Ciao a tutti.
In molti modelli di inverter si trovano due valori di potenza AC: il valore nominale e il valore massimo.
Una unità operativa dell'Enel, per il calcolo della potenza nominale dell'impianto, mi ha chiesto di considerare il valore massimo di potenza AC dell'inverter ai fini della determinazione della potenza nominale dell'impianto.
La richiesta mi pare poco pertinente per più motivi:
1) la definizione della CEI 0-21/2016 di potenza nominale è la seguente:
3.49
Potenza nominale
Potenza apparente massima a cui un generatore elettrico o un trasformatore possono funzionare con continuità in condizioni specificate (kVA).
Per generatori tradizionali ed eolici, come potenza nominale può essere indicata la potenza attiva del gruppo di generazione a cos? nominale (turbina, convertitore, ecc.) (kW).
Nel caso di generatori FV, la potenza attiva massima erogabile è limitata dalla potenza nominale dell’inverter, qualora questa sia minore della somma delle potenze STC (Standard Test Condition) dei moduli FV.
Ora nella definizione si parla genericamente di potenza massima, però anche di "continuità in specificate condizioni"e nel caso del fotovoltaico, si parla di potenza nominale dell'inverter.
2) il calcolo della potenza nominale dell'impianto è, appunto, "nominale": dal mio punto di vista richiede di considerare il valore STC dei moduli e il valore nominale Pac dell'inverter. Se si discute sul valore massimo della potenza dell'inverter, allora lo si potrebbe fare anche per il valore della potenza dei moduli, che possono produrre anche di più rispetto ai valori STC. Personalmente non mi sono mai interessato ai criteri costruttivi e di certificazione degli inverter e non saprei se ci sono delle condizioni standard per la determinazione della potenza nominale degli stessi.
A voi risulta che la richiesta di Enel possa in qualche modo essere giustificata?
In molti modelli di inverter si trovano due valori di potenza AC: il valore nominale e il valore massimo.
Una unità operativa dell'Enel, per il calcolo della potenza nominale dell'impianto, mi ha chiesto di considerare il valore massimo di potenza AC dell'inverter ai fini della determinazione della potenza nominale dell'impianto.
La richiesta mi pare poco pertinente per più motivi:
1) la definizione della CEI 0-21/2016 di potenza nominale è la seguente:
3.49
Potenza nominale
Potenza apparente massima a cui un generatore elettrico o un trasformatore possono funzionare con continuità in condizioni specificate (kVA).
Per generatori tradizionali ed eolici, come potenza nominale può essere indicata la potenza attiva del gruppo di generazione a cos? nominale (turbina, convertitore, ecc.) (kW).
Nel caso di generatori FV, la potenza attiva massima erogabile è limitata dalla potenza nominale dell’inverter, qualora questa sia minore della somma delle potenze STC (Standard Test Condition) dei moduli FV.
Ora nella definizione si parla genericamente di potenza massima, però anche di "continuità in specificate condizioni"e nel caso del fotovoltaico, si parla di potenza nominale dell'inverter.
2) il calcolo della potenza nominale dell'impianto è, appunto, "nominale": dal mio punto di vista richiede di considerare il valore STC dei moduli e il valore nominale Pac dell'inverter. Se si discute sul valore massimo della potenza dell'inverter, allora lo si potrebbe fare anche per il valore della potenza dei moduli, che possono produrre anche di più rispetto ai valori STC. Personalmente non mi sono mai interessato ai criteri costruttivi e di certificazione degli inverter e non saprei se ci sono delle condizioni standard per la determinazione della potenza nominale degli stessi.
A voi risulta che la richiesta di Enel possa in qualche modo essere giustificata?
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