Anche i miei sono dati reali, non ho fatto nessuna supposizione. ("ipotesi c" è legato al decreto spalma incentivi, non è una mia ipotesi)
Ci sarebbe da parlare, come proposto da Marco, sulla scelta delle tre ipotesi. Se non hai altro da dire andiamo avanti noi.
Marco, io credo che l’ipotesi b) sia difficilmente discutibile, in mancanza del decreto del MiSE. Condivido le tue considerazioni, ma non ho aggiornamenti in merito, per cui attendiamo.
Per quanto riguarda la scelta che ogni produttore sopra i 200 kW dovrà fare, analizzando l’ipotesi a e la c, penso che vadano confrontati i termini con ogni impianto caso per caso.
Dipende anche dalla fiducia che abbiamo nel sistema…
E’ abbastanza chiaro che con l’ipotesi a) nel periodo di 25 anni si prende di più, ma gli incassi vengono spalmati nel tempo e quindi nei primi 8-10 anni si prende meno piuttosto che la c).
Quindi, se a un produttore non interessa investire in qualcosa che vedrà solo tra 20/22 anni, e preferisce tenere il più alti possibili gli incentivi in questo primo periodo, vista anche la diffidenza che siamo costretti ad avere nei confronti dei vari governi (chissà cosa si inventeranno ancora…) credo che l’ipotesi più “giusta” in generale sia la c) ovvero riduzione dell’incentivo del 6-8%.
Cosa ne pensi Marco?
Ci sarebbe da parlare, come proposto da Marco, sulla scelta delle tre ipotesi. Se non hai altro da dire andiamo avanti noi.
Marco, io credo che l’ipotesi b) sia difficilmente discutibile, in mancanza del decreto del MiSE. Condivido le tue considerazioni, ma non ho aggiornamenti in merito, per cui attendiamo.
Per quanto riguarda la scelta che ogni produttore sopra i 200 kW dovrà fare, analizzando l’ipotesi a e la c, penso che vadano confrontati i termini con ogni impianto caso per caso.
Dipende anche dalla fiducia che abbiamo nel sistema…
E’ abbastanza chiaro che con l’ipotesi a) nel periodo di 25 anni si prende di più, ma gli incassi vengono spalmati nel tempo e quindi nei primi 8-10 anni si prende meno piuttosto che la c).
Quindi, se a un produttore non interessa investire in qualcosa che vedrà solo tra 20/22 anni, e preferisce tenere il più alti possibili gli incentivi in questo primo periodo, vista anche la diffidenza che siamo costretti ad avere nei confronti dei vari governi (chissà cosa si inventeranno ancora…) credo che l’ipotesi più “giusta” in generale sia la c) ovvero riduzione dell’incentivo del 6-8%.
Cosa ne pensi Marco?
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