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L. 37/2008 Anticostituzionale ?

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  • L. 37/2008 Anticostituzionale ?

    Scusate la provocazione, ma vi riassumo cosa dice la nuova legge:

    Requisiti per lo svolgimento di attivita' impiantistiche

    Le imprese sono abilitate all'esercizio delle attivita' di impiantistica mediante la nomina di un responsabile tecnico, cioe' di un soggetto in possesso dei requisiti professionali che abbia con l'impresa un rapporto d'immedesimazione (titolare, socio operante, amministratore, dipendente, collaboratore familiare, associato in partecipazione)

    Il Decreto n. 37/2008 precisa che il responsabile tecnico deve svolgere tale funzione per una sola impresa e che la qualifica e' incompatibile con ogni altra attivita' continuativa.



    Per le attivita' previste alle lettere a), b), c), e), f) e g), i requisiti tecnico professionali sono, in alternativa, uno dei seguenti:
    • Diploma di laurea in materia tecnica specifica conseguito presso un'universita' statale o legalmente riconosciuta
    ...etc...

    Responsabile tecnico in "esclusiva"

    L'art. 3 comma 2 del DM n. 37/2008 prevede che il responsabile tecnico "svolge tale funzione per una sola impresa e la qualifica e' incompatibile con ogni altra attivita' continuativa". Tale previsione (fortemente innovativa rispetto alla previgente normativa) garantisce una maggiore responsabilizzazione della persona fisica in possesso dei requisiti che non potra' svolgere nessun'altra attivita' di carattere continuativo (sia essa imprenditoriale che professionale) ne' tantomeno operare nell'ambito di piu' imprese.


    HO INTERPELLATO LA MIA CAMERA DI COMMERCIO, E MI DICONO CHE LA LEGGE E' PURE RETROATTIVA !
    CIO' SIGNIFICA CHE CHI HA UNO STUDIO PROFESSIONALE COME ME, NON PUO' AVERE ANCHE UNA DITTA DI IMPIANTI IN CUI E' RESPONSABILE.
    PRATICAMENTE DOVREI ASSUMERE UN'ALTRA PERSONA.

    Inoltre, se per esempio lavorassi anche nel negozio di mia moglie, non potrei piu' farlo...
    Questa e' limitazione di liberta' del cittadino, per questo secondo me e' anticostituzionale.
    Chi si trova nella mia situazione ?

  • #2
    Dimenticavo... la multa per inosservanza e' fino a 10.000 euro

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    • #3
      Originariamente inviato da andzab Visualizza il messaggio
      Scusate la provocazione, ma vi riassumo cosa dice la nuova legge:

      Requisiti per lo svolgimento di attivita' impiantistiche

      Le imprese sono abilitate all'esercizio delle attivita' di impiantistica mediante la nomina di un responsabile tecnico, cioe' di un soggetto in possesso dei requisiti professionali che abbia con l'impresa un rapporto d'immedesimazione (titolare, socio operante, amministratore, dipendente, collaboratore familiare, associato in partecipazione)

      Il Decreto n. 37/2008 precisa che il responsabile tecnico deve svolgere tale funzione per una sola impresa e che la qualifica e' incompatibile con ogni altra attivita' continuativa.



      Per le attivita' previste alle lettere a), b), c), e), f) e g), i requisiti tecnico professionali sono, in alternativa, uno dei seguenti:
      • Diploma di laurea in materia tecnica specifica conseguito presso un'universita' statale o legalmente riconosciuta
      ...etc...

      Responsabile tecnico in "esclusiva"

      L'art. 3 comma 2 del DM n. 37/2008 prevede che il responsabile tecnico "svolge tale funzione per una sola impresa e la qualifica e' incompatibile con ogni altra attivita' continuativa". Tale previsione (fortemente innovativa rispetto alla previgente normativa) garantisce una maggiore responsabilizzazione della persona fisica in possesso dei requisiti che non potra' svolgere nessun'altra attivita' di carattere continuativo (sia essa imprenditoriale che professionale) ne' tantomeno operare nell'ambito di piu' imprese.


      HO INTERPELLATO LA MIA CAMERA DI COMMERCIO, E MI DICONO CHE LA LEGGE E' PURE RETROATTIVA !
      CIO' SIGNIFICA CHE CHI HA UNO STUDIO PROFESSIONALE COME ME, NON PUO' AVERE ANCHE UNA DITTA DI IMPIANTI IN CUI E' RESPONSABILE.
      PRATICAMENTE DOVREI ASSUMERE UN'ALTRA PERSONA.

      Inoltre, se per esempio lavorassi anche nel negozio di mia moglie, non potrei piu' farlo...
      Questa e' limitazione di liberta' del cittadino, per questo secondo me e' anticostituzionale.
      Chi si trova nella mia situazione ?
      Sempre peggio.....
      Bisogna rendere ogni cosa il più semplice possibile, ma non più semplice di ciò che sia possibile!

      Albert Einstein
      www.donvitoprogetti.it

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      • #4


        Secondo me l'attività continuativa è da riferirso solo ed unicamente ai dipendenti. Ad esempio se sei dipendente di una società non puoi aprirtene una tua.
        Anche se vosse vero .... non vedo che problemi potrebbero nascere.

        Scusate ma non riesco a togliere il sottolienato
        Buona giornata e buon lavoro a tutti.
        ENER

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        • #5
          Mentre i nostri politici hanno tutti più di un lavoro/incarico....

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          • #6
            Originariamente inviato da ener Visualizza il messaggio

            Secondo me l'attività continuativa è da riferirso solo ed unicamente ai dipendenti. Ad esempio se sei dipendente di una società non puoi aprirtene una tua.
            Anche se vosse vero .... non vedo che problemi potrebbero nascere.

            Scusate ma non riesco a togliere il sottolienato
            Ciao Ener, e' verissimo quello che dici, ma non e' per niente certo.
            Alla camera di commercio di PD hanno chiesto chiarimenti al Ministero, senza avere risposta.
            Intanto hanno bloccato la nascita di decine di nuove imprese, mentre le vecchie meno male che hanno tempo per mettersi in regola.
            Tu devi firmare un documento che dice che non hai "altra attivita' continuativa". Che stracavolo vuol dire ? Io vado continuamente in barca a vela, non posso fare allora il Responsabile Tecnico ?
            E' uno scandalo bello e buono, metti che un giudice una mattina si alza con la luna storta e ti appioppa una bella denuncia...
            Ripeto: la legge e' retroattiva !!!!!!

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            • #7
              Hai perfettamente ragione andzap, concordo con te in pieno.
              Non lamentiamoci che manca il lavoro quando chi vuole fare viene ostacolato
              Buona giornata e buon lavoro a tutti.
              ENER

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              • #8
                . 37/2008 Anticostituzionale ?
                Io sono titolare di una ditta di impianti elettrici,sono anche Resp.Tec.,non sono nemmeno diplomato mà concordo con gli ing. e periti che si stanno indignando,un responsabile di cantiere o della sicurezza può gestire piu cantieri ma un ing. sembra che stando alla legge non nè sia capace.Ma????????

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                • #9
                  Come sempre da un eccesso all'altro.
                  Se prima un responsabile tecnico poteva farlo per tante ditte, e , secondo me, in molti casi seguiva male tutti ( non avendo il dono dell'ubiquità e solo due mani e una testa) adesso la nuova legge ritiene che la stessa figura debba seguire solo una ditta, e basta.
                  Concordo con il vs disappunto. intanto bisogna vedere le dimensioni delle aziende seguite; 10 ditte piccole poterebbero configurare anche mezza, di medie diimensioni, quindi il ragionamento e il fine del legislatore non "tiene".
                  Ritengo che comunque un artigiano valido, che abbia i titoli abilitativi e i periodi di lavoro richiesti possa benissimo farsi da solo il responsabile tecnico, meglio di tanti "titolati".
                  Inoltre conoscendo la superficialità e , purtroppo molte volte, l'ignoranza della legge, da parte di alcuni impiegati dell'ente sopra menzionato, penso che la norma non abbia nessun valore retroattivo, se non espressamente menzionato nel testo della stessa o in qualche regolamento d'attuazione, collegato.
                  Quindi consiglio sempre quando si chiedono lumi, di farseli fare per iscritto chiedendo da dove traggono le loro conclusioni.
                  Noto , concludendo che come sempre la nuova legge non elimina la vecchia creando la babele di norme in cui l'italiano onesto è sempre più "impantanato"!

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