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Contributo Corrente Corto-Circuito

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  • Contributo Corrente Corto-Circuito

    Per il calcolo del contributo di corrente c.to c.to utilizzo una formula ricavata dalla CEI 11-25 ovvero<br><br>Z = [1/(I lr / I rm)] * [U^2/ S]<br><br>Il rapporto I lr / I rm è pari a 3 per motore a convertitore statico<br>S è la potenza nominale dell&#39;impianto in c.a. (somma delle potenze degli inverter)<br>U è la tensione (400 per trifase)<br><br>e quindi Icc = U/ (radice di 3)*Z<br><br>secondo voi è corretto ragionare in questo modo?

  • #2
    Io quando ho compilato le mie carte del GSE ho chiesto all&#39;ENEL cosa intendeva per &quot;contributo in corrente&quot; e mi hanno risposto che è la corrente massima che può erogare l&#39;inverter se lo utilizzo al 100% della sua potenza oppure la corrente massima del campo FV se l&#39;inverter è maggiore della potenza FV
    1) impianto 3kW, 24 moduli Kyocera 125GHT-2, inverter Power-one Aurora 3600
    2) impianto 14,52kW, 66 moduli Trina 220W, 3 inverter Power-one Aurora 6000
    http://www.energeticambiente.it/tecn...nstallato.html

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    • #3
      <div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (palozzo @ 4/10/2007, 16:33)</div><div id="quote" align="left">Il rapporto I lr / I rm è pari a 3 <span style="color:red"><b>per motore</b></span> a convertitore statico</div></div><br>scusa il tono , non voglio offenderti, <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/ca60154eef981941c89d57518b749504.gif" alt=""> ma come hai collegato il motore nello schema dell&#39;impianto FV, che caratteristiche ha?<br><br>Normalmente non si usano motori collegati agli inverter del campo FV.<br><br>Io penso che il contributo alla corrente di CC sia la somma delle correnti massime ammissibili in uscita di ogni singolo inverter maggiorata di un 50%. (per potenze superiori a 20-30 Kwp CHIEDERE comunque al produttore dell&#39;inverter) <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/880e24df989f74fafd5e57a7562dd075.gif" alt=""><br><br>ciao da Recoplan

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      • #4
        Il dato dipende dall&#39;inverter ed e&#39; disponibile su richiesta al costrittore dell&#39; inverter.

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        • #5
          <div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (IngMassimo @ 9/10/2007, 18:38)</div><div id="quote" align="left">Il dato dipende dall&#39;inverter ed e&#39; disponibile su richiesta al costrittore dell&#39; inverter.</div></div><br>Sul serio?<br>Perchè il dubbio m&#39;era venuto, solo che sulla scheda tecnica degli inverter non c&#39;é scritto niente e quindi pensavo di sbagliarmi...

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          • #6
            Contatta il costruttore e, gia&#39; che ci sei, fatti dare i dati per redigere l&#39;allegato B per l&#39;allaccio.<br><br>Il costruttore ha tutto l&#39;interesse a facilitarti il compito con l&#39;inverter.<br><br>Se per caso hai un fronius ig20 credo di avere l&#39;esempio per te.

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            • #7
              Vale anche per gli SMA... Ho appena installato un SB 2500 e tra la documentazione allegata ho trovato una documento che illustrava sia il contributo alla corrente c.c. che i valori di taratura della protezione di interfaccia integrata.<br><br>Saluti

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              • #8
                <div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (IngMassimo @ 9/10/2007, 19:29)</div><div id="quote" align="left">Contatta il costruttore e, gia&#39; che ci sei, fatti dare i dati per redigere l&#39;allegato B per l&#39;allaccio.<br><br>Il costruttore ha tutto l&#39;interesse a facilitarti il compito con l&#39;inverter.<br><br>Se per caso hai un fronius ig20 credo di avere l&#39;esempio per te.</div></div><br>Aspè, aspè... per caso l&#39;allegato B sarebbe l&#39;allegato 2 della richiesta di connessione?<br>Perchè se é quello forse potresti darmi una mano con una domanda che ho posto due giorni fa ma a cui nessuno ha risposto (forse é passata inosservata <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/9151f0e11bd63eed109b52da49cd9b0f.gif" alt=""> )... la trovi qui<br><a href="?t=6758942&amp;st=45#entry87333674" target="_blank">#entry87333674</a><br>Se ti va dammi un parere in quello stesso topic, così non facciamo casino.<br><br>Per il resto gracias, mi sa che telefonerò alla Santerno (niente Fronius, purtroppo) stamattina stesso.

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                • #9
                  per i più afesionados.................. <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/a9c5968434f53e722b7a3bf23ba21232.gif" alt=""> <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/a9c5968434f53e722b7a3bf23ba21232.gif" alt=""> <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/a9c5968434f53e722b7a3bf23ba21232.gif" alt=""> <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/a9c5968434f53e722b7a3bf23ba21232.gif" alt=""> e non che spaccacapello.....ma che ve ne frega della ICC presunta bohhhhh&#33;&#33;&#33;<br><br>dato che deve essere fornito dall&#39; ente distributore oppure cosi...<br><br><br><br><br><center><div class="fancyborder" style="margin:4px;padding:4px;width:50%" align="left"><img align="left" style="margin: 10px 8px 10px 2px" src="http://img.forumfree.net/html/mime_types/pdf.gif" alt=""><a href="http://energierinnovabili.forumcommunity.net/?act=Attach&amp;type=post&amp;id=87546257">Downloa d attachment</a><br>Icc_dati.pdf ( Number of downloads: 258 )</div></center><br>
                  "MAKE YOUR ENERGY!!"

                  on SKYPE econtek-italy

                  "la vera sfida non è realizzare un impianto fotovoltaico, quanto grande si vuole, ma farlo funzionare bene per 20 anni!!!"

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                  • #10
                    econtek,<br><br><div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b></div><div id="quote" align="left">..ma che ve ne frega della ICC presunta bohhhhh&#33;&#33;&#33;<br><br>dato che deve essere fornito dall&#39; ente distributore oppure cosi...</div></div><br>Mi sembra che stai confondendo le idee.<br>La ICC totale e&#39; data dalla somma delle correnti, l&#39;ente distributore puo&#39; fornire uno solo dei due valori.<br><br>L&#39;allegato che hai linkato c&#39;entra poco con questo discorso.<br>Ciao<br>Mario<br><br><span class="edit">Edited by mariomaggi - 10/10/2007, 10:05</span>
                    Molto urgente: cerco socio: Collaborazione a Milano
                    -------------------------------------------------------------------
                    Mala tempora currunt, non contattatemi piu' per questioni riguardanti il forum, grazie, il mio tempo e' finito.
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                    L'energia non si crea ne' si distrugge, ma ne sprechiamo troppa in modo irresponsabile. Sito personale: http://evlist.it
                    Se fate domande tecniche e volete risposte dal forum precise e veloci, "date i dati" specificando anche l'ambiente operativo e fornendo il maggior numero possibile di informazioni.
                    ------------------------------------------------

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                    • #11
                      La corrente di corto circuito esprime il valore massimo che può raggiungere la corrente PRIMA dell&#39;intervento di qualsiasi protezione. E&#39; per questo motivo che il potere di interruzione degli interruttori è espresso in kA.<br><br>La corrente di corto circuito è un dato TIPICO del componente generatore ed è rilevabile SOLO dalle caratteristiche di targa del componente.<br><br>Personalmente trovo piuttosto ridicolo richedere il contributo di un impianto FV alla Icc di una linea elettrica pubblica di distribuzione. Infatti, la tensione a vuoto dei trasformatori MT/bt nelle cabine Enel, diviso l&#39;impedenza sulla bt, risultante dalla somma vettoriale delle impedenze-equivalenti secondarie, sommate alle sole impedenze del quadro bt di cabina secondaria (mi dispiace ma solo un tecnico mi può capire), assume valore massimo uguale a 6kAmpere. Se si confronta coi miseri parametri di qualche decina di Ampere degli impianti FV, si capisce che non serve ASSOLUTAMENTE A NIENTE. Ma questa è la regola e la Icc deve essere dichiarata.<br><br>Siccome tale parametro NON E&#39; OBBLIGATORIO per omologare gli inverter, non sempre questo dato è disponibile. In tal caso, trovo appropriato stimarla &quot;ad occhio&quot;. Si puo considerare tra le 3 e le 4 volte la corrente nominale per l&#39;inverter alla potenza di targa. Per il calcolo di tale corrente si parta dalla somma-delle-potenze-di-targa di tutti gli inverter e si applichi p=220*I, oppure 3/radice 380*I se trifase. Anche se scazzate un pò, non succede niente.<br><br>Altra storia è per le produzioni sulla MT, con neutro isolato (o non francamente a terra per le MT con bobina di Peterson), dove la Icc dipende principalmente dalla lunghezza dei cavi interrati MT. Il calcolo è nelle norme CEI.<br>

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                      • #12
                        <div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (mauro&#95;ar @ 11/10/2007, 17:19)</div><div id="quote" align="left">Siccome tale parametro NON E&#39; OBBLIGATORIO per omologare gli inverter, non sempre questo dato è disponibile. In tal caso, trovo appropriato stimarla &quot;ad occhio&quot;. Si puo considerare tra le 3 e le 4 volte la corrente nominale per l&#39;inverter alla potenza di targa. Per il calcolo di tale corrente si parta dalla somma-delle-potenze-di-targa di tutti gli inverter e si applichi p=220*I, oppure 3/radice 380*I se trifase. Anche se scazzate un pò, non succede niente.<br><br>Altra storia è per le produzioni sulla MT, con neutro isolato (o non francamente a terra per le MT con bobina di Peterson), dove la Icc dipende principalmente dalla lunghezza dei cavi interrati MT. Il calcolo è nelle norme CEI.</div></div><br>Quindi risulta &quot;abbastanza&quot; precisa la valutazione della Icc con la formula da me proposta (anche se a monte del convertitore statico non ho un motore). Di solito con la formula ottengo un valore pari a 3-4 volte superiore alla corrente nominale ottenuta dividendo la potenza nominale dell&#39;inverter per la tensione nominale.

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                        • #13
                          <div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (palozzo @ 11/10/2007, 17:34)</div><div id="quote" align="left"><div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (mauro&#95;ar @ 11/10/2007, 17:19)</div><div id="quote" align="left">Siccome tale parametro NON E&#39; OBBLIGATORIO per omologare gli inverter, non sempre questo dato è disponibile. In tal caso, trovo appropriato stimarla &quot;ad occhio&quot;. Si puo considerare tra le 3 e le 4 volte la corrente nominale per l&#39;inverter alla potenza di targa. Per il calcolo di tale corrente si parta dalla somma-delle-potenze-di-targa di tutti gli inverter e si applichi p=220*I, oppure 3/radice 380*I se trifase. Anche se scazzate un pò, non succede niente.<br><br>Altra storia è per le produzioni sulla MT, con neutro isolato (o non francamente a terra per le MT con bobina di Peterson), dove la Icc dipende principalmente dalla lunghezza dei cavi interrati MT. Il calcolo è nelle norme CEI.</div></div><br>Quindi risulta &quot;abbastanza&quot; precisa la valutazione della Icc con la formula da me proposta (anche se a monte del convertitore statico non ho un motore). Di solito con la formula ottengo un valore pari a 3-4 volte superiore alla corrente nominale ottenuta dividendo la potenza nominale dell&#39;inverter per la tensione nominale.</div></div><br>Ciò che risulta con certezza è che hai avuto buon occhio.<br>

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                          • #14
                            <div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (mauro&#95;ar @ 11/10/2007, 17:19)</div><div id="quote" align="left">Personalmente trovo piuttosto ridicolo richedere il contributo di un impianto FV alla Icc di una linea elettrica pubblica di distribuzione......6kAmpere. Se si confronta coi miseri parametri di qualche decina di Ampere degli impianti FV, si capisce che non serve ASSOLUTAMENTE A NIENTE.</div></div><br>ciao,<br>in prospettiva su una linea potrebbero coesistere diversi impianti, la somma di tutti potrebbe raggiungere percentuali importanti della Icc, penso che sia normale che enel chieda questi dati.<br>Cosa potrebbe succedere nel caso di interruzione programmata della linea se sono collegati molti impianti?<br>Gli inverter potrebbero non disconnettersi perchè si sostengono a vicenda?<br>Se ho detto una ca****a mi corrigerete <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/7ec79d2e339f857ebba3ba9f4ca34ad8.gif" alt=""><br>ciao
                            Impianto FV 2,94 kWp 23° -85 est 1° CE e 3 PDC Riello aria 13 kWt dal 2007.
                            Caminetto aria Montegrappa CMP05 10,5 kWt, 4* dal 2011. Caldaia a metano Riello Family 26K
                            Twingo Electric Zen dal 2021 Tesla MY dal 2024

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                            • #15
                              <div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (garghy @ 4/10/2007, 18:44)</div><div id="quote" align="left">Io quando ho compilato le mie carte del GSE ho chiesto all&#39;ENEL cosa intendeva per &quot;contributo in corrente&quot; e mi hanno risposto che è la corrente massima che può erogare l&#39;inverter se lo utilizzo al 100% della sua potenza oppure la corrente massima del campo FV se l&#39;inverter è maggiore della potenza FV</div></div><br>A me sembra che questa risposta sia quella più vicina alla realt&agrave;.<br>La corrente di Corto Circuito (contributo) che chiede l&#39;Enel si riferisce ovviamente al fatto che noi intendiamo allacciare alla rete un &quot;generatore&quot; ed è quindi la corrente di CC del generatore. La modulistica dell&#39;Enel è stata redatta anche per l&#39;allaccio di altre fonti quali i gruppi motogeneratori, ad esempio, che possono avere correnti di CC importanti. Non è il caso del FV dove le correnti di CC sono praticamente le correnti nominali, per potrebbe sembrare una domanda &quot;sciocca&quot;<br><br>Per GIGISOLAR: Mi sembra che tu faccia molta confusione ipotizzando addirittura l&#39;autosostentamento di diversi inverter a causa delle correnti di CC. Hai detto effettivamente una cavolata &#33;&#33;&#33;&#33;
                              GIULIANO
                              _____________
                              ....ho capito che spesso tutti sono convinti che una cosa sia impossibile finchè arriva uno sprovveduto che non lo sa e la realizza..... A. Einstein.

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                              • #16
                                <div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (recoplan @ 5/10/2007, 19:11)</div><div id="quote" align="left">Io penso che il contributo alla corrente di CC sia la somma delle correnti massime ammissibili in uscita di ogni singolo inverter maggiorata di un 50%. (per potenze superiori a 20-30 Kwp CHIEDERE comunque al produttore dell&#39;inverter) <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/719adf183dda19d9e9e30ca3ea15dd8e.gif" alt=""><br><br>ciao da Recoplan</div></div><br>Questa via (maggiorare la I in uscita del 50%) é anche quella che mi ha indicato il produttore dei miei inverter, sono sempre più convinto che sia quella giusta.<br>In effetti il valore non dovrebbe salire oltre quello proprio del campo fotovoltaico, probabilmente quel 50% in più é giusto per stare sul sicuro...

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                                • #17
                                  <div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>QUOTE</b> (garghy @ 4/10/2007, 18:44)</div><div id="quote" align="left">Io quando ho compilato le mie carte del GSE ho chiesto all&#39;ENEL cosa intendeva per &quot;contributo in corrente&quot; e mi hanno risposto che è la corrente massima che può erogare l&#39;inverter se lo utilizzo al 100% della sua potenza oppure la corrente massima del campo FV se l&#39;inverter è maggiore della potenza FV</div></div><br>Si, secondo me l&#39;ENEL ti ha risposto bene. Il &quot;contributo dell&#39;impianto alla corrente di cto cto&quot;, per quel che ne so io da varie fonti, e &#39; la corrente che finirebbe sul secondario del trasf MT/BT dell&#39; enel nel caso l&#39;enel staccasse dal lato MT.<br>Quindi in pratica la traduzione di quello sopra.<br><br>A questo punto pero&#39; mi rimane una domanda: ma se c&#39;e&#39; la protezione di IF che sgancia non appena la tensione di rete cade quale e&#39; il senso di questo dato che l&#39;enel richiede ?<br><br>Sara&#39; per questa ragione che gli inverter Diehl dichiarano tale parametro pari a zero &#33;?<br>

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                                  • #18
                                    <div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (IngMassimo @ 12/10/2007, 10:29)</div><div id="quote" align="left"><div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (garghy @ 4/10/2007, 18:44)</div><div id="quote" align="left">Io quando ho compilato le mie carte del GSE ho chiesto all&#39;ENEL cosa intendeva per &quot;contributo in corrente&quot; e mi hanno risposto che è la corrente massima che può erogare l&#39;inverter se lo utilizzo al 100% della sua potenza oppure la corrente massima del campo FV se l&#39;inverter è maggiore della potenza FV</div></div><br>Si, secondo me l&#39;ENEL ti ha risposto bene. Il &quot;contributo dell&#39;impianto alla corrente di cto cto&quot;, per quel che ne so io da varie fonti, e &#39; la corrente che finirebbe sul secondario del trasf MT/BT dell&#39; enel nel caso l&#39;enel staccasse dal lato MT.<br>Quindi in pratica la traduzione di quello sopra.<br><br>A questo punto pero&#39; mi rimane una domanda: ma se c&#39;e&#39; la protezione di IF che sgancia non appena la tensione di rete cade quale e&#39; il senso di questo dato che l&#39;enel richiede ?<br><br>Sara&#39; per questa ragione che gli inverter Diehl dichiarano tale parametro pari a zero &#33;?</div></div><br>Non proprio. Ricorda l&#39;elettrotecnica e rileggi il mio post.<br><br>Di fatto, è la corrente che si addiziona a quella provocata dal &quot;generatore&quot; Enel, nel punto più sfavorevole della rete pubblica. Ma è qui che cade l&#39;asino. Il punto più sfavorevore è il quadro bt in cabina Enel ed è convenzionalmente fissata sui 6000 Ampere. A questi &quot;circa&quot; 6000, quanti se ne aggiungeranno delle poche decine, ridotte ancora dall&#39;impedenza delle rete pubblica ?<br><br>Non si sminuisca l&#39;importanza della Icc, poichè è quella che passa dal cacciavite che mette incautamente in corto le fasi della rete pubblica, e che, con 6000 Ampere, riescono pure a fonderlo.<br><br>Ma la Icc del FV ha ripercussioni appena apprezabili sul contatore Enel di consegna, dove, le Ampere di cc del FV ci sono tutte, ma si sommano al residuo delle 6000, MOLTO ridotte dalle impedenze della linea pubblica. Probabilmente, qui, al contatore Enel, le circa residue qualche centinaio, si sommano alle qualche decina.<br><br>Tutti quanti i calcoli hanno SOLO validit&agrave; didattica. Pertanto, se siamo vicini alla cabina Enel saranne sempre i circa 6000, se siamo in fondo linea-pubblica saranno sempre le solite centinaia.

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                                    • #19
                                      Scusa Mauro .............ho riletto il tuo post pero&#39; davvero non mi e&#39; chiaro il concetto, da quali fonti lo hai attinto ?<br><br>Occorrerebbe qualcuno che possa ufficilizzare in modo inequivocabile la fonte in modo tale da risolvere questa questione una volta e per tutte.<br><br>Io continuo a pensare che il concetto l&#39;abbia tradotto bene l&#39;impiegato dell&#39;ENEL.

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                                      • #20
                                        <div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (IngMassimo @ 12/10/2007, 11:57)</div><div id="quote" align="left">Scusa Mauro .............ho riletto il tuo post pero&#39; davvero non mi e&#39; chiaro il concetto, da quali fonti lo hai attinto ?<br><br>Occorrerebbe qualcuno che possa ufficilizzare in modo inequivocabile la fonte in modo tale da risolvere questa questione una volta e per tutte.<br><br>Io continuo a pensare che il concetto l&#39;abbia tradotto bene l&#39;impiegato dell&#39;ENEL.</div></div><br>L&#39;impiegato dell&#39;Enel ha espresso bene la fonte. Io ho valutato gli effetti, ed in particolare la NON necessit&agrave; di accuratezza nell&#39;esprimere tale valore di contributo al Icc di linea pubblica.<br>

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                                        • #21
                                          Pero&#39; sarebbe interessante sapere dove e&#39; la fonte cioe&#39; dove e da chi e&#39; scritta la definizione di:<br>&quot; contributo dell&#39;impianto alla corrente di cto cto &quot;.<br><br>Da li poi si potrebbero fare tanti discorsi per capire meglio tutti.

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                                          • #22
                                            <div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (IngMassimo @ 12/10/2007, 13:05)</div><div id="quote" align="left">Pero&#39; sarebbe interessante sapere dove e&#39; la fonte cioe&#39; dove e da chi e&#39; scritta la definizione di:<br>&quot; contributo dell&#39;impianto alla corrente di cto cto &quot;.<br><br>Da li poi si potrebbero fare tanti discorsi per capire meglio tutti.</div></div><br>La citazione esatta è &quot;contributo dell&#39;impianto al corto circuito: _____ A&quot; ed è nella &quot;Richiesta di punto di connessione ...&quot; da inviare all&#39; Enel. Come definizione mi sembra abbastanza chiara, ferma restando la poca determinazione alla corrente cto cto totale, come sostengo nel mio post.<br>

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                                            • #23
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                                              • #24
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                                                • #25
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                                                  "MAKE YOUR ENERGY!!"

                                                  on SKYPE econtek-italy

                                                  "la vera sfida non è realizzare un impianto fotovoltaico, quanto grande si vuole, ma farlo funzionare bene per 20 anni!!!"

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                                                  • #26
                                                    <div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (seco @ 12/10/2007, 17:41)</div><div id="quote" align="left">Rispondo con le mie conoscensce di progettista di impianti elettrici.<br>L&#39;impianto fotovoltaico contribuisce con la sua potenza ad elevare la corrente di cirtocircuito della rete alla quale è collegato come generatore e quindi la incrementa.<br>Per piccoli impianti fotovoltaici questo incremento è assolutamente insignificante, però aumenta proporzionalmente con la potenza degli stessi (e chiaramente con il numero di impianti collegati alla stessa rete).<br>Lo ritengo quindi un valore giusto da fornire; sarebbe però auspicabile che anche l&#39;ENEL fornisse agli utenti il valore della corrente di cortocircuito che d&agrave; la sua rete nel punto di connessione.</div></div><br>Perdonami se intervengo, ma stai parlando di un concetto che mi sarebbe molto caro poter chiarire.<br><br>In soldoni quello che dici è che in BT esiste un limite massimo al numero di impianti FV che si possono collegare ad un solo trasformatore?<br><br>E quello che dici perchè?<br><br>Perchè posso considerare che la corrente immessa dagli impianti FV rimanga nel trasformatore potendosi così sommare a quella che si avrebbe in caso di corto circuito?<br><br>Ti sono grato per qualsiasi risposta che mi darai.

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                                                    • #27
                                                      [QUOTE]<br>In soldoni quello che dici è che in BT esiste un limite massimo al numero di impianti FV che si possono collegare ad un solo trasformatore?<br><br>Risposta:<br>Elettrotecnicam ente non esite un unero massimo di impianti collegabili ma una potenza massima. Il limite, teorico, è quello della potenza, e quindi delle protezioni, del trasformatore MT/BT. Se non vi sono assorbimenti sulla linea BT l&#39;intera potenza prodotta dall&#39;impianto FV transita sull&#39;interruttore BT del trasfomatore che interviene quando si supera il suo valore di taratura (o quello dell&#39;interruttore presente sulla diramazione che alimenta il punto di connessione dell&#39;impianto FV).<br><br>[QUOTE]<br>Perchè posso considerare che la corrente immessa dagli impianti FV rimanga nel trasformatore potendosi così sommare a quella che si avrebbe in caso di corto circuito?<br><br>Risposta:<br>Le correnti di cortocircuito (quella di rete enel e quella dell&#39;impianto FV) si sommano e non vi è un limite. Il fatto di avere correnti di cortocircuito più elevate può essere vantaggioso in alcuni casi (migliore intervento delle protezioni in caso guasto) o dannoso in altri (le protezioni devono essere in grado di interrompere la maggiore corrente di cortocircuito).<br>Però, ripeto, è un valore da tenere presente ma nel 99% dei casi è tale da non modificare sostanzialmente lo stato della rete.<br>

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                                                      • #28
                                                        [QUOTE=seco,15/10/2007, 17:17]<br>[QUOTE]<br>In soldoni quello che dici è che in BT esiste un limite massimo al numero di impianti FV che si possono collegare ad un solo trasformatore?<br>Risposta:<br>Elettrotecnicamente non esite un unero massimo di impianti collegabili ma una potenza massima. Il limite, teorico, è quello della potenza, e quindi delle protezioni, del trasformatore MT/BT. Se non vi sono assorbimenti sulla linea BT l&#39;intera potenza prodotta dall&#39;impianto FV transita sull&#39;interruttore BT del trasfomatore che interviene quando si supera il suo valore di taratura (o quello dell&#39;interruttore presente sulla diramazione che alimenta il punto di connessione dell&#39;impianto FV).<br><div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b></div><div id="quote" align="left">Perchè posso considerare che la corrente immessa dagli impianti FV rimanga nel trasformatore potendosi così sommare a quella che si avrebbe in caso di corto circuito?<br>Risposta:<br>Le correnti di cortocircuito (quella di rete enel e quella dell&#39;impianto FV) si sommano e non vi è un limite. Il fatto di avere correnti di cortocircuito più elevate può essere vantaggioso in alcuni casi (migliore intervento delle protezioni in caso guasto) o dannoso in altri (le protezioni devono essere in grado di interrompere la maggiore corrente di cortocircuito).<br>Però, ripeto, è un valore da tenere presente ma nel 99% dei casi è tale da non modificare sostanzialmente lo stato della rete.</div></div><br>Volevo confrontare le mie opinioni con chi ha molta esperienza sul campo in merito alle condizioni operative dei trasformatori, perche io ritengo che non sono reversibili nella realt&agrave; operativa, cioè che la corrente che immetterei in BT resta lì per effetti secondari di dispersione (nonostante i libri dicano il contrario affermando che sono reversibili, ma i libri non scendono nel merito dei trasformatori MT-BT, della loro particolare configurazione costruttiva, di come vengono usati e del fatto che immettendo in rete non si sbilancia solo il carico, ma non si può nemmeno più asserire che i versi dei fasori delle correnti coinvolte siano univoci, la realt&agrave; è altra cosa).<br><br>Il cortocircuito ovviamente è una condizione limite.<br><br>Comunque l&#39;argomento era il corto circuito, quindi le tue risposte le trovo soddisfacenti, grazie. <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/e8f72514ebe7e5892c2f882285c385e6.gif" alt="">

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                                                            La tua opinione .. se non lo e&#39; dovrebbe esserlo .. intendo condivisa ...<br>Il contributo dell&#39;impianto fotovoltaico al corto circuito è dato dalla somma, per ogni fase, della massima corrente che l&#39;inverter è in grado di sostenere; rappresenta il contributo massimo, in termini di corrente di corto circuito, che l&#39;impianto fotovoltaico del cliente produttore può apportare alla rete del distributore.<br>Quindi a mio parere ... l&#39;impiegato ENEL ha risposto correttamente in merito.

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