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Problema tensione alta che ENEL non mi riconosce

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  • Problema tensione alta che ENEL non mi riconosce

    Salve,
    ho un problema da quando ho ampliato il mio impianto fv da 2.90 a 6.6 kwp, praticamente già ora a febbraio dalle 10:30 circa l'inverter si disconnette continuamente perchè la tensione di rete supera i 252 volts, ora, ho chiamato l'enel che effettuerà una misura lasciando collegato un voltmetro per 10 gg, ma ho letto che i loro rilevamenti fanno una media di 10 minuti e se la tensione media è inferiore ai 256volts per loro è ok e devo pure pagare 150 euro circa per l'apparato, ma è normale che non avrò mai una tensione media di 10 minuti superiore ai 256volts perchè l'inverter si disconnette e si riconnette solo dopo 300 secondi, quindi 5 minuti... il problema non è la tensione media ma quella di picco, infatti ho continue disconnessioni, anche 20, e siamo solo a febbraio, a giugno ne avrò 60 al giorno, qualcuno di voi ha qualche consiglio?

  • #2
    Se il problema si è presentato solo dopo l'ampliamento direi che possiamo escludere che il problema sia dovuto ad Enel altrimenti l'avresti sempre avuto. Conosci sezione e lunghezza dei cavi che collegano l'inverter al quadro elettrico così da poter calcolare la caduta di tensione?

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    • #3
      In realtà un aumento di tensione l'ho sempre registrato ma avendo un carico fisso di circa 400 volts/h ed un impianto da 2.90 al massimo immettevo 2.5 kwp ma ora che ne ho 6.6 la rete non tiene, io ho circa 50 metri di cavo del 6, monofase, dal contatore bidirezionale dell'ENEL al contatore di produzione

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      • #4
        50 metri sono tantini. La caduta di tensione è direttamente proporzionale alla intensità della corrente che percorre il cavo (amperaggio). Tu hai più che raddoppiato questo valore e quindi la caduta è più che raddoppiata. In realtà c'è poi anche il fattore temperatura del cavo che aumenta all'aumentare della corrente e provoca a sua volta un aumento della resistenza ohmica dello stesso, quindi in realtà con correnti sostenute nel tempo, tipiche del fotovoltaico, e conseguente riscaldamento del cavo potresti tranquillamente averla triplicata nel caso peggiore.
        Fossi in te io valuterei se far prima intervenire un elettricista per valutare la sostituzione del cablaggio almeno con un 10 mm2. Peraltro questa valutazione avrebbe dovuto farla già chi ti ha fatto l'ampliamento dell'impianto...

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        • #5
          Questi calcoli li ho già fatti, a 50 metri nel caso di 6600 watt (peggiore scenario ma solo teorico che in realtà non si realizzerà mai) per avere una caduta massima di tensione di 20 volts bastano poco più di 4 mm di sezione, non è quello.

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          • #6
            Perché 20V cioè quasi il 10%? Comunque a 26A (tua corrente massima teorica) e 50m di cavo da 6mm2 mi viene una caduta di 9.7V che non è roba da poco. In pratica con poco più di 240V dalla rete scatta il blocco. Dal monitoraggio riesci a vedere corrente e tensione appena prima del distacco?

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            • #7
              VP71 non so che formula hai fatto ma se veramente con 50m di tratta cadono 9v a 230v a 28A con 6 mmq....mi sembra un tantino esagerato..
              FV 3.96 KWP 11 moduli LONGI SOLAR 360W + INVERTER SE 4000H + 11 OTTIMIZZATORI P505
              Sesto calende (VA) Fraz. Lentate Verbano

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              • #8
                Io ho trovato questo in rete molto veloce.....
                File allegati
                FV 3.96 KWP 11 moduli LONGI SOLAR 360W + INVERTER SE 4000H + 11 OTTIMIZZATORI P505
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                • #9
                  Ho il sospetto che quel calcolo sia a 20°C. Io ho usato questa tabella che considera i cavi già caldi a 80°C.

                  http://www.cdm1880.it/download/CADUTA%20TENSIONE.pdf

                  Comunque anche 8.5V sono tantini, è sconsigliabile andare oltre i 2V a massimo carico.

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                  • #10
                    6 mm per quel tiro e quella potenza sono troppo pochi.

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                    • #11
                      Stiamo parlando di 6kw in monofase...
                      2V a Massimo carico massima caduta di tensione mi sembra esagerato al contrario...
                      FV 3.96 KWP 11 moduli LONGI SOLAR 360W + INVERTER SE 4000H + 11 OTTIMIZZATORI P505
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                      • #12
                        Dipende da quanto sei disposto a rischiare continue disconnessioni e poi sentirti dire da e-distribuzione che per loro è tutto a posto ed è un problema tuo. Mettiamo che tu abbia 9V di caduta di tensione, vuol dire che i 252V a cui il tuo inverter stacca sono solo 243V al quadro elettrico che non sono certo così tanti.
                        Per darti un'idea a me hanno messo 6mm2 con solo 20 metri di discesa cavo e un impianto da 4.2 kWp e stacca forse una volta al mese se va male. Magari avrebbe funzionato anche con 4mm2 ma con disconnessioni così frequenti da cominciare a impattare la produzione.

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                        • #13
                          Il 6 mm2 io lo metterei sempre come minimo anche per 5m di tratta..considera cmq che i 6.6kw sono di picco..cmq non capisco ti stacca anche ora?
                          FV 3.96 KWP 11 moduli LONGI SOLAR 360W + INVERTER SE 4000H + 11 OTTIMIZZATORI P505
                          Sesto calende (VA) Fraz. Lentate Verbano

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                          • #14
                            E' un problema ricorrente, soprattutto in caso di utenze in campagna o, comunque con un'alta distanza dalla cabina del distributore (Enel per semplificare).
                            Il problema non è tanto nel cavo dal contatore di scambio all'inverter (certo, conta anche quello) ma nel cavo dalla cabina MT_BT al contatore.
                            Per capire meglio cerco di fare un esempio nel caso di fornitura solo passiva.
                            Nel caso di distanze elevate l'Enel aumenta la tensione in cabina, esempio a 245V, perché all'utente più distante possano arrivare 230V, con carico di 3kW (per effetto della caduta di tensione). Ora, mettiamo che questo utente inserisca un impianto fotovoltaico, e in un determinato momento tale impianto fornisca 3 kW che nessuno consuma, e che devono essere tutti immessi in rele. L'inverter, non potendo certo cambiare la tensione in cabina, di 245V, è costretto ad alzare la tensione ai suoi morsetti, sino a che non riesce a vincere la caduta di tensione sino alla cabina, di 15V. Ora, essendo la tensione in cabina 245V, se l'inverter non arriva a 260V non riesce ad immettere in rete. E quì intervengono le protezioni.
                            Spero di essere stato chiaro. BIsogna innanzi tutto conoscere il problema per vedere come risolverlo.
                            Quello che voglio dire è che, se il tratto ''cabina MT-BT / contatore scambio'' é preponderante (in certi casi supera anche i 1000m), non risolvi il problema intervenendo nella parte ''contatore scambio /inverter''. Comunque l'Enel deve garantire che la tensione non superi i 252V per 10 minuti. Il dubbio che non veda il problema, perchè l'inverter stacca, non esiste. A volte sono riuscito a tamponare chiedendogli di abbassare di uno scatto la tensione in cabina, ma purtroppo non è una cosa facile da risolvere.
                            In un altro caso, per risolvere il problema (e non sostituire i cavi)hanno inserito due trasformatori (elevatore /abbassatore) per effettuare il trasporto di diverse centinaia di metri a circa 900V.
                            Una soluzione per non avere questo problema, è realizzare l'impianto fotovoltaico in trifase. Considera che un impianto fv da 3 kWp in monofase da la stessa caduta di tensone di un impianto fv da 18kWp in trifase!
                            Avendo fatto un ampliamento, immagino che tu abbia due inverter da circa 3 kWp (anche perché, per avertelo connesso in monofase, dovresti avere i tuoi 6,6kWp limitati a 6kW dalla potenza nominale degli inverter). Ti consiglio caldamente di modificare la tua fornitura in trifase. Potresti far allacciare i due inverter su due fasi diverse.
                            Nel caso la sezione vecchia e la nuova fossero identiche, avresti la stessa caduta di tensione di prima dell'ampliamento. Nel tuo caso sarebbe solo un poco più alta...

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                            • #15
                              Comunque, un cavo da 6mmq lungo 50m, per alimentare un impianto fv da 6kW, non va bene. Avevo letto solo il primo post. Immagino che, comunque, il problema te lo da con potenze anche molto più basse, sui 3-4 kW, giusto? Prevedi di inserire un secondo cavo in parallelo da 6, per tamponare. E, quando riuscirai a passare in trifase (te lo auspico) utilizzerai gli stessi cavi.

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                              • #16
                                Originariamente inviato da pierluigi giorgi Visualizza il messaggio
                                E' un problema ricorrente, soprattutto in caso di utenze in campagna o, comunque con un'alta distanza dalla cabina del distributore (Enel per semplificare).
                                Il problema non è tanto nel cavo dal contatore di scambio all'inverter (certo, conta anche quello) ma nel cavo dalla cabina MT_BT al contatore.
                                Per capire meglio cerco di fare un esempio nel caso di fornitura solo passiva.
                                Nel caso di distanze elevate l'Enel aumenta la tensione in cabina, esempio a 245V, perché all'utente più distante possano arrivare 230V, con carico di 3kW (per effetto della caduta di tensione). Ora, mettiamo che questo utente inserisca un impianto fotovoltaico, e in un determinato momento tale impianto fornisca 3 kW che nessuno consuma, e che devono essere tutti immessi in rele. L'inverter, non potendo certo cambiare la tensione in cabina, di 245V, è costretto ad alzare la tensione ai suoi morsetti, sino a che non riesce a vincere la caduta di tensione sino alla cabina, di 15V. Ora, essendo la tensione in cabina 245V, se l'inverter non arriva a 260V non riesce ad immettere in rete. E quì intervengono le protezioni.
                                Spero di essere stato chiaro. BIsogna innanzi tutto conoscere il problema per vedere come risolverlo.
                                Quello che voglio dire è che, se il tratto ''cabina MT-BT / contatore scambio'' é preponderante (in certi casi supera anche i 1000m), non risolvi il problema intervenendo nella parte ''contatore scambio /inverter''. Comunque l'Enel deve garantire che la tensione non superi i 252V per 10 minuti. Il dubbio che non veda il problema, perchè l'inverter stacca, non esiste. A volte sono riuscito a tamponare chiedendogli di abbassare di uno scatto la tensione in cabina, ma purtroppo non è una cosa facile da risolvere.
                                In un altro caso, per risolvere il problema (e non sostituire i cavi)hanno inserito due trasformatori (elevatore /abbassatore) per effettuare il trasporto di diverse centinaia di metri a circa 900V.
                                Una soluzione per non avere questo problema, è realizzare l'impianto fotovoltaico in trifase. Considera che un impianto fv da 3 kWp in monofase da la stessa caduta di tensone di un impianto fv da 18kWp in trifase!
                                Avendo fatto un ampliamento, immagino che tu abbia due inverter da circa 3 kWp (anche perché, per avertelo connesso in monofase, dovresti avere i tuoi 6,6kWp limitati a 6kW dalla potenza nominale degli inverter). Ti consiglio caldamente di modificare la tua fornitura in trifase. Potresti far allacciare i due inverter su due fasi diverse.
                                Nel caso la sezione vecchia e la nuova fossero identiche, avresti la stessa caduta di tensione di prima dell'ampliamento. Nel tuo caso sarebbe solo un poco più alta...
                                Grazie,
                                suggerirò il discorso della trifase ad ENEL anche se lo sanno benissimo, almeno non farò la figura del completo imbecille.

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