Aspetti Fiscali del nuovo "SCAMBIO" - parere dell'Agenzia delle Entrate - EnergeticAmbiente.it

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Aspetti Fiscali del nuovo "SCAMBIO" - parere dell'Agenzia delle Entrate

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  • scarda
    ha risposto
    Johnnie, ma perchè nel tuo esempio consideri che l'impianto per la "seconda casa" rientra nel "casi diversi" e quindi va tassato?

    Secondo me l'impianto è comunque al servizio di sede o abitazione del soggetto responsabile, mica bisogna differenziare se l'impianto è al servizio della prima, seconda o terza casa.

    Se un privato ha tre abitazioni e ci fa 3 impianti con ssp, secondo me sono tutti impianti da non tassare, poichè tutti impianti posti al servizio delle abitazioni dell'utente.

    Mi trovi d'accordo?

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  • Johnnie Walker
    ha risposto
    Sempre per archimede. . Ti faccio un piccolo esempio. E cmq parlavo di impianti entro e NON OLTRE 20 Kwp.

    Ho una casa in campagna ok? Con terreno adiacente (pertinenza o meno cambia poco). Ci vivo poco. Consumi bassi.

    Metto su 18 Kwp di fv e scelgo lo scambio sul posto per evitare noie fiscali.

    Col vecchio ssp non ero tassato. Oggi si, perchè rientro nei c.d. casi "diversi" menzionati al punto 1b dalle Entrate (impianti NON al servizio di sedi o abitazioni).

    Poi, esigenze mie, in quella casa ci vado a vivere (assorbo energia dallo stesso punto di consegna in cui la immetto). Col vecchio sistema di scambio la convenienza fiscale era sempre garantita. Oggi invece diventa funzione dell'utilizzo che fai dell'impianto. Mi spiego?

    La differenza c'è eccome! Se ti dicessi che il pane che compri è detassato sempre che venga consumato entro il giorno successivo?

    Non sono bravissimo negli esempi, ma spero di aver dato l'idea.

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  • Archimede2007
    ha risposto
    Originariamente inviato da Johnnie Walker Visualizza il messaggio
    Ciao Sandro, infatti non parlavo di imprese commerciali. Ma di impianti non posti al servizio di un'utenza e non in ssp. Insomma la vecchia interpretazione era FISCALMENTE più vantaggiosa.
    Scusa, ma non so di quale "vecchia interpretazione" parli: una situazione del genere comportava SEMPRE l'imponibilità del corrispettivo!

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  • Archimede2007
    ha risposto
    Originariamente inviato da Johnnie Walker Visualizza il messaggio
    Per archimede: ragazzi non facciamo confusione!! Un conto è l'opportunità di fare, altro è l'impedimento. Non è detto che, entro i 20 Kwp, bisogna optare per il ritiro dedicato. Assolutamente. Non è più una questione finanziaria, ma fiscale. Posso anche fare un impianto oggi, in ssp da 15 Kwp, e poi sullo stesso punto di connessione allacciare un'alimenazione (consumi). Resto detassato (anzi, restavo), incasso l'incentivo e non fatturo un bel niente (non apro officina elettrica e partita iva). Perchè inverosimile? Tutt'altro!!!
    Mi fai un'esempio DOMESTICO oltre i 20 Kwp?
    Perchè tutte le situazioni possibili ed immaginabili di casi del genere che riesco a farmi venire in mente riguardano sempre e solo AZIENDE...

    Un privato che si mette 30 o più Kwp di impianto in un campo, spendendoci sopra i soldini di un appartamento, e poi trova anche un qualcosa da attaccarci per consumare tutta quella corrente restando nella sfera "privata" non me lo vedo mica...

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  • Johnnie Walker
    ha risposto
    Ciao Sandro, infatti non parlavo di imprese commerciali. Ma di impianti non posti al servizio di un'utenza e non in ssp. Insomma la vecchia interpretazione era FISCALMENTE più vantaggiosa.

    Lascia un commento:


  • sg74
    ha risposto
    Che sia 20 o 200 che sia un'azienda o un privato che vuole 8000 lux per stanza, piscina olimpionica scaldata a resistenze o quant'altro, lo SSP non deve, a mio avviso, avere niente a che fare con il fisco.
    Per il resto staremo a vedere, tanto quello che sarà deciso sarà deciso.
    Saluti

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  • sandrod
    ha risposto
    ciao Sg74,

    io mi riferivo al fatto dello scambio sul posto per impianti superiori a 20 kWp:
    in questo caso comunque sarebbe un'azienda, perchè chi consuma tanta energia da voler fare uno scambio sul posto con 100 o 200 kWp installati?

    Per il resto sono più che d'accordo ...


    ciao Johnnie Walker

    il CE è sempre tassato se nell'ambito di una attività commerciale, di qualsiasi potenza sia.

    saluti
    Sandro

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  • sg74
    ha risposto
    Ciao Sandro, scusa ma secondo me hai le idee un po’ confuse, e posso capirlo dopo tutto il casino che stanno facendo.
    Innanzi tutto se scelgo lo SSP è perchè non voglio fatturare, ma voglio una cosa un po più semplice, almeno sembrava.
    Poi non posso "fatturare" a GSE più di quanto ho consumato altrimenti vendo (allora non sono in SSP) ma il CS servirebbe solo a coprire le mie spese (anticipate, dal momento che quando compro cedo anche) quindi il GSE mi da dei rimborsi non mi compra l'energia che io non voglio vendere. La cosa più giusta e semplice sarebbe che ogni due mesi come mi arriva la fattura all'interno di essa si trovasse un numerino che indica l'energia presa un numerino che indica l'energia ceduta, poi con una semplice operazione (sottrazione) si vedeva se devo pagare o no. Mentre siccome l'ENEL fa cosa vuole, poi ci sono tanti fornitori, l'Italia fa le cose un pò incasinate ci siamo inventati il CS.
    In ogni caso andiamo avanti e vediamo, il mio post voleva solo sottolineare come AE fa confusione nella confusione, poi che sia giusto o meno tassare un rimborso si vedrà, almeno che le tasse si annullino con lo sgravio che ottengo dalla fattura di acquisto.
    Saluti

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  • Johnnie Walker
    ha risposto
    Concordo pienamente con sg74. E aggiungo: il CE non è tassato sempre, anzi. L'Agenzia delle Entrate stabilì (Circolare 46/E del 2007) che la tariffa non è rilevante nei seguenti casi:

    - ssp;
    - ritiro dedicato con impianto posto al servizio di abitazione o sede (qui però i ricavi da vendita sono tassati).

    Morale della favola: il nuovo ssp perde molta convenienza fiscale.

    Motivo: le quantità oggetto del CS non sono più Kwh, ma euro.

    Chiara l'idea di affossarci?

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  • sandrod
    ha risposto
    Originariamente inviato da sg74 Visualizza il messaggio
    Ciao sandro, la mia osservazione sta nel fatto che lo SSP è conveniente proprio perchè non è tassato e perchè permette di consumare in un tempo diverso l'energia prodotta in più, in questo modo abbiamo tolto una delle convenienze e cioè sarà tassato.
    Tu citi il contributo del conto energia, ma quello è un'altra cosa qua si parla di scambio sul posto, il CE è tassato e mi pare anche giusto. L'iva per i comuni mortali non si detrae e pertanto se non è compresa nel CS perdo quella che ho pagato a enel.
    Saluto.
    ciao Sg74,

    guarda che una azienda è tassata comunque: se fatturasse (supponendo di avere l'SSP) a GSE un valore maggiore di quanto acquistato, pagherebbe le tasse sulla differenza.

    Nota: il CE è tassato per le aziende (che però si detraggono tutti i costi dell'impianto), mentre non è tassato per i privati (vedi circolare 46/E del 19/7/2007 della'Agenzia delle entrate)

    ciao
    Sandro

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  • sg74
    ha risposto
    Originariamente inviato da sandrod Visualizza il messaggio
    Chi installa un impianto da 200 K e vuole l'SSP non può che essere una azienda (altrimenti come fa a consumare tanta energia?) che è perciò tenuta a fatturare e a ricomprendere nei ricavi anche i contributi del conto energia.
    In questo caso il problema dell'iva non si pone nemmeno perchè l'azienda si detrae l'iva sulle bollette elettriche.

    Ciao
    Sandro
    Ciao sandro, la mia osservazione sta nel fatto che lo SSP è conveniente proprio perchè non è tassato e perchè permette di consumare in un tempo diverso l'energia prodotta in più, in questo modo abbiamo tolto una delle convenienze e cioè sarà tassato.
    Tu citi il contributo del conto energia, ma quello è un'altra cosa qua si parla di scambio sul posto, il CE è tassato e mi pare anche giusto. L'iva per i comuni mortali non si detrae e pertanto se non è compresa nel CS perdo quella che ho pagato a enel.
    Saluto.

    Lascia un commento:


  • Johnnie Walker
    ha risposto
    Per archimede: ragazzi non facciamo confusione!! Un conto è l'opportunità di fare, altro è l'impedimento. Non è detto che, entro i 20 Kwp, bisogna optare per il ritiro dedicato. Assolutamente. Non è più una questione finanziaria, ma fiscale. Posso anche fare un impianto oggi, in ssp da 15 Kwp, e poi sullo stesso punto di connessione allacciare un'alimenazione (consumi). Resto detassato (anzi, restavo), incasso l'incentivo e non fatturo un bel niente (non apro officina elettrica e partita iva). Perchè inverosimile? Tutt'altro!!!

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  • sandrod
    ha risposto
    Originariamente inviato da sg74 Visualizza il messaggio
    Se posso dire la mia come al solito AE sta facendo più confusione che altro.

    Addirittura si dice che tuta l'energia sarà messa in rete e quella che serve verrà prelevata, non sapevo che esistevano dei cavi in grado di far scorrere l'energia in due versi contemporaneamente...dovremmo fare un corso dall'AE.

    Innanzi tutto si dice che il CS sarà al netto dell'IVA, quando nella delibera 184/08 si parla "al lordo" dell'iva (per le persone fisiche), CHE SI METTANO D'ACCORDO.
    Nel punto 1a pare vada tutto bene tranne il discorso che si fa per impianti maggiori di 20K, mi spiegate a cosa serve estendere lo SSP a 200 K se poi si fanno questi discorsi?
    Negli altri punti viene fuori che in buona sostanza si farà fattura per il CS.

    Non ho parole posso solo dire che rimango schifato e nauseato da tutto questo, non voglio fare il solito polemico ma non posso di certo saltare di gioia...non so voi. Comunque speriamo sia un buon anno per tutti.
    Saluti.
    Chi installa un impianto da 200 K e vuole l'SSP non può che essere una azienda (altrimenti come fa a consumare tanta energia?) che è perciò tenuta a fatturare e a ricomprendere nei ricavi anche i contributi del conto energia.
    In questo caso il problema dell'iva non si pone nemmeno perchè l'azienda si detrae l'iva sulle bollette elettriche.

    Ciao
    Sandro

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  • Archimede2007
    ha risposto
    Originariamente inviato da Johnnie Walker Visualizza il messaggio
    Archimede scusa ma non ti ho proprio capito. Il punto 1b parla di potenze entro 20 Kwp NON AL SERVIZIO di abitazione o sede. Sulla questione della pertinenza potrebbe anche andare come dici, ma considera un caso come questo: ho un terreno agricolo, voglio fare un impianto da 15 Kwp DETASSATO e non avere rogne di fatturazione (nonostante i mancati guadagni del ritiro dedicato). Oggi non posso farlo più. E non è poco.
    Veramente, non potevi farlo neppure prima...

    Non è un discorso che sta in piedi: anche a me piacerebbe avere un ristorante detassato, ma è impossibile.
    15 Kwp non sono bruscolini: se metti in piedi un impianto del genere, è ovvio che il risvolto economico non è secondario, e che va tassato.
    Altrimenti, perchè lo metteresti in piedi? Solo per regalare kwh all'ENEL? Un po' inverosimile, non credi?

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  • sandrod
    ha risposto
    Originariamente inviato da Johnnie Walker Visualizza il messaggio
    ho un terreno agricolo, voglio fare un impianto da 15 Kwp DETASSATO e non avere rogne di fatturazione (nonostante i mancati guadagni del ritiro dedicato). Oggi non posso farlo più. E non è poco.
    ma non potrebbe comunque essere considerato uno scambio sul posto!
    Presupposto dello scambio sul posto è quello di consumare direttamente l'energia prodotta.
    Nel caso che citi si applica il ritiro dedicato, che vuol dire comunque avere una partita iva ed emettere fattura.
    Questo anche se lo scambio sul posto fosse rimasto come prima della 74/08

    ciao
    Sandro

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  • Johnnie Walker
    ha risposto
    Archimede scusa ma non ti ho proprio capito. Il punto 1b parla di potenze entro 20 Kwp NON AL SERVIZIO di abitazione o sede. Sulla questione della pertinenza potrebbe anche andare come dici, ma considera un caso come questo: ho un terreno agricolo, voglio fare un impianto da 15 Kwp DETASSATO e non avere rogne di fatturazione (nonostante i mancati guadagni del ritiro dedicato). Oggi non posso farlo più. E non è poco.

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  • sg74
    ha risposto
    Se posso dire la mia come al solito AE sta facendo più confusione che altro.

    Addirittura si dice che tuta l'energia sarà messa in rete e quella che serve verrà prelevata, non sapevo che esistevano dei cavi in grado di far scorrere l'energia in due versi contemporaneamente...dovremmo fare un corso dall'AE.

    Innanzi tutto si dice che il CS sarà al netto dell'IVA, quando nella delibera 184/08 si parla "al lordo" dell'iva (per le persone fisiche), CHE SI METTANO D'ACCORDO.
    Nel punto 1a pare vada tutto bene tranne il discorso che si fa per impianti maggiori di 20K, mi spiegate a cosa serve estendere lo SSP a 200 K se poi si fanno questi discorsi?
    Negli altri punti viene fuori che in buona sostanza si farà fattura per il CS.

    Non ho parole posso solo dire che rimango schifato e nauseato da tutto questo, non voglio fare il solito polemico ma non posso di certo saltare di gioia...non so voi. Comunque speriamo sia un buon anno per tutti.
    Saluti.

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  • Archimede2007
    ha risposto
    Originariamente inviato da Johnnie Walker Visualizza il messaggio
    Mi sa che cambia eccome invece! Il motivo è chiaro: il CS (contributo in conto scambio) con la 74/08 diventa monetario (euro), non più energetico (KWh). L'esempio del punto 1. b è esplicito: anche se sei persona fisica, se produci molto di più di quanto consumi, anche in regime di ssp, ti tassano!!! Mi dispiace ragazzi ma ci stanno affossando.......
    P.S. al secondo capoverso del punto 1.a l'agenzia parla di CS per impianti sopra i 20 Kwp.......
    Per chiarezza, riportiamo:

    a) impianti posti al servizio dell'abitazione o della sede dell'ente non commerciale, fino a 20 kW di potenza:
    qualora l'impianto, per la sua collocazione (ad esempio, sul tetto dell’abitazione o su un'area di pertinenza), risulti installato essenzialmente per fare fronte ai bisogni energetici dell’abitazione o sede dell’utente (ovvero per usi domestici, di illuminazione, alimentazione di apparecchi elettrici, ecc. e, a tal fine, l'impianto risulti posto direttamente al servizio dell'abitazione o della sede medesima) si ritiene che 1'immissione di energia in rete per effetto del servizio di scambio sul posto non concretizzi lo svolgimento di una attività commerciale abituale e che il relativo contributo in conto scambio erogato dal GSE non assuma rilevanza fiscale.


    E nelle righe successive esclude da questa dicitura solo gli impianti sopra il 20 kwp (estica%%i: non mi dire che un impianto da 20 kwp è un piccolo impianto a servizio dell'abitazione!) o gli impianti costruiti in un'area che non sia pertinenziale all'abitazione (ed un buon geometra eventualmente ci va a nozze nel rendere un'area pertinenziale, se vogliamo aggirare questo inhippo... ma quante persone potrà riguardare? Quanti si vanno a costruire l'impianto nel terreno agricolo confinante, o sul tetto della casa vicina?!?!)

    Insomma, io non mi allarmerei più di tanto...

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  • Johnnie Walker
    ha risposto
    Mi sa che cambia eccome invece! Il motivo è chiaro: il CS (contributo in conto scambio) con la 74/08 diventa monetario (euro), non più energetico (KWh). L'esempio del punto 1. b è esplicito: anche se sei persona fisica, se produci molto di più di quanto consumi, anche in regime di ssp, ti tassano!!! Mi dispiace ragazzi ma ci stanno affossando.......
    P.S. al secondo capoverso del punto 1.a l'agenzia parla di CS per impianti sopra i 20 Kwp.......

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  • Archimede2007
    ha risposto
    Beh, per i piccoli impianti "privati" pare non cambiare nulla... sbaglio?

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  • ninco
    ha risposto
    grazie,

    qualcosa si muove anche dal punto di vista fiscale.

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  • Aspetti Fiscali del nuovo "SCAMBIO" - parere dell'Agenzia delle Entrate

    Ciao

    ecco un estratto della risuluzione dellìAgenzia delle Entrate in merito agli aspetti fiscali del nuovo scambio sul posto.....



    ASPETTI FISCALI CONCERNENTI IL NUOVO REGIME DELLO SCAMBIO SUL POSTO EX DELIBERA AEEG 74/08

    Ciao
Attendi un attimo...
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