Mi trova d'accordo la 'penalizzazione' degli impianti su terra che tenderebbe altrimenti ad accaparrarsi la maggior parte della quota disponibile e favorire le speculazioni.
E' una penalizzazione per modo di dire poichè il costo su impianti di 50 kW è di circa il 25-30% inferiori ad impianti < 20 kW su tetto. (fonte prezzi dell'installatore del mio impianto).
Di conseguenza tali devono essere le tariffe.
Per il resto:
Circa le tariffe, siamo sempre lì, con 0.42 Euro/kWh costanti nei 20 anni, al NORD si ha una resa economica del 2-3% e tempo di ritorno di 16-17 anni per impianti da 6500 Euro/kWh. CENTRO e SUD si salvano ancora.
Il limite massimo permane ancora, e ciò è indice di poco coraggio e probabile stortura del mercato
Altre regole mi sembrano adatte a complicare una procedura che doveva essere semplificata e dare così adito a necessità di controlli, verifiche che non saremo in grado di gestire.
Sono scoraggiato dalla incapacità del legislatore di partorire una cosa ragionevole dopo un anno e due tentativi.
Gli impianti fino a 3kWp installati sul tetto prendono 0.462 + l'eventuale premio che però è subordinato ad ulteriori opere di coibentazione e isolamento. Se per esempio realizzo un cappotto che diminuisce del 30% il fabbisogno energetico primario ottengo un incremento del 15% della tariffa incentivante. Nel caso dell'impianto sotto ai 3kWp si arriva a 0.53€ al kWh e sommato al risparmio in bolletta a 0.71 al kWh che al nord porta all'ammortamento dell'impianto in meno di 10 anni. Tra l'altro i lavori di coibentazione portano anche ad una riduzione dei costi per il riscaldamento e sono recuperabili per il 55% in tre anni. Certo gli impianti tra i 3 e i 10 kWp sono molto penalizzati così come i grandi impianti a terra. L'ideale sarebbe un'ulteriore aggiustatina. Credo comunque che sfruttare l'occasione dell'impianto fotovoltaico per cominciare ad intervenire sul patrimonio edilizio esistente può essere un ulteriore stimolo a migliorare.
Io sono preoccupato dal collegamento della tariffa incentivante con la Certificazione energetica degli edifici... mi pare una forzatura mostruosa!! Penso a gennaio... o marzo... quanti edifici avranno la certificazione energetica? 2 o 3?... bah...
Io sono preoccupato dal collegamento della tariffa incentivante con la Certificazione energetica degli edifici... mi pare una forzatura mostruosa!! Penso a gennaio... o marzo... quanti edifici avranno la certificazione energetica? 2 o 3?... bah...
Si ma costa... aggiungere costi ai costi... e poi chi sarà in grado di fare la certificazione energetica dal 1° gennaio? Non ci sono ancora certificatori... non ci sono nemmeno i dati su come certificare... la cosa è ancora troppo in alto mare... a mio parere unire le due cose è troppo vincolante e anche troppo problematico, rischiamo che non si riesca nemmeno a partire a marzo!!
Rispetto le tue opinione Mansoldo per la tua dimostrata 'affezione' verso il mondo dell'energia rinnovabiile e verso questo stesso forum però ti chiedo secondo te quanti imprenditori si indebiteranno per 30 centesimi di euro al kw??? Penso nessuno come nessuno ha presentato la fidejussione per quei famosi impianti presentati entro il 30 marzo e che chiedevano un incentivo dai 31 centesimi in su (la graduatoria è slittata per ben 2 volte e ora dovremo essere intorno ai 35-36 centesimi)... E ti ricordo che quegli impianti si trovavano in Sicilia...!!! Quindi il risultato sarà che nessuno dal nord al sud realizzerà impianti a terra. Sarebbe stato meglio non incentivarli, e avrebbe avuto una logica, che fissare un incentivo di fatto non sufficiente. E' anche chiaro che sono favorevolissimo ad uno sviluppo capillare del fotovoltaico e ad una premialità dei piccoli impianti con scambio piuttosto che ai grandi impianti a terra però così si rischia di penalizzare l'intero settore con prezzi in ascesa anche per i piccoli e con la conseguenza che si andranno a realizzare 1 mw all'anno con la felicità delle imprese che ora si stanno ingrossando con la tariffa A3 bruciando olii esausti!!!! Ps. Consideriamo anche il fatto che tali tariffe sono solo delle proposte...
Io sono contrarissimo agli impianti a terra... abbiamo poca superficie in italia... usiamola bene... abbiamo invece molti tetti inutilizzati... Ma il mio primo problema è che da una prima lettera di questa bozza gli impianti realizzati su tetti piani di capannoni industriali saranno comparati a quelli a terra... ad una tariffa di 0.3€/Kwh.... inpensabile visto i costi... e poi mi resta il dubbio della certificazione energetica... che èanche più in alto mare del nostro caro fotovoltatico... perchè vincolare la certificazione energetica al fotovoltaico? E' una forzatura controproducente... che rischia di rallentare l'entrata in vigore di nuovi impianti.
Questa bozza mi pone in pieno conflitto emozionale. Da una parte se penso alla tariffa che esce fuori da un bell'impiantino da 3Kw sul tettuccio della mia casetta di classe A mi sorridono le orecchie... Però per il resto la depressione è profonda. Esagerata penalizzazione per gli impianti professionali. Assurdo tetto max a 1000 Kw. A questo punto era molto meglio prevedere una serie di tetti annuali tarati sull'offerta di pannelli attuali (a me risulta che non siano disponibili nemmeno 500 Mw di pannelli... che succederà se scoppia una richiesta da 1000 Mw? E cosa succederà appena annunciato il raggiungimento del limite? Discesa dei costi? Si, in Germania. ) Il commento di qualcuno sulla "giustezza" del penalizzare sti *******i "speculatori" è illuminante: così restano più soldi per noi poveretti! Eccerto abbiamo fatto pagare in bolletta le vecchiette con la pensione minima per dare il pannello al commercialista con villetta. "> Sono (per una volta) d'accordo con i commenti dei verdi alla nuova bozza. Ancora gravemente insufficiente e troppo penalizzante per le installazioni d'impresa. Che poi sia sui tetti o sul terreno cambia poco, ci sono moltissimi terreni inutilizzati, ma se vogliono spingere le installazioni a tetto ben venga. Così però si penalizza tutto direi.
“Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell
Ma il mio primo problema è che da una prima lettera di questa bozza gli impianti realizzati su tetti piani di capannoni industriali saranno comparati a quelli a terra...
Non credo, non sarebbe coerente con le tipologie dell'allegato 2, ad esempio terrazze. Credo invece che sti pirla abbiano usato complanare senza pensare ai tetti piani. Sigh.
Ah, ma poi mi chiedevo, mica era inserito nell'ordine del giorno di oggi della conferenza stato-regioni, ergo c'è un altro step istituzionale a breve (fortunatamente direi)
La conad 150Kw a Forlì. Io spero che abbiano il buon senso di riguardare la cosa... non è pensabile che un impianto su tetto piano sia equiparato ad uno a terra... qualcuno mi corregga se ho letto male, ma direi che sicuramente un tetto piano ha la tariffa più bassa di tutte...ed è insensato mettere un impianto complanare ad un tetto piano... sarebbe un suicidio!!! Spero abbiano voglia e tempo di correggere la cosa!!! Almeno questa... le tariffe se le rivedono un po non è male ma il problema dei tetti piani farebbe saltare il 50% degli impianti pensati... e non sono impiantini da 3Kw ma roba dai 50 in su... che darebbero una grossa mano al sistema fotovoltaico!!
Bene, gli esempi di impiantoni su tetto piano già ci sono, Non ho letto bene le casistiche, ma penalizzarli sarebbe un controsenso rispetto a quanto detto dal decreto nella prima parte, a pagina due, dove si dice:
....ritenuto di dover orientare la diffusione su applicazioni che consentano un minor uso del territorio ....
Ho inserito per intero le osservazioni dei Verdi al decreto:
"Fotovoltaico: osservazioni alla bozza di Decreto del 15 novembre 2006 - 17/11/2006 Piero Tronca, ambientalista di vecchia data e, come ingegnere, operatore anche nel campo del fotovoltaico, ha analizzato lo schema di Decreto Ministeriale per l'incentivazione della fonte fotovoltaica, giudicandola "orientata a non voler incentivare realmente il fotovoltaico" e in particolare esprimendo le seguenti considerazioni.
1) L'incentivazione di un impianto fotovoltaico non deve essere associata alla certificazione energetica dei fabbricati, ma, come previsto inizialmente, al risparmio energetico che si dimostra di conseguire.
2) Il limite massimo di 1.000MW è incredibilmente basso e stabilisce un limite oltre il quale non si vuole andare. Per contenere la domanda entro tale limite il decreto:
- stabilisce tariffe incentivanti estremamente basse, che vanno assolutamente aumentate;
- privilegia l'inserimento del fotovoltaico su elementi architettonici e strutture marginali, alcuni dei quali non molto diffusi sul territorio nazionale, su cui possono essere installati impianti di basse potenze, per di più difficilmente realizzabili in modo efficiente (ad esempio a causa della difficoltà o impossibilità di conferire ai pannelli il giusto orientamento rispetto al sole). Di contro i tantissimi impianti medio grandi che le industrie potrebbero realizzare a terra nelle loro aree di pertinenza o sui tetti dei capannoni, che costituirebbero il vero motore della crescita della produzione di energia dal fotovoltaico, sono invece penalizzati da una tariffa incentivante bassissima. Viene da pensare che dietro questo decreto ci sia una precisa volontà di non voler far decollare il fotovoltaico in Italia, penalizzando in tal modo anche lo sviluppo di una produzione industriale con la relativa innovazione tecnologica, che si dice di voler incentivare (se non nasce un vero mercato del fotovoltaico in Italia nessuna industria sarà disposta ad investire su di esso)."
Aggiungo che il mercato italiano è diventato poco attraente anche per le aziende straniere di seguito il testo della mail ricevuta ieri dalla Powerlight nota azienda del settore fotovoltaico a cui avevo chiesto un contatto per un impianto da 500 kw: "Dear ,
Thank you for your interest in PowerLight Systems SA. PowerLight focuses on large scale Power Tracker plants of 2 MW and larger.
Best regards," In sintesi significa che in Italia non verranno mai le grosse aziende (da cui abbiamo da imparare) e che qui non nascerano mai grosse aziende!!!
Se fossero annoverati nell'impianti a terra sarebbe veramente come dire non ci interessa l'FV. Ma leggendo il decreto a me sembra che rientrino nella casistica b2, con 0.38 Euro/kWh e non 0.30 Euro/kWh di incentivo.
A meno che non si ritenga anche 0.38 Euro/kWh insufficiente.
- Non ho capito come funziona il limite massimo, se è 1000 MW rigidi o flessibili. 1000 MW rigidi è veramente poco.
- Purtroppo è significativo il laconico messaggio in codice della Power Light
0,38 al sud potrebbero essere appena sufficienti... però c'è da valutare che con tale tariffa veramente non puoi sbagliare niente di niente, se ti salta un 5% di rendimento sul totale previsto sei veramente a terra!!! Visto che non ci sono esperienza sul campo per dimensioni medio-grandi di impianto in Italia con quella tariffa ci andrei veramente con i piedi di piombo o perlomeno aspetterei almeno un anno per vedere i rendimenti degli impianti già realizzati. Comunque nell'attesa del decreto saluti per tutti
Il grosso impianto su tetto piano o sulle varie tipologie di copertura tipiche dei capannoni, deve essere realizzato con strutture di supporto rivolte a sud e idonea inclinazione.
Tale situazione non risulta "complanare" alla copertura quindi assimilabile all'installazione su terreno.
Tariffa 0,30 euro/kWh
Veramente una pazzia ... in questo modo il fotovoltaico viene fortemente compromesso, il mercato si stagnerà definitivamente e i prezzi non scenderanno MAI.
Giusto dare un plus alle abitazioni certificate energeticamente ma non si può escludere le altre!!!!
Sembra ci sia stata una smentita dai ministeri inerente questo decreto ... qualcuno è al corrente ... spero sia vero!!!!
Caro andrea io mi ritengo fortunato ( forse anche perchè tenevo d'occhio la partenza del CE da vari anni ) di essere stato ammesso nel vecchio CE , perchè , ora non saprei se far ancora la domanda , con queste tariffe (0,30 ) l'impianto lo si ammortizza 5 anni dopo il solito , investire per guadagnare due lire per solo 5 anni , non so se vale proprio la pena .
Nel grosso impanto su tetto piano potrai sempre pensare e riflettere se rifare la balustra in modo da rientrare nella b2. MA dove siamo finiti ??????????? Ciao a tutti.
non riesco ad inserire il business plann in formato excel... Comunque spero di sbagliarmi nelle valutazioni che potremo fare più attentamente a decreto approvato... Da una prima analisi mi viene fuori che un impianto da 50kwp che produrrebbe c.ca 1400 kwxkwp all'anno pagato € 5.500xkwp si ripagherebbe in 10 anni avrei altri dieci anni e in questi dieci anni ho tirato fuori 275.000 euro senza vedere una lira assumendomi tutti i i rischi!!! Considerando i 10 anni rimanenti incasserei 270.000 euro (in totale 275.000+270.000=545.000). Se io compro aggi un titolo zero coupon da € 275.000 alla fine dei 20 anni avrò € 687.500. Certo in questo conteggio devo aggiungere gli interessi che maturerebbero dal 10 anno in poi sulle somme incassate ma diventerebbe troppo difficile. Ciò mi sembra sufficiente per dire, ripeto in prima analisi, che 0,38 sono appena sufficienti. Saluti gennaro
E sì, la resa economica lorda è di circa il 4-4.5% con questi numeri, considerando un cambio di inverter nei 20 anni, assicurazione integrativa, 200 Euro/anno, 2% inflazione media.
Se puoi spedirmi il file xls per mail ad andrea.mansoldo@libero.it .
Il non aggiornamento all'ISTAT appiattisce gli investimenti a livelli BOT , introducendo anche l'incertezza dell'andamento dell'inflazione sui 20 anni.
Uno dei fattori positivi è l'incremento della tariffa del 10% (art. 6 comma 4) per impianti con potenza non maggiore di 3 kWp e il cui soggetto responsabile sia un privato. In soldoni, il cliente da villetta (tetto a falda) si ritrova il suo impiantino da circa 3 kWp con una tariffa di 0,42 se parzialmente integrato (installazione sopra tegole) o addirittura 0,46 se integrato secondo l'allegato 3.
Non è poi male se era questo l'obiettivo: favorire i piccoli clienti. E se dovessero restare così le cose i 1000 MW non sono pochi, considerando le piccole potenze di cui stiamo parlando.
Commenta