Su questo forum si è fatto un gran parlare del vecchio conto energia e dei danni che avrebbe provocato. C'erano addirittura strani personaggi che cercavano di insinuare che il GSE nemmeno avrebbe pagato perchè i soldi non c'erano, era tutta una bufala, ecc.
Nulla di grave, dato che credo ben pochi alla fine dessero peso a certe insinuazioni.
Reali sono stati invece i danni provocati dall'azione speculativa di alcuni "furboni" che hanno fatto incetta di richieste, senza una vera intenzione di procedere alle installazioni, così da crearsi una facile fonte di guadagno rapido con la rivendita delle autorizzazioni, come si diceva.
Bene, secondo FV fotovoltaici di gennaio la stragrande maggioranza delle domande relative agli impianti sotto i 20 Kwp del terzo trimestre 2005 proveniva dal centro-sud. Tra parentesi la data di ultimazione dei lavori per questi impianti scade a metà gennaio 2007, cioè ora.
Tutto ok si dirà. E' ovvio (e giusto anche) che un impianto FV sia molto più produttivo e remunerativo nell'assolato Sud che nella nebbiosa Padania.
Peccato che subito dopo si scopre che a novembre risulta installato circa il 17% della potenza totale ammessa (2.306 Kwp su 13.877 ), di cui oltre il 65% (1.470 Kwp) sono installati nelle regioni di Piemonte, Lombardia, Veneto, Trentino, Friuli, Liguria. Il resto dell'assolata Italia si divide il restante 35% con Sardegna e Basilicata nele ultime posizioni.
Ora, cerchiamo di non scivolare nella tentazione dell'analisi di stampo leghistico sulla propensione genetica a fare i furbi che pare assillare alcune zone del paese. Anche FV fotovoltaici ammette che ci sono stati "ritardi burocratici" e consegne ritardate (un anno però è tantino eh!).
E' però evidente che questa situazione ha creato gravi danni a tanti che avrebbero potuto installare e non sono rientrati nei termini. E qui non c'entrano i grandi speculatori e le manovre di Enel, si tratta di una problematica LOCALE. E va risolta a livello LOCALE. E' inaccettabile che un terzo d'Italia che paga la bolletta e quindi l'incentivo almeno quanto il resto dell'Italia (e già siamo generosi...) debba sopportare le solite figure da cioccolatai europei per l'incapacità (non voglio pensare a comportamenti voluti, non capirei nemmeno il vantaggio) delle amministrazioni e dei tecnici locali. Forse la maggior colpa di Scaiola è stata non capire che conveniva fare due CE separati? Uno in stile europeo per il nord e uno con ritmi tunisini da trenino a vapore per il centrosud?
Non è razzismo gratuito, sia chiaro. E' un invito a "darsi una mossa"! sulle amminsitrazioni locali possono intervenire al meglio solo i locali.
Tra l'altro sempre su FV fotovoltaici c'è un'impressionante esempio di come vanno le cose quando si fanno bene e sul serio. Un'azienda agricola di Acate (Ragusa) installando un sistema da 49 Kwp con inseguitori ha prodotto 2100 Kwh/Kwp. Con queste produzioni l'ammortamento è inferiore a 7 anni con le tariffe del primo CE (ovvio, per quelli abbastanza intelligenti da installare realmente l'impianto).
Ultima nota: in un articolo l'Ing Inglieri del GIFI bolla come del tutto false le bozze di nuovo CE che riportano la tariffa di 0,30 €/Kwh per gli impianti a terra che renderebbe del tutto sconveniente questi tipi di impianto, che sono i più promettenti per la tecnologia FV, come dice anche Gianni Silvestrini in un'altra intervista.
A parte il disgusto per i dati delle installazioni passate devo dire che sono molto più fiducioso nel futuro CE.
O almeno voglio esserlo.
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Nulla di grave, dato che credo ben pochi alla fine dessero peso a certe insinuazioni.
Reali sono stati invece i danni provocati dall'azione speculativa di alcuni "furboni" che hanno fatto incetta di richieste, senza una vera intenzione di procedere alle installazioni, così da crearsi una facile fonte di guadagno rapido con la rivendita delle autorizzazioni, come si diceva.
Bene, secondo FV fotovoltaici di gennaio la stragrande maggioranza delle domande relative agli impianti sotto i 20 Kwp del terzo trimestre 2005 proveniva dal centro-sud. Tra parentesi la data di ultimazione dei lavori per questi impianti scade a metà gennaio 2007, cioè ora.
Tutto ok si dirà. E' ovvio (e giusto anche) che un impianto FV sia molto più produttivo e remunerativo nell'assolato Sud che nella nebbiosa Padania.
Peccato che subito dopo si scopre che a novembre risulta installato circa il 17% della potenza totale ammessa (2.306 Kwp su 13.877 ), di cui oltre il 65% (1.470 Kwp) sono installati nelle regioni di Piemonte, Lombardia, Veneto, Trentino, Friuli, Liguria. Il resto dell'assolata Italia si divide il restante 35% con Sardegna e Basilicata nele ultime posizioni.
Ora, cerchiamo di non scivolare nella tentazione dell'analisi di stampo leghistico sulla propensione genetica a fare i furbi che pare assillare alcune zone del paese. Anche FV fotovoltaici ammette che ci sono stati "ritardi burocratici" e consegne ritardate (un anno però è tantino eh!).
E' però evidente che questa situazione ha creato gravi danni a tanti che avrebbero potuto installare e non sono rientrati nei termini. E qui non c'entrano i grandi speculatori e le manovre di Enel, si tratta di una problematica LOCALE. E va risolta a livello LOCALE. E' inaccettabile che un terzo d'Italia che paga la bolletta e quindi l'incentivo almeno quanto il resto dell'Italia (e già siamo generosi...) debba sopportare le solite figure da cioccolatai europei per l'incapacità (non voglio pensare a comportamenti voluti, non capirei nemmeno il vantaggio) delle amministrazioni e dei tecnici locali. Forse la maggior colpa di Scaiola è stata non capire che conveniva fare due CE separati? Uno in stile europeo per il nord e uno con ritmi tunisini da trenino a vapore per il centrosud?

Non è razzismo gratuito, sia chiaro. E' un invito a "darsi una mossa"! sulle amminsitrazioni locali possono intervenire al meglio solo i locali.
Tra l'altro sempre su FV fotovoltaici c'è un'impressionante esempio di come vanno le cose quando si fanno bene e sul serio. Un'azienda agricola di Acate (Ragusa) installando un sistema da 49 Kwp con inseguitori ha prodotto 2100 Kwh/Kwp. Con queste produzioni l'ammortamento è inferiore a 7 anni con le tariffe del primo CE (ovvio, per quelli abbastanza intelligenti da installare realmente l'impianto).
Ultima nota: in un articolo l'Ing Inglieri del GIFI bolla come del tutto false le bozze di nuovo CE che riportano la tariffa di 0,30 €/Kwh per gli impianti a terra che renderebbe del tutto sconveniente questi tipi di impianto, che sono i più promettenti per la tecnologia FV, come dice anche Gianni Silvestrini in un'altra intervista.
A parte il disgusto per i dati delle installazioni passate devo dire che sono molto più fiducioso nel futuro CE.
O almeno voglio esserlo.

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