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Quali sono i passi che deve fare chi vuole mettere un sistema fotovoltaico

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  • Quali sono i passi che deve fare chi vuole mettere un sistema fotovoltaico

    Salve scusate la domanda banale ma sono ignorante in materia:<br><br>Quali sono i passi che deve fare chi vuole mettere un impianto fotovoltaico in questo momento e avere gli incentivi governativi?<br><br>Aspettare aggiornamenti governativi?<br>Rivolgersi direttamente a un&#39;impresa che monta e progetta l&#39;impianto e fa tutto il resto?<br>Può farlo anche un comune elettricista (insieme a un progettista semai) che compra il materiale e si rivolge direttamente all&#39;enel per le pratiche?<br>Altro?<br><br>PS:Non sarebbe interessante mettere un post di riferimento all&#39;inizio della voce &#39;solare votovoltaico&#39; che dia indicazioni attuali di questo tipo...per capire meglio a che punto stiamo con la legge e con le possibilit&agrave; offerte..?Saluti

  • #2
    <div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (lucix3d @ 31/1/2007, 14:58)</div><div id="quote" align="left">Salve scusate la domanda banale ma sono ignorante in materia:<br><br>Quali sono i passi che deve fare chi vuole mettere un impianto fotovoltaico in questo momento e avere gli incentivi governativi?<br><br>Aspettare aggiornamenti governativi?<br>Rivolgersi direttamente a un&#39;impresa che monta e progetta l&#39;impianto e fa tutto il resto?<br>Può farlo anche un comune elettricista (insieme a un progettista semai) che compra il materiale e si rivolge direttamente all&#39;enel per le pratiche?<br>Altro?<br><br>PS:Non sarebbe interessante mettere un post di riferimento all&#39;inizio della voce &#39;solare votovoltaico&#39; che dia indicazioni attuali di questo tipo...per capire meglio a che punto stiamo con la legge e con le possibilit&agrave; offerte..?Saluti</div></div><br>Serve un elettricista per la dichiarazione di conformit&agrave; ed un perito per il progetto due figure facilmente reperibili ovunque.<br>occhio però che non si piantano patate quindi resa ed affidabilit&agrave; sono fondamentali.<br>Io per il mio impianto volevo procedere da solo conoscendo molto bene (per il mio lavoro sia elettricisti che periti però ho scelto di affidarmi ad una ditta specializzata (meglio con esperienza &quot;certificata&quot perchè alla fine il tutto costava meno che procurarmi il materiale che viaggia su mercati paralleli &quot;chiusi&quot; e non dai grossisti es. di materiale elettrico ed era molto più garantito e sicuro.<br><br>Di ditte specializzate &quot;chiavi in mano&quot; ce ne sono moltissime fra cui direi una buona percentuale di utenti di questo forum però se vuio un consiglio non fidarti del primo contatto perchè ci sono pure molti furbi che pretendono di darti materiale di seconda fascia magari ad un prezzo maggiore degli altri.<br><br>Nel mio paesello (2960 abitanti) siamo in due ad aver fatto la domanda a dicembre 2005 io usando come detto ditta specializzata in fotovoltaico ed un altro tipo che ha proceduto da solo (conosco l&#39;elettriciata che lo ha montato) bene io ho installato i moduli il 18-19 novembre con entrata in attivit&agrave; il 13/12/2006 giorno in cui sono stati montati i contatori Enel; L&#39;altro tipo del mio paese i moduli li ha montati ad inizio settembre e non è ancora allacciato Enel manco adesso quindi visto che i tecnici enel sono gli stessi che hanno allacciato il mio dopo 24 giorni evidentemente c&#39;è qualche altro problema.<br>

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    • #3
      <div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (lucix3d @ 31/1/2007, 14:58)</div><div id="quote" align="left">Salve scusate la domanda banale ma sono ignorante in materia:<br><br>Quali sono i passi che deve fare chi vuole mettere un impianto fotovoltaico in questo momento e avere gli incentivi governativi?<br><br>Aspettare aggiornamenti governativi?<br>Rivolgersi direttamente a un&#39;impresa che monta e progetta l&#39;impianto e fa tutto il resto?<br>Può farlo anche un comune elettricista (insieme a un progettista semai) che compra il materiale e si rivolge direttamente all&#39;enel per le pratiche?<br>Altro?<br><br>PS:Non sarebbe interessante mettere un post di riferimento all&#39;inizio della voce &#39;solare votovoltaico&#39; che dia indicazioni attuali di questo tipo...per capire meglio a che punto stiamo con la legge e con le possibilit&agrave; offerte..?Saluti</div></div><br>Perdonami ma sono scettico sull&#39;immissione in rete e non l&#39;ho mai nascosto.<br>Guardati la DK5940 dell&#39;ENEL, vedi a quante condizioni devono sottostare tutte le apparecchiature e quante volte (al giorno&#33;&#33;&#33 si staccherebbero gli inverter di immissione.<br>E&#39; come avere un&#39;automobile col motore senza volano.........<br>se ti piace andare avanti a scatti.........

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      • #4
        <span style="color:red">Quidni premesso che lo può fare anche un elettricista con progetto di un perito.....cosa fa? compra il materiale e si rivolge direttamente all&#39;enel per le pratiche? o esiste un consorzio intermediario a cui rivolgersi?</span>

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        • #5
          <div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (ad80 @ 31/1/2007, 16:30)</div><div id="quote" align="left"><div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (lucix3d @ 31/1/2007, 14:58)</div><div id="quote" align="left">Salve scusate la domanda banale ma sono ignorante in materia:<br><br>Quali sono i passi che deve fare chi vuole mettere un impianto fotovoltaico in questo momento e avere gli incentivi governativi?<br><br>Aspettare aggiornamenti governativi?<br>Rivolgersi direttamente a un&#39;impresa che monta e progetta l&#39;impianto e fa tutto il resto?<br>Può farlo anche un comune elettricista (insieme a un progettista semai) che compra il materiale e si rivolge direttamente all&#39;enel per le pratiche?<br>Altro?<br><br>PS:Non sarebbe interessante mettere un post di riferimento all&#39;inizio della voce &#39;solare votovoltaico&#39; che dia indicazioni attuali di questo tipo...per capire meglio a che punto stiamo con la legge e con le possibilit&agrave; offerte..?Saluti</div></div><br>Perdonami ma sono scettico sull&#39;immissione in rete e non l&#39;ho mai nascosto.<br>Guardati la DK5940 dell&#39;ENEL, vedi a quante condizioni devono sottostare tutte le apparecchiature e quante volte (al giorno&#33;&#33;&#33 si staccherebbero gli inverter di immissione.<br>E&#39; come avere un&#39;automobile col motore senza volano.........<br>se ti piace andare avanti a scatti.........</div></div><br>Cosa vuoi dire? Il mio impianto si stacca quando tramonta il sole, ma essendo fotovoltaico la cosa no mi sorprende più di tanto.

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          • #6
            perchè dovrebbe staccarsi durante il giorno ?

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            • #7
              secondome confonde lo sgancio dalla rete per motivazione appunto legate ad essa con lanon produzione per mancata insolazione?&#33;??&#33;?&#33;?
              "MAKE YOUR ENERGY!!"

              on SKYPE econtek-italy

              "la vera sfida non è realizzare un impianto fotovoltaico, quanto grande si vuole, ma farlo funzionare bene per 20 anni!!!"

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              • #8
                <div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (econtek @ 5/2/2007, 14:11)</div><div id="quote" align="left">secondome confonde lo sgancio dalla rete per motivazione appunto legate ad essa con lanon produzione per mancata insolazione?&#33;??&#33;?&#33;?</div></div><br>Chi confonde cosa?<br>Ovviamente non mi sto riferendo alla situazioine che si ha di sera, quando è ovvio che non c&#39;è produzione di potenza e si è costretti a prelevare dalla rete in maniera tradizionale.<br>Ma col cavolo che si riprende l&#39;energia immessa, si sta solo prelevando dalla rete energia che viene prodotta in maniera tradizionale.<br>Però.........che sostenibilit&agrave; ambientale..........<br>Mi sto riferendo a tutte le condizioni in cui si trova la rete nel caso in cui si abbiano anche piccole variazioni dei suoi parametri caratteristici.<br>La fase, la frequenza, la potenza istantanea (e quindi i suoi transitori), la tensione ecc..<br>Voglio dire che durante il giorno questi parametri variano in base alle intemperie, in base al fatto che si attaccano/staccano gli impianti di pompaggio, in base alla variazione oraria della domanda di elettricit&agrave; nella piccola, media e grande utenza, in base alla variazione della quantit&agrave; di energia elettrica importata (siamo grandi importatori, non scordiamocelo), in base alla lunghezza delle linee di trasmissione, allo stato delle linee e ad interventi sistematici o accidentali dovuti al fattore umano (chi più ne ha più ne metta, anzi uno ce lo metto io...........L&#39;IMMISSIONE IN RETE, che aggiunge altra carne al fuoco).<br>Cose che succedono tutti i giorni.<br>Ora (mi sono stancato di citare in merito continuamente la DK5940, se l&#39;ho chiamata in un altro modo chiedo venia) basta andare a vedere che ognuna di queste cose che sia in grado di far variare anche in maniera puntuale le variabili caratteristiche della rete (soprattutto l&#39;angolo di fase e la frequenza, a seguire la tensione e in ultimo l&#39;amperaggio che è la variabile più &quot;variante&quot; di tutte) provoca il distacco degli inverter di immissione.<br>Questo perchè gli schemi unifilari del detto DK (a cui bisogna sottostare, se gli impianti non vi sono conformi non si va da nessuna parte) non prevedono l&#39;uso di accumulatori, che a null&#39;altro servono se non a fare da volano al sistema (e se sono ben dimensionati anche a mandarlo avanti per un pò senza l&#39;apporto dell&#39;energia alternativa, ma ovviamente solo se sono stati prima adeguatamente caricati).<br>Tutte queste cose sono scritte lì ed alla fine di ogni capoverso c&#39;è sempre scritto:<br>Se.................provocher&agrave; il distacco degli inverter.<br>E non può essere l&#39;utente a riattaccarli.<br>Per ora la cose vi vanno bene perchè i piccoli utenti che immettono in rete sono così pochi che è come soffiare davanti ad un maremoto per fermare l&#39;onda.<br>Ma è solo per questo che non si hanno problemi.<br>Infatti non per niente i MW incentivabili per ora (poi i soldi finiranno) sono uno sputacchietto rispetto al consumo medio (e non vi dico alla produzione, che grazie al colabrodo che è la rete elettrica si frega quasi il 20&#37; per le perdite di trasmissione e i trasitori di potenza).<br>E&#39; solo perchè essendo così pochi non vi accorgete dell&#39; &quot;impatto ambientale&quot; che avete sulla rete (prola un pò strana impatto........).<br>Ma non può essere massificata una tecnologia che funziona così.<br>O si passa all&#39;autoconsumo/autoproduzione (con la rete magari solo per emergenza) o si trasforma la rete in modo da rendere possibili piccole isole d&#39;accumulo.<br>Ma così non può andare avanti&#33;&#33;&#33; <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/c5351e090580b765aae64aeb5dc0aba9.gif" alt=":angry:"><br>Io personalmente sono per la prima soluzione perchè per la seconda non mi pare ci siano ancora soluzioni tecnologiche e mentalit&agrave; (dell&#39;utente medio, ovviamente) adeguate.<br>Ma pensateci.............<br>Come può essere concepita per la produzione la rete di piccola utenza, che è fatta ad albero e non a maglia?<br>Se tutti gli utenti di un nodo si attaccassero insieme a immettere corrente che facciamo?<br>I fuochi d&#39;artificio?<br>E&#39; anche per questo che non si può andare in produzione e ti disincentivano a farlo levandoti la tariffa.<br>Econtek..............chiedi a Graditi se non è così.<br>Lui parlava delle correnti di cortocircuito, ma questa (lo sa) è solo la punta dell&#39;iceberg&#33;

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                • #9
                  <div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (ad80 @ 5/2/2007, 14:48)</div><div id="quote" align="left"><div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (econtek @ 5/2/2007, 14:11)</div><div id="quote" align="left">secondome confonde lo sgancio dalla rete per motivazione appunto legate ad essa con lanon produzione per mancata insolazione?&#33;??&#33;?&#33;?</div></div><br>Chi confonde cosa?<br>Ovviamente non mi sto riferendo alla situazioine che si ha di sera, quando è ovvio che non c&#39;è produzione di potenza e si è costretti a prelevare dalla rete in maniera tradizionale.<br>Ma col cavolo che si riprende l&#39;energia immessa, si sta solo prelevando dalla rete energia che viene prodotta in maniera tradizionale.<br>Però.........che sostenibilit&agrave; ambientale..........</div></div><br>Hai una strana concezione dell&#39;energia e del tempo. Funziona come i con i soldi. Tu non sei proprietario di quella specifica banconota, tu producendo acquisisci un credito e consumando lo pareggi. Tra l&#39;altro tu produci energia di altissimo valore a mezzogiorno la pagano il doppio che la sera e la consumi quando costa di meno.<br><div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b></div><div id="quote" align="left">Mi sto riferendo a tutte le condizioni in cui si trova la rete nel caso in cui si abbiano anche piccole variazioni dei suoi parametri caratteristici.<br>La fase, la frequenza, la potenza istantanea (e quindi i suoi transitori), la tensione ecc..<br>Voglio dire che durante il giorno questi parametri variano in base alle intemperie, in base al fatto che si attaccano/staccano gli impianti di pompaggio, in base alla variazione oraria della domanda di elettricit&agrave; nella piccola, media e grande utenza, in base alla variazione della quantit&agrave; di energia elettrica importata (siamo grandi importatori, non scordiamocelo), in base alla lunghezza delle linee di trasmissione, allo stato delle linee e ad interventi sistematici o accidentali dovuti al fattore umano (chi più ne ha più ne metta, anzi uno ce lo metto io...........L&#39;IMMISSIONE IN RETE, che aggiunge altra carne al fuoco).<br>Cose che succedono tutti i giorni.</div></div><br>Ti dirò che da settembre non è mai accaduto che si stacchi l&#39;inverter. Le condizioni che tu descrivi impedirebbero l&#39;uso di qualsiasi apparecchiatura elettronica tipo computer, televisione ecc. In che citt&agrave; vivi? La rete Europea è interconnessa e questo evita variazioni di frequenza e sbalzi di tensione sulla rete.<br><div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b></div><div id="quote" align="left">Ora (mi sono stancato di citare in merito continuamente la DK5940, se l&#39;ho chiamata in un altro modo chiedo venia) basta andare a vedere che ognuna di queste cose che sia in grado di far variare anche in maniera puntuale le variabili caratteristiche della rete (soprattutto l&#39;angolo di fase e la frequenza, a seguire la tensione e in ultimo l&#39;amperaggio che è la variabile più &quot;variante&quot; di tutte) provoca il distacco degli inverter di immissione.<br>Questo perchè gli schemi unifilari del detto DK (a cui bisogna sottostare, se gli impianti non vi sono conformi non si va da nessuna parte) non prevedono l&#39;uso di accumulatori, che a null&#39;altro servono se non a fare da volano al sistema (e se sono ben dimensionati anche a mandarlo avanti per un pò senza l&#39;apporto dell&#39;energia alternativa, ma ovviamente solo se sono stati prima adeguatamente caricati).<br>Tutte queste cose sono scritte lì ed alla fine di ogni capoverso c&#39;è sempre scritto:<br>Se.................provocher&agrave; il distacco degli inverter.<br>E non può essere l&#39;utente a riattaccarli.</div></div><br>.<br>Prova a rileggere bene la DK5940. Se i dispositivi sono integrati nell&#39;inverter basta siano certificati. Cosa c&#39;entrano le batterie? Guarda che gli inverter hanno 1 come cos.<br><div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b></div><div id="quote" align="left">Per ora la cose vi vanno bene perchè i piccoli utenti che immettono in rete sono così pochi che è come soffiare davanti ad un maremoto per fermare l&#39;onda.<br>Ma è solo per questo che non si hanno problemi.<br>Infatti non per niente i MW incentivabili per ora (poi i soldi finiranno) sono uno sputacchietto rispetto al consumo medio (e non vi dico alla produzione, che grazie al colabrodo che è la rete elettrica si frega quasi il 20&#37; per le perdite di trasmissione e i trasitori di potenza).<br>E&#39; solo perchè essendo così pochi non vi accorgete dell&#39; &quot;impatto ambientale&quot; che avete sulla rete (prola un pò strana impatto........).<br>Ma non può essere massificata una tecnologia che funziona così.<br>O si passa all&#39;autoconsumo/autoproduzione (con la rete magari solo per emergenza) o si trasforma la rete in modo da rendere possibili piccole isole d&#39;accumulo.<br>Ma così non può andare avanti&#33;&#33;&#33; <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/e8e46ddf5c755d7928c644da2526f4a3.gif" alt=":angry:"><br>Io personalmente sono per la prima soluzione perchè per la seconda non mi pare ci siano ancora soluzioni tecnologiche e mentalit&agrave; (dell&#39;utente medio, ovviamente) adeguate.<br>Ma pensateci.............<br>Come può essere concepita per la produzione la rete di piccola utenza, che è fatta ad albero e non a maglia?<br>Se tutti gli utenti di un nodo si attaccassero insieme a immettere corrente che facciamo?<br>I fuochi d&#39;artificio?<br>E&#39; anche per questo che non si può andare in produzione e ti disincentivano a farlo levandoti la tariffa.<br>Econtek..............chiedi a Graditi se non è così.<br>Lui parlava delle correnti di cortocircuito, ma questa (lo sa) è solo la punta dell&#39;iceberg&#33;</div></div><br>Mi sa che non hai ben evidenti i limiti del problema. Man mano che si diffonder&agrave; la produzione decentrata si adeguer&agrave; il sistema di controllo e gestione della rete. Fino ad oggi è stato installato solo qualche punto percentuale di potenza da FV e questo nella rete è assolutamente ininfluente. Fino al 10&#37; di produzione aleatoria non crea problemi di nessun tipo, poi si passer&agrave; ad una gestione tipo internet appunto a maglia. Non mi sembra il caso di fasciarsi la testa prima ancora di cominciare. dopo i 30 o 40 GW installati si porranno problemi veri, ma ce ne vuole ancora.

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                  • #10
                    <div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (snapdozier @ 5/2/2007, 15:43)</div><div id="quote" align="left">Tu non sei proprietario di quella specifica banconota, tu producendo acquisisci un credito e consumando lo pareggi</div></div><br>Alle condizioni che ti impone chi produce la banconota.<br>Chi dice che mi posso fidare?<br><br><div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (snapdozier @ 5/2/2007, 15:43)</div><div id="quote" align="left">Ti dirò che da settembre non è mai accaduto che si stacchi l&#39;inverter. Le condizioni che tu descrivi impedirebbero l&#39;uso di qualsiasi apparecchiatura elettronica tipo computer, televisione ecc. In che citt&agrave; vivi?</div></div><br>a GE, ma sono di SR.<br><br>Se in un fiume di portata fissata dalla natura (una rete di corrente fissata dal costruttore, lo scherzetto di scambiarsi le correnti da nodo a nodo non è plausibile per la piccola utenza, che non è maglia e io di quella parlo) tutti agiamo in prelievo secondo una quota che viene stabilita dal nostro fabbisogno (tutti agiamo in prelievo secondo una quota che viene stabilita dall&#39;ENEL con il contratto di fornitura) l&#39;unica condizione sar&agrave; quella di fissare la portata (l&#39;unica condizione sar&agrave; quella di fissare quanta corrente deve passare nei cavi di distribuzione), e finora questo l&#39;ha fatto l&#39;ENEL perchè i cavi ce li aveva lei e si stava solo in prelievo.<br>Se immettiamo la cosa cambia radicalmente, per cui il discorso della TV, del PC ecc, non c&#39;entra perchè quei prelievi fanno parte di un insieme che è stato costruito apposta a suo tempo.<br>Immettendo tu vai fuori di quell&#39;insieme, e il limite non è ancoa stato fissato, non so se mi spiego.<br>è come se io ti chiedo acqua, però produco benzina.<br>Uso gli stessi contenitori per lo scambio?<br>Quello che dici tu è giusto, ma solo se non si fissano univocamente i versi delle correnti, cioè si tolgono di mezzo le centrali di produzione a poco a poco.<br>Ma questo non mi pare vogliano farlo, perciò se in un ramo io utente immetto e la centrale immette pure che succede se non c&#39;è chi dice che la sommatoria delle correnti ai nodi non deve superare un certo valore (di cicurezza)?<br>E per ora questo non c&#39;è&#33;<br>E anche quando ci sar&agrave; come si fa?<br>Io ti vieto di immettere corrente perchè sei figlio della gallina bianca e consento all&#39;altro di farlo?<br>Come la risolveremmo questa cosa?<br>interconnetendoci in maniera condominiale?<br>Gi&agrave; me lo immagino che significherebbe, gli esempi li vediamo nei telegiornali alla cronaca nera.<br><br><div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (snapdozier @ 5/2/2007, 15:43)</div><div id="quote" align="left">Prova a rileggere bene la DK5940. Se i dispositivi sono integrati nell&#39;inverter basta siano certificati. Cosa c&#39;entrano le batterie? Guarda che gli inverter hanno 1 come cos.</div></div><br>E questo è il problema&#33;&#33;&#33;<br>Ci sono inverter che siano certificati e abbiano gli accumulatori?<br>A me pare di no perchè le tensioni d&#39;igresso che hanno sono un pò altine per avere gli accumulatori in parallelo.<br>Dovrebbero avere entrate di 12, 24, 48 V, no?<br>Invece ce le hanno di oltre 150 V.<br>Questo comporta non poche variazioni, per esempio su come disporre le stringhe perchè sennò come fai ad avere un centinaio di V in ingresso?<br>Comunque questo è un punto che lascio in sospeso perchè lì ammetto che non ho ancora fatto domanda per la certificazione, anzi se mi dici a chi devo chiederlo te ne sarei davvero grato.<br>Lo so che il cosfi è 1, ma non è al cosfi dell&#39;utenza che mi riferisco <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/d30410f1885cc910995e7413bcd857f0.gif" alt=""> <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/d30410f1885cc910995e7413bcd857f0.gif" alt=""> <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/d30410f1885cc910995e7413bcd857f0.gif" alt=""> <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/d30410f1885cc910995e7413bcd857f0.gif" alt=""> <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/d30410f1885cc910995e7413bcd857f0.gif" alt=""><br>Mi sono spiegato male&#33; <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/d30410f1885cc910995e7413bcd857f0.gif" alt=""> <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/d30410f1885cc910995e7413bcd857f0.gif" alt=""><br>Mi riferisco ad eventuali sfasamenti indotti dall&#39;immissione dell&#39;utente nella rete.<br><br><div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (snapdozier @ 5/2/2007, 15:43)</div><div id="quote" align="left">Mi sa che non hai ben evidenti i limiti del problema. Man mano che si diffonder&agrave; la produzione decentrata si adeguer&agrave; il sistema di controllo e gestione della rete. Fino ad oggi è stato installato solo qualche punto percentuale di potenza da FV e questo nella rete è assolutamente ininfluente. Fino al 10&#37; di produzione aleatoria non crea problemi di nessun tipo, poi si passer&agrave; ad una gestione tipo internet appunto a maglia. Non mi sembra il caso di fasciarsi la testa prima ancora di cominciare. dopo i 30 o 40 GW installati si porranno problemi veri, ma ce ne vuole ancora.</div></div><br>Voglio vedere come si far&agrave; e quanto coster&agrave;.<br>Magari spegnessero qualche centrale..............<br>Qualche punto percentuale?????<br>vuoi dire qualche millesimo, forse.<br>Qualche punto &#37; è il limite che si pone il nuovo conto energia..........<br>Sul 10&#37; sono d&#39;accordo con te, è lo stesso discorso che facevo prima.<br>

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                    • #11
                      Ma guarda che gli inverter hanno gi&agrave; dentro i dispositivi e sono stati certificati CEI dal costruttore. Sulsito dell&#39;Enel trovi tutti gli apparecchi a norma DK5940.<br>A cosa ti servono gli accumulatori?

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                      • #12
                        Tecnicamente ne so poco e nulla, ma quello che dice ad80 l&#39;ho gi&agrave; sentito. La produzione diffusa alternante ha come prerequisito la necessit&agrave; di una forma di accumulo decentralizzato, in grado di fare da interfaccia fra la galassia dei microproduttori e le esigenze della rete.<br>E&#39; sicuramente possibile prevedere, anzi auspicare, un adeguamento graduale della rete. Ma sarebbe molto più prudente iniziare gi&agrave; da ora a premunirsi e questo non lo far&agrave; il gestore privato. E&#39; una cosa che spetta al pubblico, almeno a livello di normativa e indicazione programmatica.<br>Anche la soluzione che propone ad80, cioè l&#39;accumulo e utilizzo a livello di singola utenza, sarebbe un ottimo primo passo. Ci sono problemi di ammortamento economico della spesa che andrebbero affrontati e la tecnologia andrebbe più pubblicizzata (mi rendo conto non sia facile. è solo un parere da profano <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/99685fe38f4a3b27aba33358b42528b6.gif" alt=""> ).<br><br>Che il limite sia così lontano nel tempo non ci giurerei, le sole domande di installazione dell&#39;eolico porteranno pericolosamente vicini alla soglia limite. Non parliamo della situazione che si potrebbe venire a creare se il costo del FV scendesse al di sotto della soglia di vantaggiosit&agrave; al privato senza incentivo&#33; (Si, ok... è un&#39;ipotesi, solo un SE... ma sottovalutare i SE è uno degli errori più comuni&#33<br><br>Quello del problema dell&#39;energia alternante è il vero problema delle rinnovabili, non il costo che verr&agrave; inesorabilmente assorbito man mano che la tecnologia proporr&agrave; soluzioni a minor costo e parallelamente l&#39;accesso alle fonti fossili diventer&agrave; più costoso.<br>Gi&agrave; ora se caricassimo su gas e petrolio anche i costi ambientali, sanitari, di emissioni serra e di difesa dell&#39;approvvigionamento le cose cambierebbero molto (non è solo il nucleare ad avere costi &quot;occulti&quot;&#33 E presto si comincer&agrave; a farlo... tramite tassazioni e penalizzazioni, possiamo scommetterci. <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/35fa55169602367e5624b77957a35f11.gif" alt="&lt;_&lt;"><br><br>Anche Coiante ne parla qui : <a href="http://www.aspoitalia.net/images/stories/coiante/coiantejul06.pdf" target="_blank">http://www.aspoitalia.net/images/stories/c...oiantejul06.pdf</a>
                        “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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                        • #13
                          scusate ma non entro nel merito della discussione poichè non sono in grado tecnicamente di farlo però una domanda mi viene spontanea: come fanno in Germania o ancor di più in Danimarca con l&#39;eolico? Tali problemi mi sembra non ci siano...<br>

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                          • #14
                            <div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (BrightingEyes @ 5/2/2007, 18:25)</div><div id="quote" align="left">Tecnicamente ne so poco e nulla, ma quello che dice ad80 l&#39;ho gi&agrave; sentito. La produzione diffusa alternante ha come prerequisito la necessit&agrave; di una forma di accumulo decentralizzato, in grado di fare da interfaccia fra la galassia dei microproduttori e le esigenze della rete.<br>E&#39; sicuramente possibile prevedere, anzi auspicare, un adeguamento graduale della rete. Ma sarebbe molto più prudente iniziare gi&agrave; da ora a premunirsi e questo non lo far&agrave; il gestore privato. E&#39; una cosa che spetta al pubblico, almeno a livello di normativa e indicazione programmatica.<br>Anche la soluzione che propone ad80, cioè l&#39;accumulo e utilizzo a livello di singola utenza, sarebbe un ottimo primo passo. Ci sono problemi di ammortamento economico della spesa che andrebbero affrontati e la tecnologia andrebbe più pubblicizzata (mi rendo conto non sia facile. è solo un parere da profano <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/325e0deea8dc5c7263150b290b2bd732.gif" alt=""> ).<br><br>Che il limite sia così lontano nel tempo non ci giurerei, le sole domande di installazione dell&#39;eolico porteranno pericolosamente vicini alla soglia limite. Non parliamo della situazione che si potrebbe venire a creare se il costo del FV scendesse al di sotto della soglia di vantaggiosit&agrave; al privato senza incentivo&#33; (Si, ok... è un&#39;ipotesi, solo un SE... ma sottovalutare i SE è uno degli errori più comuni&#33<br><br>Quello del problema dell&#39;energia alternante è il vero problema delle rinnovabili, non il costo che verr&agrave; inesorabilmente assorbito man mano che la tecnologia proporr&agrave; soluzioni a minor costo e parallelamente l&#39;accesso alle fonti fossili diventer&agrave; più costoso.<br>Gi&agrave; ora se caricassimo su gas e petrolio anche i costi ambientali, sanitari, di emissioni serra e di difesa dell&#39;approvvigionamento le cose cambierebbero molto (non è solo il nucleare ad avere costi &quot;occulti&quot;&#33 E presto si comincer&agrave; a farlo... tramite tassazioni e penalizzazioni, possiamo scommetterci. <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/902c34c14723abf7e3f112d90bb59926.gif" alt="&lt;_&lt;"><br><br>Anche Coiante ne parla qui : <a href="http://www.aspoitalia.net/images/stories/coiante/coiantejul06.pdf" target="_blank">http://www.aspoitalia.net/images/stories/c...oiantejul06.pdf</a></div></div><br>Rispondo a brighting, ma vorrei rispondere anche dozier insieme:<br><br>L&#39;uso degli accumulatori fa parte di un brevetto che ho sviluppato insieme ad una ditta che si occupa di FV da 25 anni.<br>Questo forum non è fatto per la pubblicit&agrave;, quindi non insisterò nel dire che esiste questa soluzione alternativa (l&#39;autoproduzione/autoconsumo) ai metodi per ora definiti &quot;classici&quot;: cioè lo stand-alone e l&#39;immissione in rete.<br>la cosa buona di questo sistema è che non gliene frega niente della rete.<br>Ma non bisogna vederla solo in termini di stabilit&agrave; della rete od economicit&agrave; della cosa.<br>Io (che dell&#39;ambiente mi definisco un estremista, sono un ingegnere dell&#39;ambiente e un tecnico del controllo ambientale, non ho nemmeno voluto comprarmi la macchina e sono, mio malgrado, costretto a vivere in una grande citt&agrave;, dove lavoro per un corpo di polizia ambientale e me ne sono dovuto andare da SR per non voler pagare dazio lavorando per conto dei proprietari delle raffinerie, che hanno devastato la mia citt&agrave;, non so se basta a definirmi recidivo ed estremista) preferisco mille volte la sostenibilit&agrave; ambientale di una tecnologia, anche se costa un pò di più, piuttosto che l&#39;economicit&agrave;.<br>E quella ce ho detto, dal punto di vista della sostenibilit&agrave;, è la migliore cosa.<br>Prova a pensare quanta CO2 si risparmierebbe a livello nazionale se invece di far andare la corrente avanti e indietro nella rete (ammesso che fili tutto liscio) la si accumulasse laddove la si produce............. <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/4c4e33073dc53268281e28fdca4a8738.gif" alt=":blink:"><br>Perchè per farla andare avanti e indietro non si potranno mai spegnere le centrali e si dovr&agrave; mantenere la rete così com&#39;è.<br>Altrimenti come si potrebbe bilanciare la potenza &quot;prodotta&quot; dalla piccola utenza con quella data dalle centrali?<br>Questa cosa non mi pare sia un vantaggio per gli utenti, ma solo per i gestori della rete, che così si sono costruiti un altro pseudo-monopolio.<br>Io mi sono fatto due conti (e l&#39;ho gi&agrave; detto altra 50 volte).<br>Se solo il 10&#37; della piccola utenza (2 milioni di famiglie) autoproducesse e autoconsumasse si risparmierebbe così gi&agrave; il 4,2&#37; della CO2 emessa a livello nazionale per la produzione di elettricit&agrave;.<br>Sto parlando di -4,2&#37; solo così, non di tutti gli sforzi che si dovevano fare per ridurre le emissioni in base a Kyoto e poi invece sono aumentate del 6&#37;.<br>Il fatto è che questa cosa non si sposa col concetto di crescita economica (e in merito ho letto un bellissimo libro, &quot;la decrescita felice&quot; di M.Pallante, ve lo consiglio) perchè autoprodurre e autoconsumare significa non dover più rendere conto ai miliardari.<br>Ecco perchè sono molto interessato alle forme di incentivazione in conto capitale, come quella del 55&#37; del rimborso dei costi sostenuti.<br><br><div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (gennarocs @ 6/2/2007, 08:54)</div><div id="quote" align="left">scusate ma non entro nel merito della discussione poichè non sono in grado tecnicamente di farlo però una domanda mi viene spontanea: come fanno in Germania o ancor di più in Danimarca con l&#39;eolico? Tali problemi mi sembra non ci siano...</div></div><br>Se si immette in rete alle MT e non si tocca la rete di BT tutto è diverso, perchè la rete di MT è interconnessa a maglia, non ad albero, quindi può funzionare facendo la parte per cui è costruita, coè distribuire, e anche gestire eventuali picchi di carico distribuendoli meglio fra i nodi.<br>Tutto qui.

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                            • #15
                              <div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (ad80 @ 6/2/2007, 09:18)</div><div id="quote" align="left">Se solo il 10&#37; della piccola utenza (2 milioni di famiglie) autoproducesse e autoconsumasse si risparmierebbe così gi&agrave; il 4,2&#37; della CO2 emessa a livello nazionale per la produzione di elettricit&agrave;.<br>Sto parlando di -4,2&#37; solo così, non di tutti gli sforzi che si dovevano fare per ridurre le emissioni in base a Kyoto e poi invece sono aumentate del 6&#37;.<br>Il fatto è che questa cosa non si sposa col concetto di crescita economica (e in merito ho letto un bellissimo libro, &quot;la decrescita felice&quot; di M.Pallante, ve lo consiglio) perchè autoprodurre e autoconsumare significa non dover più rendere conto ai miliardari.<br>Ecco perchè sono molto interessato alle forme di incentivazione in conto capitale, come quella del 55&#37; del rimborso dei costi sostenuti.</div></div><br>Pallante l&#39;ho letto e mi trova molto scettico su alcuni aspetti &quot;fondamentalistici&quot; (tutto il capitolo del superamento del mercato tramite lo scambio, il volontariato e l&#39;autoproduzione ad es.) ma sono in totale accordo con quanto dici. Ad essere sinceri sul FV Pallante ha un pò ammorbidito la sua visione komeinista, ora ammette che autoprodurre e autoconsumare l&#39;energia è la miglior forma di risparmio, prima riteneva il FV un semplice spreco di soldi (meno pannelli meno PIL <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/f74bfa7e4c83c2358aa4fc283ad5f2f1.gif" alt=":P"> ). Ma vabbè, siamo totalmente fuori tema.<br>A mio parere ci sono due livelli a cui puntare, uno è quello che citi, cioè l&#39;autoproduzione e autoconsumo privato. Se, come tutti prevedono, i prezzi del FV inizieranno una corposa riduzione entro due o tre anni l&#39;incentivazione del 55&#37; potrebbe far diventare interessante questa soluzione in tempi relativamente brevi. Però per far scendere il costo del FV ora serve il conto energia. E per far decollare la soluzone che proponi serve attenzione livello istituzionale, non può essere delegata alla speranza dell&#39;iniziativa privata. Credo non siano molti nemmno su questo forum a capire fino in fondo di cosa effettivamente stiamo trattando.<br>Il secondo livello si dovrebbe attuare comunque, magari in tempi più lunghi. E dovrebbe riguardare l&#39;organizzazione dell&#39;accumulo a livello di distretto. Solo questo infatti può permettere la crescita di una vera produzione diffusa (che non può essere solo l&#39;autoconsumo) e la nascita di microinstallazioni professionali, sia eoliche che FV che termoelettriche. Se io coltivatore decido di adibire un terreno improduttivo a impianto solare ho interesse che l&#39;energia che produco possa essere rivenduta anche se ne produco in grande esubero rispetto alle mie esigenze. Se oltre ai due milioni di famiglie che autoproducono il consumo ci aggiungi 200.000 impianti professionali raddoppi la quota di CO2 risparmiata. E crei 200.000 posizioni di rendita sociale invece che 4 o 5 redite miliardarie. <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/c81b8be7f172d1028da0c37bcbcbfe55.gif" alt="">
                              “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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                              • #16
                                <div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (BrightingEyes @ 6/2/2007, 10:32)</div><div id="quote" align="left">Se io coltivatore decido di adibire un terreno improduttivo a impianto solare ho interesse che l&#39;energia che produco possa essere rivenduta anche se ne produco in grande esubero rispetto alle mie esigenze. Se oltre ai due milioni di famiglie che autoproducono il consumo ci aggiungi 200.000 impianti professionali raddoppi la quota di CO2 risparmiata. E crei 200.000 posizioni di rendita sociale invece che 4 o 5 redite miliardarie. <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/ed079086db9736be5f4c2f9660cb0199.gif" alt=""></div></div><br>Vabbè...........ho citato Pallante, ma non vuol dire che per me sia Vangelo.<br>Comunque creare gi&agrave; centinaia d migliaia di posizioni di rendita medie piuttosto che pochissime posizioni di rendita faraonica va nella direzione giusta.<br>Quello che dici mi trova d&#39;accordo su punto di vista economico, ma l&#39;ho gi&agrave; ribadito.<br>Solo economico&#33;<br>Se serve a fare scendere il prezzo dei pannelli FV ben venga.<br>Ma mi trova scettico il fatto che un giorno si possa cambiare sistema di gestione degli accumuli in un verso che vada contro l&#39;interesse dei grandi dell&#39;energia di oggi.<br>Ma pensate che un giorno chi oggi ha il controllo del petrolio dir&agrave;:<br>&quot;mah...........mi sono convertito, lasciamo tutto alla sostenibilit&agrave; e al libero mercato&quot;.<br>La mia opinione è che questa storiella del CE servir&agrave; solo a chi ora controlla il petrolio a controllare domani il Silicio.<br>E il fatto che questo sia quotato in borsa (così come lo è il petrolio) costituisce un&#39;ulteriore rafforzamento al mio dubbio.<br>Adesso stiamo uscendo pazzi perchè vogliamo (non solo io, ma in senso lato un pò tutti) il petrolio iracheno, che era quello più facile da estrarre.<br>Quando il petrolio lo lasceremo stare che faremo?<br>Usciremo pazzi perchè vogliamo la sabbia del deserto?<br>Si trova sempre lì............... <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/8497ae5a005eb3b10d2a9465ef01c370.gif" alt="&lt;_&lt;"><br>Eppoi una forma di produzione sostenibile dell&#39;energia eletrica deve dare all&#39;utente la possibilit&agrave; anche di scegliere fra fonte e fonte.<br>Invece col CE, date le tensioni d&#39;ingresso (alte&#33, non si possono usare accumulatori e nemmeno altre fonti, per esempio il microeolico e le celle a combustibile, che hanno standard di corrente e tensione diversi.<br>Non ti puzza questa cosa?<br>Non ti sembra che stiano cercando solo di spostare l&#39;oligopolio dell&#39;energia da una fonte all&#39;altra?<br>Ma qual&#39;è quel paese dove (parafrasando un discorso di prima) se io uso l&#39;energia come moneta il taglio più piccolo è 500 euro?????? <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/929823133a92fd108c9b0460549c5a8f.gif" alt=":blink:">

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                                • #17
                                  <div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (ad80 @ 6/2/2007, 16:21)</div><div id="quote" align="left">Non ti puzza questa cosa?<br>Non ti sembra che stiano cercando solo di spostare l&#39;oligopolio dell&#39;energia da una fonte all&#39;altra?</div></div><br>Non sono un gran tecnico, quindi non saprei bene dare un giudizio su questi aspetti, ma si... che chi ha in mano l&#39;oligopolio ora non accetter&agrave; di cederlo con grazia lo ritengo sicuro, purtroppo. E questo, prima ancora dell&#39;aspetto economico, sar&agrave; uno dei problemi più duri da superare. Probabilmente si mascherer&agrave; tutto dietro il solito muro di gomma. Davanti tutti a favore delle rinnovabili, dietro la schiena tutti a sabotare, ostacolare, limitare... storia gi&agrave; vista e prevista purtroppo. Basta vedere quanta resistenza passiva ha fatto Enel negli ultimi anni per ritardare il pur minimale conto energia. <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/2212d10acee4cc1b156f35a9428568c8.gif" alt="&lt;_&lt;"><br><br>Su quest&#39;ultimo ribadisco che io lo trovo necessario solo per la possibile spinta alla crescita del mercato e alla parallela diminuzione dei costi. L&#39;obiettivo è arrivare a un FV se non competitivo almeno vicino nei costi di ammortamento alle soluzioni classiche. A quel punto sarebbe la massa dei privati a mantenere in funzione la cosa. Che sia cosa facile non lo pretendo.<br>Comunque se la soluzione che proponi venisse accettata e compresa a livello istituzionale un conto energia riveduto e corretto potrebbe benissimo rendere perseguibile anche questa strada.. perchè no? Certo ci vuole una convinzione diffusa e un supporto politico... ma tante cose sembravano fantascienza 10 anni fa. <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/6f42b229be00ccae3c83b81072f4b49b.gif" alt="">
                                  “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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                                  • #18
                                    <div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (BrightingEyes @ 6/2/2007, 17:34)</div><div id="quote" align="left">Non sono un gran tecnico, quindi non saprei bene dare un giudizio su questi aspetti, ma si... che chi ha in mano l&#39;oligopolio ora non accetter&agrave; di cederlo con grazia lo ritengo sicuro, purtroppo. E questo, prima ancora dell&#39;aspetto economico, sar&agrave; uno dei problemi più duri da superare. Probabilmente si mascherer&agrave; tutto dietro il solito muro di gomma. Davanti tutti a favore delle rinnovabili, dietro la schiena tutti a sabotare, ostacolare, limitare... storia gi&agrave; vista e prevista purtroppo. Basta vedere quanta resistenza passiva ha fatto Enel negli ultimi anni per ritardare il pur minimale conto energia. <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/7ded2b40453308931e060b7b4255ad3b.gif" alt="&lt;_&lt;"><br>Su quest&#39;ultimo ribadisco che io lo trovo necessario solo per la possibile spinta alla crescita del mercato e alla parallela diminuzione dei costi. L&#39;obiettivo è arrivare a un FV se non competitivo almeno vicino nei costi di ammortamento alle soluzioni classiche. A quel punto sarebbe la massa dei privati a mantenere in funzione la cosa. Che sia cosa facile non lo pretendo.<br>Comunque se la soluzione che proponi venisse accettata e compresa a livello istituzionale un conto energia riveduto e corretto potrebbe benissimo rendere perseguibile anche questa strada.. perchè no? Certo ci vuole una convinzione diffusa e un supporto politico... ma tante cose sembravano fantascienza 10 anni fa. <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/ea078970d3fcaf99f92007b42b848dac.gif" alt=""></div></div><br>Sono due anni che provo a dare pubblicit&agrave; a questa cosa, in tutti gli ambienti.<br>Ma la politica in Italia è solo arte di saper fottere bene il prossimo............... <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/4f450c4baaf68116f4ede31f938ea80a.gif" alt=""> <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/4f450c4baaf68116f4ede31f938ea80a.gif" alt=""> <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/4f450c4baaf68116f4ede31f938ea80a.gif" alt=""><br>almeno dalle mie parti l&#39;impressione immediata è questa, ma non credo sia cosa tanto diversa dalle altre parti.<br><br>In merito al secondo capoverso del tuo discorso ti ho risposto in privato.<br><br>Ciao&#33; <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/1b66b1ea44be51bc769f462220af73dc.gif" alt=":B):">

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