Possibile che non si senta il bisogno di realizzare inverter/impianti grid connected che però mi permettano di usare l'energia prodotta in diurno nel caso di black-out o manutenzione della rete elettrica, visto che il mio impianto continuerà a produrre energia elettrica?<br>Chi mi illumina sulle direttive ENEL? Quali spiragli esistono?<br>Mi sembra così stupido sciupare risorse inutilmente!!!
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Inverter - Manutenzione Rete - Black-out
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Basta che utilizzi l'inverter Aladin di Elettronica Santerno1) impianto 3kW, 24 moduli Kyocera 125GHT-2, inverter Power-one Aurora 3600
2) impianto 14,52kW, 66 moduli Trina 220W, 3 inverter Power-one Aurora 6000
http://www.energeticambiente.it/tecn...nstallato.html
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<div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (garghy @ 30/8/2007, 16:59)</div><div id="quote" align="left">Basta che utilizzi l'inverter Aladin di Elettronica Santerno</div></div><br>hai un link o un data-sheet di questo inverter?<br>
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La DK5940, al par. 5.1 CRITERI GENERALI DI FUNZIONAMENTO, recita:<br><div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b></div><div id="quote" align="left">"Il funzionamento in parallelo della rete pubblica di un generatore è subordinato a precise condizioni tra le quali in particolare si richiamano le seguenti:<br>- il cliente produttore non deve causare disturbi alla tensione di alimentazione e alla continuità del servizio sulla rete ENEL; in caso contrario si dovrà interrompere il collegamento di parallelo dell’impianto di produzione<br>immediatamente ed automaticamente;<br>- <b>in caso di mancanza di tensione sulla rete ENEL, l’impianto di produzione non deve alimentare la rete stessa.</b>"</div></div><br>Questo è chiaro ed è per garantire la sicurezza dei manutentori che dovessero lavorare sulla rete in caso di black-out.<br><br>Si distingue però il caso di descritto alla pagina 6 (e devo rileggermelo ancora con attenzione perchè non ho capito come realizzare carichi privilegiati):<br><br><div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b></div><div id="quote" align="left">"Il cliente produttore deve attendersi un certo numero di interruzioni del parallelo con la rete ENEL; di conseguenza deve curare con particolare attenzione la suddivisione dei propri carichi tra quelli privilegiati e non privilegiati (1).<br><i>(1) La suddivisione dei carichi a monte ed a valle dell'interruttore di interfaccia è di competenza del produttore, tenendo conto che per l'apertura del medesimo interruttore:<br>- se il Cliente produttore non ha carichi propri, vi è solo mancata fornitura di energia alla rete pubblica;<br>- se il Cliente produttore ha carichi privilegiati tra il generatore e l'interruttore di interfaccia, ed il generatore è sufficientemente dimensionato, non si ha interruzione di tali carichi, ma solo mancata fornitura di energia alla rete pubblica;<br>- se il Cliente produttore deriva i propri carichi tra il punto di consegna dell'energia ENEL e l'interruttore di interfaccia, tali carichi beneficeranno di una continuità di servizio pari a quella assicurata ai normali clienti alimentati dalla rete pubblica."</i></div></div><br>ciao Filippo<br><br><span class="edit">Edited by FernandoFast - 31/8/2007, 16:18</span>
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<div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (taote @ 30/8/2007, 17:27)</div><div id="quote" align="left"><div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (garghy @ 30/8/2007, 16:59)</div><div id="quote" align="left">Basta che utilizzi l'inverter Aladin di Elettronica Santerno</div></div><br>hai un link o un data-sheet di questo inverter?</div></div><br><a href="http://www.elettronicasanterno.it/br/solar_energy/" target="_blank">Ecco il link ad aladin</a> guarda dalla pag.22<br><br>Per unozero:<br>Questo non è un inverter grid connect e basta, ma ha all'interno anche degli accumulatori che gli permettono di erogare energia all'utenza anche nel caso di mancanza di tensione di rete (off grid). Inoltre può erogare energia dalle batterie anche con la rete in funzione, permettendo di sommare l'energia delle batterie con quella della rete; in questo modo l'utenza può avere picchi di assorbimento maggiori della potenza installata (in alcuni casi può essere utile anche questa possibilità.<br><br>saluti<br>carest
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Ciao,<br>nel mio impianto, in funzione dal 21 agosto07 2,97kW Siena (del quale fornirò indicazioni più pecise in seguito) penso di fare questo (il tutto coerente con la DK5940): all'ingresso del quadro principale (lato enel) un contattore la cui bobina è eccitata dalla tensione enel stessa (a monte), connesso meccanicamente a questo un altro contattore che invece, quando c'è tensione enel è aperto. A quest'ultimo contattore collego l'uscita di un gruppo di continuità anche piccolo (da pc che trovi a poche decine di €). Quando va via la tensione enel il gruppo entra in funzione ed ovviamente la rete di casa sente tensione e l'inverter funziona. Ho descritto il tutto in maniera generica , ma il principio spero sia chiaro, ed è stato concordato con il fornitore dei pannelli.<br>Riccardo
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<div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (carest @ 31/8/2007, 13:12)</div><div id="quote" align="left"><div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (taote @ 30/8/2007, 17:27)</div><div id="quote" align="left">hai un link o un data-sheet di questo inverter?</div></div><br><a href="http://www.elettronicasanterno.it/br/solar_energy/" target="_blank">Ecco il link ad aladin</a> guarda dalla pag.22<br><br>Per unozero:<br>Questo non è un inverter grid connect e basta, ma ha all'interno anche degli accumulatori che gli permettono di erogare energia all'utenza anche nel caso di mancanza di tensione di rete (off grid). Inoltre può erogare energia dalle batterie anche con la rete in funzione, permettendo di sommare l'energia delle batterie con quella della rete; in questo modo l'utenza può avere picchi di assorbimento maggiori della potenza installata (in alcuni casi può essere utile anche questa possibilità.<br><br>saluti<br>carest</div></div><br>Grazie tante carest <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/1cee2bde1caf9f7d5c07a961151736f1.gif" alt="^_^">
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<div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (MrDish @ 31/8/2007, 14:45)</div><div id="quote" align="left">Quindi la rete è protetta dal contatore che sente che la rete non ha tensione e scatta, giusto?!!!</div></div><br>Si, il contattore tenuto sù dalla tensione enel non si eccita e di fatto stacca il collegamento con l'esterno. Lo stesso schema viene utilizzato su scala industriale nelle industrie che hanno un gruppo autonomo, due contattori meccanicamente interconnessi che convertono enel/gruppo elettrogeno o di continuità.<br>Riccardo
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Ciao Il Maggiore,<br><br>Potresti spiegarci meglio i seguneti punti:<br>- dove colleghi il gruppo di continuità, in una presa qualsiasi della casa?<br>- che marca modello di contattori usi, come sono collegati?<br>- durante il "black-out" ENEL, il contatore di produzione continua a registare la produzione del fotovoltaico giusto?<br><br>Grazie mille.<br>Eubrun<br>
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GRUPPO DI CONTINUITA': deve avere l'alimentazione in ingresso a monte del contattore "ENEL", in modo da entrare in funzione (cioè erogare in uscita..) solo quando non c'è l'enel, montandolo in un punto qualsiasi non funzionerebbe perchè "sentirebbe" subito la sua corrente.<br>CONTATTORI: ancora non li ho acquistati, ma si parla di comuni contattori da xxW (dipende dal tuo impianto e dal tuo contratto) trifase o monofase che trovi da qualsiasi rivendotore di materiale elettrico all'ingrosso, per i collegamenti:<br>CONTATTORE "ENEL": ingresso fase/neutro della tensione dal contatore ENEL. In questo modo, in caso di mancanza tensione enel, ISOLA l'impianto di casa dalla rete enel. La bobina di eccitazione del contattore va alimentata da tensione a monte del contattore stesso.<br>CONTATTORE "GRUPPO DI CONTINUITA'". l'ingresso lo devi prendere a monte dell'altro contattore, l'uscita la colleghi all'alimentazione (ingresso) del gruppo di continuità. In questo modo ottieni che in caso di black out enel il gruppo non viene più alimentato ed inizia ad erogare corrente (quindi l'uscita la devi collegare ad un punto qualsiasi a valle dei contattori).<br>Corretto: durante il black out il contatore di produzione dovrebbe continuare a "segnare"<br>Ciao<br>Riccardo
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Quindi basterebbe un solo contattore normalmente chiuso con il seguente schema?<br><br>Ingresso Contattore: verso linea ENEL<br>Uscita contattore: verso interruttore generale casa<br>Ingresso UPS:verso linea ENEL a monte del contattore<br>Uscita UPS: verso interruttore generale casa<br><br>MA:<br>1) siamo sicuri che l'inverter monitorando i parametri di rete si faccia ingannare dall'uscita dell'UPS?<br>2) ENEL che dice riguardo alla certificazione 5940?<br>3) gli UPS di solito hanno un'autonomia di pochi minuti, in caso di back-out, anche se l'inverter produce, la batteria dell'UPS non si scarica?<br>4) gli UPS hanno di solito un fusibile di protezione di max corrente, di solito pochi ampere, in caso si back-out di sera quando l'inverter non produce, l'UPS alimenterebbe i carichi e il fusibile si brucierebbe, constringendo a verifiche e sostituzioni periodiche.<br><br>A parte le considerazioni di cui sopra, se c'è qualcuno che usa questa configurazione, potrebbe condividere la sua esperienza?<br><br>Ciao,<br>Eubrun
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Ieri ho provato manualmente a far riattivare l'inverter con un UPS da 500VA, dopo aver staccato la linea ENEL e tutte le utenze della casa.<br><br>Risultato l'UPS comincia ad erogare una tensione di uscita fortemente variabile da 230 a 260 e l'inverter non riparte.<br><br>E' un problema di UPS sottodimensionato?<br><br>Chi ha già provato questa configurazione?<br><br>Ciao,<br>Eubrun
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<div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (eubrun @ 1/9/2007, 10:40)</div><div id="quote" align="left">Quindi basterebbe un solo contattore normalmente chiuso con il seguente schema?<br><br>Ingresso Contattore: verso linea ENEL<br>Uscita contattore: verso interruttore generale casa<br>Ingresso UPS:verso linea ENEL a monte del contattore<br>Uscita UPS: verso interruttore generale casa<br><br>MA:<br>1) siamo sicuri che l'inverter monitorando i parametri di rete si faccia ingannare dall'uscita dell'UPS?<br>2) ENEL che dice riguardo alla certificazione 5940?<br>3) gli UPS di solito hanno un'autonomia di pochi minuti, in caso di back-out, anche se l'inverter produce, la batteria dell'UPS non si scarica?<br>4) gli UPS hanno di solito un fusibile di protezione di max corrente, di solito pochi ampere, in caso si back-out di sera quando l'inverter non produce, l'UPS alimenterebbe i carichi e il fusibile si brucierebbe, constringendo a verifiche e sostituzioni periodiche.<br><br>A parte le considerazioni di cui sopra, se c'è qualcuno che usa questa configurazione, potrebbe condividere la sua esperienza?<br><br>Ciao,<br>Eubrun</div></div><br>No, i contattori devono essere due meccanicamente interconnessi, con questa configurazione (due contattori) sei a posto con la 5940, ti ripeto, è una configurazione normalmente usate nelle aziende dove cè un gruppo ausiliario che all'occorrenza parte al posto dell'ENEL.<br>Questa configurazione non l'ho ancora provata , ma chi chi mi ha fornito i pannelli mi ha detto che è ok.<br>E' chiaro che il problema è quello dell'assorbimento, poichè l'UPS deve servire a fornire solo la tensione all'inverter, che assorbe pochi watts, ma se la casa ne assobe più di quelli che i pannelli sono in grado di erogare, è chiaro che l'ups si pianta e tutto il sistema si ferma.<br>Ciao<br>Riccardo
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Ciao, in base allo schema dei collegamenti che hai descritto non riesco a capire perchè "tecnicamente" con 2 contattori sei conforme alla DK5940 mentre con uno no.<br><br>Se magari lo chiarisci....<br>E poi sarebbe il caso di provare questa soluzione sul campo....<br><br>Eubrun<br>
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<div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (eubrun @ 2/9/2007, 13:54)</div><div id="quote" align="left">Ieri ho provato manualmente a far riattivare l'inverter con un UPS da 500VA, dopo aver staccato la linea ENEL e tutte le utenze della casa.<br><br>Risultato l'UPS comincia ad erogare una tensione di uscita fortemente variabile da 230 a 260 e l'inverter non riparte.<br><br>E' un problema di UPS sottodimensionato?<br><br>Chi ha già provato questa configurazione?<br><br>Ciao,<br>Eubrun</div></div><br>Ciao eubrun,<br>Da quel poco che so, l'inverter vede la rete come un corto circuito, (una resistenza bassissima).<br>L'UPS (da 500Va) ha una resistenza interna decisamente più alta.<br>Secondo me dopo che hai acceso ups, l'inverter si è agganciato alla sua frequenza ed ha iniziato ad immettere potenza, immediatamente dopo, dato che questa potenza non veniva assorbita da nessuna parte la tensione è iniziata ad incrementare fino ad uscire dai parametri (260), ed a quel punto l'inverter si è sganciato, la tensione è ritornata a 230 ed è ricominciato il ciclo.<br>Una configurazione del genere, probabilmente funziona solo se i carichi collegati sono estremamente bilanciati con la potenza disponibile.<br>P.e. UPS 500 Va fotovoltaico 1000 Va (teoricamente costante) deve esserci un carico tra 1499va e 1001 Va, in pratica il carico deve essere sempre maggiore o uguale al fotovoltaico.<br>ciao<br>Ps aggiungo che l'inverter, come da dk5950, può erogare solo con frequenze comprese tra 49,72 e 50,28 Hz e molti ups, oltre a non garantire questa precisione (leggi sul manuale del tuo ups), hanno una forma d'onda di uscita non proprio sinusoidale.<br>Non so se è una cosa "igienica" fare queste prove <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/467009e2094e010a6b08018859dfd890.gif" alt=""><br><br><span class="edit">Edited by gigisolar - 2/9/2007, 16:19</span>Impianto FV 2,94 kWp 23° -85 est 1° CE e 3 PDC Riello aria 13 kWt dal 2007.
Caminetto aria Montegrappa CMP05 10,5 kWt, 4* dal 2011. Caldaia a metano Riello Family 26K
Twingo Electric Zen dal 2021 Tesla MY dal 2024
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Ciao gigisolar,<br><br>In realtà ho notato che l'UPS eroga una tensione fuori dal range ammissibile se c'è solo l'inverter collegato sull'uscita, mettendo anche una lampadina la tensione scende fino a 250V rientrando nel range.<br>L'allarme relativo alla Vac sull'inverter si è spento ma si è acceso quello relativo alla Fac (frequenza di rete) che era a 51,36Hz, quindi fuori dal range.<br>Ho controllato il manuale dell'inverter è riporta 50Hz +o- 5% quindi niente da fare.<br><br>Tutto questo per dire che non è per niente facile trovare il giusto inverter che riesca ad "ingannare" l'inverter e gestire i carichi (p. es. black-out notturni).<br><br>Se qualcuno c'è riuscito che lo faccia sapere :-)<br><br>Ciao,<br>Eubrun
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Ciao eubrun<br>Non credo proprio sia facile realizzare in modo "casalingo" quello che stai tentando; se è per soddisfazione personale si può provare tutto, ma se proprio ti serve occorre andare su cose commerciali e certificate; vedi il mio post nella pagina precedente di questa discussione.<br><br>saluti<br>carest
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si risolve con un inverter pwm ..(onda pura)<br>qui un'idea di costi e dati tecnici <a href="http://www.elettronicanet.com/eshop/listino_inverter_s.htm" target="_blank">http://www.elettronicanet.com/eshop/listino_inverter_s.htm</a><br><br>in pratica bisgna fare cosi l'impianto anti black out:<br><br>1 - fusibili eccitati dalla linea enel (in caso di black out si aprono i contatti e cosi non ritorna la corrente in rete enel e non fulminiamo i poveri tecnici al lavoro )<br><br>2 - trasformatore 220V / 12V (anche switching) (180 euroni per uno da 40 A - 80 euro per uno da 28 A )<br>3 - regolatore di carica ( sempre nel sito di prima per vedere i prezzi e le caratteristice tec.)<br>4 - batterie a gel (consiglio una da 140 A costo circa 250 euro)<br>5 - inverter a onda sinusoidale pura (costano un botto ma necessario per ingannare l'inverter grid)<br><br>conto economico .... 20 euro i rele + 80 euro trasf 220/12 + ragolatore di carica 250 + batteria 250 euro ( sipuo risprmiare con batterie classiche ma durano meno e riciedono manutenzione) + inverter 1kwatt 750 euro....<br><br>totale 1350 euro....<br><br>la cosa è sicuramente fattibile ..<br>l'efficenza del sistema è bassa<br>il costo della reallizzazione molto alta....<br><br>personalmente penso che costi meno un generatore a scoppio in caso di black out.....<br>
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Ciao david-one,<br><br>penso che sia effettivamente necessario che l'inverter sia ad onda sinusoidale pura.<br>Invece si può probabilmente risparmiare sia sulla potenza dell'inverter che sulla capacità della batteria a 12V inquanto servono solo a non far scattare l'inverter fotovoltaico, non alimentano carichi....<br><br>Se invece in black-out è notturno allora bisogna proteggere l'inverter da un eccessivo assorbimento da parte dei carichi.<br><br>C'è qualcuno che ha già sperimentato una soluzione funzionante e che ci possa dare i dettagli ??<br><br>Grazie.<br>Eubrun
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si esatto... se vuoi solo far scattare l'inverter del fotovoltaioco ne basta uno piccolino di inverter a onda pura .....(200 euro) e una batteria piccola ... ma se hai un black di notte l'impianto si inchioda...<br><br>io penso che per fare una cosa giusta devi spendere piu di mille euro...<br><br>con una batteria da 140 A e avresti a disposizione 1600 watt per un ora .....<br><br>penso che a conti fatti sia piu ecomonico un generatore a scoppio ... i black out non sono poi cosi frequenti... e con un generatore e 12 litri di gasolio ti fai corrente per almeno 12 ore ( generatore da 5,5 kwatt di carico reali)<br><br>il costo di una macchia del generere con quadro elettrico di avvio automatico si aggira intorno ai 2000 euro<br>spendi 1500 se togli l'avvio automatico e lasci solo l'avviamento elettronico (senaza avviamento a strappo)<br><br>altimenti con 600 euro ne prendi uno buono con avviamento a strappo ma a benzina.....<br><br><br><br><br><br>
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<div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (garghy @ 30/8/2007, 15:59)</div><div id="quote" align="left">Basta che utilizzi l'inverter Aladin di Elettronica Santerno</div></div><br>Ragazzi scusate se intervengo.<br>L'Aladin è stato ritirato dal commercio perchè un plagio del brevetto "riutilizzatore elettronico di energie ecocompatibili" della Ecotecnologie di Siracusa.<br><br>Sappiate anche che siamo in causa con questi signori.
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