efficace, qualsiasi valore di tensione in c.a. è indicato come valore efficace. Il valore efficace di una tensione sinusuidale è pari a V max /radice quadrati di 2.<br>Quindi un interruttore con tensione nominale da 400 V.a.c. sopporta una tensione di picco max pari a 400x1,41 = 564 V e dai dati sopra una tensione max di 440 x 1,41 = 620 V e una tensione di isolamento pari a 500x1,41 = 705 V.<br>Volevo inoltre precisare che la tensione massima di impiego non è quella a vuoto ma quella a carico.<br>Non so che sistemi dovete installare ma su piccoli impianti i MT normali usati in a.c. vanno bene mentre per i grossi impianti si utilizzano altri tipi di interruttori con string control ect ect ect.<br>Saluti a tutti.

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                        • #13
                          mi vengono alcuni dubbi da semiprofano:<br><br>1. l&#39; 1+N non va bene o non l&#39;hai considerato perchè non avevi i dati ?<br><br>2. ma di fatto cosa succede se viene superata la tensione nominale ? di fatto come dice l&#39;ingegnererinaldi i dati di targa sono in ac e non in cc.<br><br>3. non ha quindi senso distinguere la tensione nominale 230/400 se poi quella che viene considerata nei calcoli è la tensione massima di funzionamento...<br><br>ciao a tutti e grazie a chi risponder&agrave;<br>

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                          • #14
                            1 - solo perchè la tensione nominale del 1+N in ac era 230 V e non 400 V<br>2 - va bene i dati di targa sono in a.c. ma non c&#39;è nessun divieto ad usarli in c.c., nessuna norma mi prescrive di non usare componeneti in c.a. su circuiti in c.c. vedi per esempio i semplici portafusibili nei quadri elettrici, i dati di tensione sono in Ac ma vorrei vedere chi non li usa e oprescrive anche su circuiti cc. In ogni caso sono da verificare i limiti di tensione per questione di isolamento tra le aprti attivi. Superare il limite potrebbe portare a un corto circuito.<br>3 - non ho capito al domanda.<br>Salute a tutti<br>

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                            • #15
                              fede29,<br>ero perplesso sul corto circuito (punto 2), poi rileggendo meglio ho capito...condivido.<br><br>x egomet<br>3-Il magnetotermico &quot;controlla&quot; la corrente che lo attraversa...di fatto e&#39; un interruttore con controllo della potenza (se e&#39; termico) ...del campo elettromagnetico (se e&#39; magnetico) o entrambe...quindi non controlla la tensione...per sintetizzare i valori della tensione massima e corrente massima vanno a &quot;braccietto&quot;.<br>Quindi se eliminassimo il controllo (non richiesto)...diventerebbe un semplice e stupido interruttore...e costerebbe molto meno (come altri hanno suggerito).<br>Ciao<br>Bolle

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                              • #16
                                3- mi sembra di aver capito ma quello che mi sfugge è questo: il cortocircuito si verifica se supero la tensione massima di impiego (440 V) e non se supero la tensione nominale (230/440 V).

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                                • #17
                                  ho capito il senso della terza domanda solo ora.<br>La differenziazione nel fotovoltaico tra tensione a vuoto e tensione MPP porta a valutare, a mio avviso, in modo differente i limiti di riferimento, per la prima guardo la tensione max di funz. o di isol. mentre per la secondo (che persiste per maggior tempo) mi riferisco alla tensione nominale.<br>Del resto anche l&#39;inverter è così dimensionato, range V Mpp e V max.<br>Saluti.

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                                  • #18
                                    ok, grazie per il chiarimento &#33;

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                                    • #19
                                      <div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (snapdozier @ 1/6/2006, 17:01)</div><div id="quote" align="left">Inceve del magnetotermico conviene un semplice sezionatore bipolare con fusibile e lo scaricatore.</div></div><br>Giusto.<br><br>Però se volessi usare un interruttore magnetotermico troverei le difficolt&agrave; segnalate da ingegnererinaldi.<br>L&#39; S 503 UC dell&#39;ABB sta a quasi 200 euro di listino...<br>

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                                      • #20
                                        Salve ,<br>io ho trovato sul portale ABB la serie S280UC i cui dati forniti indicano che la max tensione CC per un due poli è 440 V c.c.<br>Non so il prezzo, ma non credo che raggiungano i prezzi della serie S500 UC.<br>Ciao a tutti

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                                        • #21
                                          <div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (IngegnereBorgonovi @ 2/10/2006, 18:03)</div><div id="quote" align="left">Salve ,<br>io ho trovato sul portale ABB la serie S280UC i cui dati forniti indicano che la max tensione CC per un due poli è 440 V c.c.<br>Non so il prezzo, ma non credo che raggiungano i prezzi della serie S500 UC.<br>Ciao a tutti</div></div><br>Si, l&#39;S280 sta (di listino) sui 45 Euro. Il problema è che per impianti non minuscoli, si scelgono inverter con tensioni di ingresso fino a 600 V. E più si sale con la tensione di stringa e meglio è per vari motivi. Quindi quegli ABB possono andar bene per esempio per proteggere una stringa in ingresso al Sunny Boy 1700, la cui tensione Max è 400 V, ma non solitamente per proteggere una stringa in ingresso a un Sunny Boy 3000 (tensione fino a 600V)<br><br>Ciao<br>Luca<br>

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                                          • #22
                                            Mi hanno suggerito addirittura di realizzare il sezionamento solamente con i portafusibili estraibili ( spero di essermi spiegato ) anche se la cosa mi pare un po&#39; pericolosa a causa di possibili archi elettrici che si possono verificare durante l&#39;apertura degli stessi. Ho trovato inoltre il Telemecanique GS1DD3 che è un sezionatore fusibilato che in continua arriva a 500 V. La soluzione migliore però è secondo me rappresentata dal cosiddetto interruttore solare di Donauer solar ( <a href="http://www.donauer-solar.de/it_Fotovoltaica_Prodotti_Attivatoriprotezione-della-corrente-continua.php?act=&amp;produktgruppe=5&amp;produkt= 293" target="_blank">www.donauer-solar.de/it_Fotovoltaica_Prodotti_Attivatoriprotezione-della-corrente-continua.php?act=&produktgruppe=5&produkt=293</a> ) che può arrivare fino a 600 Vcc con l&#39;unico inconveniente che non è integrabile in un quadro elettrico ma va montato a se stante.<br>Ciao

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                                            • #23
                                              Il problema dell'interruttore che non ha il rating in DC ma solo in AC e' complesso:<br>1) ci sono pochissime applicazioni in DC (una e' questa&#33 per cui il costruttore non vuole spendere nel fare le prove<br>2) la corrente alternata, per natura tende a spegnere l'arco che si verifica all'apertura dei contatti<br>3) la corrente continua purtroppo no<br>4) a parziale beneficio del nostro caso, si deve considerare la particolarita' della curva tensione corrente del pannello (a tensioni elevate scarsa propensione a produrre corrente e bassa corrente di corto circuito) per cui grossi archi non dovrebbero presentarsi<br><br>In definitiva,<u> se devo certificare un impianto o uso componenti certificati o mi sobbarco il costo della certificazione o riesco a <u>dimostrare</u> (operazione alquanto difficile e non sempre accettata) sulla carta la validita' della scelta</u>.Non esistono altre soluzioni.<br><br>In un impianto "fai-da-te" potrebbe essere un buon compromesso usare due sezioni di interruttore messe in serie su ciascun ramo; la sicurezza ci guadagnerebbe moltissimo.<br>In ogni caso si dovrebbero coprire i pannelli prima di effettuare lavori.<br><br>Ciao a tutti&#33;<br>Paolo<br><br><span class="edit">Edited by paolo1955 - 5/10/2006, 16:55</span>

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