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Neve, riscaldare pannelli per favorire lo scivolamento

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  • Neve, riscaldare pannelli per favorire lo scivolamento

    E' arrivata la neve, e con essa le mancate o ridotte produzioni di energia.
    Sarebbe possibile, tramite alimentazione elettrica al modulo FV, riscaldare per aiutare lo scivolamento della neve?
    I miei pannelli, paralleli alla falda del tetto hanno una pendenza di 20 gradi, e la neve rimane li sopra fino allo scioglimento.
    5.0kWp, Sirio-EVO-5000, 23 x 240Wp Ferrania, IV Conto, Lat: 44.13N, Lon: 08.25E.
    SolareTermico 4mq+ accumulatore 200l. Solarfocus, selezione ACS automatica da SolareTermico o CaldaiaPellets.

  • #2
    Ciao!
    Direi che sia dal punto di vista energetico che da quello economico non sarebbe conveniente (i moduli fotovoltaici non sono fatti per funzionare da resistenze elettriche, dovresti crearti un circuito dedicato).
    Tieni conto che con le basse temperature le prestazioni del modulo fotovoltaico aumentano inoltre aumenta pure la radiazione solare a causa della componente riflessa dalla neve.
    Secondo questo studio (NAIT Solar Study_Tilt_Snow.pdf - Google Drive) nel peggiore dei casi la riduzione massima nella produzione di energia tra un modulo pulito e uno coperto di neve è di circa 15-20%.

    Normalmente in zone di montagna/alta montagna (dove la neve è più frequente) le pendenze dei tetti sono tali da permettere lo scivolamento (lento) della neve.

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    • #3
      DinoPaolo parla di un tetto con pendenza di 20 gradi per cui la neve li rimane.
      Mi ricordo diversi anni fa che si parlava di far riscaldare i moduli, mi sembra addirittura di ricordare che c'era un inverter oppure un dispositivo fatto apposta per alimentare i pannelli e farli riscaldare.
      Io eviterei il fai da te in questo caso perchè se è vero che è il pannello è composto fondamentalmente da diodi e quindi una "piccola" corrente che scorre non dovrebbe danneggiare nulla è anche vero che non conoscendo la tecnica costruttiva del pannello si potrebbe sottovalutare qualcosa.
      la riduzione massima nella produzione di energia tra un modulo pulito e uno coperto di neve è di circa 15-20%.
      Da parte mia posso solo dire che quando i pannelli erano ricoperti di neve, l'inverter non si accendeva proprio, la produzione era 0, altro che riduzione.
      Lo studio postato è interessante e me lo leggerò con calma.
      In fondo a questa pagina ci sono un paio di link a vecchie discussioni su questo argomento.
      Impianto FV 2,94 kWp 23° -85 est 1° CE e 3 PDC Riello aria 13 kWt dal 2007.
      Caminetto aria Montegrappa CMP05 10,5 kWt, 4* dal 2011. Caldaia a metano Riello Family 26K
      Twingo Electric Zen dal 2021 Tesla MY dal 2024

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      • #4
        butto lì un'idea strana, preciso che sarebbe da verificare
        normalmente se un pannello della stringa fosse particolarmente sporco mentre gli altri sono puliti e producono avresti il problema che il pannello sporco scalda
        secondo me si potrebbe sperimentare i risultati di questa tecnica, ovvero ipotizzo che se porti anche solo in un angolo del pannello un terminale che soffia aria (ovviamente basta pochissimo tempo) ti troveresti con una parte del pannello che produce e il resto che scalda, in pratica sfrutti quello che è normalmente un difetto per risolvere un problema
        ATTENZIONE CHE LA MIA è SOLO UN'IPOTESI DI LAVORO, NON HO ALCUNA VERIFICA SPERIMENTALE, ma di contro costa quasi nulla e sicuramente non fa danni per cui se io avessi pannelli innevati la sperimenterei
        io libererei dalla neve una piccola striscia in basso in questo modo anche il minimo distacco provocherebbe la frana
        oltretutto se la provi solo su una delle stringhe verifichi con facilità se la mia ipotesi è corretta o infondata nella pratica quantunque a livello teorico ha un senso
        se avrai voglia di riportare i risultati impareremo qualcosa
        ognuno deve prendersi le sue responsabilità, ma non deve mai dimenticare che "sue" è sottolineato
        " Impara le regole, affinché tu possa infrangerle in modo appropriato " ( Dalai Lama )

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        • #5
          Nel mio caso, quando nevica, anche solo 10cm, la produzione è zero. Ogni anno ho un fermo produzione stimato in circa due settimane.
          Ho due stringhe di moduli, che in origine erano cablati in gruppi verticali, che sotto-producevano fino a quando anche l'ultimo modulo in basso era libero dalla neve, poi ho ricablato in due stringhe orizzontali, la neve scivola lentamente verso il basso e per lo meno si scopre una stringa completa.
          In passato, con temperatura dell'aria superiore allo zero, ho provato a spruzzare con acqua la neve, ma con risultato scadente. L'acqua calda potrebbe stressare il modulo, il sale corrode e così ho abbandonato queste idee.
          Il riscaldamento elettrico con conduttore autoriscaldante (vedere tracciatura elettrica) richiede una installazione estesa e per mè costosa rispetto alla perdita di produzione.
          Per il riscaldamento del modulo bisognerebbe scollegare l'inverter e alimentare i moduli, ma non ho dati tecnici che mi consentano di andare oltre, poi, essendo i moduli collegati in serie, uno dei moduli potrebbe surriscaldare o danneggiarsi.
          E' solo una idea da esplorare.
          5.0kWp, Sirio-EVO-5000, 23 x 240Wp Ferrania, IV Conto, Lat: 44.13N, Lon: 08.25E.
          SolareTermico 4mq+ accumulatore 200l. Solarfocus, selezione ACS automatica da SolareTermico o CaldaiaPellets.

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          • #6
            Ho letto lo studio, interessante ma non si comporta come il mio impianto.
            Forse la differenza è nel tipo di modulo, ma lo studio non riporta il tipo di moduli usati.

            Proverò a pulire un angolo come suggerito da B_N_°, ma le mie stringhe orizzontali non consentono un confronto valido.
            5.0kWp, Sirio-EVO-5000, 23 x 240Wp Ferrania, IV Conto, Lat: 44.13N, Lon: 08.25E.
            SolareTermico 4mq+ accumulatore 200l. Solarfocus, selezione ACS automatica da SolareTermico o CaldaiaPellets.

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            • #7
              L'alimentazione dei pannelli non si può fare! Prima di tutto se vi sono più stringhe in parallelo non è garantito che la corrente si ripartisca equamente e secondo l'alimentazione di una sola stringa di pannelli può comunque danneggiarli. Allora meglio utilizzare questa possibile soluzione (http://www.proheat.it/images/stories.../snowpanel.pdf) anche se, se non ricordo male, costa molto per rapporto al pannello.
              Un collega ha optato invece per un sistema a cavo elettrico riscaldante sotto i pannelli a mo di serpentina, il tutto azionato da una fotocellula piazzata a 3.4cm di altezza dal pannello .Quando la neve si deposita il ragio di luce viene interrotto e viene acceso il cavo riscaldante

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              • #8
                Originariamente inviato da DinoPaolo Visualizza il messaggio
                Proverò a pulire un angolo come suggerito da B_N_
                se qualcuno ha provato la mia ipotesi interessa a tutti
                grazie
                ognuno deve prendersi le sue responsabilità, ma non deve mai dimenticare che "sue" è sottolineato
                " Impara le regole, affinché tu possa infrangerle in modo appropriato " ( Dalai Lama )

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